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Emozioni, affetti, sentimenti: tra natura e libertà

Emozioni, affetti, sentimenti: tra natura e libertà

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 304

Discutere di emozioni, affetti e sentimenti in filosofia potrebbe sembrare un’operazione contraddittoria. Come può accostarsi il pensiero filosofico, con le sue istanze di oggettività, a tutti quegli stati affettivi soggettivi che costellano l’esistenza umana? E le emozioni sono anzitutto il segno dei nostri necessari vincoli naturali o sono piuttosto espressione della libertà che ci caratterizza? In che misura siamo veramente liberi vivendo delle emozioni? E quali di queste ci rendono più (o meno) liberi, più (o meno) uomini? Per i diversi autori di questo volume, pur a partire da approcci differenti, l’universo delle emozioni non è un ostacolo da superare, un impedimento al pensare, ma un aspetto da riconoscere e valorizzare nelle sue molteplici potenzialità per descrivere il sentire stesso – colto di volta in volta nelle sue sfumature estetiche e psicologiche, assiologiche e cognitive, etiche e sociali – come autentico luogo di intersezione tra natura e libertà.

I trattati inediti di Heidegger

I trattati inediti di Heidegger

Autore: AA. VV.

A quarant’anni dalla pubblicazione nella Gesamtausgabe del primo dei “trattati inediti” di Martin Heidegger, i Contributi alla filosofia (Dall’evento), alcuni tra i più importanti studiosi del grande filosofo del Novecento si sono incontrati per dare luogo a un intenso scambio di valutazioni sulla storia degli effetti delle pubblicazioni che rappresentano la cosiddetta “svolta”. La presente pubblicazione ne raccoglie il frutto, puntando su questioni centrali, non solo per analizzare ed esaminare il pensiero dell’Ereignis, l’evento appropriante, ma anche per comprendere se e fino a che punto la forza speculativa di tali trattati abbia ancora consistenza e vigore per dirigere con i suoi impulsi il cammino filosofico della contemporaneità. Conseguentemente, i temi trattati hanno riguardato molteplici aspetti: il problema dell’“altro inizio” del pensiero, il rapporto con la tradizione trascendentale, la riconfigurazione dell’ontologia, ma anche l’organizzazione della decisione, della volontà, della forza, delle Stimmungen nella prospettiva della storia dell’essere, infine le questioni su spazio e tempo, mondo e terra, dèi e uomini, affrontate a partire...

Teoria del silenzio

Teoria del silenzio

Autore: Andrea Sangiacomo

Numero di pagine: 340

Teoria del silenzio è osservazione dell’orizzonte dell’apparire. L’esperienza originaria del linguaggio è sconcerto per un silenzio dinnanzi al quale il cuore dell’umanità ancora non del tutto umana si spaura. Tale esperienza è quella dissotterrata da Giambattista Vico nella preistoria dei tempi oscuri. L’indagine vichiana suggerisce come la ragione metafisica nasca per esorcizzare l’angoscia del silenzio, inseguendo il mito di realtà e significati determinati. Il pensiero di Emanuele Severino offre qui una prospettiva rigorosa per mettere a fuoco l’aporia fondamentale che accompagna tale mito e la prospettiva di un suo possibile risolvimento. Superare il mito del determinato significa non solo ripensare il rapporto tra silenzio e linguaggio, ma iniziare a intravedere la struttura dell’apparire, e come da questa emerga la struttura del contenuto dell’apparire stesso: infinito complesso dispiegarsi.

