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Per le sei corde

Per le sei corde

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 56

Il 1965 è decisamente per Borges l’anno del tango: nel giugno esce il disco "El Tango" di Astor Piazzolla, dove per la prima volta venivano musicati suoi testi, e nel novembre il volumetto di milonghe "Per le sei corde", che qui presentiamo. Due novità accompagnate, nell’ottobre, dal ciclo di quattro conferenze di recente tornato alla luce e divenuto un libro inatteso e sorprendente, "Il tango" (2016; Adelphi, 2019). Le opere di Borges sono in corso di pubblicazione presso Adelphi dal 1997.

Con Borges

Con Borges

Autore: Albert Manguel

Numero di pagine: 77

Nel 1964 Alberto Manguel, all’epoca sedicenne, lavorava in una celebre libreria di Buenos Aires, dov’era possibile trovare le ultime novità pubblicate in Europa e negli Stati Uniti – e dove ogni pomeriggio passava Borges, di ritorno dalla Biblioteca Nazionale. Un giorno lo scrittore, ormai cieco, chiese al giovane Manguel se fosse disposto a leggere per lui la sera, giacché sua madre Doña Leonor, novantenne, si stancava facilmente. L’appartamento di Borges è un luogo fuori dal tempo, popolato di libri e di parole, un universo puramente verbale, insomma, dove Manguel scoprirà il genere di conversazione a lui più congeniale – quella sui libri e sull’orologeria dei libri. E scoprirà (lui che era cresciuto in Israele e che a partire dal 1968 sarebbe vissuto in vari paesi) l’unica terra cui valga la pena di appartenere – quella della letteratura. Con una passione costantemente tenuta a freno da un’affabile discrezione, Manguel ci fa condividere la sua scoperta, permettendoci così di conoscere quel che di Borges non sapevamo e forse più conta: la sua irresistibile ironia, la passione per le epopee – in cui rientravano i film di gangster, i western e la...

Inquisizioni

Inquisizioni

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 155

Nel 1952 Borges affida alle stampe un libro dal titolo conturbante, "Altre inquisizioni". E appare subito chiaro che un solco profondo, e decisivo, è stato scavato: nell’arte del saggio come nel modo di accostarsi alla letteratura. Ma perché «altre»? A quale misterioso precedente alludeva quel titolo? La soluzione del mistero sta in una remota e ripudiata raccolta di saggi del 1925, "Inquisizioni". Strano destino, quello di "Inquisizioni": opera di fervori giovanili («Venticinque anni: una pigrizia applicata alle lettere!»), condannata al silenzio eppure segretamente attiva, tanto da riproporsi al Borges del 1952 con la forza provocatoria di «cappucci e rogo», e da svelare nel contempo la reale natura di palinsesto della nuova silloge. Era dunque tempo di riscattare "Inquisizioni" dalla clandestinità e di verificare cosa si cela all’ombra di quel cartellino iconoclasta. E le sorprese non sono poche: Borges privilegia infatti autori e motivi legati alla cultura argentina – sul versante dell’avventura avanguardista come su quello dell’ispirazione popolareggiante –, e sullo sfondo si staglia il controverso rapporto che lega lo scrittore alla letteratura spagnola...

Il libro degli esseri immaginari

Il libro degli esseri immaginari

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 261

Spinto da una inesauribile passione per le strane entità sognate dagli uomini – dalla Fenice, immagine dell’universo, al t’ao-t’ieh, «mostro formale, ispirato dal demone della simmetria a scultori, ceramisti e vasai» –, Borges ha perlustrato nel corso degli anni letterature e mitologie, enciclopedie e dizionari, resoconti di viaggio e antichi bestiari, scoprendo tra l’altro che la zoologia fantastica è percorsa da singolari, seducenti affinità: così, ad esempio, il Pesce dei Terremoti, un’anguilla lunga settecento miglia che porta il Giappone sul dorso, è analogo al Bahamut delle tradizioni arabe e al Midgardsorm dell’"Edda". Non c’è del resto da stupirsi: «Ignoriamo il senso del drago, come ignoriamo il senso dell’universo, ma c’è qualcosa nella sua immagine che si accorda con l’immaginazione degli uomini, e così il drago appare in epoche e a latitudini diverse». L’esito di questa sterminata ricognizione è un manuale che il lettore è caldamente invitato a frequentare «come chi gioca con le forme mutevoli svelate da un caleidoscopio». Ritroverà così animali che già gli erano familiari, ma che ora tradiscono caratteri insospettati: come...

