
Irresponsabili
Autore: Alessandra Sardoni
Numero di pagine: 272Dalla notte della Diaz al dramma degli esodati,il ritratto dei leader che non sanno fare i conti con i propri errori.
Dalla notte della Diaz al dramma degli esodati,il ritratto dei leader che non sanno fare i conti con i propri errori.
Vomero, quartiere tranquillo ma non troppo. Muore una donna, si chiama Adele Parodi. Dopo un’ora muore un’altra donna, si chiama Adele Parodi. Cosa significa una simile coincidenza dovrà chiarirlo Antonio Amabile, commissario che avrebbe preferito fare il musicista più che il poliziotto.
Banche d’affari e agenzie di rating operano a stretto contatto con le istituzioni da cui dovrebbero essere controllate, i governi sono retti da politici che fanno parte di gruppi esclusivi e non trasparenti come Bilderberg e Trilaterale. I popoli devono subire le decisioni della troika formata da Comunità europea, Fondo monetario internazionale e Banca mondiale, che mira solo a salvare i bankster appartenenti all’oligarchia finanziaria.La crisi economica globale messa in moto dallo scoppio della bolla dei mutui subprime nel 2007 ha polverizzato 40 milioni di posti di lavoro e messo a rischio i debiti sovrani di numerosi Stati europei. In questo libro il presidente di Adusbef, l’associazione che difende gli utenti dei servizi bancari, elenca i cleptocrati che stanno rubando il futuro alle nuove generazioni e che stanno attentando alla democrazia in Europa. Banchieri centrali, agenzie di rating, organi di controllo collusi con i criminali della finanza, associazioni di potenti che influenzano i governi delle democrazie europee: tutti i cleptocrati che ci stanno rubando il futuro in una sconvolgente rassegna di delitti finanziari. Elio Lannutti è presidente dell’Adusbef dal ...
Global leaders e thinkers presentano la loro analisi della ripresa lenta in Europa e specialmente in Italia, le politiche adottate e proposte per sormontare la crisi, e le prospettive di una crescita rapida nei prossimi anni.
L’Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente è pubblicato dal 1914. Presenta articoli originali e di sintesi sull’arte, l’archeologia, l’architettura, la topografia, la storia, le religioni, l’antropologia del mondo antico, l’epigrafia e il diritto. L’interesse è rivolto alla Grecia e alle aree della grecità attraverso il tempo, dalla preistoria all’età bizantina e oltre, nonché alle interazioni con l’Oriente, l’Africa e l’Europa continentale. L’Annuario è composto da tre sezioni: Saggi, Scavi e Ricerche e Atti della Scuola 2017, a cura di Emanuele Papi. Gli articoli vengono approvati dal Comitato Editoriale e da due valutatori anonimi. I contributi sono pubblicati in una delle seguenti lingue: italiano, greco, francese, inglese, spagnolo e tedesco, con riassunti in italiano, greco e inglese.
Questo libro completa l'opera in sei volumi Storia dell'IRI. Integra i volumi analitici che l'hanno preceduto con una trattazione incentrata sulle reciproche interazioni fra le vicende dell'Istituto e quelle attraversate dall'economia italiana: la crisi degli anni Trenta del Novecento, dalla quale l'IRI scaturì e al cui superamento, sotto la guida di Alberto Beneduce e di Donato Menichella, recò un apporto decisivo; la guerra e la ricostruzione postbellica; il 'miracolo economico', del quale l'IRI fu protagonista; la stagflation degli anni Settanta e le difficoltà degli anni Ottanta che, nonostante l'impegno profuso dall'IRI, sfociarono nella scelta politica della privatizzazione delle imprese pubbliche negli anni Novanta, sino alla liquidazione dell'Istituto. Il ristagno dell'economia lungo il ventennio seguito al crollo della lira nell'estate del 1992 ha coinciso con lo smantellamento del gruppo pubblico ma ha altresì riproposto le carenze del capitale privato. I limiti delle poche grandi imprese industriali rimaste e della miriade di piccole aziende nell'esprimere produttività attraverso la ricerca, l'innovazione, il progresso tecnico suscitano un duplice quesito: se la...
La crisi dell'Europa a sconvolto le nostre vite. È colpa dell'Europa o di qualcuno che vuole farcelo credere? Un'inchiesta per fare luce sugli intrecci tra finanza e politica che stanno corrodendo il futuro dell'Unione.
