
Corto Maltese nasce nel 1967 dalla matita del grande disegnatore veneziano Hugo Pratt. A quasi cinquant’anni di distanza, Corto è diventato non solo un personaggio cult della migliore graphic novel europea, ma anche un vero e proprio mito letterario del ’900, un antieroe che alla ricchezza preferisce libertà e fantasia. Stefano Cristante, in questo libro, oltre a rivivere i viaggi e le avventure del marinaio più ironico di tutti i tempi, si concentra su uno degli aspetti che rendono il suo personaggio quanto mai attuale: Corto Maltese è uno “straniero”, un apolide in perenne erranza. Non a caso, la sua fi gura unisce aspetto e carattere mediterraneo a una cultura anglosassone. Cristante, avvalendosi di un profi cuo confronto con i principali sociologi del Novecento che hanno analizzato la fi gura dello “straniero” (Sombart, Weber, Simmel, Park), mostra come la forza innovativa di Hugo Pratt consista proprio nella scelta di mettere in primo piano personaggi anomali e irregolari, solitamente relegati tra i “cattivi” delle storie a fumetti.
«Se voglio comprendere Hugo, devo sognarlo» dice Thierry Thomas lanciandosi nell'impresa di raccontare la vita di un maestro del fumetto, che per lui è stato un vero e proprio mentore. Prima di conoscere personalmente Pratt, Thomas ha incontrato - come tanti lettori in giro per il mondo - il suo antieroe per eccellenza: Corto Maltese. Il marinaio, infatti, era sbarcato in Francia nel 1970, sulle pagine del settimanale per ragazzi «Pif Gadget», quando la spinta del maggio '68 stava ancora rivoluzionando la cultura ufficiale. Immaginate cosa può voler dire essere un adolescente e ritrovarsi per le mani un fumetto in cui il protagonista non è un cavaliere senza macchia e i suoi nemici hanno delle valide ragioni per detestarlo. Nel mondo di Corto, come in quello di Pratt, nessuno è escluso e tutto coesiste: azione e distacco, amore e voglia di sfuggire, utopia e pragmatismo. Thomas segue le tracce del maestro usando l'evoluzione del suo segno grafico come una bussola per orientarsi: dall'infanzia veneziana alla parentesi argentina, dal ritorno in Italia all'avventura editoriale francese, dal successo internazionale alle infinite peregrinazioni nei luoghi e nelle culture di...
Milo Manara racconta se stesso. La propria arte e la propria vita. L’infanzia e la gioventù, l’amore per il disegno e il travolgente incontro con il fumetto, la gavetta nei tascabili sexy, il Sessantotto, gli insegnamenti e l’amicizia con Hugo Pratt, il “Maestro”. E l’affermazione come Autore ammirato in tutto il mondo, specialmente grazie alla raffigurazione di un corpo femminile entrata nell’immaginario collettivo. Una storia in cui il fumetto incontra anche il cinema, in particolare quello di Federico Fellini, con il quale Milo Manara realizza storie e condivide progetti e sogni. La confessione sincera e appassionata di un autore che sa essere testimone del proprio tempo, accompagnata da vignette, bozzetti, manifesti e fotografie. Un’autobiografia che soddisfa la mente e lo sguardo.
Questo numero monografico di E|C parte da un’idea tanto semplice quanto, a nostro avviso, alla base di un ragionamento molto ampio che riguarda, in generale, la significazione dei testi a partire dagli elementi collocati nei pressi dei loro limiti, delle loro “frontiere”, delle loro cornici, delle loro soglie inglobanti. Si tratta quindi di indagare problemi topologici della significazione e conseguenti strategie di aspettualizzazione che un ele-mento periferico o ai margini della centralità del testo può avere sul testo stesso e sui suoi modi di esistenza. Abbiamo voluto chiamare genericamente tali problemi strategie di presentazione e, così facendo, abbiamo ritenuto pertinente riprendere la sintassi di Gerard Genette che proponeva un’articolazione tra testo, peritesto e paratesto, forzando gli ambiti originari più strettamente propri a questa terminologia.
