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La condanna di Dreyfus

La condanna di Dreyfus

Autore: Nicholas Halasz

Numero di pagine: 314

L’affaire Dreyfus spaccò la Francia a metà. Accusato di tradimento e spionaggio a favore della Germania, il capitano Alfred Dreyfus venne ufficialmente assolto dall’accusa soltanto dodici anni più tardi. Durante questo periodo, la Francia, accecata da pregiudizi, sospetti e paura, resistette alla verità e alla giustizia, ostinandosi a identificare l’interesse nazionale con il falso e l’ingiustizia. Solo un piccolo gruppo di persone, guidato da Zola e Clémenceau, organizzò la resistenza, mentre il popolo francese era travolto da un’ondata d’isterismo di massa. Il libro di Nicholas Halasz, nel raccontare la storia drammatica di un uomo e di un’intera nazione, si fa monito contro ogni falsità e ingiustizia.

Il caso Dreyfus

Il caso Dreyfus

Autore: Mathieu Dreyfus

Numero di pagine: 286

Parigi, 15 ottobre 1894. Il capitano dell’esercito francese Alfred Dreyfus, di origine ebraica, viene arrestato con l’accusa di aver consegnato documenti riservati a un ufficiale prussiano. È l’inizio di uno dei più celebri e drammatici casi giudiziari della storia europea, terreno di scontro tra le forze nazionaliste e antisemite da un lato e quelle progressiste dall’altro. Condannato per alto tradimento, Dreyfus subirà il carcere e rischierà la pena capitale, mentre attorno a lui la Francia si spacca tra «dreyfusards» e «antidreyfusards» e la prima grande battaglia per i diritti civili viene combattuta. Sarà Mathieu Dreyfus, fermamente convinto che il fratello sia vittima di un errore giudiziario, a dare una svolta alla vicenda, recuperando il dossier segreto che smascherava il vero colpevole e facendolo pubblicare con l’aiuto di un giornalista anarchico. Passeranno tuttavia ancora trent’anni prima che l’innocenza del capitano Dreyfus venga pienamente riconosciuta. In queste memorie, la battaglia ideologica – a cui Mathieu, direttore di una fabbrica di cotone in Alsazia, era per cultura estraneo – si mescola al racconto di una lunga e difficile...

L'ufficiale e la spia

L'ufficiale e la spia

Autore: Robert Harris

Numero di pagine: 444

In una fredda mattina di gennaio del 1895, nel cortile dell'École Militaire nel cuore di Parigi, Georges Picquart, ufficiale dell'esercito francese, presenzia alla pubblica condanna e all'umiliante degradazione inflitta al capitano Alfred Dreyfus, ebreo, accusato di avere passato informazioni segrete ai tedeschi. In piazza ventimila persone urlano: "Traditore! A morte gli ebrei!". Picquart, patriota integerrimo, scapolo quarantenne, intellettuale e moderatamente antisemita, con un'amante sposata a un funzionario del ministero degli Esteri, non ha alcun dubbio: Dreyfus è colpevole. Il condannato viene trattato in modo disumano e confinato sull'isola del Diavolo, nella Guyana francese, dove l'unica forma di sollievo alla sua angoscia e alla solitudine è scrivere accorate lettere alla moglie lontana. La faccenda sembra archiviata. Picquart, ora promosso capo della Sezione di statistica - l'unità del controspionaggio militare che aveva montato le accuse contro Dreyfus -, si accorge però, dopo il ritrovamento di un petit bleu, che qualcuno sta ancora passando documenti segreti al nemico. Forse Dreyfus è innocente ed è stato incastrato proprio dagli uomini con cui lui sta...

PROFUGHI E FOIBE COMUNISMO ED OMERTA'

PROFUGHI E FOIBE COMUNISMO ED OMERTA'

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati.

