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Lo Stato Sociale

Lo Stato Sociale

Autore: Andrea Rapini

Numero di pagine: 234

Nel tratteggiare la genesi e lo sviluppo dello stato sociale dalla sua preistoria in età moderna fino agli anni Ottanta del Novecento, il volume seleziona casi e contesti paradigmatici, capaci di esemplificare lo spirito di un intero periodo storico. In questo modo il lettore può disporre di approfondimenti mirati sulle esperienze più significative e di un panorama d’insieme dinamico entro cui collocarle. Lo stato sociale è un’invenzione europea. Anzi è stato giustamente scritto che è un tassello rilevante dell’identità culturale e politica del Vecchio continente. Perciò il libro pone l’Europa al centro dell’attenzione, anche se non mancano riferimenti agli Stati Uniti, che consentono di mettere meglio a fuoco differenze e peculiarità reciproche.

Alternative per il socialismo n. 58

Alternative per il socialismo n. 58

Autore: Aa. V.v.

Numero di pagine: 198

In questo quadro di drammatica instabilità, senza un futuro prevedibile del mondo contemporaneo, quasi incredibilmente, l’Europa cerca solo di galleggiare, anche a dispetto degli imponenti marosi che la potrebbero travolgere e cerca di nascondere a sé stessa la profondità e il carattere strutturale, di fondo, della crisi che la pervade dall’interno. L’Europa è ormai diventata l’Europa dell’ignavia. Persino il mare della sua storia, il Mediterraneo, ci trasmette questa sua drammatica e impotente condizione. Non c’è bisogno di aver studiato Derrida per sapere che proprio sul rapporto tra la sponda sud e la sponda nord del mare nostrum si gioca tanta parte del destino storico dell’Europa. Invece, niente di niente, neppure una traccia è rimasta viva di una tradizione che aveva dialogato con i processi di decolonizzazione, con le conquiste di indipendenza nazionale, con la nascita del pan-arabismo, con i movimenti non allineati. Tanto meno si può scorgere nell’Europa politica uno sguardo rivolto al futuro dei popoli e delle civiltà del Mediterraneo, imprigionati nella gabbia dell’ultimo capitalismo. Al galleggiamento nelle politiche internazionali, l’Europa...

Alternative per il socialismo n. 57

Alternative per il socialismo n. 57

Autore: Aa. V.v.

Numero di pagine: 204

IN QUESTO NUMERO: La Politica al tempo del coronavirus non è politicienne - La crisi mondiale e il “compromesso storico” di Bruxelles - Italia – Germania: vincolo o risorsa? Lavorare da “casa” nell’industria - Stato di emergenza, democrazia, lavoro - Dai riders e dai precari al sindacato di strada - Sul capitalismo come religione in fase post pandemica. Considerazioni impolitiche - Alla ricerca di una nuova cultura politica - Riflessioni utopiche su Scuola e Università - Il sistema bancario tra democrazia politica e democrazia economica - Il tempo del paradigma della cura - Editoria e intelligenza (?) artificiale - La rivalità fra Usa e Cina nei meccanismi del capitalismo globale - Il rapporto tra movimenti e politica negli Usa - La Palestina: tra realtà e distopia O Marx a Minsk - La sinistra dovrebbe difendere l’Urss? - Alla scuola dei Gilets Jaune

Alternative per il socialismo n. 59

Alternative per il socialismo n. 59

Autore: Aa. V.v.

Numero di pagine: 226

Ricordare Rossanda - La scissione di Livorno e la felice ambiguità del Pci - Sulla scissione di Livorno -Sui motivi di una metamorfosi - Cento anni dalla fondazione del Partito comunista in Italia. La storia, la politica - La rivoluzione alle porte - Lenin e la questione italiana nel 1921 - Una femminista e il Pci: un racconto - Una domanda scomoda per una scomoda eredità - Il serio rischio di “sprecare” la crisi - Recovery plan: non è solo una questione di soldi - Le metamorfosi: l’impatto delle crisi nella biologia territoriale del Nord - L’emblematico caso della Campania - L’idrogeno: vettore energetico chiave per la conversione ecologica - L’avanzata dei riders - Usa: l’elezione infinita - Non solo corna a Washington - Le nuove scelte della Cina a livello interno e internazionale - L’inverno del Medio-Oriente e della nostra politica estera - Dal liberalismo antidemocratico alla democrazia antiliberale: il caso polacco -Non sarà un pranzo di gala. Sull’ultimo libro di Emiliano Brancaccio

