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Dal Risorgimento al Rinascimento

Dal Risorgimento al Rinascimento

Autore: Alessio Cotugno

Numero di pagine: 176

Al centro di questo libro è la storia incrociata di una coppia di parole, Rinascimento e Risorgimento, che hanno molto più in comune di quanto comunemente si creda. Al di là degli aspetti formali (in entrambe sono presenti lo stesso prefisso e lo stesso suffisso), ad avvicinarle è il tratto di strada che i loro significati hanno percorso insieme, fino al XIX secolo, quando i processi di costruzione di una storiografia nazionale resero necessaria la separazione dei loro destini. Il volume ripercorre così un segmento importante della storia d’Italia seguendo la vita e le avventure di due parole nelle quali essa può ancor oggi riconoscersi e identificarsi.

Il teatro ai tempi della peste

Il teatro ai tempi della peste

Autore: Alberto Oliva

Nella millenaria Storia del Teatro, non è nel 2020 la prima volta che le sale sono state chiuse, con il divieto di rappresentare pubblici spettacoli. La peste colpisce come un flagello fin dall’antichità e la reazione dei popoli e dei governi alla sua devastazione ha spesso comportato la scelta, dolorosa ma forse inevitabile, di sospendere ogni occasione di assembramento, prima fra tutte lo spettacolo dal vivo. La reazione scomposta e irrazionale che abbiamo sperimentato nasce dal fatto che a memoria d’uomo i teatri d’Occidente non erano mai stati chiusi. Ma, si sa, la nostra memoria è corta, mentre la storia del teatro di secoli ne ha compiuti venticinque, attraversando epoche in cui le epidemie colpivano con più frequenza e incontravano popoli più preparati – soprattutto dal punto di vista psicologico – ad affrontare gli inevitabili periodi di quarantena. Tutte le epidemie hanno sconvolto il mondo che hanno trovato, senza eccezioni. Ma il teatro, da sempre, si trasforma e si reinventa, trovando la forza di resistere e rinascere, animato da resilienza, creatività e passione. Il libro racconta il passato per immaginare prospettive future, che sappiano trasformare...

L'incerto fine

L'incerto fine

Autore: Piermario Vescovo

Numero di pagine: 208

Il titolo L’incerto fine appartiene a Giovan Battista Andreini, che immagina una recita metateatrale “a soggetto” o “all’improvviso”, di cui gli attori che la interpretano non conoscono l’esito. Il libro presenta un’idea di commedia, a partire dal fatto che una stessa radice etimologica accomuna fatum e fabula. Tre le vicende principali a cui esso si dedica: il “lieto fine” in rapporto all’«orrido cominciamento» nel segno della peste del Decameron, la conclusione di alcune commedie dello Shakespeare “italiano” – anzi del loro rapporto con Boccaccio, nel contrasto alla legge tragica di una “giurisprudenza comica” – e il contrapposto ritorno dell’inderogabilità del finale tragico nella finzione della rappresentazione “a soggetto” nella drammaturgia metateatrale di Pirandello.

Cervantes e Pirandello: un dialogo metanarrativo

Cervantes e Pirandello: un dialogo metanarrativo

Autore: Carlo Basso

Numero di pagine: 136

«In un’oscura e rovinosa carcere della Mancha, nasce il Don Quijote. Ma era già nato prima il vero Don Quijote: era nato in Alcalá de Henares nel 1547. Non s’era ancora riconosciuto, non s’era veduto ancor bene: aveva creduto di combattere contro i giganti e di avere in capo l’elmo di Mambrino. Lì, nell’oscura carcere della Mancha, egli si riconosce, egli si vede finalmente; si accorge che i giganti eran molini a vento e l’elmo di Mambrino un vil piatto da barbiere. Si vede, e ride di sé stesso». Così Luigi Pirandello ricostruisce ne L’umorismo la genesi del Don Quijote di Miguel de Cervantes, il quale assurge a modello fondante della poetica dello scrittore siciliano, meritevole di aver portato, per la prima volta nella letteratura, il «sentimento del contrario», l’umorismo. La lettura pirandelliana risente della ricezione romantica e idealista del capolavoro cervantino, tuttavia le meravigliose parole con le quali Pirandello mette sotto la sua lente d’ingrandimento Cervantes producono due effetti distinti ma complementari. Da un lato ci autorizzano a leggere l’intera produzione dell’autore siciliano sotto la luce di quella di Cervantes e,...