Libro di sogni

Libro di sogni

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 336

Ha scritto Addison che quando sogniamo l’anima «conversa con innumerevoli individui di sua creazione e si trasferisce in diecimila scene di sua immaginazione»: l’anima è, insomma, «il teatro, l’attore e lo spettatore». Ma anche, soggiunge Borges, l’autore della storia cui assiste, sicché i sogni rappresentano un vero e proprio genere letterario – il più antico. E muovendo da questa tesi «pericolosamente suggestiva» ci offre i materiali per una storia generale dei sogni (e degli incubi, «vago agguato del male») che attinge alle sue opere (basti pensare al "Sogno di Coleridge" o all’"Episodio del nemico" o alla "Storia dei due che sognarono") e insieme a letture sterminate e variegate: dall’"Epopea di Gilgamesh" a Aloysius Bertrand, dal cinese "Sogno della camera rossa" a Papini. Senza dimenticare una folta schiera di autori fittizi: o, meglio, sognati.

Discussione

Discussione

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 193

«Ho consacrato la mia vita alla letteratura, e non sono sicuro di conoscerla; non mi azzarderei a darne una definizione, perché per me rimane sempre segreta e mutevole, in ogni riga che ricevo o che scrivo». In questa memorabile dichiarazione di Borges non c’è soltanto quel gusto della sprezzatura che è uno dei tratti più seducenti della sua personalità. Vi appaiono in filigrana le linee della sua estetica eterodossa di dissidente nato: la lettura come inesauribile sorpresa; la scrittura come viaggio iniziatico nell’ignoto; la letteratura come universo mobile e imprevedibile, dotato di una sua propria vita caotica, refrattario a ogni tentativo di classificazione. E questo audace sentimento della letteratura («Ogni nuova pagina è un’avventura in cui dobbiamo metterci in gioco») non mancherà di contagiare il lettore di "Discussione", composita raccolta di saggi (apparsa per la prima volta nel 1932) alla quale lo stesso Borges doveva attribuire un valore non secondario se volle salvarla dalla furia autocensoria con cui si accanì sugli scritti giovanili. Il valore di una svolta, senza dubbio, giacché il titolo stesso sembra preannunciare la tonalità serena, piana,...

Io, Franco di Manuel Vázquez Montalbán

Io, Franco di Manuel Vázquez Montalbán

Autore: Silvio Battaglia

Questo libro è uno studio monografico dedicato alla narrazione più ambiziosa e complessa di Manuel Vázquez Montalbán (Barcellona 1939 – Bangkok 2003), autore spagnolo noto in Italia soprattutto per la serie di romanzi polizieschi con protagonista Pepe Carvalho. Militante antifranchista che in gioventù aveva subito il carcere del regime, nel 1992 Vázquez Montalbán dà alle stampe un romanzo, Autobiografía del general Franco, che come recita il sottotitolo alla prima edizione “riscatta dall’oblio tutta la crudeltà di un’epoca”. Si tratta di un’autobiografia fittizia di cui, in questo studio, Silvio Battaglia individua i nodi più difficili da sbrogliare inquadrando fin da subito il romanzo dal lato della sensibilità che forgia l’individuo – in questo caso, il Caudillo – molto prima dell’educazione. La brillante indagine di Silvio Battaglia si avvale, fra gli altri, di Hannah Arendt e Massimo Recalcati, di Maurice Merleau-Ponty e Adriana Cavarero, di Giorgio Agamben e Mieke Bal, di Paul Ricoeur e Julia Kristeva.

Nove saggi danteschi

Nove saggi danteschi

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 176

Di Dante, come di tanti altri scrittori, Borges si è dimostrato capace di dirci ciò che altrove non troveremmo, ma soprattutto di dircelo a partire da presupposti e angolature a lui solo accessibili. Orientata – come accenna il Prologo – da una sorta di «innocenza», la sua lettura della "Commedia" («il miglior libro scritto dagli uomini») muove infatti da dettagli, suggestioni, spunti immaginativi per proporre, attraverso molteplici riferimenti letterari, congetture spesso eccentriche e punti di vista esclusivi e personali. In queste pagine, degne dei migliori saggi di "Altre inquisizioni", Borges intravede nell’ultimo viaggio di Ulisse «un occulto e intricato suicidio» simile a quello del capitano Ahab di "Moby Dick"; scopre nella "Historia ecclesiastica gentis Anglorum" di Beda il Venerabile visioni anticipatrici della "Commedia", e nell’Aquila splendente del diciottesimo canto del Paradiso affinità col Simurg persiano; riflette sulla contraddittoria compassione di Dante per Francesca, e la spiega evocando il Raskol’nikov di "Delitto e castigo" e il grande e sfortunato amore per Beatrice, motivo nel quale riconosce la vera genesi dell’opera: «Morta...

