
Carducci e la Rivoluzione. I sonetti di Ça ira
Autore: Stefania Baragetti
Numero di pagine: 272Istituto per la Storia del Risorgimento italiano - Biblioteca scientifica Serie II: Fonti - Vol. XCVII La corona dei dodici sonetti di Ça ira dà voce poetica alle riflessioni di Carducci sul "momento più epico della storia moderna", come egli stesso definì il Settembre 1792 in una nota posta in calce alla prima edizione del poemetto nel maggio 1883. Sullo sfondo dell'opera, il cui titolo riprende le parole del canto che risuonò nelle strade di Parigi, era anche il contrasto di interpretazioni sull'eredità della Rivoluzione francese, che la fase critica dei rapporti italo-francesi aveva riacceso fra moderati e democratici. Superate le asprezze della giovanile esperienza giambica, ma ancora animato da una forte passione civile, Carducci restituisce il senso degli episodi rivoluzionari "senza mistura di elementi personali", adottando una forma metrica del tutto insolita per un tema storico e rielaborando alcuni spunti delle narrazioni di Carlyle, Blanc e Michelet. Nei "settembrini", che inevitabilmente rinfocolarono le polemiche (l'autore replicò nei mesi successivi con una lunga e battagliera prosa apologetica), è riaffermato il valore non soltanto delle idee del 1789, ma...