Atti terroristici, omicidi politici e agguati di mafia, dall’eccidio di Bronte alla scuola di BrindisiPrefazione di Massimo LugliFin dal 1860, il nostro Paese è stato insanguinato da attentati compiuti contro le massime autorità dello Stato e da massacri che hanno colpito centinaia di cittadini inermi. Dal re al papa, dai capi di partito agli uomini di governo, fino a magistrati, poliziotti, imprenditori e giornalisti, è lunghissima la lista delle vittime di una violenza che, col passare degli anni, non si è mai placata; al contrario, si è fatta sempre più ardita ed efferata, fino a invadere “zone franche” quali luoghi di culto (l’attentato contro la sinagoga di Roma, nel 1982) e di studio (la bomba contro la scuola di Brindisi nel maggio del 2012).A cambiare sono, di volta in volta, gli autori. E, da questo punto di vista, la nostra storia – oltre alle stragi compiute in tempo di guerra o quelle del terrorismo internazionale, comuni a tutto l’Occidente – è stata caratterizzata da anomalie criminali tutte italiane, come la mafia, il brigatismo e le cosiddette “stragi di Stato”, con inconfessabili complicità nei gangli più reconditi delle istituzioni.Il...
È diventata più forte dei partiti, del governo, del Parlamento e anche della finanza. Non vuole apparire, perché la sua forza è star dietro le quinte. Governa senza rispondere delle sue azioni. È un'oligarchia di tecnici dei numeri, delle formule giuridiche, delle teorie economiche. Non cambia, non cerca il consenso, non si presenta alle elezioni. Esercita il potere. È l'alta burocrazia dello Stato. Sono i consiglieri di Stato, i capi di gabinetto, i responsabili degli uffici legislativi dei ministeri, i tecnocrati della Ragioneria generale, alcuni alti dirigenti. Sono sconosciuti ai cittadini. Sono potenti, silenziosi, intoccabili. Scrivono le leggi e autorizzano gli emendamenti in Parlamento. Producono gli atti del governo e li giudicano nelle aule dei Tar e del Consiglio di Stato. Perfino la legge di Stabilità passa prima dalle loro mani e poi arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri. Sono conservatori per definizione. Se le riforme restano al palo è anche per questo. Alla Nomenklatura non conviene cambiare nulla di quel che c'è. È vero, i tecnici ci sono sempre stati. Ma – e questa è la novità – a partire dal progressivo declino dei partiti, la politica si...
Sono decenni che gli italiani lo sanno: il debito pubblico è un problema spaventosamente grande, tanto che sembra troppo enorme per essere affrontato. Solo Carlo Cottarelli riesce a raccontare in termini chiari e trasparenti come stanno davvero le cose, spiegando i concetti fondamentali senza tecnicismi e utilizzando una miriade di esempi che nascono dalla sua esperienza di dirigente al Fondo monetario internazionale e di commissario per la Revisione della spesa.
Questo libro parla di come la realtà economica viene percepita e, soprattutto, di come la si vuole far percepire. Parla di false informazioni che circolano da parecchio tempo e sono ormai considerate verità assolute che costituiscono, per molte persone, la realtà. Una volta le si chiamava “palle” o “bufale”, oggi si chiamano “fake news”. Carlo Cottarelli ci accompagna tra i molti pregiudizi che affollano le nostre idee sull’economia, come quelli sulle banche, che non presterebbero soldi perché se li vogliono tenere e che ci sarebbe toccato salvare con 60 miliardi di soldi pubblici. E poi le invenzioni sui tecnocrati, incapaci e corrotti, che ci avrebbero fatti entrare nell’euro a un cambio sbagliato. Proseguendo con le bufale sulle pensioni, secondo cui i problemi del nostro sistema previdenziale non deriverebbero dall’invecchiamento della popolazione, ma dalla perfidia di qualche ministro. E arrivando alle bugie sull’Europa e sul complotto dei poteri forti, oscure potenze nordiche che vogliono affamare i paesi mediterranei. Certo, spesso queste storie contengono elementi di verità. Se vogliamo capire l’economia italiana e quella mondiale è tuttavia...
Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!
Nasce dalla collaborazione di circa seicento professori che hanno passato almeno un lustro a confrontarsi con le problematiche della figura del preside, un manuale enciclopedico che affronta in modo sintetico ed esaustivo tutti gli argomenti oggetto dei concorsi MIUR. L’inusuale modalità di lavoro di gruppo ha consentito di trattare la materia sia in estensione sia in profondità, rendendo questo manuale uno strumento unico, aggiornato a gennaio 2020.
Vedi maggiori dettagli