Nuove poesie d'amore

Nuove poesie d'amore

Autore: AA. VV.

Che fare davanti alla rivoluzione dell’amore? “Dovrò nascondermi o fuggire”, è la soluzione di Jorge Luis Borges. Oppure accettare la sfida, riconoscere che esiste un oro piú prezioso di tutti gli altri: “i tuoi capelli / che le mie mani anelano” (J.L. Borges). Ammettere che c’è qualcosa di misterioso che fa amare [...] È lo stesso mistero che a distanza di anni non fa dimenticare i dettagli, come il “vestito stampato che indossavi / l’estate che ci siamo conosciuti” (Andrew Motion)...

Philip K. Dick

Philip K. Dick

Autore: Alessandro Fambrini

A quasi quarant’anni dalla morte di Philip K. Dick, la sua opera pare aver raggiunto la dimensione del classico minore, non tanto nel suo valore letterario quanto nel suo statuto di fenomeno culturale. Questo studio costituisce un tentativo di sfrondare l’evento letterario dalla selva di sovra-interpretazioni che negli anni lo hanno ricoperto, quasi soffocandolo. Fuor di metafora, le analisi sulle implicazioni metafisiche dell’opera di Dick, nella loro ampiezza e profondità, hanno finito per diventare loro stesse soggetto di discussione, oscurando i testi da cui erano originate. Il distacco temporale dai momenti più infuocati della creazione del “fenomeno Dick” consente di dare luce ad alcuni testi rimasti in un angolo, e di riprendere letture dell’opera di Dick trascurate nel fervore delle interpretazioni più militanti. Larga parte dello studio è dedicata all’individuazione di alcuni intrecci intertestuali nella produzione dickiana con particolare riferimento a modelli scandinavi, con l’intenzione di tracciare percorsi di ricerca originali. Approfondita è la descrizione degli infl ussi letterari di area scandinava dall’esterno verso l’interno, da August...

Il tango

Il tango

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 170

Il tango, è stato scritto, è «un pensiero triste che si balla». Ma la malinconia del tango, la sua natura di scena drammatica, di lamento amoroso, di ballo lento, languido e voluttuoso, sono legate al periodo in cui si afferma nelle capitali europee (a Parigi, anzitutto) e viene universalmente accettato. Un periodo che a Borges poco interessa, perché nulla ha a che vedere con le sue origini di ballo audace e indecente, di «rettile da lupanare», come lo definiva Lugones. Per salvaguardare quelle origini lontane, nell'ottobre del 1965 Borges ha tenuto un ciclo di quattro conferenze che, fortunosamente registrate, solo di recente sono tornate alla luce e sono diventate un libro, inatteso e sorprendente. Perché nelle parole di Borges rivivono la Buenos Aires della sua infanzia – una piccola città di case basse con il patio, senza alberi, circondata da campi aperti –, le milonghe e le habanera che sono all'origine del tango, i locali infami dove lo si danzava, frequentati da guappi maestri di coltello e di ardimento, da rissosi «niños bien», da magnaccia e donne di malaffare. Ma soprattutto rivive l'anima di quei tempi: la provocazione disinteressata, l'allegra...

Racconti brevi e straordinari

Racconti brevi e straordinari

Autore: Jorge Luis Borges , Adolfo Bioy Casares

Numero di pagine: 204

Secondo una leggenda, un dio dell’Indostan chiese a un altro dio di cedergli una delle sue 14.516 mo­gli. «Prenditi quella che trovi libera» fu la benevola risposta. Ma in tutti i 14.516 palazzi la moglie giace­va col suo signore, che «si era sdoppiato 14.516 vol­te» affinché ciascuna credesse di essere la favorita. La fonte di questo «racconto breve e straordinario», un libro apparso a Goa nel 1887, è in realtà il­lusoria. E grazie a Bioy Casares sappiamo come so­no andate le cose: «Domani compro il libro dove l’ho letta» gli aveva detto Borges riferendosi alla leggenda. E Bioy: «No, raccontiamola noi e attribuia­mola a un autore qualsiasi» – nella fattispecie, un gesuita portoghese. Così, con estro sfrenato e gio­coso, hanno lavorato i due appassionati antologisti: ritagliando brani da una sbalorditiva molteplicità di opere (dal taoista «Trattato del Vuoto Perfetto» a Max Ja­cob), ricorrendo ad amene falsificazioni, inventan­do spudorati lemmi bibliografici e apocrifi: come le «Memorie di un bibliotecario» di Francisco Acevedo, a­lias Borges, o la magnifica «Storia dei due re e dei due labirinti», sempre di Borges malgrado la depistante...

