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Heidegger e Michelstaedter

Heidegger e Michelstaedter

Autore: Thomas Vašek

Non appena pubblicato, Essere e tempo, il capolavoro di Martin Heidegger, fu ritenuto una vera e propria rivelazione filosofica. Pochi, però, conoscevano allora il libro del giovane ebreo italiano Carlo Michelstaedter. Le sue pagine sembrano precorrere fin nei concetti lo scritto rivoluzionario di Heidegger. In quest’avvincente inchiesta filosofica Thomas Vašek, oltre a delineare le singolari corrispondenze tra i due pensatori, getta nuova luce sul testo di Heidegger, il quale ha ignorato a lungo quella fonte preziosa.

Scritti filosofici e politici

Scritti filosofici e politici

Autore: Gianni Vattimo

La vocazione filosofica di Gianni Vattimo, uscito dalla maturità come “proletario alfabetizzato”, trova la sua radice in una educazione religiosa sensibile agli aspetti sociali e politici, in un contesto storico culturale, a metà degli anni ’50 del secolo scorso, contrassegnato soprattutto dall’individualismo liberale e dal collettivismo marxista. Iscrivendosi alla facoltà di Filosofia dell’Università di Torino, Vattimo, sotto la guida di Luigi Pareyson, si pone l’obiettivo di “contribuire alla formazione di un nuovo umanesimo cristiano”. Il suo percorso di ricerca, dopo gli imprescindibili Maritain e Mounier e i diversamente complementari aedi della Scuola di Francoforte, approda a Heidelberg, accanto a H. G. Gadamer, per una piena immersione nel nichilismo di Nietzsche e nell’esistenzialismo di Heidegger. Ambedue antimoderni e anticristiani, lo riconducono “paradossalmente alla fede cristiana o a qualcosa che le assomiglia molto”, una fede, più propriamente, “secolarizzata”, che si identifica con il principio della caritas. Gadamer, come già Pareyson, induce Vattimo ad approfondire il suo interesse per l’ermeneutica, un approccio interpretativo...

Cavalcare la tigre

Cavalcare la tigre

Autore: Julius Evola

Numero di pagine: 234

Nuova edizione. Evola tratta in quest’opera del problema dei comportamenti che per un tipo umano differenziato si addicono in un’epoca di dissoluzione, come l’attuale. Partendo da una decisa opposizione a tutto ciò che è residuale civiltà e cultura borghese, viene cercato un senso dell’esistenza di là del punto-zero dei valori, del nichilismo, del mondo dove “Dio è morto”. Il detto orientale “cavalcare la tigre” vale per il non farsi travolgere e annientare da quanto non si può controllare direttamente, mentre è possibile così evitarne gli aspetti negativi e forse anche ipotizzare una possibilità di indirizzo: assumere i processi più estremi e spesso irreversibili in corso per farli agire nel senso di una liberazione, anziché in quello di una distruzione spirituale.

Marx idealista

Marx idealista

Autore: Diego Fusaro

Il pensiero di Marx può essere interpretato come il compimento della filosofia dell’idealismo tedesco? In questi saggi Diego Fusaro analizza l’ontologia marxiana al di là delle apparenze e dei luoghi comuni proposti dal marxismo classico, per rintracciare i punti di consonanza non immediatamente evidenti tra il pensiero del filosofo tedesco e le modalità avanzate dall’idealismo classico. Ciò che emerge è un conflitto a tratti paradossale: da una parte, la volontà manifesta di abbandonare l’idealismo hegeliano, dall’altra, l’effettivo permanere di Marx su questo terreno.

Il nichilismo

Il nichilismo

Autore: Franco Volpi

Numero di pagine: 224

Crisi della ragione, perdita del centro, decadenza dei valori: il nichilismo si è presentato a volte con il proprio nome, a volte sotto altre sembianze. Ma che cos’è propriamente il nichilismo? Da dove viene quest’«ospite inquietante» – come Nietzsche lo definisce – che si aggira ormai ovunque in casa nostra e che nessuno può mettere alla porta? Attraverso un’analisi storico-concettuale, Volpi risale alle radici del fenomeno, ne illustra il manifestarsi nel pensiero del Novecento e prepara una prospettiva ‘oltre il nichilismo’.

