
Il Castello di Gioiosa in Calabria Ulteriore
Autore: Vincenzo Naymo
Numero di pagine: 148La prima indagine scientifica sulle origini del castello della Motta Gioiosa, corredata da un notevole apparato di fonti e di illustrazioni.
La prima indagine scientifica sulle origini del castello della Motta Gioiosa, corredata da un notevole apparato di fonti e di illustrazioni.
Il volume presenta gli Atti del Convegno di Studi sullo Stato feudale dei Carafa di Roccella in Calabria, tenutosi nei giorni 1 e 2 dicembre 2007 in Roccella Jonica (RC). Il volume contiene 14 saggi e uno di conclusione dei lavori. Inoltre sono presenti numerose illustrazioni a colori e una galleria di immagini del Convegno.
Nell’illustrare gli aspetti di una singolare vertenza fra due centri limitrofi per ragioni territoriali, il volume mette in risalto il ruolo significativo svolto dalle fiere di provincia nel corso dell’Età moderna. La contesa esazione dagli ambulanti di beni in natura fra le autorità dei feudi di Grotteria e di Motta Gioiosa durante la fiera di Santa Maria delle Grazie, che si svolgeva ogni anno presso il fiume Torbido, diviene così paradigmatica del ruolo di queste ricorrenze annuali, non solo nella Calabria del Cinquecento ma anche in tutto il Regno di Napoli.
In controtendenza con gli attuali orientamenti della storiografia italiana sull’Età moderna, questo libro ripropone una ricerca di prima mano su aspetti e problemi di argomento economico e sociale. Esso si segnala inoltre per l’area di rifermento esaminata: la Calabria meridionale e, in particolare, la zona del Reggino, inserendosi in una tradizione di studi che ha al suo attivo i pregevoli contributi di Giuseppe Galasso sul Cinquecento e di Augusto Placanica, specificamente, per il Settecento. In questa ottica il volume ridà spazio ai protagonisti anonimi di quel contesto e approfondisce una serie di aspetti sulle condizioni dell’economia e della società calabresi. Il tutto, mediante una documentazione inedita che consente di far luce e di verificare le tendenze di breve, medio e lungo periodo di quella realtà incrociando e comparando le fonti disponibili sul piano locale con quelle prodotte dalle coeve istituzioni centrali dello Stato. Lo schema al quale egli si affida è quello di un’analisi di carattere demografico e socio-economico finalizzato ad esaminare l’andamento strutturale di una periferia sullo sfondo di quanto accade nell’Età moderna. In questa...
Il primo studio scientifico della città medievale di Roccella, del Castello, del circuito murario, del Palazzo Carafa, della Chiesa Matrice vecchia e dell’espansione dell’abitato sulla costa.
Il volume presenta l’edizione integrale dell’apprezzo di Grotteria e dei casali di Martone e San Giovanni nella Calabria Ulteriore, di titolarità della casa Carafa di Roccella, redatto nell’anno 1707 dal regio tavolario Donato Gallarani su ordine della Sommaria, in occasione della complessa successione feudale fra il ramo di Castelvetere dei Carafa e quello dei duchi di Bruzzano. Il testo è preceduto da un’ampia introduzione critica che presenta il manoscritto evidenziandone la genesi, il contenuto e le peculiarità. Emerge, in particolare, il quadro istituzionale, sociale ed economico di una contea calabrese all’inizio del breve dominio asburgico nel Regno di Napoli.