Copertina – Milo Manara 02 – Partita a scacchi col tempo – Igort 04 – Peanuts – Charles M. Schulz 10 – Narrazioni fantastiche – Loredana Lipperini 12 – Calvin & Hobbes – Bill Watterson 18 – Letteratura – Vanni Santoni 20 – Perle ai porci – Stephan Pastis 26 – Serie TV – Andrea Fornasiero 28 – (R)esistere – Elisabetta Sgarbi Partita a scacchi col tempo 29 – Copertina – Andrea Serio 30 – Il monastico Manara – Adriano Ercolani intervista Milo Manara 36 – Umberto Eco e i fumetti – Marco Pellitteri 44 – Umberto Eco e il fumetto – Sergio Algozzino 46 – Lettura di Steve Canyon – Umberto Eco 53 – Illustrazione – Stefano Zattera 54 – Eco leggeva i fumetti – Daniele Barbieri 57 – Illustrazione – Sergio Algozzino 58 – Il piccolo Umberto – Massimo Giacon 60 – Un genio con dentro un’idiota (mi disse l’Eco) – Lorenzo Miglioli 63 – True Tales – Danilo Maramotti 64 – Controcopertina – Leila Marzocchi 65 – Vita con Lloyd – Simone Tempia 66 – Il mistero del ramo suicida – Leila Marzocchi 72 – Cinema – Giuseppe Sansonna 74 – Totally Unnecessary Comics – Walter Leoni 80 – Hokusai, l’enciclopedia...
A cinquant’anni dalla fondazione di “Linus”, il racconto di un’avventura intellettuale senza precedenti.
C’è stata una «rete» capace di connettere il mondo molto prima di internet. «L’intera superficie del paese – sosteneva infatti Samuel Morse nel 1873, a proposito del telegrafo e degli Stati Uniti – sarà solcata da quei nervi che hanno il compito di diffondere, alla velocità del pensiero, la conoscenza di tutto quello che accade in tutto il territorio, cosa che trasformerà l’intero paese in un unico grande quartiere»: ecco le fondamenta della contemporanea comunicazione di massa, di quello che McLuhan avrebbe definito «villaggio globale». Il libro ripercorre, in un continuo confronto con i modelli internazionali, la nascita e l’evoluzione in Italia di un sistema dei media fondato sulla parola e l’immagine. Parole scritte e lette, attraverso l’industria del libro e della stampa quotidiana e periodica, ma anche ascoltate, attraverso gli strumenti per la riproduzione meccanica del suono e la radio. E immagini, figure che occhieggiano ammiccanti dai manifesti suggerendo nuovi consumi, o che vengono disegnate dalla luce, dalla «matita della natura», come uno dei primi sperimentatori, William Talbot, definiva la fotografia. O, ancora, che iniziano ad animarsi...
La vanità è sempre stata una prerogativa della cavalleria e degli uomini in divisa. Nel 1525 Francesco I di Valois, alla testa della cavalleria francese durante la battaglia di Pavia, disarcionato rischiò di vedersi tagliare le mani dai lanzichenecchi e dagli uomini dei tercios spagnoli desiderosi di arraffare i suoi anelli. Trine, merletti e sete erano merce comune tra gli uomini della cavalerie settecentesca. Durante la guerra dei sette anni, i francesi guidati dal principe di Soubise abbandonarono in fretta la cittadina di Gotha, lasciandosi dietro i propri bagagli, prontamente sequestrati dagli ussari di Hans Joachim von Zieten. Grande fu la sorpresa quando, una volta aperti i bauli, i soldati si trovarono davanti un guardaroba di lusso portato direttamente da Versailles: biancheria intima, mutandoni di seta dall’uso, per loro, così sconosciuto che mimarono una sfilata di moda infilandoseli sopra la testa. Friedrich Wilhelm von Seydlitz, una delle glorie della cavalleria prussiana, amava portare sul tricorno una spilla con diamanti e smeraldi cabochon. Qualche tempo dopo, quando Lord Brummel impose la “squisita originalità” del suo abbigliamento, fatto di giacche...