Siegfried Kracauer e il suo tempo (1903-1925)

Siegfried Kracauer e il suo tempo (1903-1925)

Autore: Attilio Bruzzone

Numero di pagine: 936

Figura elusiva e inclassificabile, relegata ai margini della cultura del secolo scorso e smarrita negli interstizi tra le discipline (filosofia, sociologia, psicologia, Kulturkritik) con cui il suo ingegno nomade si misurò senza requie, Siegfried Kracauer (1889-1966) è oggi, a tutti gli effetti, un autore noto ma, anche per questo, poco conosciuto. Il presente studio è dedicato alla prima fase (1903-1925) – più oscura, ma non perciò ininfluente – del convulso itinerario intellettuale di questo pensatore proteiforme, che fu altresì maestro e amico intimo di Theodor W. Adorno. Dalla prospettiva inedita della minuziosa analisi critica dell’opera giovanile di Kracauer, si intraprendono molteplici incursioni, altrettanto critiche, nei territori della filosofia (ebraico-)tedesca e della storia di quegli «anni decisivi». Al centro del libro è, infatti, il periferico «sentiero interrotto» di Siegfried Kracauer e il suo tempo, che conduce a un serrato confronto con Marx, Simmel, Lukács, Bloch, Adorno, nel quale si ravvisano le origini del pensiero critico. Di qui il compito di penetrare nel cuore della cultura filosofica della Germania del Novecento, pensandola...

Giornale Critico Di Storia Delle Idee

Giornale Critico Di Storia Delle Idee

Autore: Sebastiano Ghisu , Andrea Tagliapietra

Numero di pagine: 162

L'inizio e la fine I Tutto cio che inizia, avra una fine, tutto cio che ha una fine, ha avuto un inizio. Le idee dell'inizio e della fine sono due facce della stessa idea, ovvero quella di un tempo a termine, di un tempo segnato dai suoi estremi, oppure possono darsi, senz'ombra di paradosso, un inizio privo di fine e una fine senza inizio? L'inizio e la fine, idee relative che disegnano la struttura narrativa del senso, nella loro versione assoluta, ovvero nella forma di quell'Inizio e di quella Fine rappresentati nello specchio storico e testuale del Genesi e dell'Apocalisse, accompagnano la traduzione dell'ontologia classica nelle categorie dell'antropo-teologia cristiana - l'impossibile conciliazione di Atene e Gerusalemme - marcando uno dei paradigmi differenziali della cultura occidentale, diversamente testimoniato dagli autori del canone filosofico. Ma allora, che ne e dell'inizio e della fine al di fuori dell'Occidente? E che ne e dell'inizio e della fine oggi, nel mondo postmoderno della globalizzazione, inebriato dalla religione secolare della crescita infinita? Andrea Tagliapietra, Sebastiano Ghisu, La critica, la storia, le idee Andrea Tagliapietra, Apocalypsis cum...

Sulle Posizioni Perdute

Sulle Posizioni Perdute

Autore: Mario Bosincu

Numero di pagine: 204

"Rientra tra le figure del nostro destino anche quella che e definita come la figura delle posizioni perdute, e nessuno sa se proprio questo destino un giorno non si compira anche per lui. [...] Nella posizione perduta la vita deve dichiararsi in modo simile a come la materia sotto un'alta pressione si rivela nelle sue forme cristalline" (Ernst Junger). Prendendo le mosse dal progetto foucaultiano di una storia delle forme di soggettivita, sfileranno dinanzi agli occhi del lettore figure inattuali formatesi con lo scopo di resistere alle minacce della modernita - il "ribelle" di Ernst Junger, l'"individuo" di Ralph Waldo Emerson, il "sognatore antimoderno" di Oswald Spengler, l'uomo post-economico di Werner Sombart - fino a giungere a una riflessione sulla genesi dei concetti dell'otium e dell'eremus, e alla figura filosofica e letteraria del solitario contemplativo. Una ricostruzione delle tecnologie del se fondanti la storia della soggettivita."

