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Storia Militare dell'Argentina 1700-1824

Storia Militare dell'Argentina 1700-1824

Autore: Virgilio Ilari

Numero di pagine: 354

La storia militare dell'argentina dagli esordi della colonia nel 1600, passando dalla spedizione di Cevallos al presidente Yrigoyen (1758 - 1917). Completo e professionale studio su tre volumi. Il primo volume si occupa degli anni dal 1700 al 1824. Con illustrazioni a colori.

L'eco del boato

L'eco del boato

Autore: Mirco Dondi

Numero di pagine: 456

Le 'stragi nere' iniziano il 12 dicembre 1969 con Piazza Fontana e terminano il 4 agosto 1974 con l'attentato al treno Italicus. Alcuni giorni dopo la bomba di Milano, il settimanale britannico "The Observer" parlerà di 'strategia della tensione', riferendosi non solo alle bombe ma al modo in cui sono stati strumentalizzati attentati e disordini sociali, chiamando in causa la stampa e i politici. La stagione dello stragismo, ignota ai Paesi dell'Europa occidentale, ha minato le istituzioni democratiche e la convivenza sociale dell'Italia, con l'aggravante che in quarant'anni non sono stati condannati né i mandanti né gran parte degli esecutori. Solo in sede storica si è fatto un po' di ordine. Mirco Dondi ricostruisce gli episodi stragisti, soffermandosi in particolare sul loro impatto immediato.

Storia Militare dell'Argentina 1861-1917

Storia Militare dell'Argentina 1861-1917

Autore: Virgilio Ilari

Numero di pagine: 265

La storia militare dell'argentina dagli esordi della colonia nel 1600, passando dalla spedizione di Cevallos al presidente Yrigoyen (1758 - 1917). Completo e professionale studio su tre volumi. Il terzo volume si occupa degli anni che vanno dal 1861 al 1917. Con illustrazioni a colore.

L’esercito del Regno di Napoli (1806-1815), vol. 1: La fanteria

L’esercito del Regno di Napoli (1806-1815), vol. 1: La fanteria

Autore: Luca Stefano Cristini

Numero di pagine: 120
Storia militare dell'Argentina 1825-1862

Storia militare dell'Argentina 1825-1862

Autore: Virgilio Ilari

Numero di pagine: 188

La storia militare dell'argentina dagli esordi della colonia nel 1600, passando dalla spedizione di Cevallos al presidente Yrigoyen (1758 - 1917). Completo e professionale studio su tre volumi. Il secondo volume si occupa degli anni che vanno dal 1825 al 1862. Con illustrazioni a colore.

Storia di ordine nuovo

Storia di ordine nuovo

Autore: Aldo Giannuli , Elia Rosati

Organizzazione extraparlamentare di estrema destra, gruppo terroristico, movimento clandestino. Il giornalista e storico Aldo Giannuli, profondo conoscitore dei retroscena legati alla cosiddetta eversione nera, ripercorre nel dettaglio cosa è stato Ordine Nuovo e quale importante ruolo ha ricoperto nella strategia della tensione attuata da alcune frange dello Stato e dei Servizi Segreti italiani durante gli anni Settanta. I treni, le manifestazioni sindacali, gli edifici pubblici affollati di gente. L’eversione neofascista ha marchiato la storia del nostro paese utilizzando la strage come strumento per seminare terrore e instabilità politica. Eppure ancora oggi non conosciamo tutta la verità su alcuni terribili fatti di sangue come quelli di piazza Fontana e piazza della Loggia. Attraverso una precisa ricostruzione di vicende e personaggi, Giannuli riporta l’attenzione sulle fasi che hanno scandito l’attività dell’ascia bipenne, dalla sua nascita fino ad arrivare al 1974, anno successivo al decreto di scioglimento promosso dal ministro Taviani. Una storia parallela alle cronache “ufficiali”, che riaccende i riflettori su un’organizzazione troppo radicale per...

I soldati italiani di Lord Bentinck 1812-1816

I soldati italiani di Lord Bentinck 1812-1816

Autore: Virgilio Ilari

Numero di pagine: 208

Nel 1812-13 Lord Bentinck, comandante in capo britannico del Mediterraneo e di fatto padrone incontrastato della Sicilia, organizzò un suo esercito italiano su 3 reggimenti. Il corpo ebbe il nome inconsueto di “leva italiana” (Italian Levy) e, pur essendo classificato tra i “Foreign Corps in British Pay”, fu l’unico non incluso nell’Army List (dove invece figurano gli altri due corpi britannici reclutati in Sicilia, il Calabrian Free Corps e il Sicilian Regiment). Non faceva quindi parte, formalmente, dell’esercito britannico ma neppure di alcun altro esercito alleato. Sotto il profilo della sovranità, era in una sorta di limbo politico, che spiega anche la scarsa attenzione dedicatagli dalla storiografia militare britannica, per non parlare di quella italiana, in generale lacunosa riguardo al periodo napoleonico.