Il libro di sabbia

Il libro di sabbia

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 172

Nel febbraio del 1969, a Cambridge, su una panchina davanti al fiume Charles, Borges incontra un uomo che ha la sua stessa voce e gli è più intimo di un figlio nato dalla sua carne. L’uomo è Borges ventenne, a Ginevra, seduto su una panchina davanti al fiume Rodano. Comincia così, con un vertiginoso ritorno al «vecchio tema del doppio» e alle atmosfere lucidamente visionarie degli scritti degli anni Quaranta, "Il libro di sabbia", che raccoglie tredici, memorabili, racconti – cui se ne aggiungono qui, in appendice, altri quattro mai radunati in volume. Racconti di carattere fantastico. O forse sogni. O forse incontri con apparizioni spettrali: Ulrica, alta e lieve, labile riflesso di una saga nordica; una casa inconcepibile e il suo terrificante ospite; un vecchio, pallido e severo, venuto da un futuro dove si insegna l’arte di dimenticare. Ma anche incontri con oggetti da incubo, da cui paiono sprigionarsi il caos o la divinità: il disco di Odino, a un solo lato e invisibile, che un taglialegna strappa al re dei Secgens e poi cercherà invano; il diabolico libro di sabbia, che non ha né inizio né fine né centro né ordine, e infama e corrompe la realtà; le...

Cento lettere a uno sconosciuto

Cento lettere a uno sconosciuto

Autore: Roberto Calasso

Numero di pagine: 236

Un programma editoriale nasce inevitabilmente dal disegno e dal caso – e finisce per configurarsi come un "mondo possibile". E i mondi variano per bellezza, ricchezza, vivibilità. Questo libro è una prima guida a quel "mondo possibile" che si è manifestato in una foresta di pagine sotto il nome Adelphi: circa millecinquecento titoli a partire dal dicembre 1963. E nel corso di quarant’anni numerosi lettori hanno notato come, a tenere insieme questi libri, ci sia qualcosa, un legame tenace, che va oltre la qualità. Questo legame tenace abbiamo tentato di indicarlo fin dall’inizio, per quanto possibile in modo esplicito, nell’unica forma in cui l’editore accompagna ogni singolo libro: il risvolto di copertina. Che è poi il luogo dove i motivi che hanno dettato la scelta di quel libro dovrebbero apparire e rivelarsi ogni volta al lettore, il quale è sempre innanzitutto uno sconosciuto. Fra gli oltre mille risvolti che ha scritto, Roberto Calasso ha isolato quei cento che più gli sembravano capaci di una vita indipendente, e li ha inanellati come altrettante «lettere a uno sconosciuto».

L'artefice

L'artefice

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 220

«Un giorno il mio amico Carlos Frías, di Emecé, mi chiese un nuovo libro per la serie della mia cosiddetta opera completa. Risposi che non avevo nulla da dargli, ma Frías insistette, dicendo: “Ogni scrittore ha un libro da qualche parte, se soltanto si dà la pena di cercarlo”. Una domenica oziosa, frugando nei cassetti di casa, scovai delle poesie sparse e dei brani di prosa ... Questi frammenti, scelti e ordinati e pubblicati nel 1960, divennero "L'artefice"». Così, con somma sprezzatura, Borges racconta la genesi di quello che è forse il libro più ricco e personale della sua maturità, quello in cui la sua scrittura raggiunge una misura e una classicità destinate a rimanere insuperate. Qui il lettore troverà alcuni degli scritti che meglio esprimono il sentimento borgesiano dell'esistenza, il suo continuo interrogarsi sul mistero dell'identità, della realtà, del tempo e, naturalmente, sull'essenza della parola e della letteratura.