L’Europa e le sue memorie

L’Europa e le sue memorie

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 317

La fine della Guerra fredda e il riassetto dell’ordine europeo dopo il 1989 si sono tradotti in una lotta per la ridefinizione delle coordinate della memoria pubblica e istituzionale che ha investito tutta l’Europa. Nuovi paradigmi di memoria sono subentrati a quelli elaborati dopo la fine della Seconda guerra mondiale: quello antifascista ha subito un costante processo di critica e di erosione, radicale nei paesi ex-comunisti, e al suo posto si è andato affermando un paradigma fondato sull’antitotalitarismo. Al centro delle nuove master narratives si trova la figura della vittima, che ha sostituito progressivamente quella dell’eroe partigiano. Si ricordano soprattutto le vittime dello sterminio nazista degli ebrei e le vittime dei regimi comunisti. Ma la memoria della Shoah e il modello antitotalitario possono costituire la base di una memoria comune europea? Non dovrebbe tale memoria includere anche altre esperienze che ne hanno segnato il passato, come ad esempio il colonialismo? Dove conduce poi quest’ossessione del passato, che spesso assume i contorni di una competizione fra vittime che sfociano in vere e proprie «guerre della memoria»? I saggi contenuti nel...

Alternative per il socialismo n. 61

Alternative per il socialismo n. 61

Autore: Aa. Vv.

Numero di pagine: 204

La scelta strategica delle classi dirigenti europee è quella di fronteggiare la crisi e avviare la ripresa attraverso una modernizzazione senza riforma sociale e con quell’industrializzazione dell’ecologia compatibile con l’impresa e col mercato, ma soprattutto senza riforma sociale. Perciò i popoli restano esclusi da un qualsiasi processo decisionale e sono consegnati a una nuova condizione di sudditanza. In essa i cittadini dovrebbero prendere la forma contemporanea di sudditi tecnologici. Ma restano troppi segni e troppi di nuovo se ne vengono formando che mettono a rischio, o almeno lo potrebbero, l’ordine capitalistico che si viene costituendo in risposta alla crisi. Molte, fino a ieri, sono state nel mondo le rivolte che hanno scosso interi paesi. Anche in Italia, pur in un panorama assai difficile, emergono proteste, rabbie, conflitti, anche inediti conflitti di lavoro. Il problema che si pone dinnanzi al capitalismo finanziario globale è come si possa governare senza il consenso popolare. L’Europa politica da tempo ha rinunciato a costruire un ordine costituzionale e si è formata in un assetto ademocratico. La sua costituzione materiale ha coniugato, in un...

Alternative per il socialismo n. 60

Alternative per il socialismo n. 60

Autore: Aa. Vv.

Numero di pagine: 220

Un filo d’erba è cresciuto nel deserto. Il 22 marzo scorso è stato effettuato uno sciopero, indetto dai sindacati confederali, che ha interessato «tutto il personale dipendente di Amazon Logistica Italia e Amazon Transport Italia cui è applicato il Ccnl Logistica Trasporto Merci e Spedizioni e di tutte le società di fornitura di servizi di logistica, movimentazione e distribuzione delle merci che operano per Amazon Logistica e Amazon Transport». Il comunicato sindacale dello sciopero dice così, in un linguaggio tecnico, una cosa dal grande rilievo sociale e politico. Ci parla dell’unificazione nella lotta di due popolazioni lavorative diverse, quella dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e quella dei drivers in condizioni di precarietà, una lotta organizzata contro un nuovo, potente padrone che sembrava inafferrabile, inafferrabile come il suo algoritmo. Al capitalismo dell’algoritmo dedichiamo una intera sezione di questo numero della rivista. Qui proviamo solo a cercare il filo d’erba cresciuto nel deserto. Pochi giorni dopo, il 26 marzo, la rete “Rider per i diritti” ha organizzato una mobilitazione nazionale per rivendicare «la necessità di...