Questo è un libro che sa di leggenda. Realizzato in Argentina nel 1968, desta subito l'attenzione delle dittature militari che si susseguono alla guida del Paese. Che viene messo al bando: le copie rimaste vanno al macero e le tavole originali vengono distrutte. Gli autori, tre maestri del fumetto mondiale, finiscono nel mirino dei reazionari. Minacce senza conseguenze fino a quando, nel 1977, il nome dello sceneggiatore Héctor Oesterheld, a causa del suo impegno politico, finisce nella lunga e sanguinosa lista dei desaparecidos. Il libro diventa così un vero e proprio oggetto di culto - maledetto, prezioso e introvabile - per poi riapparire in Spagna, dopo quasi vent'anni di oblio. Oggi Che torna in un'edizione che inietta nuova linfa nella fibra rivoluzionaria di quest'opera: un capolavoro in cui i diari di Guevara e le parole di Oesterheld si fondono nel segno dei Breccia e riecheggiano come uno struggente grido di battaglia.
Uno scrittore cileno dell’Ottocento ha detto una volta che gli europei in visita nell’America del Sud parlano sempre di vulcani, selve amazzoniche, tempeste di Capo Horn, poiché non possono fare a meno di celebrarne la natura selvaggia. Anche Malatesta parla della natura del continente australe, ma i veri protagonisti di questo libro sono gli indios della Terra del Fuoco considerati da Darwin l’anello mancante tra la scimmia e l’uomo, mentre avevano un vocabolario con oltre cinquanta parole per dire “mangiare il pesce”; megalomani come Popper che, proclamatosi re e imperatore della Terra del Fuoco, batteva moneta d’oro con la sua effige; sindacalisti contadini che, come Facon Grande, lavoravano nelle grandi aziende della Patagonia e venivano passati per le armi dai militari argentini; scrittori come Francisco Coloane, grande cantore del mondo australe con i suoi personaggi: cercatori d’oro, allevatori di cavalli, briganti che danno la caccia agli indios per incassare la taglia messa sul loro capo. Malatesta è stato ovunque, con tutti i mezzi possibili e anche impossibili. Ma questo non è un libro semplicemente deambulatorio. I racconti che lo compongono...
Bozzetti e ritratti a tutto tondo, aneddoti e retroscena piccanti o patetici, piccole e grandi miserie individuali, eventi drammatici (la vicenda Tortora, il suicidio di Tenco), avvenimenti politici (la “discesa in campo” di Berlusconi vista da un’angolatura privilegiata e originalissima), giudizi critici acuti e impietosi, rancori e affetti pubblici e privati si intrecciano nel racconto che Lauzi dipana sul filo della memoria e di una indomita passione etica. Ne emerge un’immagine nitida, anche se non sempre edificante, del mondo della musica e dello spettacolo – non solo italiani – dell’ultimo cinquantennio: ove il talento e talvolta la genialità degli artisti coesistono con limiti umani che lo sguardo di Lauzi – di volta in volta severo, dolente, feroce – mette a nudo e denuncia: senza fare pettegolezzi, ma senza risparmiare nessuno, tantomeno se stesso. Personaggio scomodo e senza reticenze, Lauzi non cerca mai di essere simpatico ma sempre e solo sincero; con questa «autobiografia in controcanto» ci offre un libro avvincente e importante: mentre racconta a modo suo, con amore e furore, “l’altra faccia della verità”, quella mai detta sinora, Lauzi...