Nietzsche

Nietzsche

Autore: Katja Galimberti

Numero di pagine: 240

“Tutto ciò che esiste, per Nietzsche, esiste perché ha avuto la forza di imporre le condizioni della propria esistenza” È molto diffusa l’idea che identifica Nietzsche come il grande demolitore della metafisica occidentale, e delle abitudini di pensiero da essa derivate. Ma questo ritratto del filosofo è, nella migliore delle ipotesi, incompleto: la sua opera di decostruzione è infatti funzionale alla liberazione di nuovi sensi e significati, che non avrebbero potuto esprimersi sotto il giogo metafisico; di qui l’esigenza di spezzarlo “filosofando con il martello”. Tuttavia l’etichetta affibbiata a Nietzsche ha avuto un’ampia fortuna, e questo spiega perché la sua filosofia continui a essere accolta con un certo sospetto, amplificato dallo stile appassionato e non imparziale, spesso violento, e dalla forma frammentaria di molte delle sue opere. Nietzsche. Una guida tenta la ricostruzione organica e sistematica di un pensiero che, sparso in aforismi, è spesso stato utilizzato in maniera enfatica e oracolare oppure ridotto a un generico nichilismo senza prospettive. Analizzata l’idea di volontà e le sue espressioni nella conoscenza, nella natura, nella...

Vedere «da cento occhi»

Vedere «da cento occhi»

Autore: Nicola Comerci

Numero di pagine: 480

Nietzsche impone alla filosofia un pensiero della relazione che pensa la relazione oggettiva senza cessare di esserne a favore della sostanza, né sorgendo in opposizione dialettica ad essa. Un pensiero della relazione consapevole che è soltanto attraverso “un” pensiero della relazione che la relazione può essere pensata, ma che rifugge tuttavia la tentazione di porsi come “il” pensiero della relazione che si pensa mediante “un” pensiero della relazione. Un pensiero che riconosce così l’impossibilità di porsi come nient’altro che “un” pensiero della relazione, e quindi un pensiero finito che, assumendola, tenta comunque di distanziarsi da tale finitudine, pur permanendo in essa. Quasi un pensiero interno ed esterno a se stesso, poiché nel pensare, e tramite il pensare, prende atto che sta pensando e mette in questione gli strumenti a cui ricorre per pensare. Ciò rinvia alla necessità per la filosofia di vedere «da cento occhi», secondo una traiettoria che dal mondo inorganico e organico raggiunge la socialità umana, in cui la relazione si apre alla sfera della politica. In vista di una democrazia che Nietzsche intende come «qualcosa di futuro», in...

Quel che resta della ragione. Sul senso di una nemesi storica per la dicibilità della fede nella congiuntura postmoderna

Quel che resta della ragione. Sul senso di una nemesi storica per la dicibilità della fede nella congiuntura postmoderna

Autore: Antonio Sabetta

Numero di pagine: 166

Il volume nella prima parte presenta una ricognizione sulla postmodernità che, al di là dell'acceso e irrisolto conflitto delle interpretazioni, rimane il termine che raccoglie più consenso per indicare la contemporaneità complessa e frammentata e altamente sfuggente alla "presa" dei concetti. Sono presentate le posizioni alcuni interpreti di spicco (Lyotard, Vattimo, Habermas) e di alcuni fenomeni come il neopaganesimo e il ritorno del sacro. Nella seconda parte si tenta un approccio teologico-fondamentale per evidenziare la "posta in gioco", ovvero la crisi della ragione nella postmodernità e la necessità di ritrovarla oltre le derive ideologiche moderne, restituendole quel ruolo decisivo nella vita di luogo della domanda di senso oltre la sua proclamata irrilevanza.

Il Pensiero, XXXIX, 1-2, 2000

Il Pensiero, XXXIX, 1-2, 2000

Autore: Massimo Adinolfi , Graziella Berto , Enrico Cerasi , Massimo Donà , Ernesto Forcellino , Friedrich Hölderlin , Walter Jaeschke , Enrica Lisciani-Petrini , Leo Lugarini , Ettore Rocca , Vincenzo Vitiello