Le Truppe napoletane in Spagna (1809-13)

Le Truppe napoletane in Spagna (1809-13)

Autore: Virgilio Ilari , Piero Crociani

Numero di pagine: 182

Nel gennaio 1808 entrò in Spagna la divisione napoletana al comando del generale Lechi, andando ad occupare in un primo momento le piazzeforti di Barcellona. Con l'abdicazione del re Carlo IV, a Madrid scoppiò una rivolta popolare che si estese velocemente a tutta la Spagna. Le truppe napoletane furono costrette a reprime la reazione popolare, a cui nel frattempo si aggiunse quella delle truppe spagnole. Cominciò così un'aspra guerriglia, in cui a battaglie campali vere e proprie si alternarono agguati ed imboscate da parte dei partigiani spagnoli. In questo libro si narra la storia di questi uomini, la nuova versione curata da Soldiershop arricchisce il testo degli autori con diverse belle tavole dedicate alle uniformi dell'esercito napoletano

L'Olimpiade economica. Storia del Comitato nazionale per l'indipendenza economica (1936-1937)

L'Olimpiade economica. Storia del Comitato nazionale per l'indipendenza economica (1936-1937)

Autore: Corrado Scibilia

Numero di pagine: 177

1792.204

Scrittori militari italiani dell'età moderna. Dizionario bio-bibliografico 1410-1799

Scrittori militari italiani dell'età moderna. Dizionario bio-bibliografico 1410-1799

Autore: Virgilio Ilari

Numero di pagine: 768
Raccontare l’impero

Raccontare l’impero

Autore: Filippo Colombara

La narrazione della conquista d’Etiopia, spesso requisita dall’epica di regime, è stata di norma una prerogativa di ufficiali e generali. Quasi mai i soldati semplici hanno reso pubbliche le loro esperienze, né in forma scritta né in forma orale. Obiettivo di questo lavoro è osservare quei fatti dal punto di vista degli ultimi della gerarchia militare. Fonte principale è una serie di interviste raccolte negli anni ’80 e ’90. Dai ricordi incisi al magnetofono emergono i racconti dei combattimenti, delle violenze, dell’incontro con gli “altri”, della vita in colonia. Vicende che non terminarono con la fine dell’impero e che oggi si ritrovano nelle storie dei figli avuti in quelle terre.

Intelligence

Intelligence

Autore: Emilio Guida

Numero di pagine: 341

Che rapporto intercorre tra l’Intelligence e la politica internazionale? Quale tipo di variabile può essere considerata per la teoria delle relazioni internazionali? Quale valore strategico hanno le “armi cibernetiche”? Come i big data cambiano il processo di Intelligence? Quale ruolo gioca l’economia nel contesto post-bipolare?Questo libro tenta di colmare un vuoto teorico paradossale, ovvero la trattazione di uno degli strumenti più importanti della competizione internazionale in relazione al contesto in cui opera. Determinanti come la guerra, l’insicurezza e la segretezza non possono che essere fondamentali strumenti interpretativi della realtà che ci circonda.La tesi proposta nel presente volume si avvale di tre livelli argomentativi tra loro interconnessi. Il primo si basa sul confronto tra l’attività di Intelligence e la teoria politica. Il secondo pilastro è dedicato alla Storia in quanto formidabile risorsa per ragionare sull’evoluzione degli elementi essenziali dell’attività di Intelligence. L’ultimo fornisce un profilo strategico alle nuove attività poste in essere nello spazio cibernetico. Di fatto, la prospettiva necessaria risulta essere...