Nel volume, nato da un progetto di ricerca sostenuto dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che ha coinvolto studiosi di diversa formazione – storici, archeologi, storici dell'arte, architetti, antropologi, linguisti –, per la prima volta si affronta in modo sistematico il variegato mondo del collezionismo in Calabria, argomento finora in gran parte negletto dalla storiografia. Lo studio del collezionismo è considerato non come mera ricostruzione di un insieme o puntuale riscontro dei passaggi di proprietà delle opere d'arte, ma come fenomeno dalle molteplici implicazioni: vengono presi in esame, ad esempio, la funzione della collezione, la “politica culturale” del collezionista, le forme del mecenatismo, l'identità familiare, individuale civica e sociale che veniva rispecchiata attraverso gli oggetti posseduti. Seguendo l'impostazione che la curatrice ha già sperimentato, con importanti esiti, in altri precedenti studi, il collezionismo è stato considerato in modo innovativo per la Calabria, allargando gli orizzonti di studio alle aree con cui la regione ha avuto storicamente i più stretti legami ovvero non solo Napoli, ma anche Roma,...
Attraverso l'edizione critica di un manoscritto quattrocentesco, l'Autore delinea la vicenda di un capitano doppiogiochista aragonese durante l'occupazione francese del Regno di Napoli da parte di re XCarlo VIII di Francia.
Il volume affronta le vicende storiche di un feudo rustico medievale che nel corso dei secoli sarebbe divenuto il territorio di Gioiosa Guardia, poi Motta Gioiosa e infine Gioiosa, un marchesato della Calabria Ulteriore nel Regno di Napoli. La trattazione è corredata da un’appendice documentaria contenente la trascrizione integrale di numerosi documenti, in gran parte inediti, riguardanti le vicende del feudo e della città, nonché quelle dei suoi detentori, dalla famiglia de Ragusia, da cui il feudo assunse il nome, ai Caracciolo Rossi, dai Carafa ai Caracciolo Pisquizi, che conferirono al centro abitato la dignità di marchesato.
Angelo Sindoni ha studiato nelle Università di Milano statale e di Messina, dove si è laureato con lode in Lettere Moderne (relatore Prof. Alberto Monticone; correlatore Prof. Rosario Villari). Subito dopo, nel 1968, ha vinto una borsa di studio biennale (in Storia contemporanea) presso l’Università di Messina; nel 1970 si è trasferito all’Università di Perugia dove, a partire dal 1972, è stato assistente ordinario di Storia contemporanea. Nel 1985/86 vinceva il concorso a cattedra di prima fascia in Storia moderna e da quell’anno è rimasto incardinato a Storia Moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Messina. Sindoni è autore di numerose pubblicazioni scientifiche edite in varie sedi. Tra i libri si ricorda anzitutto Dal riformismo assolutistico al cattolicesimo sociale (2 voll., Edizioni Studium, Roma 1984), un’opera che ha aperto un nuovo filone di indagini, coltivate soprattutto dall’Istituto teologico “G. Guttadauro” di Caltanissetta e dall’operoso Centro Studi “Cammarata” di S. Cataldo, promosso dal compianto arcivescovo Cataldo Naro. Tra i libri da ricordare anche Vito D’Ondes Reggio. La Chiesa, lo Stato, il...
Il volume è l'esito di un progetto di ricerca sulla Calabria del viceregno spagnolo - considerata come parte di un sistema più vasto quale la Monarchia Cattolica - che ha coinvolto, a livello internazionale, studiosi di diversa formazione e appartenenza. I contributi spaziano dalla storia alle identità sociali, dai patriziati urbani alle comunità religiose, comprendendo l'attività produttiva, l'architettura, la scultura, la pittura e la miniatura (lette alla luce del contesto culturale che le ha prodotte, ma con grande attenzione anche all'analisi stilistica e filologica), l'urbanistica e il restauro. La Calabria vicereale, luogo cruciale di transito e di scambi, spesso anche di incursioni, emerge come un crocevia da cui si diramano percorsi e vicende che la collegano al resto d'Italia, al Mediterraneo e all'Europa. Il confronto interdisciplinare ha messo in luce gli aspetti vitali e creativi di un periodo storico, tra Rinascimento e Barocco, travagliato, ma molto vivace culturalmente, politicamente e anche economicamente, che ha prodotto importantissimi monumenti, opere d'arte e testi letterari, che non sempre, anche a causa della mancanza di studi, sono valorizzati e...