Critica del testo (1999) Vol. 2/2

Critica del testo (1999) Vol. 2/2

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 305

Ecdotica Giuseppe Tavani, «Capfinida per bordos» Peire de Blai e la «chansoneta novelha» (BdT 328, 1) (p. 555-564) Maria Carla Battelli, Le chansons couronnées nell’antica lirica francese (p. 565-617) Saggi Carla Rossi, Le Voyage de Charlemagne: le parcours vers Jérusalem et les reliques (p. 619-653) Antonio Saccone, Le “metamorfosi” di Chrétien de Troyes (p. 655-676) Gilles Eckard, «Li oiseaus dit en son latin». Chant et langage des oiseaux dans trois nouvelles courtoises du Moyen Âge français (p. 677-693) Rosalba Campra, Autobiografía como invención (p. 695-708) Radiografie Aires A. Nascimento, Tradição hispânica da Navigatio Brendani: apontamentos para a história de um texto (p. 709-734) Carlo Pulsoni, Per la ricostruzione della biblioteca bembiana: I. I libri di Dante (p. 735-749) Esercizi Giovannella Desideri, Per amor di cosa che non duri (Inferno XIII e XV, vv. 80-84) (p. 751-770) Arianna Punzi, Oh Beatrice, dolce guida e cara! (Paradiso XXIII, v. 34) (p. 771-799) Ermeneutica minima Gianfelice Peron, «Iosafalla» (BdT 457, 28): una lezione da restituire a Uc de Saint Circ (p. 801-807) Raffaella Pelosini, La «noia» di Re Federigo (p. 809-817)...

Thomas Hodgskin, discepolo anarchico di Adam Smith

Thomas Hodgskin, discepolo anarchico di Adam Smith

Autore: Alberto Mingardi

Numero di pagine: 272

Thomas Hodgskin fu una figura anomala e avventurosa, nell’ambiente culturale britannico. “Consegnato” dal padre alla Royal Navy all’età di dodici anni, combatté nelle guerre napoleoniche. Rientrato nella vita civile, scrisse un potente attacco alla disciplina in uso sulle navi della Marina e alla pratica della coscrizione di mare (impressment). Quel lavoro lo segnalò ai maggiori intellettuali dell’epoca. Sostanzialmente autodidatta, Hodgskin divenne giornalista e cronista parlamentare. Fu per breve tempo assistente di Jeremy Bentham, viaggiò per l’Europa, seguì a Parigi le lezioni di economia di Jean-Baptiste Say e prese moglie in Germania. Collaborò con la stampa radicale e liberale, fu fra i fondatori del Mechanics’ Institute di Londra (una istituzione votata a perseguire l’educazione della classe operaia), e divenne infine uno dei primi redattori dell’«Economist». Il saggio più noto di Hodgskin, Labour Defended Against the Claims of Capital, ne fece un punto di riferimento per il nascente movimento operaio. Per Sydney e Beatrice Webb, i fondatori della Fabian Society e della London School of Economics, Karl Marx era nientemeno che il suo «illustre...

*Istoria delle leggi e magistrati del regno di Napoli scritta da Gregorio Grimaldi. - Tomo 1. \-4!. - In Napoli : a spese di Raffaello Gessari : nella stamperia di Giovanni di Simone, 1749-1752. - 4 v. ; 4o. ((Continua con: Istoria delle leggi e magistrati del Regno di Napoli continuata da Ginesio Grimaldi, tomo V. \-XII.!, Napoli, nella stamperia Simoniana \poi Orsiniana!, a spese di Andrea Migliaccio, 1767-1774

*Istoria delle leggi e magistrati del regno di Napoli scritta da Gregorio Grimaldi. - Tomo 1. \-4!. - In Napoli : a spese di Raffaello Gessari : nella stamperia di Giovanni di Simone, 1749-1752. - 4 v. ; 4o. ((Continua con: Istoria delle leggi e magistrati del Regno di Napoli continuata da Ginesio Grimaldi, tomo V. \-XII.!, Napoli, nella stamperia Simoniana \poi Orsiniana!, a spese di Andrea Migliaccio, 1767-1774

Autore: Ginesio Grimaldi

Istoria delle leggi e magistrati del Regno di Napoli continuata da Ginesio Grimaldi. Tomo 5. \-12.! ..

Istoria delle leggi e magistrati del Regno di Napoli continuata da Ginesio Grimaldi. Tomo 5. \-12.! ..