GIUSTIZIOPOLI TERZA PARTE

GIUSTIZIOPOLI TERZA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Falsi e falsari nella Storia

Falsi e falsari nella Storia

Autore: Paolo Preto

Numero di pagine: 621

I falsi percorrono la storia come un filo rosso, a volte impalpabile, a volte capace di modificare il corso degli eventi. Solo a distanza di anni, se e quando vengono svelati, rivelano la loro efficacia: così la Donazione di Costantino per la storia della Chiesa o i Protocolli dei savi anziani di Sion nel diffondere l’antisemitismo. Si falsificano atti diplomatici, lettere, testamenti, documenti storici, ma anche le antiche epigrafi, e non solo per denaro. Anche la letteratura e l’erudizione vengono coinvolte, come nel caso dei falsi ottocenteschi della poesia ceco-medievale. La falsificazione abbonda nell’arte: una legione di imbroglioni pratica una lucrosa professione, che fa il paio con quella dei falsari di merci e di monete. Dietro i falsi ci sono appunto i falsari, ora nascosti nell’ombra, ora proiettati verso una fama spesso ambiguamente ammirata, come nei casi di Annio da Viterbo, che riscrive una falsa storia antica o di George Psalmanazar che offre agli inglesi una Formosa inesistente. Sono solo alcuni dei capifila di un esercito che, con alterna fortuna, ha conquistato la nostra civiltà fin dai tempi antichi.

Lo scannatoio

Lo scannatoio

Autore: Émile Zola

Numero di pagine: 492

A cura di Riccardo ReimTraduzione di Luisa CollodiEdizione integraleRomanzo che esplora la vita del popolo ai tempi di Napoleone III, Lo scannatoio è ancora riconosciuto come uno dei capolavori di Émile Zola. È incentrato sulla figura di Gervaise, lavandaia e poi stiratrice, il cui impossibile riscatto dalla miseria si riflette nel destino di uomini consumati dall’alcool e dall’indigenza nel quartiere della Goutte-d’Or, brulicante cosmo popolare che risulta alla fine l’autentico protagonista della vicenda. L’Assommoir del titolo, l’osteria-scannatoio, ne è insieme l’epicentro e il luogo di più marcata connotazione simbolica: tutti prima o dopo vi arrivano, sognando di evadere ma in realtà innescando il processo della propria autodistruzione, il costo d’una rivoluzione industriale che ha necessità di trasformare gli individui in merci. Zola, padre del naturalismo, indaga quel mondo con l’occhio impassibile dello scienziato, ma la sua pagina ribolle di gerghi e di lingua viva, è animata dagli estri di un’immaginazione visionaria.«Gervaise aveva aspettato alla finestra Lantier fino alle due del mattino. Poi, tremante di freddo per essere rimasta, in...

La madre ebrea

La madre ebrea

Autore: Riccardo Calimani

Numero di pagine: 10

Per tutta la durata del processo allo scrittore Émile Zola, che sul quotidiano socialista L’Aurore aveva denunciato i persecutori di Dreyfus, il capitano di origine ebraica accusato di tradimento e spionaggio e rivelatosi poi innocente, Marcel Proust si sedette ogni mattina nella galleria riservata al pubblico. Armato di un termos di caffè e di un sacchetto di panini imbottiti, partecipava alle udienze raccogliendo materiali preziosi per fare lavorare l’immaginazione. Lo storico Riccardo Calimani ricostruisce il rapporto dello scrittore con il caso Dreyfus, che divise la Francia tra il 1894 e il 1906, e i suoi legami con il mondo ebraico, sempre molto intensi anche perché la madre, Jeanne Weil, era ebrea e tale rimase per tutta la vita.

Una certa idea di repubblica

Una certa idea di repubblica

Autore: Luigi Compagna

Numero di pagine: 236

Nata da un compromesso provvisorio, la Terza Repubblica fu in Francia stagione di lunghissima durata. La nazione parve rinascere e ritrovarsi attorno a valori di parlamentarsimo, più forti di ogni vecchio notabilato. Certo, ci fu pure chi in Francia si sarebbe mostrato ostile ai parlamentari, giudicati dediti al professionismo della politica. Ben più complessa la vicenda, anch'essa qui ricostruita, di come la “repubblica” di Clemanceau abbia anticipato, in qualche punto, la “monarchia repubblicana” di De Gaulle.

Identità ebraica e sionismo nello scrittore Alberto Cantoni (1841-1904)

Identità ebraica e sionismo nello scrittore Alberto Cantoni (1841-1904)

Autore: Alberto Jori

Numero di pagine: 109
Di qua dal faro

Di qua dal faro

Autore: Vincenzo Consolo

Numero di pagine: 300

Ponendosi dal punto di vista di Napoli capitale, i Borboni riconoscevano un "di qua" e un "di là" dal faro di Messina. Ponendosi dal punto di vista della Sicilia, come dalla parte degli infedeli, Vincenzo Consolo rovescia la prospettiva e racconta l'isola partendo dal mare che la circonda. Un Mediterraneo teatro di bellezza e di civiltà, di scempi e di scorribande. Al centro di questo mare è la Sicilia, terra meticcia e sorprendente che accoglie Pirandello e Tomasi di Lampedusa, la cultura araba e quella magrebina. In perfetta armonia con il suo polimorfo genius loci, riflesso di una terra e di un'umanità caratterizzate dalla "mescolanza di cose frammiste", Di qua dal faro è un libro colmo di fascino, a un tempo racconto e saggio, storia e mito.