ARCHIVIO STORICO DELLA CALABRIA NUOVA SERIE A CURA DI GIOVANNI PITITTO Direttori Giovanni Pititto Saverio Di Bella Walter Pellegrini Continuazione dell’Archivio Storico della Calabria, fondato e diretto da Francesco Pititto e da Hettore Capialbi; già edito in Mileto (1912 - 1918) ANNO II (2013) Numero doppio (1-2) SOMMARIO PER PIATTAFORME WEB SEZIONE I – NAPOLEONICA. SEZIONE II - REGNO DI NAPOLI E DELLE DUE SICILIE. SEZIONE III - CALABRIA. SEZIONE IV - MILETO. SEZIONE V - MEDITERRANEA. - ITALIA E SPAGNA - ITALIA. REPUBBLICA DI GENOVA. SEZIONE VI - LE ARTI. SEZIONE VII - CEFALONIA – Divisione “Acqui”. SEZIONE VIII - I.M.I. (Internati Militari Italiani). SEZIONE IX - FONTI E BIBLIOGRAFIA.
ARCHIVIO STORICO DELLA CALABRIA NUOVA SERIE A CURA DI GIOVANNI PITITTO Direttori: Giovanni Pititto - Saverio Di Bella - Walter Pellegrini Continuazione dell’Archivio Storico della Calabria, fondato e diretto da Francesco Pititto e da Hettore Capialbi; già edito in Mileto (1912 - 1918) ANNO I (2012) Numero 3 Sommario SEZIONE I: NAPOLEONICA SEZIONE II: REGNO DI NAPOLI E DELLE DUE SICILIE SEZIONE III: CALABRIA SEZIONE IV: MILETO SEZIONE V: REPUBBLICA DI GENOVA SEZIONE VI: LE ARTI SEZIONE VII: FONTI E BIBLIOGRAFIA
Sulla base dei suoi meticolosi accertamenti, sempre verificati e talvolta anche pazientemente raccolti e ricomposti come pezzetti di mosaici frantumati, Bedini preferisce fornire notizie certe e spiegazioni fondate piuttosto che formulare ipotesi e costruire supposizioni: da autentico ricercatore egli non perde mai di vista la realtà su cui fermare la sua attenzione. Questo volume è senza dubbio un importante tassello per la storia della zona Ionica, che ci permette di recuperate parte della nostra memoria sepolta dall'oblio del tempo e degli uomini. E il lavoro di recupero delle nostre tradizioni allora è allo stesso tempo uno strumento per difendere la nostra identità e uno strumento per salvaguardare il nostro territorio.
Il commento e l’edizione critica di un monumentale manoscritto cinquecentesco contenente un minuzioso inventario dello stato feudale dei Carafa, nella Calabria Ultra. La platea, redatta per volere dell’Imperatore Carlo V su richiesta del marchese di Castelvetere Giovanni Battista Carafa (1528-1552), offre una descrizione capillare di tutti i feudi carafeschi, comprendenti i territori degli attuali comuni di Fabrizia, Mongiana, Nardodipace, Caulonia, Roccella Jonica, Gioiosa Jonica, Marina di Gioiosa Jonica, Martone, San Giovanni di Gerace, Grotteria, Mammola, Siderno e Agnana. Il documento, compilato in più fasi fra il 1534 ed il 1541, risulta di dimensioni considerevoli ed offre prospettive di ricerca assai ampie. L’analisi del manoscritto ha consentito all’autore di ricostruire in modo approfondito la struttura organizzativa ed amministrativa dell’intero stato feudale durante il XVI secolo. Il lavoro è corredato di indice toponomastico e onomastico nonché di una carta topografica dello stato feudale, ricostruito su una cartografia I.G.M. a scala 1:50.000, sulla quale sono stati segnati i confini esterni ed interni, i suffeudi, i complessi industriali e quelli...
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