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I romanzi arturiani in Italia

I romanzi arturiani in Italia

Autore: Ilaria Molteni

Numero di pagine: 445

Tra la seconda metà del Duecento e la fine del Trecento, la diffusione dei romanzi arturiani nella penisola italiana dà vita a un fenomeno culturale di lunga durata e dalle molteplici sfaccettature. Le storie della Tavola Rotonda catturano l’interesse di categorie di pubblico disparate, dai lettori delle Repubbliche marinare toscane e liguri ai sovrani angioini, fino agli esponenti dei regimi signorili, che ne fanno l’oggetto di trascrizioni, traduzioni, compilazioni, elaborazioni originali. In Italia, il nutrito numero di manoscritti arturiani copiati e miniati e la varietà di soluzioni testuali e figurative adottate dai vari codici testimoniano quanto il fenomeno sia stato vivace e trasversale. Questo libro, tramite lo studio dell’interazione tra contenuti testuali, corredi illustrativi e dinamiche di ricezione, mette in luce il ruolo centrale del mito arturiano e delle sue tante “appropriazioni” nei processi di costruzione identitaria e nelle politiche culturali dell’Italia dei comuni e delle corti.

Orlando innamorato

Orlando innamorato

Autore: Matteo Maria Boiardo , Andrea Canova

Numero di pagine: 1000

Il Boiardo tutto trasforma e rifoggia, e a tutto dà l'impronta sua propria. E dalla sua stessa fantasia trasse tanto, quanto assolutamente nessun altro poeta italiano, all'infuori di Dante. Pio Rajna Poche opere letterarie hanno avuto la forza rivoluzionaria del capolavoro di Matteo Maria Boiardo, noto dal Cinquecento come Orlando innamorato, ma il cui titolo originale più probabile è L'inamoramento de Orlando. Nell'immaginario cavalleresco fa il suo clamoroso ingresso l'amore, che sconvolge il cuore del casto Orlando spingendolo sulle tracce dell'affascinante Angelica, mentre anche altri guerrieri cristiani e saraceni inseguono invano la dama. È l'inizio di una storia nuova, che cambierà per sempre le regole del romanzo cavalleresco. La sorprendente narrazione di Boiardo è nutrita da una ricchissima quantità di influssi che mescolano generi e modelli diversi, dalle letterature classiche al Medioevo più favoloso, in un susseguirsi di invenzioni che aprono la strada al romanzo moderno. Il seguito sarà raccontato da Ludovico Ariosto nell'Orlando furioso.

Critica del testo (1998) Vol. 1/3

Critica del testo (1998) Vol. 1/3

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 328

Lavori in corso Corrado Bologna, Tiziana Rubagotti, «Talia dictabat noctibus aut equitans»: Baudri de Bourgueil o Guglielmo IX d’Aquitania? (p. 891-917) Ilaria Zamuner, Una sottoscrizione dedicatoria di Carlo I d’Angiò ad Alfonso X di Castiglia (p. 919-966) Maria Grazia Ciccarello Di Blasi, Il Quijote “apocrifo” di Dostoevskij (p. 967-983) Questioni Giorgio Brugnoli, Ancora sull’Epistola a Cangrande (p. 895-1008) Maria Serena Sapegno, Costanti, varianti, “arbitrarietà” dell’interprete: gli “oggetti” di Orlando e la critica tematica (p. 1009-1034) Rassegne Simonetta Bianchini, Chrétien de Troyes: dieci anni di edizioni recenti (p. 1035-1051) Recensioni Arianna Punzi, M. R. Jung, La legende de Troie en France au moyen âge (p. 1053-1061). Gioia Paradisi, K. Busby et alii (edd.), Les Manuscrits de Chrétien de Troyes: The Manuscripts of Chrétien de Troyes (p. 1063-1070). Roberto Antonelli, Giuseppe Billanovich, Petrarca e il primo umanesimo (p. 1071-1075) Schedario romanzo Introduzione (p. 1077) Elenco dei periodici spogliati (p. 1078) Varia (p. 1079), Storie e analogie (p. 1101), Provenzale (p. 1106), Francese (p. 1116), Catalano (p. 1127),...