Ferruccio Parri e le Italie del Novecento

Ferruccio Parri e le Italie del Novecento

Autore: AA. VV. , Nicola Labanca

Numero di pagine: 337

Nel Pantheon repubblicano dell’Italia democratica Ferruccio Parri (1890-1981) ha certamente un ruolo d’onore. Noto per il suo rigore morale – in una lunga vita pubblica – egli fu di volta in volta combattente valoroso nella Prima guerra mondiale, fermo antifascista durante il Ventennio, fra i capi militari e politici della Resistenza, Presidente del consiglio del primo governo dell’Italia liberata, nonché fra anni Sessanta e Settanta pubblicista e partecipe della vicenda della Sinistra indipendente. Negli anni della Repubblica fu sempre fiero avversario del neofascismo e attento tutore del ricordo e degli insegnamenti della Resistenza antifascista. Ciononostante, nell’opinione pubblica e nel discorso civile dell’Italia di oggi, il nome di Parri ricorre meno di quanto si meriterebbe. Questo volume riporta all’attenzione la complessa e nobile figura di un vero Padre della patria, che sempre si mise in luce in tutte le varie Italie del Novecento.

L'Italia liberale

L'Italia liberale

Autore: Andrea Baravelli

Numero di pagine: 224

L’esperienza liberale costituisce uno dei momenti cruciali della storia italiana: sessanta anni nei quali non solo si viene forgiando uno Stato unitario doposecoli di divisioni e di conflitti, ma prende forma una media potenza europea avviata verso l’industrializzazione e la modernizzazione. A queste luci però fanno riscontro notevoli ombre, relative ai limiti dello sviluppo economico, alla ristrettezza delle basi sociali dello Stato, alle contraddizioni dei rapporti tra governanti e governati, alle fratture tra le diverse aree del paese, alle incertezze della politica estera. Da questointreccio di nodi irrisolti derivano le cause che porteranno alla crisi irreversibile e all’avvento del fascismo. Di questa complessa vicenda rende conto questo nuovo profilo storico che alla sintesi degli avvenimenti e dei temi storiografici più significativi, aggiunge una ragionata raccolta di fonti e documenti, accuratamente commentati. Uno strumento scientifico e didattico di grande versatilità, che offre anche un'antologia di brani, relativi al dibattito storiografico, grazie ai quali il lettore può derivare differenti percorsi didattici ed orientarsi nell’ampia produzione critica.

Nel cantiere della memoria

Nel cantiere della memoria

Autore: Filippo Focardi

Numero di pagine: 357

Da decenni ormai, con la fine della guerra fredda e i mutamenti dello scenario internazionale, i processi di ridefinizione delle memorie pubbliche nazionali hanno innescato in tutta Europa delle vere e proprie “guerre di memoria”. In Italia, in particolare, i conflitti tra memorie contrapposte si affiancano a reiterati tentativi di ridefinizione dell’identità nazionale all’insegna della costruzione di presunte memorie condivise, alimentati da un intenso uso politico del passato. Si assiste così all’istituzione di nuove date del calendario civile, come la Giornata della Memoria per le vittime della Shoah e il Giorno del Ricordo per quelle delle foibe; al confronto fra revisionismo e anti-revisionismo su fascismo e Resistenza; a un dibattito sui crimini di guerra italiani nelle colonie e nei territori occupati durante il secondo conflitto mondiale; e all’impegno in prima persona dei presidenti della Repubblica (Ciampi, Napolitano, Mattarella) nel costruire una memoria pubblica nazionale lungo l’asse Risorgimento, Grande guerra, Resistenza, Unione Europea. Ma, come mostra questo volume, dietro gli attuali processi di rielaborazione del passato vi è – come sempre...