Le guerre di Mussolini dal trionfo alla caduta

Le guerre di Mussolini dal trionfo alla caduta

Autore: John Gooch

Numero di pagine: 544

Le imprese militari e le disfatte dell’Italia fascista, dall’invasione dell’Abissinia all’arresto del duce Sebbene alleato di Hitler, Mussolini rimase neutrale fino all’estate del 1940. Poi, con il crollo del tutto inaspettato e improvviso degli eserciti di Francia e Gran Bretagna, il duce dichiarò guerra agli alleati nella speranza di ottenere guadagni territoriali nel sud della Francia e in Africa. Questa decisione si rivelò un terribile errore di calcolo, condannando l’Italia a una guerra prolungata, a immense perdite e a un’invasione alleata nel 1943 che inaugurò una nuova drammatica fase per il Paese. Ovunque – in URSS, nel deserto africano o nei Balcani – le truppe italiane si trovarono a contrastare nemici meglio equipaggiati o più motivati. Il risultato fu una guerra completamente diversa da quanto era stato pianificato dagli strateghi italiani: una serie di disperate improvvisazioni contro gli Alleati che potevano attingere a risorse ben più ingenti e contro i quali l’Italia si dimostrò impotente. Questo libro mostra la centralità dell’Italia nella guerra, delineando la breve ascesa e poi la disastrosa caduta della campagna militare italiana....

Guerra economica. Quando l’economia diventa un’arma

Guerra economica. Quando l’economia diventa un’arma

Autore: Gino Lanzara

Numero di pagine: 222

La guerra è l’attività in cui l’uomo ha sempre espresso un particolare talento. Anche Henry Dunant, fondatore della Croce Rossa, si convinse di non poterla eliminare. Si adoprò pertanto per renderla più umanamente sopportabile. È stato il progresso a cambiare le carte in tavola. Oggi sono le asimmetrie e le forme alternative di conflitto a prendere il posto della guerra combattuta in prima linea. Gli scontri non frontali e le attività di intelligence economica sono la fanteria, la cavalleria e le armi di un tempo. La letalità si ottiene anche distruggendo ordini interni e mercati, hackerando sistemi strategici per la sicurezza dei paesi o influenzando le elezioni. Che piaccia o meno l’economia è un’arma. È compito degli “statisti” guardare avanti, capire, studiare e attuare una politica che tuteli il bene dello Stato. Bisogna solo capire se ci sono statisti o solo politici miopi. Questo saggio di Lanzara è una vera e propria guida propedeutica alla guerra economica, studiata e descritta nelle sue molteplici sfaccettature ed espressioni.

Allons enfants. Spezia francese

Allons enfants. Spezia francese

Autore: Gino Ragnetti

Numero di pagine: 224

È la primavera del 1799, e mentre Napoleone Bonaparte, persa la flotta ad Abu Kir a opera di Orazio Nelson, vaga tra le piramidi d'Egitto alla ricerca di un modo per tornare in patria, in Italia le truppe rivoluzionarie francesi sono costrette a ritirarsi verso nord davanti agli eserciti della seconda coalizione guidati dal generale russo Aleksandr Suvorov e rinforzati dalle bande popolane dei Vivamaria. In mare, i brigantini inglesi hanno nel frattempo bloccato i porti liguri impedendo l'afflusso dei rifornimenti, soprattutto a Genova, i cui abitanti per sopravvivere sono costretti a cibarsi di topi e pipistrelli. È nelle pianure intorno alla Spezia, allora piccolo borgo, che l'intero impianto militare costruito dal Bonaparte con la memorabile campagna d'Italia sembra sul punto di franare. Dopo una disperata resistenza prima sulla linea del Magra e poi sulle rive del futuro golfo dei poeti, in una cupa alba, sotto una pioggia battente, ai francesi non resta infatti che fuggire lasciando campo libero agli imperiali che arriveranno ad assediare Genova. Ma quando per le bandiere repubblicane tutto sembra perduto, Napoleone, intanto rientrato in Francia, con un capolavoro tattico...

Piombo rosso

Piombo rosso

Autore: Giorgio Galli

Numero di pagine: 256

La lotta armata ha avuto vita così lunga in Italia per due precise ragioni, spesso considerate separatamente da osservatori e studiosi. Capire la sua storia è impossibile senza capire a fondo chi l'ha combattuta, come e con quali fini. Se da un lato il progetto rivoluzionario brigatista ha goduto nei primi anni Settanta di un certo consenso, poi estintosi col mutare delle condizioni del paese, dall'altro lato è sopravvissuto per tanti anni grazie alla lentezza dell'azione repressiva dei servizi di sicurezza che, come il libro documenta ampiamente, sin dal 1972 potevano debellare ogni nucleo armato. Finite le Br storiche, oggi ci si chiede: com'è possibile che poche decine di irriducibili mal organizzati, peraltro già noti da tempo ai servizi, abbiano potuto assassinare D'Antona e Biagi, lasciato senza scorta malgrado le minacce risapute? E poi, è solo un caso che gli omicidi più eclatanti siano coincisi con momenti delicati della vita economico-politica del paese (per ultimo quello Biagi, piovuto come una bomba sullo scontro governo-sindacato per l'articolo 18)? Se poi si considera che dai tempi di De Lorenzo a oggi i servizi sono stati coinvolti nelle vicende più oscure...