Autore: Ginesio Grimaldi

Numero di pagine: 652
La civilizzazione post-edipica

La civilizzazione post-edipica

Autore: Moustapha Safouan

Numero di pagine: 151

Nel suo insieme questo libro – opera di un maestro della psicanalisi, lacaniana ma non solo – è il racconto della saga che va dall'instaurazione dell'Edipo come iniziazione del particolare all’universale, alla sua degradazione come complesso psico-patologico e infine alla sua stessa scomparsa, dopo la conquista del potere politico da parte del neoliberalismo, con la promozione di una sessualità edonistica e «il governo degli uomini attraverso il solo astratto gioco delle regole impersonali su cui nessuno, chiunque sia, ha presa alcuna». Al tempo stesso, la Civilizzazione post-edipica ci parla degli effetti del passaggio dalla civiltà “freudiana” (fondata sull’interdizione dell’incesto, e dunque su una Legge universale che mentre impone al soggetto la perdita dell’oggetto del godimento, ne promuove al tempo stesso il Desiderio e la consapevolezza del suo limite mortale) alla civiltà attuale, la civiltà “post-edipica”, che annienta progressivamente tutti quei limiti che per la procreazione, per il desiderio e per la sessualità erano considerati, ancora nel Novecento, invalicabili e necessari. Con un umorismo tanto insistente quanto impercettibile –...

Elogio dell’ombra

Elogio dell’ombra

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 157

Ogni suo nuovo libro di versi, insinua Borges nel Prologo con incantevole autoironia, è un appuntamento con temi che il «rassegnato lettore» prevede: specchi, spade, il tempo che è «la varia / trama di sogni avidi che siamo», il labirinto senza fine che ci serra, Buenos Aires che è la «milonga fischiettata che non riconosciamo e ci emoziona». E ancora il dialogo con gli autori in cui Borges si rispecchia – Ricardo Güiraldes, il «fratello della notte» De Quincey, il persiano che concepì le Rubaiyat, Hilario Ascasubi – o che, come Joyce, lo hanno riscattato con il loro ostinato rigore: le «segrete leggi eterne», del resto, dove altro sono se non nei libri? Nei libri letti, certo, perché la lettura è arte più raffinata della scrittura («Altri si vantino delle pagine che han scritto; / io vado fiero di quelle che ho letto»), ma anche nei libri semplicemente catalogati, perché ordinare una biblioteca «è esercitare, / umilmente e in silenzio, / l'arte della critica». Sono temi che il «rassegnato lettore» ritroverà qui, in realtà, con la intatta, particolare gioia «delle vecchie cose amate», scoprendo oltretutto che due nuovi, essenziali, se ne...

Per la duchessa delle Pesche d. Angiola Maria Pisanelli [Rocco Terracciani]

Per la duchessa delle Pesche d. Angiola Maria Pisanelli [Rocco Terracciani]

Autore: Rocco Terracciani

Numero di pagine: 38
Prologhi

Prologhi

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 252

Per tutta la vita Borges ha accompagnato la sua attività di scrittore con quella di critico – o meglio: di appassionato promotore degli scrittori che amava, non di rado ignoti ai suoi compatrioti. E ha esercitato questa attività – che avrebbe rivelato una imprevista geografia letteraria – in maniera insieme affabile e imperiosa, attraverso i suoi interventi sui periodici, le traduzioni (da Virginia Woolf, Gide, Kafka, Faulkner), le antologie – e soprattutto i prologhi. Come quelli qui radunati, che rappresentano una geniale forma di critica, capace di "andare all’anima delle cose", facendo così echeggiare di volta in volta «il fumo e il fuoco di Carlyle, padre del nazismo, le narrazioni di un Cervantes che non aveva ancora smesso di sognare il secondo Don Chisciotte, il mito geniale di Facundo, la vasta voce continentale di Walt Whitman, i deliziosi artifici di Valéry, la scacchiera onirica di Lewis Carroll, i rimandi eleatici di Kafka, i concreti cieli di Swedenborg, il suono e la furia di Macbeth, la sorridente mistica di Macedonio Fernández e la disperata mistica di Almafuerte». Ma capace anche di assumere la forma più adatta all’oggetto: la «biografia...

Sui poeti 2

Sui poeti 2

Autore: Alida Airaghi

Numero di pagine: 222

"Una buona poesia è un contributo alla realtà. Il mondo non è più lo stesso dopo che una buona poesia gli si è aggiunta"(Dylan Thomas). In questo ebook sono raccolte circa 130 recensioni che l'autrice ha pubblicato tra 1l 2010 e il 2020.