Israele e la sinistra

Israele e la sinistra

Autore: Matteo Di Figlia

Numero di pagine: 208

Nell’Italia repubblicana, numerosi ebrei aderirono ai partiti di sinistra. Questa scelta sgorgava naturalmente dall’opposizione al regime, che aveva visto ebrei e antifascisti partecipare alle stesse lotte e piangere gli stessi morti. Ben presto, Israele assunse un ruolo altrettanto centrale nella definizione dell’«autocoscienza» ebraica, creando così un piano di aperta conflittualità con buona parte di quelle stesse sinistre, di sovente arroccate su posizioni fortemente terzomondiste. Nacque un terreno di ibridazione simbolica di grande interesse, nel quale gli ebrei italiani di diverse generazioni avviarono continui ripensamenti della tragica eredità della Shoah, del legame con Israele, e di un impegno politico che spesso fu un aspetto essenziale delle loro vite. Il libro analizza i percorsi ideologici e intellettuali di alcuni di loro rimandando sempre al più ampio dibattito sul Medio Oriente. Da Franco Fortini a Emilio Sereni, da Amos Luzzatto ad Arrigo Levi, da Luca Zevi a Fiamma Nirenstein, le storie di tanti intellettuali solcano, mostrandone le profonde spaccature, i principali snodi di un paese oscillante tra rielaborazioni e rimozioni di un passato...

Il mestiere di storico (2013) vol. 2

Il mestiere di storico (2013) vol. 2

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 337

Riflessioni Massimo De Giuseppe, El lugar más pequeño: visioni e memorie della guerra civile salvadoregna (p. 5-14) Discussioni Eric Bussière, Sundhya Pahuja, Alessandro Polsi, Andrew Preston e Mark Mazower, Governare il mondo (a cura di Barbara Curli e Mario Del Pero) (p. 15-31) Rassegne e letture Gioia Gorla, Storia della disabilità (p. 33-34) Daniela Luigia Caglioti, Diritto e società internazionale (p. 35-36) Gennaro Carotenuto, Corriere della Sera (p. 37-40) Giovanni Sabbatucci, Sulle origini del fascismo (p. 41-43) Marco Dogo, L’età delle migrazioni forzate (p. 44-46) Mauro Elli, Enrico Mattei (p. 47-48) Guri Schwarz, Memorie della Repubblica (p. 49-51) Riccardo Brizzi, Media e potere in Italia (p. 52-54) Memorie e documenti (p. 55-70) Le riviste del 2012 (p. 71-130) I libri del 2012 / 2 Collettanei (p. 133-156) Monografie (p. 157-328) Indici Indice degli autori e dei curatori (p. 329-332) Indice dei recensori (p. 333-335)

Annali della Fondazione Ugo La Malfa XXVII - 2012

Annali della Fondazione Ugo La Malfa XXVII - 2012

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 354

Indice La Fondazione Ugo La Malfa. Attività 2012 Il centro è la periferia. Il PRI a Torino nel secondo dopoguerra Paolo Soddu, Introduzione Giorgio La Malfa, Paolo Soddu Dialogo sul PRI a Torino Marco Maffioletti La terza forza: l'ingresso di radicali e Comunità (1953-1964) Cesare Panizza Il partito repubblicano a Torino nel secondo dopoguerra Daniele Pipitone Il PRI nel consiglio comunale di Torino (1945-1993) Gli azionisti e la religione civile degli italiani Giuseppe Ricuperati Il Partito d'Azione, le sue radici e la religione civile Ersilia Alessandrone Perona Piero Gobetti. Una religione civile? Leonardo Casalino Leone Ginzburg, un filologo della libertà Paolo Soddu La religione civile in Ugo La Malfa Mezzogiorno nell'Occidente Introduzione Andrea Becherucci Mezzogiorno ed Europa nel pensiero di Renato Giordano Roberto Ricciuti - Luca Sandonà Mezzogiorno e apertura internazionale nella “Riforma sociale”, 1894-1927 Andrea Frangioni Questione meridionale e collocazione internazionale dell'Italia nella “prima globalizzazione”: Stefano Jacini e Giustino Fortunato alla luce di alcuni recenti studi Antonio Bonatesta La Puglia nel processo di integrazione europea....