Numero di pagine: 266

Fascicolo 1: Il diritto - l’esistente - il negativo. Tra Hegel e Heidegger. Saggi: W. JAESCHKE, Ragione e storia nella filosofia del diritto di Hegel; L. LUGARINI, Ermeneutica e quotidianità; V. VITIELLO, Heidegger, Nietzsche e la possibilità pura; M. DONÀ, Fenomenologia del negativo. Ricerche: E. CERASI, Per un’ontologia del settimo giorno; E. ROCCA, La seconda Estetica di Kierkegaard; G. BERTO, Il segreto della psicoanalisi: l’altro in noi. Varietà: C. TATASCIORE, Ricordo di Giuseppe Semerari. Recensioni. Fascicolo 2: Phonè kaì schêma: voce e figura. Saggi: E. LISCIANI-PETRINI, Rileggendo il Cratilo...; V. VITIELLO, Su Benjamin: lingua e traduzione; M. ADINOLFI, Lingua, nome e traduzione: sui passi di Benjamin; M. DONÀ, Arte-movimento-azione. Il topos fichtiano nell’arte del Novecento. Testi: F. HÖLDERLIN, In amabile azzurro...; E. FORCELLINO, “Ist Unbekannt Gott? È sconosciuto Dio?” Su “In lieblicher Bläue” di Friedrich Hölderlin. Recensioni.

L’essere dopo la metafisica moderna

L’essere dopo la metafisica moderna

Autore: Riccardo Pozzo , Marco Tedeschini , AA. VV.

Dopo il Novecento, in particolare dopo Heidegger e Severino, porre ancora la questione dell’essere può sembrare un gesto tardivo e ingenuo. Il volume discute criticamente l’itinerario che ha condotto Vittorio Possenti a considerare questo gesto, invece, necessario e a dichiarare concluso il ciclo speculativo della modernità, avviato da Cartesio e perfezionato da Kant e Hegel. Recuperando con strumenti teorici rinnovati la tradizione realista della filosofia dell’essere, Possenti sostiene che “l’ente è” e che da qui deve ripartire qualsiasi discorso che intenda riprendere alla base la questione della metafisica. L’essere dopo la metafisica moderna raccoglie i contributi di studiosi che non si allineano e non si oppongo acriticamente agli argomenti proposti da Possenti, ma dialogano con le sue posizioni in modo franco e senza compromessi, restituendo ancora una volta il suo spessore alla parola “filosofia”.

Apocalisse e post-umano. Il crepuscolo della modernità

Apocalisse e post-umano. Il crepuscolo della modernità

Autore: Pietro Barcellona , Fabio Ciaramelli , Roberto Fai

Numero di pagine: 368
Il Pensiero, XXIII, 1-2, 1982

Il Pensiero, XXIII, 1-2, 1982

Autore: Carla Amadio , Franco Bosio , Klaus Düsing , Johann Gottlieb Fichte , Enrico Garulli , Giorgio Guzzoni , Enrica Lisciani-Petrini , Domenico Losurdo , Eugenio Mazzarella , Massimo Venturi Ferriolo , Vincenzo Vitiello , Franco Volpi

Numero di pagine: 258

Fascicolo 1. Saggi: F. BOSIO, Heidegger e il tramonto dell’Occidente; G. GUZZONI, Heidegger e la metafisica; V. VITIELLO, Di là dall’evidenza, verso l’ombra (Heidegger interprete di Platone). Discussioni F. VOLPI, Adorno e Heidegger: un dialogo postumo?. Ricerche: E. LISCIANI-PETRINI, Il silenzio delle cose; E. MAZZARELLA, Esistenza storica e virtù della terra. Karl Löwith e Martin Heidegger. Note. Fascicolo 2. Saggi: K. DÜSING, Lineamenti di ontologia e teologia in Aristotele e Hegel; F. BOSIO, Sapere assoluto e metafisica; C. AMADIO, La logica jenese di Hegel e la logica esistenziale di Jaspers. Testi e traduzioni: J.G. FICHTE, La recensione dell’«Enesidemo» (traduzione italiana di E. GARULLI). Discussioni: D. LOSURDO, Hegel: Grande Enciclopedia, Piccola Logica e «Zusätze». Ricerche: M. VENTURI FERRIOLO, La lenza e la moneta. Per un’introduzione ad Aristotele e la crematistica. Recensioni.