Percorsi di Nuova Secondaria

Percorsi di Nuova Secondaria

Autore: AA.VV.

Il volume raccoglie alcuni contributi di argomento storico e filosofico pubblicati sulla rivista “Nuova Secondaria” tra il 2007 e il 2017. Dopo un’introduzione sul concetto di tempo e sul metodo storico, sono affrontati diversi temi dal Medioevo al Novecento, accostando studi che analizzano il pensiero di filosofi particolarmente significativi, dall’età antica alla contemporaneità. Conclude la raccolta di scritti una riflessione sul metodo e sullo scopo che le due discipline si propongono.

La politica dell'uomo

La politica dell'uomo

Autore: Vaclav Havel

Numero di pagine: 58

La rapida e massiva modernizzazione del mondo contemporaneo pone continuamente domande a cui occorre rispondere senza scivolare, com’è già successo, in illusorie quanto pericolose soluzioni totalitarie. Contro quella «invisibile finzione» messa in scena da un potere impersonale e disumanizzante, sia esso di matrice socialista o consumista, Václav Havel invita all’assunzione di responsabilità morale, quale radice di una «politica antipolitica», ovvero una politica dell’uomo, e non dell’apparato, che nasca dal cuore e non da una tesi. Questo testo nasce nel febbraio del 1984, come conferenza da presentare all’Università di Tolosa; scritto in un momento in cui la Rivoluzione di velluto era ancora lontana, dimostra quanto necessaria, anche se apparentemente utopica, fosse la fiducia di Havel nella capacità degli individui di risvegliare le proprie coscienze. Il testo, pubblicato soltanto dopo il crollo del regime comunista, resta una convincente lezione di etica politica: il riconoscimento dei bisogni autentici dell’esistenza, tra analisi della realtà e necessità dell’utopia.

Il diritto all'impunità

Il diritto all'impunità

Autore: Mario Casaburi

Numero di pagine: 288

A quarantacinque anni da Piazza Fontana e a dieci dal verdetto della Corte d’Assise d’Appello di Milano che ha annullato le condanne all’ergastolo emesse in primo grado (condannando al pagamento delle spese processuali i parenti delle vittime), Mario Casaburi mette in fila le omissioni e i depistaggi nei processi relativi alla strage alla Banca Nazionale dell’Agricoltura. L’autore – che ripercorre tutte le fasi processuali, da Milano a Catanzaro a Bari, fino alla sentenza-beffa della Cassazione del maggio 2005 – focalizza l’attenzione sul ruolo svolto dai servizi segreti italiani e stranieri nei mesi e negli anni successivi a quel terribile 12 dicembre 1969. Attraverso lo studio di una notevole mole di documenti sono ricostruiti i movimenti degli apparati di intelligence – in primo luogo il Sid – per coprire le responsabilità della destra eversiva: il loro continuo defilarsi, il costante ricorso al segreto politico-militare, la negazione di ogni forma di collaborazione con l’autorità giudiziaria. I ministri del tempo, Rumor, Tanassi, Andreotti non sono da meno: sfilano davanti ai giudici con un rosario indecente di «non ricordo». Una pagina nera nella...

Dalla parte sbagliata

Dalla parte sbagliata

Autore: Rosalba Di Gregorio , Dina Lauricella

Numero di pagine: 192

Il 19 luglio 1992 moriva, assieme a cinque agenti della sua scorta, Paolo Borsellino. A 22 anni dalla strage di via D’Amelio la verità è ancora lontana. Depistaggi, pentiti taroccati, investigatori infedeli, servizi segreti hanno inquinato la scena del delitto e, negli anni, i vari processi che si sono susseguiti. Clamoroso errore giudiziario o vile depistaggio che sia, la storia è da riscrivere e in questo libro di Rosalba Di Gregorio e Dina Lauricella si sceglie di farlo osservando i fatti «dalla parte sbagliata». I due punti di osservazione speciale sono quelli di Vincenzo Scarantino, il pentito più anomalo che i nostri tribunali abbiano mai visto, e dell’avvocato Di Gregorio, legale di numerosi boss di Cosa Nostra, tra cui Bernardo Provenzano, Michele Greco e Vittorio Mangano, lo «stalliere» di Arcore. Di Gregorio, in quello che è una sorta di diario di bordo, racconta, senza infingimenti, questi vent’anni di processi Borsellino. Se Scarantino è stato solo una pedina del depistaggio e se la Procura di Catania si appresta a revisionare il processo significa che di questa strage si è capito e si sa davvero poco. Con questo libro Dina Lauricella riavvolge il...