La misura della mia speranza

La misura della mia speranza

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 146

Nel 1971, a Oxford, mentre conversava amabilmente con un gruppo di ammiratori, Borges d’improvviso si raggelò: qualcuno aveva fatto allusione alla "Misura della mia speranza". «Quel libro non esiste,» si affrettò a dire Borges al malcapitato «non lo cerchi più». E subito cambiò discorso. Ma il giorno dopo uno studente lo chiamò per smentirlo: quel libro esisteva, e la Bodleiana ne possedeva una copia. «Cosa possiamo farci, María,» commentò lo scrittore rivolgendosi alla moglie «sono perduto!». "El tamaño de mi esperanza" apparve a Buenos Aires nel 1926, secondo volume di saggi dopo "Inquisizioni" (1925), e insieme a quest’ultimo e all’"Idioma degli argentini" (1928) fu ripudiato, tornando ufficialmente in circolazione solo dopo la morte del suo autore. Tracotante di audacia e di speranza, il libro delle furie di Borges regola i conti con la coeva cultura argentina, attacca spavaldamente la pigra immobilità della lingua letteraria e l’ingannevole prestigio delle parole che compongono i versi, celebra la pampa e i sobborghi, il battagliero quartiere di Palermo – con i suoi patios pieni di cielo – e la pura sfacciataggine dei compadritos, i vecchi tanghi...

Tempi da raccontare

Tempi da raccontare

Autore: Nadine Gordimer

Numero di pagine: 256

“L’atto creativo non è puro. Lo dimostra la storia. Lo pretende l’ideologia. Lo esige la società. Lo scrittore perde il suo Eden, scrive per essere letto e capisce di dover rendere conto. Lo scrittore è ritenuto responsabile.” Nadine Gordimer non è solo una grande artista e scrittrice, ma anche una donna che si è sempre spesa per le cause della giustizia. Se scrivere e vivere restano per lei due esperienze indissolubilmente legate, né l’una né l’altra possono prescindere dall’impegno etico e dall’assunzione di responsabilità. Nella sua vita si riconosce lo spirito autentico dello scrittore che parla e agisce in prima persona in nome della giustizia, denunciandone le violazioni ovunque esse si manifestino nel mondo. In questa raccolta, che comprende saggi, articoli, conferenze che spaziano nell’arco di mezzo secolo, da metà degli anni cinquanta a metà dei duemila, se ne dà una ricca testimonianza. Gordimer vi si svela narrando di sé, delle sue passioni, delle sue convinzioni, delle sue letture, del suo fare i conti con la storia, passando dalla lunga lotta contro il regime dell’apartheid in Sudafrica a quella condotta contro i pericoli rappresentati...

Awaken

Awaken

Autore: Barbara Bolzan

Numero di pagine: 580

La gente ha sempre guardato a noi come a mocciosi viziati. Io, Alsisia, Strevj. Nessuno saprà mai la verità. Non abbiamo combattuto gli omicidi, le menzogne, il male. Anzi. Ce ne siamo lasciati annettere, e questa è la colpa che ancora oggi scontiamo. Non siamo bambini innocenti. Nessuno di noi. Abbiamo vissuto lo strazio di una guerra che ci ha disgregati negli affetti più cari e che ha rovesciato i nostri ideali e le nostre più profonde certezze. Abbiamo pagato un prezzo altissimo, abbiamo operato scelto che ci hanno lacerato il cuore, abbiamo assistito alla morte degli amici, talvolta l’abbiamo causata; se non altro, siamo rimasti a guardare. Siamo ancora in piedi. Noi, i furbi sopravvissuti. La vita ha lame affilate. La verità ferisce, l’inganno trama ancora e gli incubi tornano la notte a tormentarla, ricordandole cosa è stata e cosa non sarà mai. Eppure, la principessa di Temarin è sopravvissuta e non è più disposta a rinunciare a se stessa. Ora che ha scelto di legarsi all’unico uomo che forse riesce a comprenderla davvero, l’amore e la felicità sono a portata di mano. C’è però ancora una battaglia da combattere, inaspettata e definitiva, che ancora...