Introduzione alle teorie narrative

Introduzione alle teorie narrative

Autore: Marfé Luigi

Numero di pagine: 144

Quali sono le regole dell’immaginazione narrativa? Come funzionano i romanzi, le novelle, e tutte le storie che ci scambiamo ogni giorno? Che cosa ci lega a determinati personaggi, dettagli o episodi del mondo scritto, tanto da farceli sembrare più veri di quelli del mondo reale? Domande come queste sono diventate, negli anni Sessanta, l’oggetto di un’autonoma disciplina, la «narratologia», che aveva l’ambizione di definire la logica interna del racconto. Pensato come un’introduzione per gli studenti universitari che si accostano all’analisi di testi narrativi, questo libro racconta la storia, le sfide e le trasformazioni di un campo di studi che nel tempo è profondamente mutato, e si confronta oggi con forme di narrazione proteiformi, che si pongono oltre la testualità tradizionale e chiamano in causa sempre nuovi mezzi d’espressione. Dopo un’ampia introduzione che disegna una mappa delle principali teorie del racconto, il volume ospita una ricca antologia di testi critici, in parte inediti in Italia, che segue il percorso di questa trasformazione. Un viaggio nella storia della teoria narrativa, al termine del quale poter ripensare in maniera più consapevole ...

Dalla trincea alla piazza

Dalla trincea alla piazza

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 481

Il tema dell’irruzione dei giovani nella vita politica novecentesca si è presentato, nel dibattito pubblico, soprattutto in relazione a due momenti: il mito della giovinezza nel periodo fascista e, in ambito più generale, il movimento del 1968. Ripercorrendo le vicende del secolo appena trascorso, i saggi qui raccolti cercano di ricostruire, nei vari momenti storici, la continuità e le forme della loro presenza sulla scena politica. Quando “nascono” i giovani? O meglio: quando i giovani hanno avuto un ruolo attivo, hanno condizionato le scelte della classe dirigente, hanno influito profondamente nella cultura, hanno cercato di imprimere alla storia un corso che fosse debitore anche della loro partecipazione? Il tema è stato affrontato da autori di diversa formazione culturale e di diverse età anagrafiche, tenendo presente prevalentemente la realtà italiana ma non tralasciando comparazioni nel contesto generale della storia europea.

Quando gli operai volevano tutto

Quando gli operai volevano tutto

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 144

Alla fine degli anni Sessanta del Novecento i lavoratori industriali e di altri comparti produttivi riconquistarono la scena pubblica con una serie di agitazioni nuove nei contenuti e nelle modalità organizzative della protesta. Quel ciclo di lotte, che coinvolse i lavoratori di diversi paesi del mondo, si affiancò e si intersecò con l’ondata di contestazione giovanile e studentesca che scuoteva le società industrialmente avanzate e non solo. Il volume presenta, in modo chiaro e rivolto anche ai giovani che non hanno vissuto quella stagione, alcune grandi questioni che caratterizzarono l’autunno caldo del 1969: le modalità della nuova conflittualità operaia (autonomia e radicalità); le forme di organizzazione; i temi alla ribalta (salario, tempi, nocività). Ma in Italia ci fu anche un altro 1969. La strage di Piazza Fontana, la ‘madre’ di tutte le stragi, proprio nel dicembre di quell’anno impresse una svolta drammatica alla storia del nostro paese.