Innovazione linguistica e storia della tradizione

Innovazione linguistica e storia della tradizione

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 434

Il volume propone una variegata casistica di studi in cui le peculiarità linguistiche di singoli manoscritti o insiemi di codici romanzi medievali vengono interpretate anche alla luce del più ampio contesto costituito dalle tradizioni testuali alle quali essi appartengono, o con le quali vengono in contatto. La ricchezza dei generi letterari e degli ambienti socio-culturali studiati in questi contributi permette di ragionare in maniera comparata su alcuni dei metodi e degli ambiti più produttivi per una prospettiva di ricerca che, indagando l’innovazione linguistica come elemento connaturato alla trasmissione manoscritta dei testi romanzi, la valorizzi in quanto fenomeno particolarmente rappresentativo del fitto interscambio culturale proprio dell’Europa medievale.

Moralitas Sancti Heustacii

Moralitas Sancti Heustacii

Autore: Giuseppe Marrani

Numero di pagine: 356

La Moralitas Sancti Heustacii è esponente tra i più autorevoli del corpus dei Misteri alpini, pregevole repertorio di otto testi drammatici provenzali tardo-medievali redatti e successivamente messi in scena in alcuni villaggi nei dintorni di Briançon in una forbice cronologica assai ristretta (tra la fine del Quattrocento e l’inizio del secolo successivo) e in un’area sorprendentemente circoscritta. L’edizione critica che qui si presenta si fonda su «un ritorno al testo nella prospettiva di una nuova e rigorosa trascrizione, maggiormente attenta alla fenomenologia grafica del copista, integrata da indagini particolareggiate volte ad accertare, con piglio scientifico, veste linguistica, connotati metrico-stilistici [e] modelli di riferimento», e acquisisce un particolare rilievo soprattutto se raffrontata alla recente ristampa anastatica (Kessinger Publishing, 2010) della prima e, fino a ora, unica edizione della sacra rappresentazione (1883).

Il racconto del Graal

Il racconto del Graal

Autore: AA. VV.

Dal Conte del Graal di Chrétien de Troyes al Parsifal di Wagner, fino ad arrivare al Pendolo di Foucault di Eco, il tema del Graal non ha mai smesso di ispirare poeti, scrittori e musicisti. Da sempre infatti questo oggetto metamorfico, dalla natura sfuggente, ha affascinato l’uomo fino a diventare una vera e propria leggenda. Questo libro offre una visione complessiva del dossier Graal con contributi di storici, filologi, antropologi, filosofi, storici dell’arte e delle religioni, archeologi, con un punto di vista scientifico e rigoroso: condurre il lettore in un viaggio nelle sfaccettature del mito del Graal è l’ambizione di questa raccolta di scritti multidisciplinari. Accurati nelle fonti e nella ricostruzione, i saggi si rivolgono non solo a un pubblico di studiosi specializzati, ma anche a curiosi e appassionati che vedono nella ricerca del Graal sia una sfida intellettuale che la storia di un’evoluzione interiore.

Metodi della singolarità

Metodi della singolarità

Autore: Adone Brandalise

La massima goethiana in cui la teoria viene fatta coincidere con i fenomeni stessi rappresenta una delle migliori assunzioni di un’esperienza che si propone continuamente al lettore non totalmente consegnato a precostituiti protocolli interpretativi: quella in cui il gesto essenziale di una scrittura la solleva dalla condizione di oggetto per farla divenire evento che mette radicalmente in questione le categorie di chi la interroga. Scarto questo in cui invenzione poetica, esercizio critico e speculazione filosofica lasciano trasparire una fibra omogenea, pur declinata in vario modo, di cui è possibile cogliere la portata quando tra esse si sviluppa un’interazione vissuta come necessaria. L’ascolto dei testi letterari, il prolungarsi della loro voce nel discorso critico, le risposte del pensiero alle evidenze con le quali poesia e arte non cessano di provocarlo, possono combinarsi nell’allestire lo spazio di un lavoro affine per natura e destino ai freudiani “compiti impossibili”.