Il manoscritto di Brodie

Il manoscritto di Brodie

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 130

Due fratelli, violenti e solitari, vivono chiusi nel cerchio di un rapporto esclusivo. Quando scoprono di essere innamorati della stessa donna, non esitano a sbarazzarsi di lei e di un sentimento che li umilia per tornare alla loro vecchia vita di uomini tra uomini. Con questo laconico capolavoro, "L’intrusa", si apre la raccolta di racconti (ingannevolmente) «lineari» e «realisti» che un Borges ormai settantenne volle scrivere all’insegna del giovane Kipling. Racconti popolati di guappi sfrontati, cuchilleros, picchiatori di partito, armi che tornano a colpire dopo la morte dei loro gauchos (perché nel ferro «dormiva e stava in agguato un rancore umano»), contadini di ancestrale ferinità, sanguinosi duelli post mortem e delicati duelli intellettuali – capaci, sempre, di bruciare in un breve attimo di verità la vita di un uomo –, e insieme segretamente intessuti dei simboli e dei motivi ben noti ai lettori di Borges: come nello swiftiano racconto che dà il titolo alla raccolta, dove il rapporto di un missionario scozzese ci proietta nel paradossale mondo degli Yahoos. «L’età ormai avanzata» dice del resto l’autore nel Prologo «mi ha insegnato la...

Il prisma e lo specchio

Il prisma e lo specchio

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 283

Fra il 1923 e il 1929 Borges pubblica tre volumi di poesia su cui in seguito interverrà radicalmente, e tre di prosa che saranno ripudiati. Tutti gli altri scritti – dispersi per lo più in periodici e riviste – cui era affidata l’insolente riflessione di quegli anni verranno dimenticati. E si capisce: ansioso di giustificare una tumultuosa militanza ultraista, ma soprattutto di «disanchilosare l’arte» e di difendere la sua poesia, Borges dichiara la supremazia dell’«estetica attiva dei prismi», capace di forgiare una visione personale, sull’«estetica passiva degli specchi», che trasforma l’arte in copia; addita nel ritmo, elemento acustico, e nella metafora, elemento luminoso, gli strumenti imprescindibili di tale rivoluzione; regola impavido i conti con i morti e i loro esercizi di retorica; stigmatizza risolutamente il «nulla immobile» della letteratura coeva, preoccupata solo di cambiare di posto alle «cianfrusaglie ornamentali» che pretendono di discendere da Góngora e di «infilzare in quantità infinite i consunti aggettivi»; celebra una Buenos Aires che nelle «ore orfane che vivono come spaventate dagli altri e delle quali nessuno si cura»...

Storia universale dell’infamia

Storia universale dell’infamia

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 116

Simile a un enciclopedista cinese, Borges volle accostare una sequenza di destini tenebrosi come altrettanti «esercizi di prosa narrativa». Il tono è quello, impassibile, di chi intende «raccontare con lo stesso scrupolo le esistenze degli uomini, siano stati divini, mediocri o criminali», e ritrovarle tutte in una pura «superficie di immagini». Ma chi cercasse in questi ritratti dati certi e attendibili si ingannerebbe. Ispiratore occulto è qui Marcel Schwob, che nelle sue «Vite immaginarie» inventava le biografie di uomini «che erano realmente esistiti ma di cui non si sapeva pressoché nulla». Procedimento che in Borges si inverte: «leggevo la vita di un personaggio conosciuto e la deformavo e falsificavo deliberatamente secondo la mia fantasia». Con la sua usuale sprezzatura, Borges definì una volta queste storie «l’irresponsabile gioco di un timido». Di fatto erano il primo gioiello di una nuova specie di letteratura.

L'idioma degli argentini

L'idioma degli argentini

Autore: Jorge Luis Borges

Numero di pagine: 187

Che ci racconti del "truco", grazie al quale i giocatori, dimesso l'io abituale, diventano "criollos" che «vogliono spaventare la vita a grida»; o di coltelli che cercano i sentieri della morte e del Chileno, signore dell'insolenza, che si dissangua a terra; o dell'origine del tango, la cui patria sono gli angoli delle case rosate dei sobborghi, la protervia domenicale del guappo e il chiasso delle popolane sui portoni; o di una notte serena capace di rivelare miracolosamente il «senso reticente o assente dell'inconcepibile parola "eternità"»; o della felicità, che «non è meno sfuggente nei libri che nella vita»; o del metodo insospettabile e segreto con il quale Cervantes suscita nel lettore «una reazione di compassione e perfino di collera di fronte alle infinite iniquità che affliggono l'eroe»; o, infine, delle differenze fra lo spagnolo degli spagnoli e quello della conversazione argentina, il Borges di questo libro giovanile, ripudiato e ora finalmente ritrovato, è già, inconfondibilmente, il grande Borges. E solo apparente è l'«aria enciclopedica e guerrigliera», giacché tre direzioni cardinali lo governano: «La prima è un sospetto, il linguaggio; la...

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