Le Marche e la Prima Guerra Mondiale: il 1915

Le Marche e la Prima Guerra Mondiale: il 1915

Autore: Massimo Coltrinari

Numero di pagine: 284

Il volume traccia un quadro degli eventi che portarono l’Italia ad entrare in guerra nel maggio 1915 contro l’Austria-Ungheria, avendo particolare riferimento le Marche. Descrive i primi sei mesi del 1915 che furono un semestre difficile ed agitato, e che segnarono profondamente il nostro Paese ed, in particolare, le Marche. Seguito del precedente dedicato al 1914, il volume, primo dei due in programma per il 1915, descrive la genesi di una scelta, frutto in gran parte delle imposizioni altrui e in parte dalle nostre decisioni, generate dalla dichiarazione di neutralità nell’agosto 1914, ove, in pratica, l’Italia non aveva più né alleati né tantomeno amici; descrive, poi, il perché di questa situazione difficile ed intricata, che fu risolta solo scegliendo fra le due opzioni rimaste: guadagnarsi nuovi Alleati, ovvero scendere a fianco dell’Intesa, o accettare quanto ci offrivano gli ex-Alleati, Austria-Ungheria e Germania in cambio della nostra neutralità. Era lo scontro tra interventisti e neutralisti, che videro le Marche in prima fila. Uno scontro che fu risolto senza tenere contro delle esigenze e delle condizioni militari. Il rovesciamento delle alleanze...

I nemici della Repubblica

I nemici della Repubblica

Autore: Vladimiro Satta

Numero di pagine: 904

Dai primi episodi violenti nel ’68 alle bombe e alla lotta armata, la storia di come l’Italia democratica è riuscita a sconfiggere il terrorismo rosso e nero.

Le corti marziali di Salò

Le corti marziali di Salò

Autore: Samuele Tieghi

Numero di pagine: 328

Chi erano i giudici militari della Repubblica Sociale Italiana? Convinti fascisti, oppositori al regime o piuttosto rigidi burocrati indifferenti ai cambiamenti politici? Quale fu il loro destino dopo la Liberazione? Basandosi sulle sentenze e i fascicoli processuali rinvenuti presso i fondi dei Tribunali militari della RSI, il libro ricostruisce l'opera delle corti marziali, evidenziando il funzionamento della giustizia militare dopo l'8 settembre del 1943, quando tali tribunali giudicarono, spesso in modo sommario, soldati, civili accusati di reati comuni e militari, oppositori politici e partigiani. Il volume analizza, inoltre, il dilagante fenomeno delle diserzioni nella RSI, argomento poco approfondito dalla storiografia e che in questa sede viene indagato soprattutto attraverso lo spoglio dei documenti prodotti dai tribunali militari ordinari e straordinari. Si interroga, infine, sul destino dei giudici militari, nel momento in cui il loro operato e le loro responsabilità, soprattutto nei confronti dei condannati alla pena capitale, furono passati al vaglio delle Corti d'Assise Straordinarie, nate dopo la guerra per giudicare i collaborazionisti col fascismo.

La guerra civile

La guerra civile

Autore: Giovanni Fasanella , Giovanni Pellegrino

Numero di pagine: 176

Perché un imprenditore con strapotere mediatico come Silvio Berlusco­ni è arrivato alla guida di una nazione democratica? Perché l'Italia è l'unico Paese dell'Occidente dove i contrapposti schieramenti politici si considerano nemici? Giovanni Pellegrino risponde a queste domande, indagando le zone d'ombra della nostra storia repubblicana. La storia inquietante di una guerra civile mai conclusa: tra fascisti e antifascisti prima, comunisti e anticomunisti poi; e ancora, in tempi recenti, tra garantisti e giustizialisti, berlusconiani e antiberlusconiani. Una frat­tura che di fatto ha generato due Italie e dato luogo a frange di ottuso estremismo. Un percorso spiazzante, che Pellegrino rintraccia grazie a nove anni di indagini parlamentari. Un libro che va ben oltre Segreto di Stato - best seller degli stessi autori - perché, per la prima volta, rivela il filo che dalle vendette partigiane del dopoguerra, passando attraverso l'anticomunismo di Stato e il terrorismo rosso, giunge fino alle convulsioni che hanno prodotto l'anomalia berlusconiana.