La borsa di Miss Flite

La borsa di Miss Flite

Autore: Bruno Cavallone

Numero di pagine: 301

Miss Flite è la vecchietta che in "Bleak House" di Dickens frequenta quotidianamente la Court of Chancery trascinandosi dietro una borsa con i suoi «documenti», nell'attesa di un «giorno del giudizio» che dovrà restituirle il patrimonio perduto a seguito di remote vicende giudiziarie – non tanto dissimili da quelle che attraversa anche oggi chiunque debba affrontare un tribunale, a qualunque latitudine. Dopo essersi occupato del processo per una vita come avvocato e come giurista, Bruno Cavallone ha pensato di rovistare fra le carte di Miss Flite con un occhio nuovo, quello del connoisseur compiaciuto e sottilmente ironico. E avendoci trovato molte delle storie (di Rabelais, Shakespeare, Dickens, Lewis Carroll, Kafka, Dürrenmatt e altri ancora) e delle immagini (dell'arte alta come di quella popolare) in cui quel gioco infinitamente complesso si è nel tempo rispecchiato, le ha usate per scrivere questo libro a suo modo unico, che ricorda i manuali dove si raccolgono le regole di giochi altrettanto nobili e antichi del processo, come il bridge o il cricket. Senza manuali, è noto, non si può giocare: ma chi legge queste pagine scoprirà che in alcuni casi il gioco –...

“Questo luogo d’incrocio d’ogni vento e assalto”

“Questo luogo d’incrocio d’ogni vento e assalto”

Autore: AA. VV.

La pubblicazione delle opere di Vincenzo Consolo nei Meridiani ne ha sancito definitivamente la statura di “classico”, di scrittore destinato a restare fra i grandi del secondo Novecento. La sua scrittura nasce da una vocazione implacabile, tutta tesa verso un’idea di letteratura come linguaggio tanto denso da sfidare la consistenza stessa del reale. In questa prospettiva, Consolo assegna alla letteratura una missione insieme impossibile e necessaria, non solo estetica ma anche etica e politica. Per tutta la vita egli ha parlato quasi solo della Sicilia: ma la sua Sicilia deve essere collocata nel più ampio scenario del Mediterraneo, di uno spazio dove da millenni le civiltà e le culture di tre continenti si sono mescolate, integrate e scontrate. La straordinaria ricchezza multi-linguistica e multi-culturale del Mediterraneo diventa così una prospettiva privilegiata attraverso cui Consolo legge la storia e la realtà. Non a caso egli è stato capace di cogliere già negli anni Ottanta le dinamiche della migrazione, denunciando subito le tragedie del mare nel Canale di Sicilia e non solo. I saggi contenuti nel presente volume studiano in profondità, da molte prospettive,...

Di donne e cavallier

Di donne e cavallier

Autore: Cristina Zampese

Numero di pagine: 240

Da tempo la critica ariostesca va richiamando l’attenzione sui caratteri peculiari della prima edizione (1516) dell’Orlando Furioso, un «capolavoro assoluto» (Dionisotti) che va considerato per il suo valore autonomo, subito riconosciutogli dai lettori, e non solo in funzione dell’approdo finale del 1532. Questo volume, che raccoglie i contributi di otto specialisti di Ariosto e della cultura cinquecentesca, attivi in Italia e all’estero (Marco Dorigatti, Claudio Vela, Tina Matarrese, Neil Harris, Alberto Casadei, Anna Maria Cabrini, Eleonora Stoppino, Maria Pavlova), propone una riflessione mirata sulla princeps, sulla sua specifica fortuna e sull’attività dell’autore negli anni della prima elaborazione del poema, allargando lo sguardo al panorama culturale a lui contemporaneo.

De Sanctis e la Storia

De Sanctis e la Storia

Autore: Amedeo Quondam

Numero di pagine: 337

La Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis (in prima edizione nel 1870) è stata protagonista della scena culturale e politica dopo l’Unità: pur non avendo niente del manuale scolastico, piacque ai borghesi colti della nuova Italia. A loro consegnò un’idea della nostra letteratura che è diventata il duraturo paradigma dell’intera storia d’Italia e della stessa identità nazionale. Un’idea al tempo stesso semplice, chiara e forte: con l’eccezione di Dante, unico padre della patria, la nostra letteratura conferma la lunga “decadenza” e la “servitù” della storia d’Italia nell’età moderna. De Sanctis, sempre con la tensione e la passione narrativa che della Storia fa un capolavoro, giudica negativamente gli scrittori da Petrarca a Metastasio: li ritiene dediti al culto di una bella forma indifferente al contenuto, moralmente indegna nella sua vuota frivolezza, incapaci di quella «serietà di un contenuto vivente nella coscienza» che è, o dovrà essere, il fattore distintivo della «nuova letteratura» della nuova Italia. Questo libro, che nella sua prima edizione ha vinto il Premio De Sanctis 2018 per la saggistica, descrive...