Vertigini della ragione

Vertigini della ragione

Autore: Emilio Carlo Corriero

Numero di pagine: 240

Nuova edizione riveduta e ampliata del testo con cui a inizio carriera Corriero si è fatto conoscere nel mondo della filosofia italiana, apprezzato in modo particolare da Massimo Cacciari che ne aveva scritto la prefazione. È dedicato al rapporto tra il pensiero di Schelling e quello di Nietzsche: “vertigini della ragione” è quel misto di fascinazione e repulsione che afferra il pensiero dinanzi al fondo abissale dell’Esistente. Come sottolinea Cacciari, l’interpretazione di Nietzsche deve “ritornare” a Schelling, che rappresenta l“arcano” più profondo di tutta la critica all’idealismo e della filosofia della krisis, che Schelling anticipa e Nietzsche porterà a compimento. «Ciò che questo libro chiarisce, definitivamente a mio avviso, è che l’interpretazione di Nietzsche deve “ritornare” a Schelling, e che Schelling rappresenta l’“arcano” più profondo di tutta la critica all’idealismo e della filosofia della krisis.» Massimo Cacciari

I trattati inediti di Heidegger

I trattati inediti di Heidegger

Autore: AA. VV.

A quarant’anni dalla pubblicazione nella Gesamtausgabe del primo dei “trattati inediti” di Martin Heidegger, i Contributi alla filosofia (Dall’evento), alcuni tra i più importanti studiosi del grande filosofo del Novecento si sono incontrati per dare luogo a un intenso scambio di valutazioni sulla storia degli effetti delle pubblicazioni che rappresentano la cosiddetta “svolta”. La presente pubblicazione ne raccoglie il frutto, puntando su questioni centrali, non solo per analizzare ed esaminare il pensiero dell’Ereignis, l’evento appropriante, ma anche per comprendere se e fino a che punto la forza speculativa di tali trattati abbia ancora consistenza e vigore per dirigere con i suoi impulsi il cammino filosofico della contemporaneità. Conseguentemente, i temi trattati hanno riguardato molteplici aspetti: il problema dell’“altro inizio” del pensiero, il rapporto con la tradizione trascendentale, la riconfigurazione dell’ontologia, ma anche l’organizzazione della decisione, della volontà, della forza, delle Stimmungen nella prospettiva della storia dell’essere, infine le questioni su spazio e tempo, mondo e terra, dèi e uomini, affrontate a partire...

La deliberazione vitale come origine ultima della certezza applicata a Dio

La deliberazione vitale come origine ultima della certezza applicata a Dio

Autore: Giorgio Ghio

Numero di pagine: 251

Questo studio s'interessa alla certezza nella prospettiva ultima della fede, non anzitutto in forza di quanto la si puo distinguere da ogni altro tipo di certezza, bensi in forza di quanto essa ha in comune con ogni altro tipo di certezza, ossia il ruolo do punto di partenza. L'indagine prende avvio dallo studio di 5 autori: L. Wittgenstein, J.L. Mackie, E. Jungel, C. Yannaras, H. Verweyen. Sembra possibile sostenere che fra certezza riferita a Dio e certezza applicata a tutto il resto, sussista un fattore e fondamento comune, ossia il ruolo della deliberazione vitale. Esso viene discusso come significativo per il rapporto tra fede e ragione, tale fondamento appare deliberato; una domanda fondamentale si pone l'autore: Se le basi lontane della certezza non sono argomentabili, in quale modo e in quali condizioni si dovra parlare di conoscenza?.

L' uomo e il divenire

L' uomo e il divenire

Autore: Alessandro De Bono

Numero di pagine: 157

Dalla notte dei tempi, il pericolo più temuto dall’uomo, che ne abbia avuto coscienza o no, è stato il divenire, e al suo cospetto, egli non ha provato solo paura, ma, talora, persino angoscia. Tentare di capire i difficili sentieri interrotti dell’uomo, alla luce del divenire, rappresenta l’ipotesi di ricerca fondamentale di questo libro.