Momenti del welfare in Italia

Momenti del welfare in Italia

Autore: Paolo Mattera

Numero di pagine: 165

In una fase di profonda riflessione sul welfare state e sulla sua riforma, il modello italiano, spesso definito «corporativooccupazionale» oppure «assistenziale», sta mutando radicalmente aspetto. Per comprenderne le prospettive e le potenzialità, è allora utile conoscerne le origini. I contributi raccolti in questo volume ripercorrono alcune delle tappe fondamentali del sistema di protezione sociale in Italia e propongono, da prospettive metodologiche diverse, alcune chiavi di lettura del modello italiano. Si offre così un quadro della storiografia esistente e si suggeriscono percorsi di ricerca, forieri di ulteriori sviluppi. Ne emerge il quadro di un sistema sociale molto articolato, carico di contraddizioni, ma che appare di certo una delle conquiste più importanti del XX secolo.

La Resistenza italiana. Storia, memoria, storiografia

La Resistenza italiana. Storia, memoria, storiografia

Autore: Marcello Flores

Numero di pagine: 410

Questo volume, come ricorda nella sua introduzione Marcello Flores, affronta il tema della Resistenza come fenomeno storico ampio e complesso, la cui eredità risiede non soltanto nel contributo alla liberazione dell’Italia e all’imporre una democrazia avanzata nel paese, ma nella memoria che ha lasciato e che ha contribuito a segnare le tappe dello sviluppo storico della Repubblica. I contributi raccolti nel volume ricostruiscono, in modo sintetico ed efficace, ma senza eludere questioni storiche controverse, la storia e i caratteri della guerra partigiana, il ruolo di tedeschi e fascisti, i conflitti interni alle bande partigiane, l’etica e la politica nella Resistenza, gli usi politici della memoria della Resistenza dalla Liberazione fino ad oggi. Ma offre anche una ricca riflessione sul dibattito storiografico, mette a disposizione una trentina di schede tematiche, una ricca cronologia, una serie di mappe e una sitografia, tutti strumenti utili per chi vuole approfondire ulteriormente questo snodo fondamentale della storia italiana ed europea.

L’unità possibile

L’unità possibile

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 321

Questo libro raccoglie una serie di saggi e di testimonianze volti a promuovere una rivisitazione delle vicende della Federazione Cgil, Cisl, Uil che dal 1972 al 1984 ha rappresentato un’esperienza originale del movimento sindacale italiano, contribuendo ad accrescerne il ruolo e l’influenza nella vita economica, sociale e politica del paese così come nella dimensione internazionale in particolare sul piano europeo. L’esperienza della Federazione Unitaria segna profondamente l’intera vicenda degli anni Settanta e, malgrado il carattere di compromesso del Patto federativo, rappresenta indubbiamente il punto più alto del rapporto unitario fra le tre grandi confederazioni e del loro potere sindacale di fronte alle controparti, ma soprattutto di fronte al sistema politico e al governo.

L’eredità della Resistenza

L’eredità della Resistenza

Autore: Philip Cooke

Numero di pagine: 385

In questo ricco e dettagliato studio a carattere interdisciplinare, lo storico inglese Philip Cooke prende in esame la duratura e contrastata eredità della Resistenza, ricostruendo i mutevoli e ambivalenti atteggiamenti sviluppati dai principali partiti politici e dalle istituzioni repubblicane nel corso del loro ambizioso progetto di edificazione di una nuova nazione sulle rovine del fascismo e della Seconda guerra mondiale. Utilizzando romanzi, film, documentari, giornali, diari, monumenti, quadri, musei, l’autore illustra le modalità con cui, in un lungo arco di tempo, la politica, la storia e la cultura italiane hanno interagito fra loro, mette in discussione stereotipi “di parte”, come quello dell’egemonia comunista sulla memoria, e rilegge la storia del secondo dopoguerra da una prospettiva inedita e innovativa, che diventerà un imprescindible punto di riferimento per chiunque vorrà riflettere sulla Resistenza e con essa sull’intera vicenda dell’Italia contemporanea. Il libro ha vinto il Premio Flaiano per l’Italianistica nel 2012 e il Book Prize dell’American Association for Italian Studies nel 2011.

Pace o guerra?

Pace o guerra?