Tre secoli di animazione, una storia planetaria. La definitiva cartografi a di quel vasto mondo che ormai, con il successo di colossi come Pixar e Dreamworks e la diffusione del 3D e degli effetti speciali digitali, sembra diventato il paradigma del cinema contemporaneo. Giannalberto Bendazzi ricostruisce la storia dell’animazione a partire dalle origini – flipbook (i popolari libretti che si animavano sfogliandoli), lanterne magiche, teatro d’ombre, fuochi d’artificio... – fino alle ultime evoluzioni, digitali e di massa; ci guida alla scoperta del cinema d’animazione in tutto il mondo, dalla Russia all’America Latina, dall’Africa all’Asia, dal Giappone agli Stati Uniti; e presenta al grande pubblico tutta una schiera di artisti finora poco conosciuti, che meritano un posto a fianco dei celeberrimi Walt Disney, Miyazaki Hayao, Bruno Bozzetto, Osvaldo Cavandoli, Tex Avery, Hanna & Barbera, John Lasseter. «“Monumentale” è la sola parola adatta a descrivere questa esaustiva storia dell’animazione mondiale.» - Leonard Maltin «Questo è forse il libro definitivo sulla storia dell’animazione? No, non potrà mai esistere una cosa simile. Però ci va...
Il grande libro degli Zombie è la più oscura, più viva, più spaventosa, più terrificate – e oseremo dire, più raffinata – raccolta di storie di zombie mai pubblicata. Non c’è mai un momento di noia nel mondo degli zombie. Sono superstar dell’orrore e sono ovunque, stanno arrivando per assaltare la stampa e la televisione. La loro interminabile marcia non si fermerà mai. È lo zombie Zeitgeist! Con la sua mastodontica conoscenza e il suo occhio attento alla narrazione, Otto Penzler cura una notevole antologia di narrativa zombie. Dalla penna di inarrestabili autori di fama mondiale come Stephen King, Joe R. Lansdale, Robert McCammon, Robert E. Howard, Il grande libro degli Zombie delizierà e verrà divorato dai fan dell’orrore. Il leggendario editor del genere mystery, curatore di oltre cinquanta antologie, editore di Asimov, Chandler, Bloch ed Ellroy torna con un’imponente raccolta di racconti che abbracciano due secoli: da E.A. Poe a H.P. Lovecraft passando per Robert Bloch e Theodore Sturgeon fino a Stephen King e Harlan Ellison.
Linus febbraio 2019; 120 pp; AA:VV Sommario ARTICOLI 20 IL SOTTILE VELO CHE SEPARA LA REALTÀ DALL’IMMAGINAZIONE di Carlo Mauro 31 LA FANTASIA NON È UNA STANZA CHIUSA di Andrea Raos 46 LA LEGGEREZZA CONTRO LA BARBARIE di Adriano Ercolani 90 LE ALBE SENZA TRAMONTO di Andrea Porcheddu RACCONTO 41 SCENDO ALLA PROSSIMA di Paolo Di Paolo RUBRICHE 09 I PARALLELI di Vanni Santoni 15 CRONACHE DAL MONDO SOMMERSO di Valerio Bindi 35 GNOMMERO di Paolo Interdonato 49 MIRRORSHADES di Sergio Brancato 54 ZEITGEIST di Giovanni Boccia Artieri 82 VINYL di Alberto Piccinini 97 NERD CULTURA di Dario Moccia 103 DIE WUNDERKAMMER di Enrico Sist 104 KALEIDOS di Andrea Fornasiero 120 LOGICOMIX di Ennio Peres FUMETTI 04 PEANUTS di Charles M. Schulz 10 LITTLE NEMO IN SLUMBERLAND di Winsor McCay 16 DANCING di Paolo Bacilieri 18 NEWS GENERATOR di Giorgio Carpinteri 27 QUADERNI GIAPPONESI di Igort 36 L’INCONTRO di Guarnaccia/Moccia 50 L’INADEGUATA di Eleonora Antonioni 52 INKSPINSTER di Deco 55 BARNABY di Crockett Johnson 60 MISCELLANEOUS di Fabio Viscogliosi 64 HOBBY IN VITA di Davide Toffolo 66 CALVIN & HOBBES di Bill Watterson 72 MUTTS di Patrick McDonnell 78 LITERARY CARTOONS di Tom Gauld 80 SCIENCE ...