Giornale Critico Di Storia Delle Idee

Giornale Critico Di Storia Delle Idee

Autore: Sebastiano Ghisu , Andrea Tagliapietra

Numero di pagine: 158

L'inizio e la fine II Tutto cio che inizia, avra una fine, tutto cio che ha una fine, ha avuto un inizio. Le idee dell'inizio e della fine sono due facce della stessa idea, ovvero quella di un tempo a termine, di un tempo segnato dai suoi estremi, oppure possono darsi, senz'ombra di paradosso, un inizio privo di fine e una fine senza inizio? L'inizio e la fine, idee relative che disegnano la struttura narrativa del senso, nella loro versione assoluta, ovvero nella forma di quell'Inizio e di quella Fine rappresentati nello specchio storico e testuale del Genesi e dell'Apocalisse, accompagnano la traduzione dell'ontologia classica nelle categorie dell'antropo-teologia cristiana - l'impossibile conciliazione di Atene e Gerusalemme - marcando uno dei paradigmi differenziali della cultura occidentale, diversamente testimoniato dagli autori del canone filosofico. Ma allora, che ne e dell'inizio e della fine al di fuori dell'Occidente? E che ne e dell'inizio e della fine oggi, nel mondo postmoderno della globalizzazione, inebriato dalla religione secolare della crescita infinita? Massimo Dona, Vita compiuta. Un modo di dire "la" (il) fine Romano Gasparotti, Finalita senza scopo. Inizio...

Il futuro in eredità. Riflessioni contemporanee su messianismo e secolarizzazioni

Il futuro in eredità. Riflessioni contemporanee su messianismo e secolarizzazioni

Autore: P. Fiorato , M. Bosincu

Numero di pagine: 279
Crisi e conflitto. Giornale critico di storia delle idee (2014)

Crisi e conflitto. Giornale critico di storia delle idee (2014)

Autore: A. Tagliapietra , S. Ghisu

Numero di pagine: 296

Crisi e conflitto Francesco Valagussa, Il conflitto senza immagine. Tesi sull'irraffigurabilita della crisi Corrado Claverini, Tommaso Campanella e Gioacchino da Fiore. "Riaprire il conflitto" a partire dal pensiero utopico e apocalittico Gianluca Cavallo, Filosofia della crisi. Per una "ridialettizzazione dello speculativo" Diego Fusaro, Polis e polemos. Eraclito pensatore del conflitto Luca Girardi, Epicureismo, pensiero della crisi? Marco Bruni, La crisi originaria della coscienza europea Enrico Cerasi, Il senso del dolore. La filosofia della crisi in Nietzsche e Unamuno Gianpaolo Cherchi, Natura, storia, mito. Theodor Adorno filosofo del conflitto Mario Bosincu, The conversion to The Coming Insurrecton. A contribution to a foucauldian history of revolutionary subjectivity Luigi Sala, Les annees d'apprentissage de Wilhelm Meister de Goethe, entre conflit et conciliation Guido Seddone, Gramsci, Wittgenstein e Sraffa su prassi, prassi produttive e crisi Emiliano Alessandroni, Dialettica, positivismo e compenetrazione degli opposti. Il pensiero di Lenin tra filosofia e politica Bogdana Koljevi, Inequality as the structure of conflict in Rousseau Nicola Piras, Per farla finita con...

Giornale Critico Di Storia Delle Idee

Giornale Critico Di Storia Delle Idee

Autore: Andrea Tagliapietra , Sebastiano Ghisu

Numero di pagine: 150

Andrea Tagliapietra, Sebastiano Ghisu, Individuo e modernita; Sebastiano Ghisu, Stirner, la conoscenza, lo sguardo, l'individuo; Andrea Tagliapietra, Il rabbino e l'eroe. La filosofia dell'individuo di Lionel Trilling; Romano Gasparotti, L'individuo impossibile nell'eta dell'individualismo. Individualita, singolarita, comunita; Diego Fusaro, Marx pensatore della libera individualita;Mario M. Bosincu, Costruzione dell'individuo e metafore del se in Fiducia in se stessi di R. W. Emerson; Francesco Pala, Deleuze interprete di Spinoza: il superamento della soggettivita moderna; Ilaria Ciancilla, La critica alla coscienza moderna nel "primo" Bonhoeffer; Paolo Saladini, Persona e individuo nel pensiero di Paul Ricoeur; Oliver Komorek, Die Dekonstruktion der Subjekt/Objekt-Differenz bei Niklas Luhmann und ihr Wert fur eine moderne Gesellschaftstheorie; Guido Seddone, Versuch einer Uberwindung des modernen Konzepts des "Individuums"; Mario Marino, Herders Kritik von Person und Personifizierung und die Ablehnung von idealistischen Auffassungen des Individuums; Enrico Cerasi, Le lepri di Adorno. A proposito dell'individuo e della modernita."

Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli ufficiali e sottufficiali del R. esercito italiano e nel personale dell'amministrazione militare

Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli ufficiali e sottufficiali del R. esercito italiano e nel personale dell'amministrazione militare

Ruolo di anzianita del personale: Dipartimento amministrazione penitenziaria

Ruolo di anzianita del personale: Dipartimento amministrazione penitenziaria

Autore: Italia : Ministero di grazia e giustizia

Numero di pagine: 30
Ruolo di anzianita del personale degli istituti di prevenzione e pena

Ruolo di anzianita del personale degli istituti di prevenzione e pena

Autore: Italia : Ministero di grazia e giustizia

Un attimo prima di cadere

Un attimo prima di cadere

Autore: Giancarlo Dimaggio

Numero di pagine: 440

Lacerato dal dolore, un uomo, la cui professione è curare le ferite psichiche, arriva sull’orlo del precipizio. Si sforza di rimettere insieme i pezzi, non cade. Il racconto di come riesce a tenersi in piedi si intreccia con quello della rivoluzione nella cura che lo salva come paziente e lo orienta come terapeuta. Nella psicoterapia, il primato della parola ha ceduto il campo: adesso è possibile lavorare anche su corpo, immaginazione e teatralizzazione, e le storie dei pazienti, casi clinici raccontati nello stile di una fiction, rendono conto della “svolta esperienziale” in atto. Nel libro i differenti fili della narrazione si intrecciano e si richiamano l’un l’altro, preparando una serie di colpi di scena finali. L’autore, come uomo e come psicoterapeuta, scioglie e riannoda le trame della scoperta scientifica e del dramma e ricorda che, per curare l’animo, bisogna tornare all’attimo prima della “caduta”. Cogliere le persone in quell’istante è la chiave di volta della psicoterapia.

Il demone della perfezione

Il demone della perfezione

Autore: Roberto Cotroneo

Numero di pagine: 160

Questo piccolo libro narra una storia vertiginosa, la storia di ABM, di Arturo Benedetti Michelangeli, uno dei piú grandi geni dell’arte pianistica. Algido e distaccato, cristallino e passionale, con un carattere musicale inarrivabile, quando irruppe sulla scena, ABM mutò radicalmente lo spirito e la tecnica dell’esecuzione pianistica. Paderewski, Cortot, Rubinstein, Rachmaninov, Horowitz, Gilel’s: prima di lui grandi talenti avevano stupito il mondo con la forza delle loro esecuzioni, nel segno di una libertà interpretativa che si concedeva anche qualche errore in nome del temperamento. Con ABM, tutto cambiò. «È nato un nuovo Liszt!» disse Cortot cogliendone la grandezza in un concerto a Ginevra. Ma non era semplicemente cosí. Con ABM era nato il genio che, nell’esecuzione, cercava l’assoluta limpidezza del suono, cercava... la perfezione. Narrando la sua storia e omaggiandone la figura, Roberto Cotroneo racconta la vicenda di un uomo che non è semplicemente riconducibile al ristretto ambito della musica classica. Nelle sue pagine, ABM è la porta su un mondo apparentemente perduto: quello della forza del talento, della perfezione, della disciplina e...