Le uniformi della Repubblica

Le uniformi della Repubblica

Autore: Andrea Argenio

Numero di pagine: 201

La fine della Seconda guerra mondiale, l’instaurazione di uno Stato democratico e l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana posero una sfida inedita al nuovo esercito italiano ricostruito dopo il 1945. Il confronto con la classe politica antifascista che aveva un atteggiamento diffidente nei confronti del mondo militare – tanto che cercò, durante gli anni immediatamente successivi alla guerra, pur nel rispetto dell’autonomia, di controllarlo – sarà caratterizzato da una sfiducia crescente da parte di entrambi. Sarà solo il difficile cammino per l’inserimento dell’Italia nella Nato a far emergere un rinnovato ruolo degli alti ufficiali dell’esercito, che si rivelerà decisivo per la scelta atlantica del Paese. Attraverso l’analisi di documenti di archivio italiani e statunitensi, della stampa di partito e di opinione e di una vasta bibliografia, il volume offre un quadro del complesso rapporto tra politici e militari in un periodo così importante della storia italiana.

L'interpretazione storica del diritto di guerra romano fra tradizione romanistica e giusnaturalismo

L'interpretazione storica del diritto di guerra romano fra tradizione romanistica e giusnaturalismo

Autore: Virgilio Ilari

Numero di pagine: 247
APM – Archeologia Postmedievale, 14, 2010 - Conflict Archaeology. Landscapes of Conflicts e archeologia dei luoghi degli scontri

APM – Archeologia Postmedievale, 14, 2010 - Conflict Archaeology. Landscapes of Conflicts e archeologia dei luoghi degli scontri

Autore: Marco Milanese

Numero di pagine: 203

Conflict Archaeology. Landscapes of Conflicts e archeologia dei luoghi degli scontri, a cura di Marco Milanese Anche il numero 14 di “Archeologia Postmedievale” trova un suo fulcro in un innovativo nucleo di articoli dedicati alla Conflict Archaeology e caratterizzati da una diacronia che spazia in profondità, dal XVIII secolo fino alle stragi dei più recenti conflitti internazionali del XX-XXI secolo, in cui la memoria dei fatti è ancora pesante ed oggetto di scontri politici e giudiziari, dove l’archeologia – in assenza di altre fonti – produce documentazione per processi a crimini contro l’umanità. L’attenzione alla metodologia d’indagine ed al rapporto tra le fonti tradizionali, apparentemente risolutive, con quelle archeologiche, e videnzia la carica informativa di un nuovo approccio sul terreno per lo studio dei conflitti d’età moderna e contemporanea. Gli autori discutono diversamente i rapporti tra i sistemi di fonti, nei vecchi e nuovi approcci alla storia militare ed il collo di bottiglia della distanza di molta storiografia dalla conoscenza diretta da parte degli studiosi dei luoghi degli scontri, il più delle volte solo immaginati.

Ufficiale e gentiluomo

Ufficiale e gentiluomo

Autore: Lorenzo Benadusi

Numero di pagine: 400

All’inizio del Novecento, processi di lungo periodo nello stabilire regole di comportamento, di rispettabilità, di socialità della cosiddetta “civiltà borghese” sembravano al culmine. Allo stesso tempo, si trattava di una società in cui la professione militare, l’orgoglio nazionale e la retorica della guerra occupavano un posto fondamentale – di una società che stava correndo verso il baratro della Prima guerra mondiale, con i gas, le trincee e lo shock di una disumanizzazione di massa come non se ne erano mai viste. Lorenzo Benadusi indaga questo apparente paradosso tra “civilizzazione” (seguendo Norbert Elias) e “brutalizzazione” (seguendo George Mosse) nell’Italia monarchica, coloniale e poi impegnata nella Grande guerra, puntando l’attenzione dello storico sull’educazione morale e civile del maschio borghese. Dalle avventure coloniali ai massacri del Carso, dalla missione civilizzatrice delle armi e delle armate italiane al contraccolpo della smobilitazione e della “vittoria mutilata”, tutta una costellazione di pratiche, miti, retoriche della mascolinità, della rispettabilità e del valore veniva a formarsi attraverso la lente del militarismo ...

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