Tra il 1993 e il 2006, Scott McCloud ha scritto e disegnato tre saggi sul Fumetto, divenuti testi fondamentali non solo per chi lavora nel settore e che lo hanno consacrato come il massimo teorico della Nona arte. Con questa edizione, BAO Publishing raccoglie Capire il Fumetto, Reinventare il Fumetto e Fare Fumetto in un solo volume, in un’edizione curata e rigorosa, pensata per durare in eterno. Dalla natura della narrazione sequenziale, al potenziale rivoluzionario (a livello di contenuti e di mercato) del Fumetto, alle tecniche narrative più efficaci, questo libro è un tesoro dell’umanità, un’opera allo stesso tempo accessibile e profondissima, davvero illuminante.
Linus febbraio 2020; 120 pp; AA.VV Sommario THE PEANUTS PAPERS 12 DISEGNARE L’EMPATIA di Chris Ware 22 MISERICORDIA di Jonathan Lethem 30 PELLEGRINAGGIO di Seth INTERVISTA 60 L’AVVENTURA DELL’IMMAGINAZIONE di Paola Bristot RUBRICHE 40 I PARALLELI di Vanni Santoni 58 KALEIDOS di Andrea Fornasiero 86 VISIONI di Giuseppe Sansonna 100 VINYL di Alberto Piccinini 120 VITA CON LLOYD di Simone tempia FUMETTI 04 PEANUTS di Charles M. Schulz 36 BUSTER BROWN di Richard F. Outcault 42 APPUNTI DA BAGHDAD di Claudio Calia 44 PIOGGIA NERA SULL’AUTOSTRADA DELLA MORTE di Hussein Adil 56 MISCELLANEOUS di Fabio Viscogliosi 68 GRAF ZEPPELIN di Renato Calligaro 76 INKSPINSTER di Deco 80 LITERARY CARTOONS di Tom Gauld 82 SCIENCE CARTOONS di Tom Gauld 84 DI NOTTE di Paolo Castaldi 88 CALVIN & HOBBES di Bill Watterson 94 PERLE AI PORCI di Stephan Pastis 102 VENDETTA APACHE di Blain/Sfar 121 RÉCLAME di Stefano Zattera
Nei brani raccolti in questo volume Lethem commenta e celebra la musica, i film, i libri che lo hanno accompagnato nella sua crescita umana e intellettuale (da Philip K. Dick ai fumetti della Marvel, da John Cassavetes a James Brown, una serie di piccole e grandi ossessioni che spesso, sfumando, lo lasciavano tanto «deluso» quanto ansioso di nuovi stimoli) e al tempo stesso racconta la sua infanzia in una famiglia bohemién, l'adolescenza nella mitica e violenta New York degli anni Settanta, la sua formazione letteraria.
Nei suoi tre secoli di vita la Massoneria ha mostrato una molteplicità di facce. Libero pensiero, globalismo, pacifismo e anticlericalismo hanno convissuto con un diffuso «penchant» esoterico. I 99 massoni qui presentati ampliano e arricchiscono, con una ventina di nuovi «medaglioni», la galleria di personaggi costruita da Sacchi in altri due libri, ormai introvabili. Si tratta di personaggi raramente banali, ognuno dei quali ha una storia per qualche aspetto «sorprendente», tutta da scoprire. Nella galleria di ritratti il primo è quello seicentesco di Elias Ashmole, alchimista e artigliere, dopo di che – da Goethe a Mozart, da Robespierre a Wilde, da Franklin a Licio Gelli, da Casanova a Hugo Pratt, per fare solo alcuni nomi – si susseguono maghi, filosofi, esploratori, soldati, politici, poeti, scienziati. Molti gli uomini del Risorgimento e del cinquantennio post-unitario italiano. In questi ritratti – che, nelle parole di Sacchi, «in un certo senso sono qualcosa di meno che biografie e qualcosa di più» – i personaggi rivivono in una chiave inedita e sotto una luce insolita, che non mancherà di incuriosire chi ha verso la massoneria un interesse anche solo...