Autore: Bartolo Gariglio

Numero di pagine: 224

Tra i tanti studi sulla Prima guerra mondiale, questo volume si caratterizza per alcune peculiarità. Analizza in modo specifico la stampa e quindi la formazione dell’opinione pubblica. Studia il mondo cattolico che, attraverso un processo per nulla scontato e unilineare, proprio nel corso di quel conflitto compie il suo inserimento definitivo nello Stato, dopo la lunga fase di opposizione alla classe dirigente nazionale e alle istituzioni nazionali. Si sofferma su una regione, il Piemonte, che diede un alto contributo di uomini e di caduti nel corso della guerra e da cui tradizionalmente provenivano gli alti gradi dell’esercito. Una realtà territoriale nella quale l’influenza del clero e della Chiesa era profonda, dove facevano da contrappunto importanti centri di precoce industrializzazione come Torino, Alessandria, Biella, caratterizzati dalla presenza di un proletariato pugnace e combattivo.

Storia dei fascismi in Europa

Storia dei fascismi in Europa

Autore: Matteo Pasetti

Numero di pagine: 276

L'interpretazione del fascismo come esperienza storica solo italiana, risultato delle debolezze e delle arretratezze accumulate dal nostro paese, si è rivelata sempre meno credibile e sempre più parziale. Il fascismo è stato, invece, un'esperienza europea contraddittoria: al contempo espressione, progetto di soluzione e fattore di esasperazione della crisi europea, esplosa dopo la grande guerra. La storia raccontata in questo libro è allora innanzitutto la storia di un’esperienza europea, una delle più tragiche del XX secolo. Si compone così un quadro delle complesse dinamiche sociali, culturali, economiche e politiche che determinarono successi e sconfitte della sfida lanciata dal fascismo, nelle sue molteplici manifestazioni nazionali, all’incipienteprocesso di democratizzazione dei paesi europei. Il volume, basato sui più aggiornati orientamenti della storiografia internazionale, integra il profilo storico con un’accurata selezione di documenti e un ampio percorso tra le interpretazioni più significative delfascismo in Italia e in Europa.

Enrico Piaggio - L'uomo della Vespa

Enrico Piaggio - L'uomo della Vespa

Autore: Redazionale

Numero di pagine: 188

La storia di Enrico Piaggio, il geniale industriale che nell’immediato dopoguerra credette nel progetto di un mezzo di trasporto dalla carrozzeria improbabile, adatto a essere guidato da tutti. Nacque così la Vespa, lo scooter più venduto e conosciuto al mondo, simbolo del dinamismo creativo italiano nella sua espressione più riuscita. Da allora la storia dell’azienda Piaggio ha mutato il suo corso ma oggi, dopo oltre settant’anni da quella storica intuizione,il marchio resta legato nell’immaginario collettivo di ciascuno di noi a uno stile di vita spensierato e ancora capace di guardare con speranza al futuro.

Il campo religioso

Il campo religioso

Autore: Bourdieu Pierre

Numero di pagine: 242

Il volume presenta la prima traduzione italiana di due importanti saggi pubblicati nel 1971 dal sociologo francese Pierre Bourdieu (1930-2002), Un’interpretazione della teoria della religione secondo Max Weber e Genesi e struttura del campo religioso. I traduttori si sono poi confrontati con il concetto bourdeusiano di campo religioso applicandolo a due testi della letteratura cristiana antica, la Passio Perpetuae et Felicitatis (Emiliano R. Urciuoli) e la Vita Melaniae (Roberto Alciati). Completano il volume, pubblicato nella collana di studi del Centro interdipartimentale di scienze religiose dell’ Università di Torino, diretta da Claudio Gianotto, un’introduzione di Roberto Alciati dedicata alla rivoluzione simbolica operata da Bourdieu e una postazione di Enzo Pace sulla fortuna italiana del sociologo francese.