The Badia Fiesolana

The Badia Fiesolana

Autore: Angela Dressen , Klaus Pietschmann

Numero di pagine: 217

The monastery of the Badia Fiesolana on the outskirts of Florence has often been seen as a secondary project of the Medici. However new research has shown that the family's involvement in its financial, cultural, intellectual, religious and artistic affairs is central to its development under Cosimo and Lorenzo de'Medici during the 15th century. In the remarkable setting of the Badia, where art and architectural structure was studied anew, erudite abbots encountered learned humanists. The proceedings of a conference held in 2013 shed new light on cultural and scholarly life in and around Florence. Angela Dressen is Andrew W. Mellon Librarian at Villa I Tatti, the Harvard University Center for Italian Renaissance Studies. Klaus Pietschmann is Professor for Musicology at the Johannes Gutenberg-Universitaet Mainz.

Il testo e l'opera. Studi in onore di Franco Brioschi.

Il testo e l'opera. Studi in onore di Franco Brioschi.

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 610

Il volume che presentiamo raccoglie i lavori scritti da amici e allievi di Franco Brioschi che hanno voluto ricordarlo a dieci anni dalla sua prematura scomparsa. La ricca varietà di problemi, autori e testi dispiegata nei saggi qui proposti trova nella persona di Brioschi un centro unificante: questi studi testimoniano di molteplici percorsi teorici e pratiche critiche che rendono onore all’ampio orizzonte attraversato dalla sua riflessione sulla letteratura, dal suo insegnamento universitario, dalla sua personalità intellettuale, e ne riconoscono l’imprescindibile lascito. La prima parte del libro, intitolata Teoria, filologia, filosofia, presenta lavori più inclini alla riflessione di taglio sincronico; la seconda, intitolata Autori, generi, contesti, è a sua volta organizzata da un criterio diacronico. Naturalmente è difficile stabilire confini netti tra i diversi ambiti, proprio perché il campo è quello eterogeneo, multiplo e dialogicamente polifonico della letteratura, della critica e della teoria. (Dall’introduzione)

Voci del dissenso nel Rinascimento europeo

Voci del dissenso nel Rinascimento europeo

Autore: Paola Baseotto , Omar Khalaf

Numero di pagine: 220

Se le parole in forma di statuti, leggi, dogmi sono lo strumento del potere, sia politico che religioso, esse sono al contempo le sue nemiche più temute. Il coro delle voci del dissenso espresso in forma letteraria è polifonico e potente; in alcune epoche esso sembra particolarmente ampio, formato da un gran numero di solisti di pregio e coristi ben affiatati. La presente miscellanea registra alcune importanti voci oppositive del Rinascimento europeo. I nove saggi offrono una panoramica significativa della critica al potere non in sé, ma in alcune sue manifestazioni specifiche, in ambito privato (la famiglia), pubblico (la monarchia) ed ecclesiastico (chiesa cattolica e chiesa riformata).

L’Inquisizione romana, i giudici e gli eretici

L’Inquisizione romana, i giudici e gli eretici

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 249

Sulla scia delle pionieristiche ricerche di John Tedeschi sulla storia istituzionale del Sant’Uffizio romano e delle sue indagini sull’emigrazione dei dissidenti, la censura libraria, la storia dell’eresia nel Cinquecento e la storia degli ebrei, alcuni tra i maggiori storici d’Italia, e non solo, affrontano temi importanti per la storia politica, culturale e religiosa della prima età moderna per offrire un piccolo omaggio a uno studioso italo-americano di grande sensibilità e apertura intellettuale.