Senza sinistra

Senza sinistra

Autore: Gianni Borgna

Numero di pagine: 120

Che partito è il Pd uscito dalle primarie che hanno incoronato Matteo Renzi segretario? È, scrive Gianni Borgna in questo saggio, una formazione in cui «tutto è banale, scontato, uguale a se stesso»; un partito, sostanzialmente centrista, ossessionato dall’idea di andare al governo, «senza nemmeno avere sempre ben chiaro per fare cosa». Il declino della Sinistra italiana affonda le sue radici nel 1989, l’anno della «svolta». La dissoluzione del Pci avrebbe dovuto favorire la creazione di un nuovo raggruppamento politico «non meno ma più di Sinistra, non meno ma più radicalmente riformatore». C’è stato, invece, un «grande sconquasso», ma non si è vista neanche la copia sbiadita di una vera Bad Godesberg.

Machiavelli scrittore

Machiavelli scrittore

Autore: Johann Gottlieb Fichte

Numero di pagine: 120

Un uomo assennato e coerente, capace di scorgere la complessità dell’animo umano e di comprendere come la vita di una comunità politica non possa che svolgersi grazie al compromesso, reso necessario dalla innata corruzione della natura umana. Così Johann Gottlieb Fichte, in questo saggio del 1807, presenta la figura di Niccolò Machiavelli, analizzandone le qualità intellettuali e politiche, soffermandosi sul pregio letterario delle sue opere. Ma il filosofo tedesco non trascura nemmeno di porre in discussione i princìpi che animano la visione politica machavelliana, espressione di un’individualità che agisce in un preciso contesto storico-culturale e non come portatrice di idee astratte. Mentre valuta la vita, le opere e il lavoro politico di Machiavelli, Fichte elabora una sintesi complessiva delle sue idee politiche, oscillanti tra costruzione dell’idea di Europa e affermazione del primato dell’identità nazionale. Inizialmente stimolate da una riflessione sulla funzione epocale della Rivoluzione francese, queste idee giungeranno a piena maturazione nei Discorsi alla nazione tedesca, di cui Machiavelli scrittore può essere considerato come una vera preparazione.

L'Europa oltre l'euro

L'Europa oltre l'euro

Autore: Bruno Amoroso , Jesper Jesperson

Numero di pagine: 180

Il fallimento dell`Euro è una morte annunciata: l’unione valutaria europea non ha una solida base di istituzioni politiche e statali e il governo di diciassette Paesi è affidato a una Banca. E le conseguenze sono oggi visibili a tutti. L`Unione europea è il frutto di un progetto continentale di pace e cooperazione tra popoli e Stati. Ma la Guerra Fredda prima e la Globalizzazione poi hanno deragliato questo processo verso un quadro di competizione sfrenata. Si è prodotta una frattura profonda tra i Paesi dell`Europa del Nord e occidentali e quelli dell`Europa centrale e del Sud risolvibile solo con una rigenerazione del progetto stesso. Il baratro è vicino ma si può ancora evitare. Bruno Amoroso – tra i primi economisti ad aver annunciato il profilarsi del dissesto economico del Vecchio continente nel suo saggio Euro in bilico – e Jesper Jespersen, tra i massimi esperti scandinavi di politiche economiche keynesiane, individuano le cause e i responsabili di questo fallimento, indicando le ragioni delle attuali divisioni sulle politiche e sulle proposte economiche avanzate in questa fase storica.