Storia culturale della canzone italiana

Storia culturale della canzone italiana

Autore: Jacopo Tomatis

Numero di pagine: 816

Tutti pensiamo di sapere che cos’è la canzone italiana. Ne parliamo con gli amici guardando Sanremo, la ascoltiamo su Spotify o su vinile, la cantiamo sotto la doccia, la amiamo, la odiamo, o entrambe le cose insieme. Ma che cosa rende “italiana” una canzone? Quali sono le tematiche, le melodie che la rendono tale? Felicità, siamo tutti d’accordo, suona come una tipica “canzone italiana”. E allora Via con me di Paolo Conte, coeva eppure lontana miglia e miglia dal successo sanremese di Al Bano e Romina, non lo è? O forse lo è meno, con quello swing americano e quella voce roca? Da fine conoscitore della storia musicale, Jacopo Tomatis parte dalla canzone napoletana per percorrere tutta la strada fino alla trap e, scavando negli archivi storici e analizzando non solo il fenomeno culturale ma anche l’industria nel suo insieme, ne scrive una nuova storia. Fatta circolare su spartito o su rivista, trasmessa dalla radio, suonata da dischi e juke-box, al cinema e alla tv, in concerti e festival, la canzone è stata, per un pubblico sempre più giovane, il punto di partenza per definire la propria identità. Storia culturale della canzone italiana ripercorre i generi e...

La città del XXI secolo. Ragionando con Bernardo Secchi

La città del XXI secolo. Ragionando con Bernardo Secchi

Autore: Ada Becchi , Cristina Bianchetti , Paolo Ceccarelli , Francesco Indovina

Numero di pagine: 114

1740.139

La guerra della memoria

La guerra della memoria

Autore: Filippo Focardi

Numero di pagine: 380

In Italia l'esperienza della seconda guerra mondiale, dell'occupazione tedesca e della lotta partigiana contro la Repubblica sociale ha inciso sulle memorie individuali e collettive producendo numerose fratture. Al di sopra di un universo di memorie frammentate è esistita però anche una memoria pubblica della guerra di liberazione, impostasi come narrazione dominante. Contestata fin dall'immediato dopoguerra, questa memoria si è trovata negli ultimi anni al centro di un confronto sempre più acceso che ha toccato temi nevralgici: la resa dei conti con i fascisti dopo il 25 aprile, la riconciliazione fra 'ragazzi di Salò' e partigiani, la giornata della memoria in ricordo della Shoah, le foibe, Cefalonia. La guerra della memoria analizza le caratteristiche del dibattito politico italiano sulla memoria della Resistenza. Un libro che affronta, in maniera rigorosa e documentata, il tema 'caldo' della Resistenza, dalle prime celebrazioni della Liberazione al dibattito storico-politico italiano degli ultimi anni.

La rivoluzione transpolitica

La rivoluzione transpolitica

Autore: Fulvio De Giorgi

Numero di pagine: 438

Il volume ricostruisce e interpreta il ’68 e il post-’68, in Italia, attraverso la categoria della “rivoluzione transpolitica”. Con questa chiave ermeneutica e con un approccio di storia culturale dell’educazione, si distinguono “quattro ’68”, visti nella loro specifica processualità, nei loro caratteri antropologico-pedagogici e nella mutua influenza e confluenza: la contestazione giovanile esistenziale; il movimento studentesco; il dissenso cattolico; l’autunno caldo operaio. Non manca un’analisi delle risposte del sistema politico italiano, in particolare sul piano della politica scolastica.

1945

1945

Autore: Autori Vari

Settant’anni dopo, il passaggio dal fascismo alla democrazia si conferma una cesura epocale nella storia del Novecento italiano. Tanto più se considerato nel quadro dello scenario europeo, il 1945 fu per il nostro paese il baricentro di una transizione di grande portata, avviata negli anni della guerra e gradualmente conclusasi nel decennio successivo. Al di là delle pur notevoli persistenze, si chiusero i conti con la dittatura fascista e il bellicismo nazionalista e si posero le basi di una lunga stabilità democratica, ricomponendo profonde lacerazioni del tessuto civile e sociale. Si avviò al contempo un passaggio irreversibile destinato a cambiare in profondità i caratteri costitutivi del paese, dalla collocazione internazionale al sistema politico, dall’articolazione della società civile alle culture civiche.

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