Dieci giorni di silenzio

Dieci giorni di silenzio

Autore: Niels Lyngsø

Numero di pagine: 180

«I dieci giorni di silenzio mi hanno scaraventato su un’altalena emotiva che mi ha scosso profondamente. È stata la cosa più difficile che abbia mai fatto, mentalmente e fisicamente, e mi ha dato una consapevolezza tutta nuova, non solo di me stesso, ma anche del mondo.» Niels è un poeta, un giornalista, le parole non sono mai state un problema per lui. Improvvisamente, però, cominciano a sfuggirgli e Niels si trova alle prese con un completo blocco dello scrittore. Deciso a risolvere la crisi e armato di una buona dose di scetticismo, si iscrive a un «ritiro del silenzio», dieci giorni dedicati alla meditazione nella foresta svedese. Sembrerebbe facile, invece non lo è affatto. Sin dal primo giorno nel campo buddhista, Lyngsø si scontra con una difficoltà insormontabile a cui nulla lo aveva preparato: svuotare la testa dai pensieri. Nel campo sono banditi telefonini e computer, libri, strumenti musicali, perfino carta e penna. Stare in completo silenzio, senza poter scrivere e comunicare con nessuno, non sembra uno stato naturale per un essere umano ma si rivelerà, in realtà, il punto di partenza per un viaggio incredibile all’interno di sé, un’esperienza...

Storia linguistica della Sardegna

Storia linguistica della Sardegna

Autore: Eduardo Blasco Ferrer

Numero di pagine: 359

The book series Beihefte zur Zeitschrift für romanische Philologie, founded by Gustav Gröber in 1905, is among the most renowned publications in Romance Studies. It covers the entire field of Romance linguistics, including the national languages as well as the lesser studied Romance languages. The editors welcome submissions of high-quality monographs and collected volumes on all areas of linguistic research, on medieval literature and on textual criticism. The publication languages of the series are French, Spanish, Portuguese, Italian and Romanian as well as German and English. Each collected volume should be as uniform as possible in its contents and in the choice of languages.

Trattato del Ribelle

Trattato del Ribelle

Autore: Ernst Jünger

Numero di pagine: 136

Nei primi anni del dopoguerra, mentre si andava delineando quella integrazione planetaria nel nome della tecnica che oggi è sotto gli occhi di tutti, Ernst Jünger elaborò questo testo, apparso nel 1951, oggi più affilato che mai. La figura del Ribelle jüngeriano corrisponde a quella dell’«anarca», del singolo braccato da un ordine che esige innanzitutto un controllo capillare e al quale egli sfugge scegliendo di «passare al bosco» – dissociandosi, una volta per sempre, dalla società. Il Ribelle jüngeriano sente di non appartenere più a niente e «varca con le proprie forze il meridiano zero». Tutta l’eredità del nichilismo, del radicalismo romantico e della furia anti-moderna si concentra in questa figura, qui osservata come facendo ruotare un cristallo. Letto oggi, questo testo appare di una impressionante preveggenza, quasi un guanto di sfida gettato in nome di una libertà preziosa: «la libertà di dire no».

L'operaio

L'operaio

Autore: Ernst Jünger

Numero di pagine: 280

L’operaio apparve in Germania nel 1932, un anno prima dell’avvento di Hitler, suscitando entusiasmo, furore e scandalo. Mentre i più tardi capolavori di Jünger filtrano nel lettore una cristallina magia che fa emergere spazi atemporali, L’operaio affonda il coltello dell’analisi negli olocausti incandescenti della Prima guerra mondiale e nella tregenda socio-economica del dopoguerra, assumendo le sembianze di un saggio politico. È un equivoco curiosamente simile a quello in cui incorsero i lettori di Machiavelli. L’operaio è così poco legato al momento storico in cui fu scritto, e tanto meno alle scelte politiche della Germania in quegli anni, da risultare per metà interamente smentito dal corso degli eventi, e per l’altra metà paurosamente profetico. La tecnica, che lo spirito liberal-borghese del XIX secolo credeva docile e dominabile, strumento di progresso e democrazia, è invece forza mortifera che trasforma e distrugge. L’individuo borghese e romantico ne è stato stritolato. Suo successore più degno sarà l’operaio, figura svincolata da ogni connotato di classe o di stato sociale, che dominerà la tecnica trasformandola in forza costruttiva. Qualità ...

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