Un pensiero anarchico

Un pensiero anarchico

Autore: Alberto Martinengo

Il rapporto tra Martin Heidegger e la politica è un tema al centro della discussione da molti decenni ed è tornato di grande attualità dopo la pubblicazione dei primi Quaderni neri, dal 2014 in poi. Tuttavia, non si tratta soltanto di una questione biografica, ma di un insieme di domande relative al suo pensiero, alla riflessione filosofico-politica che ne è derivata e, da ultimo, alle fortune della tradizione ermeneutica cui Heidegger ha dato i natali. Questo libro propone un percorso nell’intreccio – talvolta labirintico – del dibattito, ricostruendo le posizioni di Reiner Schürmann (1941-1993). Interprete tra i più originali della tradizione heideggeriana, Schürmann indaga la relazione con l’orizzonte problematico della politica e della filosofia pratica, ben prima dell’uscita dei Quaderni neri, con posizioni che si riveleranno particolarmente feconde. Il cuore della sua riflessione è l’idea che la realtà sia retta da fondamenti metafisici che determinano il pensiero, l’azione e gli edifici valoriali: fondamenti che possono però essere sovvertiti in chiave anarchica. Quello di Schürmann è insomma un “pensiero dell’anarchia”, intesa in senso...

Bauhaus Absconditum

Bauhaus Absconditum

Autore: Alberto Giacomelli

Il centesimo anniversario del Bauhaus (1919-2019) rappresenta un’occasione preziosa per riflettere sulla natura e sull’eredità di uno dei fenomeni più dinamici e significativi che abbiano animato la sperimentazione artistica del Novecento. Nonostante la ricchezza e l’ampiezza di studi sull’argomento, un vasto orizzonte culturale sul quale l’istituzione del Bauhaus si staglia è rimasto per lo più inesplorato. Si tratta dello sfondo costituito dall’esperienza mistica, spirituale e insieme sensibile e corporea che stimola e permea non solo il complesso panorama artistico del primo Novecento, ma anche, direttamente, la visione creativa, innovativa, provocatoria e insieme didattica e formativa della scuola fondata da Walter Gropius. Attraverso l’analisi dell’opera artistica, della riflessione teorica e delle pratiche di vita di Vasilij Kandinskij, Johannes Itten e Paul Klee, il presente lavoro si propone di mettere in luce quegli elementi simbolici, ineffabili, “fantastici”, “lirici”, non concettualizzabili che il razionalismo artistico ha cercato di dominare e reprimere e che invece si sono rivelati a esso coessenziali, innervando di sé anche la visione...

Il Pensiero, XLII, 1-2, 2003

Il Pensiero, XLII, 1-2, 2003

Autore: Massimo Donà , Félix Duque , Giannino Di Tommaso , Filippo Fimiani , Giorgio Guzzoni , Bruno Minozzi , Paola Volpe Cacciatore , Vincenzo Vitiello

Numero di pagine: 206

Fascicoli 1-2: Figure del nulla. Saggi: F. DUQUE, Il dolore infinito. Schopenhauer, Hegel, Hölderlin; V. VITIELLO, Scienza arte e nichilismo; G. DI TOMMASO, Il male e la sua origine nell’uomo. Il saggio di Schelling Sull’essenza della libertà umana; P. VOLPE CACCIATORE, La preghiera di Aiace. Ricerche: M. DONÀ, Dire il dire; F. FIMIANI, Il colore della neve. Problemi e discussioni: B. MINOZZI, Gustavo Bontadini critico dell’idealismo italiano; G. GUZZONI, La questione della metafisica. Recensioni.

Libertà e conflitto

Libertà e conflitto

Autore: Emilio Carlo Corriero

Numero di pagine: 208

Il dibattito filosofico intorno al ‘nuovo realismo’ ha contribuito a mettere sotto una luce non prevista l’importanza del pensiero di Schelling. In lui la realtà, in quanto irriducibile eccedenza dell’Essere, precede già da sempre il pensiero. Non si tratta però di una zona opaca e impenetrabile che tutt’al più garantisce l’oggettività delle cose, bensì dell’ambito dinamico originario della libertà, che determina in divenire le diverse forme dell’Essere e che coinvolge direttamente l’uomo e le sue azioni. Secondo Schelling, la libertà umana è il punto centrale della filosofia, perché a partire da essa e dalle sue contraddizioni si manifesta la conflittualità dell’Essere in generale, nel suo rapporto con il divenire della storia. Si giunge così ad affermare una Libertà originaria, essenziale e intimamente conflittuale, che – come osserva Heidegger – supera l’idea moderna di libertà come proprietà e facoltà del singolo individuo. Il libro tiene conto fra l’altro dei preziosi appunti del Seminario su Schelling che Martin Heidegger tenne nel 1927-28, subito dopo la pubblicazione di Essere e tempo.

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