Cinque autorevoli romanzieri – Roberto Ferrucci, Alessandro Marzo Magno, Giovanni Montanaro, Renato Pestriniero, Tiziano Scarpa e Alessandro Scarsella – raccontano che cosa sono per loro le biblioteche, che cosa hanno significato nella loro formazione e nel loro presente.
Crisi delle ideologie, crisi dei partiti, individualismo sfrenato... Questo è l’ambiente – ben noto – in cui ci muoviamo: una società liquida, dove non sempre è facile trovare una stella polare (anche se è facile trovare tante stelle e stellette). Di questa società troviamo qui i volti più familiari: le maschere della politica, le ossessioni mediatiche di visibilità che tutti (o quasi) sembriamo condividere, la vita simbiotica coi nostri telefonini, la mala educazione. E naturalmente molto altro, che Umberto Eco ha raccontato regolarmente nelle sue Bustine di Minerva. È una società, la società liquida, in cui il non senso sembra talora prendere il sopravvento sulla razionalità, con irripetibili effetti comici certo, ma con conseguenze non propriamente rassicuranti. Confusione, sconnessione, profluvi di parole, spesso troppo tangenti ai luoghi comuni. “Pape Satàn, pape Satàn aleppe”, diceva Dante nell’Inferno (VII, 1), tra meraviglia, dolore, ira, minaccia, e forse ironia.
Pier Paolo Pasolini riteneva che le pagine dei fumetti fossero nuvole: immagini fluttuanti e cangianti, che attirano l’attenzione e incatenano lo sguardo. Questo libro segue la storia interna a questo straordinario mezzo di comunicazione e ne interpreta le dinamiche socio-culturali che hanno segnato il suo immaginario, nutrito, ibridato e contaminato con quello derivante da altre forme di comunicazione. Il libro ricostruisce alcuni momenti fondativi dell’immaginario dei fumetti e le capacità espressive di un medium che ha dialogato, per oltre un secolo, con la narrativa di massa, il cinema, l’animazione, la fiction televisiva. Tratteggia il ruolo detenuto dal fumetto italiano: il peso ricoperto dagli sceneggiatori nella sua interna evoluzione fra vari decenni, i formati editoriali che hanno caratterizzato stagioni come gli anni Trenta, il dopoguerra, gli anni Sessanta e gli Ottanta, l’attenzione vigile che i nostri autori hanno riversato sulla cultura angloamericana.
Napoli, una città tutta da scoprire È attraversando le sue strade e le sue piazze, entrando nelle sue chiese, curiosando nelle biblioteche, visitando i musei, osservandone i palazzi, sedendo nei teatri e nei cinema, imparando a conoscere i protagonisti della sua storia che possiamo svelare il volto autentico di Napoli. Questo viaggio alla ricerca della Napoli “insolita” non intende affatto ignorare i grandi monumenti o i personaggi illustri e nemmeno sorvolare sull’importanza che la pizza e gli spaghetti, Pulcinella e gli scugnizzi, la canzone popolare e la tarantella hanno avuto nella definizione di un’immagine universalmente riconosciuta e amata. Intende solo spingersi oltre i luoghi comuni, andare a curiosare tra le pieghe meno visibili della storia, del costume, della cultura, alla scoperta di “stranezze”, particolarità, aneddoti che ogni vero amante della città dovrebbe conoscere. In questo volume: I segreti dei Campi Flegrei Lazzari e scugnizzi Il caffè e i caffè Le catacombe e i misteri di Napoli sotterranea L’invenzione della pizza Miti, riti, favole e leggende ...e molto altro! Romualdo Marrone (1923-2003) è stato giornalista pubblicista, scrittore e...