«La sana critica». Pubblicare i classici italiani nella Milano di primo Ottocento

«La sana critica». Pubblicare i classici italiani nella Milano di primo Ottocento

Autore: Alberto Cadioli

Numero di pagine: 274

Nella Milano di primo Ottocento – a quell’epoca la città italiana più attiva nella produzione libraria – collezionisti, bibliotecari, studiosi di letterature antiche e giovani letterati sono protagonisti di un’intensa attività di pubblicazione di testi classici. Nuove edizioni della Divina Commedia, delle Rime di Petrarca, del Decamerone, dell’Orlando Furioso, della Gerusalemme Liberata, di opere di scrittori più vicini nel tempo come Metastasio e Parini, escono per le loro cure nelle collane degli stampatori milanesi, in particolare nella grande collezione della Società Tipografica de’ Classici Italiani. In una stagione ricca di dibattiti culturali e linguistici, anche il confronto sulle modalità di edizione dei testi assumeva un’importanza nuova. Analizzando le dichiarazioni degli editori-curatori, indagando le note in cui presentano le loro scelte testuali, seguendo le loro discussioni e polemiche, Alberto Cadioli, tra i più noti studiosi di filologia delle stampe moderne, individua l’importanza della «sana critica», cioè della pratica filologica con la quale in un grande centro culturale erano pubblicati i classici nei primi decenni del XIX secolo. Il ...

La grande bellezza dell'italiano

La grande bellezza dell'italiano

Autore: Giuseppe Patota

Numero di pagine: 384

Bellezza e utilità. Cosa si può chiedere di più a una lingua? Le opere d'arte, che siano fatte di linee e di colori o che siano fatte d'inchiostro e di parole, devono produrre bellezza. Di qui il titolo La grande bellezza dell'italiano, di qui l'organizzazione del libro in sale, come accade nelle mostre e nei musei. In ciascuna è esposto il magnifico italiano di Pietro Bembo, Ludovico Ariosto e Niccolò Machiavelli. Ascoltando il suono delle loro parole, che echeggia da una parete all'altra, rincorrendo il ritmo dei loro versi, che scivola sul marmo dei pavimenti, ammirando la forma delle loro frasi, che adorna volte, colonne e soffitti, compiamo un atto d'amore per la nostra lingua. E lanciamo al tempo stesso un atto di accusa nei confronti di chi la sta progressivamente trasformando in una lingua violenta, rozza, insultante. In una parola: brutta.

Una spia tra le righe

Una spia tra le righe

Autore: Salvatore Silvano Nigro

Numero di pagine: 364

Una passeggiata letteraria dal Quattrocento a oggi, attraverso sentieri mai scontati, che conquisterà il lettore. Incontri con romanzieri quali Camilleri, Soldati, Bonaviri, Consolo, confronti tra ambigui segretari di lettere e memorialisti, confini tra verità e impostura in Sciascia, enigmi svelati tra le pagine dell’imprescindibile Manzoni, fino a Pasolini e al racconto per immagini di Tullio Pericoli. Trenta racconti critici tutti legati dalla passione per la lettura del testo con una speciale lente, quella che scova fra le righe della pagina connessioni sorprendenti.

Geografie letterarie

Geografie letterarie

Autore: William Spaggiari

Numero di pagine: 382

I contributi raccolti in questo volume si collocano nella quasi totalità in una prospettiva europea sette-ottocentesca, con qualche incursione in altre coordinate cronologiche e spaziali. Ricostruiscono episodi, incontri, relazioni di natura diversa, ma in qualche modo memorabili o decisivi per chi li ha vissuti; e raccontano storie di personaggi nei momenti che li hanno visti protagonisti lontano dalla patria o dai luoghi di origine, in un reticolo geografico esteso dalla Russia (Algarotti, Alfieri) alla penisola iberica (i viaggiatori dell’età dei Lumi, le moderne rivisitazioni letterarie), toccando Parigi (Goldoni, Beccaria, Monti), Londra (Casanova, Dickens, gli esuli del primo Ottocento), Vienna (Metastasio), Varsavia (Angelo Maria Durini), senza escludere le avventure oltre oceano (Melville, il viaggio del Bounty). Ai luoghi della vita culturale e civile si alternano poi, in una sorta di contrappunto, gli spazi della memoria e della letteratura: il baratro degli inferi danteschi, gli arcani della scienza, le isole sognate, la dimensione degli spiriti e della fantasia. Il tratto comune è, dunque, quello della distanza, dell’altrove, di una lontananza spesso dovuta alla ...

Giovan Battista Giraldi Cinzio gentiluomo ferrarese

Giovan Battista Giraldi Cinzio gentiluomo ferrarese

Autore: Paolo Cherchi , Micaela Rinaldi , Mariangela Tempera

Numero di pagine: 179

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