Confessa
Autore: Frank Detari
Due dissidenti antieuropeisti tentano di resistere alle quotidiane torture cui vengono sottoposti in un campo di prigionia. Ma per i dissenzienti di domani esiste solo la morte e il lavoro coattivo.
Due dissidenti antieuropeisti tentano di resistere alle quotidiane torture cui vengono sottoposti in un campo di prigionia. Ma per i dissenzienti di domani esiste solo la morte e il lavoro coattivo.
Il duce, solo di fronte all'immagine di se stesso, sceglie, per confessarsi, un estraneo e un laico: il medico che per caso gli era accanto, e con lui si sfoga, parla senza reticenze del suo passato, dei suoi amori, dei suoi rimpianti, gli racconta aneddoti curiosi, trancia giudizi sui contemporanei. Una preziosa testimonianza che rivela un Mussolini intimo e inedito: esitante dinanzi alle decisioni più gravi, che non si atteggia più a 'infallibile', che parla con franchezza dei protagonisti del suo tempo: odiava Badoglio, era scettico sulla funzione della Chiesa, provava stima e ammirazione per Churchill, frustrante sentimento di dipendenza nei confronti di Hitler, alta considerazione per Goebbels, disprezzo per Goering.
Gypsy Lucian West non è materiale da marito. È rigidissimo e serio. Sexy, ma questo non cambia le cose. È uno degli uomini più odiati d’America. Un arrogante maschio alfa. Un avvocato spietato. Ottiene ciò che vuole in aula e fuori. Ora, vuole me. Per motivi che non riesco a comprendere, è deciso a fare di me sua moglie. Fa capire chiaramente che non esiterà a ricattarmi per mettermi un anello al dito. L’uomo potrebbe essere più ricco del peccato con un bell’aspetto diabolico, ma l’inferno si congelerà, prima che gli dia il mio cuore. *** Lucian Io non amo. Non stringo nemmeno relazioni. Ma tutto ciò cambia, quando incombo nella disperata, bellissima donna che confessa i suoi peccati nel buio della notte. Non dovrebbe essere niente per me. Nient’altro che una moglie. La sua bocca intelligente mi fa impazzire. Il suo atteggiamento fa emergere la bestia dentro di me. Voglio proteggerla. Voglio sottometterla. Voglio possedere le sue belle labbra. Mi appartiene, solo che non lo sa ancora. L’ho già fatta mia con il cognome. Ora è il momento di rivendicare il resto di lei.
11 giugno 1994: Lorenzo Moretto, ventenne di buona famiglia che si divide tra lo studio, lo sport e le ragazze, sta pranzando in casa col padre Giovanni in pausa dal lavoro. Sei uomini della Guardia di Finanza di Milano bussano alla porta dei Moretto, interrompono il pranzo: hanno un mandato di perquisizione e un ordine di cattura e custodia cautelare per il padre. Le ipotesi di reato sono molto gravi: frode fiscale, riciclaggio, persino traffico d’armi. Nella notte Giovanni Moretto viene portato in carcere, a San Vittore. Ci resterà sei mesi.Nell’estate del 1994 Lorenzo smette di essere un ragazzo, si ritrova con la madre e il fratello ad affrontare situazioni che mai avrebbe previsto e prende coscienza dei vincoli che la realtà impone sulle nostre scelte. Ma, sopra ogni cosa, cerca di comprendere cosa abbia fatto suo padre: non può essere colpevole di quanto l’accusano, ma è del tutto innocente? Si è forse immischiato in operazioni ambigue e disoneste? Oppure è vittima di un errore degli inquirenti, tutti tesi a trasformare in abilissimo trader internazionale un contabile di paese?Nell’Italia di Tangentopoli divisa tra fazioni, dove sta la linea che divide il vero...