Diciassette parole chiave, da Acque a Tempo, passando per Anarchia, Gatti, Notte e diverse altre ancora: questo ebook ha l’ambizione di raccontare, tramite il genere letterario del vocabolario, gli oltre cinquant’anni di carriera di Francesco Guccini, cantautore, scrittore, autore di fumetti e persino attore. Una personalità poliedrica e amata dal pubblico italiano, un burattinaio di parole che ha scelto di raccontare di se stesso da quand’è nato, forte del basso continuo del non pigliarsi troppo sul serio, e di testimoniare una serie di valori – la coerenza, l’umanità, il senso della giustizia e dell’amicizia, l’importanza delle radici e della memoria – in grado, a dispetto del tempo che passa, di parlare anche ai giovani di oggi. Quelli che l’hanno conosciuto, semmai, per trasmissione generazionale, grazie alla passione dei fratelli più grandi, dei genitori e talvolta addirittura dei nonni...«Dobbiamo ringraziare Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini per il viaggio che con abilità e molta conoscenza letteraria ci aiutano a percorrere dentro il poeta Francesco Guccini, la sua arte, il suo mondo antico e sempre moderno, l’umanità resa immagine di...
Rane strateghe guidano la rivolta dei rettili contro l’umanità, dall’avamposto delle paludi della Louisiana nel gracidante e apocalittico Frogs, remake degli Uccelli di Hitchcock. Un mostrone-demonio che vive negli spazi siderali si insinua nei sogni erotici di un malcapitato astronauta assumendo le forme di Pamela Prati in Transformation, a metà strada tra Star Wars e L’esorcista. Uomini-carota, al servizio di aliene discinte nascoste nelle viscere della Terra, preparano una guerra dei mondi in Invasion of the Star Creatures, commedia fantascientifica americana del 1953. E in Pterodactyl Woman from Beverly Hills, del 1994, una compita casalinga californiana si trasforma di notte in uno pterodattilo. Non sono che alcuni dei divertenti, orripilanti, eccentrici, geniali, caleidoscopici, psicotronici film inseriti in questa piccola cineteca che non sarebbe piaciuta ai fratelli Lumière ma che farà sicuramente la felicità di quanti vanno cercando le più bizzarre stranezze mai portate sullo schermo. Una collezione imperdibile di film che forse vi siete persi. Per vostra sfortuna.
1947: Bob Farlene giunge a Durban per cominciare le ricerche del suo caro amico Ted Olsen, scomparso senza lasciare tracce dopo una missione nei territori zulù. Ben presto, coraggio, astuzia e lealtà faranno di Farlene il cacique blanco della tribù degli Usutu, mentre l’angelico volto di una misteriosa ragazza ritratta su una fotografia accenderà in lui il fuoco del desiderio. Ma sarà solo dopo innumerevoli peripezie che l’esploratore scoprirà il nome dell’amata e riuscirà a conquistarla, salvandola dalle grinfie di un assassino. Scritta da Alberto Ongaro e pubblicata sulle pagine della rivista “Misterix”, El Cacique Blanco arriva per la prima volta in Italia dopo più di sessant’anni dalla sua creazione, in un unico volume che celebra il genio di due grandi maestri del fumetto italiano.
Viviamo talmente immersi nel flusso dei media da considerarlo come un ambiente «naturale», dimenticandoci spesso del suo carattere storico e culturale. I mass media sono invece prodotti culturali complessi nei quali la dimensione tecnologica e narrativa, la sfera sociale e politica, gli aspetti economici e istituzionali si integrano e si sostengono a vicenda: vanno affrontati, dunque, come un sistema articolato, tenendo insieme le varie dimensioni. Specchi infiniti racconta lo sviluppo del sistema dei media all’indomani della seconda guerra mondiale, analizzando l’evoluzione dei singoli media e la loro interazione con lo sviluppo sociale, economico e politico del paese, oltre che il modo in cui questi due processi hanno contribuito a formare il suo immaginario. Dai rotocalchi ai fumetti, dai giornali ai libri, dalla radio alla televisione, dal cinema all’industria musicale, dai computer alle reti digitali, si ripercorre la rinascita del paese dopo il trauma della guerra, con un sistema mediale raddoppiato, analizzando come le «rivoluzioni» del neorealismo e della televisione convivono con alcuni elementi di continuità degli anni del fascismo. Si attraversa poi il...
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