Io accuso

Io accuso

Autore: Emile Zola

Numero di pagine: 96

Nel dicembre 1894, a Parigi, il capitano Dreyfus viene condannato alla deportazione a vita: è accusato ingiustamente di tradimento, vittima dell’odio antisemita dei settori più reazionari della borghesia francese. Zola inizia a occuparsi del “caso” nell’inverno 1897 pubblicando la Lettera ai giovani, dove sostiene l’innocenza del capitano. Seguono, nell’arco di un paio d’anni, la Lettera alla Francia, il noto pamphlet J’accuse!, durissima requisitoria contro i responsabili della deportazione, e la Dichiarazione al giurì. Questi quattro documenti straordinari costeranno a Zola un temporaneo esilio consacrando però il suo nome alla storia: perché la sua è la prima, indimenticata battaglia per l’affermazione, allora e in ogni epoca, di una stampa libera.

L'affaire Dreyfus nella stampa cattolica italiana

L'affaire Dreyfus nella stampa cattolica italiana

Autore: Annalisa Di Fant

Numero di pagine: 260

States that, besides the question of the guilt or innocence of Captain Dreyfus, the Catholic press in Italy held almost unanimously that the Affair was the expression of an anti-patriotic and anti-Catholic conspiracy of Jews, Masons, Protestants, Anarchists, and Socialists, as well as proof of the excessive power acquired by Jews thanks to emancipation. Through the use of traditional anti-Jewish stereotypes, the Church attempted to regain a lost consensus in a society strongly influenced by liberalism and anti-clericalism.

Dreyfus

Dreyfus

Autore: Fausto Coen

Numero di pagine: 293

Discusses the circumstances of the Dreyfus Affair, the forces involved in the controversy, and its repercussions in France, as well as in Italy. Ch. 10 (pp. 131-140), "Ebrei i antisemiti, " echoes criticism (e.g. by Leon Blum) of the official Jewish institutions which adopted a neutral attitude during the Affair, in spite of antisemitic attacks, for fear of stronger repercussions. In contrast, Jewish intellectuals were in the forefront of the battle, as were the Russian and Polish Jewish immigrants of the Marais, who pressured the French Socialist Party to defend Dreyfus.

ANNO 2018 PRIMA PARTE

ANNO 2018 PRIMA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra.

Alfabeti

Alfabeti

Autore: Claudio Magris

Numero di pagine: 493

Alfabeti è un viaggio tra i libri e nella letteratura – o meglio, uno dei mille possibili viaggi alla scoperta dei libri, dei loro autori e di noi stessi. Il percorso inizia dalle letture d’infanzia e d’adolescenza, da quei libri fondanti che contagiano il piacere della lettura, dando il sapore del racconto e dell’avventura, aprendo alla scoperta del mondo. In Alfabeti ci sono i libri che ci hanno formato, che ci hanno ferito e insieme hanno saputo curare la ferita. I libri che permettono di conoscere e ordinare il mondo e quelli che ne svelano il caos travolgente e distruttore, l’incanto e insieme l’orrore. I libri che fanno balenare la salvezza e quelli che si affacciano sul nulla. Soprattutto quelli che allargano i confini della letteratura e rimandano aldilà di essa. Alfabeti coglie le contraddizioni talora tragiche della letteratura e dei suoi autori, capaci di far capire a tutti cosa sia l’umanità ma anche di violarla colpevolmente. Anche per questo il percorso si conclude con un’appassionata e lucida riflessione sul rapporto della letteratura con l’etica e con la politica, riflessione che mette in luce contemporaneamente la necessità dell’impegno e...

Capitali europee dell'ebraismo tra Ottocento e Novecento

Capitali europee dell'ebraismo tra Ottocento e Novecento

Autore: Riccardo Calimani

Numero di pagine: 216

Highlights, in popular fashion, aspects of Jewish cultural and political history during the 19th-20th centuries in five European cities: Trieste, Vienna, Prague, Paris, and Berlin. Pp. 105-135, "Parigi e l'affaire Dreyfus, " give an account of the Dreyfus Affair and of the atmosphere of intolerance toward the Jews in Paris at that time. The texts are accompanied by photographs.

Parigi 1898

Parigi 1898

Autore: Raniero Paulucci di Calboli

Numero di pagine: 276

Paulucci di Calboli (1861-1931), an Italian diplomat, was, from 1895, a secretary in the Italian Embassy in Paris. His diary of 1898 contains numerous comments on the Dreyfus Affair. Paulucci di Calboli was a friend of Zola and was involved in the initiative for the revision of the first Dreyfus trial. He appeared as a witness in Zola's trial, together with other foreign diplomats. His diary shows great sympathy for Dreyfus and the Dreyfusards, as well as his involvement on their behalf to the degree that was permissible given his position as a foreign diplomat residing in France. Pp. 7-31 contain an introduction by Tassani.

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