Sens e razos d'una escriptura

Sens e razos d'una escriptura

Autore: Alessio Collura

Numero di pagine: 436

Il poema Sens e razos d’una escriptura, noto anche come Vangelo occitano di Nicodemo, è uno dei più interessanti della letteratura religiosa in lingua d’oc, eppure è stato fino a oggi sorprendentemente trascurato. Attingendo a diverse fonti, anche di natura apocrifa, il testo prende avvio dalla passione di Gesù e dai fatti che la seguirono – tra cui lo spettacolare spaccato della Discesa agli inferi del Signore – e prosegue tracciando una storia completa della salvezza, fino al Giudizio Finale. Malgrado la pluralità di materiali eterogenei usati dall’autore, il poema presenta una chiara unità stilistica. Ma si possono soprattutto riconoscervi precise finalità politico-religiose, che ci riportano all’ambiente dei francescani spirituali della Francia meridionale fra XIII e XIV secolo. Il poema sembra essere stato composto proprio nell’area geografica, tra Narbona e Montpellier, in cui operò in quel periodo il più grande esponente del francescanesimo occitano più radicale, Pietro di Giovanni Olivi. Alla sua teologia storica, di ispirazione gioachimita, fa pensare l’idea stessa, assolutamente originale rispetto alle altre rielaborazioni vernacolari del...

Tarocchi magici e cavallereschi

Tarocchi magici e cavallereschi

Autore: Marcello Simoni

Numero di pagine: 160

Perso in una biblioteca-labirinto, Marcello Simoni si aggira alla ricerca di un codice raro o un cimelio appartenente agli albori del Medioevo.Uno strano cigolio lo invita ad avanzare tra polvere e cose antiche e, alla luce di una candela, si imbatte in un curioso personaggio, seduto su un cavallo a dondolo. È Turpino, o meglio il suo ectoplasma, autore della Historia Karoli Magni et Rotholandi.In un’atmosfera di stupore e sogno, prende avvio un dialogo surreale nel tentativo di ricostrure la ‘verità’ sulla figura di Rolando (Orlando), tra storia, mito e letteratura. Altre ombre si paleseranno, tra cui Calvino, lo storico carolingio Eginardo, Turoldo (l’autore della Chanson de Roland), e ognuna dirà la propria tra scherzi ed erudizione.Dodici capitoli che si aprono con le dodici figure presenti sullo scudo di Turpino: Carlo Magno, la città di Pamplona, il cavallo Vegliantino, Rolando, il gigante Ferraù, Angelica e altri. Personaggi chiave della storia di Rolando, protagonisti di vicende che nei secoli, attraverso una tradizione filtrata da Turpino a Tasso, attraverso Ariosto, Boiardo e Pulci, si sono cristallizzati in figure simili agli arcani di un mazzo di tarocchi: ...

L'Officina dello sguardo

L'Officina dello sguardo

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 1246

I due volumi raccolgono contributi di autorevoli studiosi italiani e stranieri che, partendo dalla pluralità di orizzonti di interesse di Maria Andaloro, avviano inediti percorsi critici e storiografici. Se I luoghi dell’arte, titolo della prima serie di saggi, s’incentra sulla geografia artistica della Sicilia e del Mediterraneo, di Roma e di Bisanzio nel Medioevo, raggiungendo però anche territori ‘altri’, dall’Anatolia preistorica fino alla Cina, la seconda raccolta, Immagine, memoria, materia, sviluppa una varietà di affondi tematici che comprende gli sguardi dell’estetica, della critica d’arte, della diagnostica e del restauro, in omaggio al pensiero della studiosa, sempre volto a riunificare e al contempo a distinguere i molteplici ambiti del sapere artistico, in un’ottica di vitale complessità creativa.

Incastellamento in Sardegna. LÕesempio di Monteleone

Incastellamento in Sardegna. LÕesempio di Monteleone

Autore: Alessandro Soddu

Numero di pagine: 174

Edificato intorno al 1272 dai Doria nella regione del Nurcara (nella Sardegna nord-occidentale, alle spalle di Bosa), il castello di Monteleone costituisce un significativo esempio del fenomeno dell'incastellamento, che nell’isola è più tardo rispetto a quello documentato nell'Italia centrale e settentrionale (secoli X-XII). Già durante il periodo giudicale il Nurcara è oggetto delle strategie dei giudici e dell'aristocrazia locale, sia in ambito interno che in relazione con gli ordini monastici e con gli stessi Doria. L’affermazione di questi ultimi, nella seconda metà del Duecento, detta il cambiamento: la costruzione del castrum su un colle disabitato ha l’effetto di catalizzare il popolamento, mentre nel distretto l'insediamento, prima di carattere sparso, si concentra in una serie di villaggi. Monteleone, con il relativo borgo retto da un podestà, diventa così il fulcro politico-militare ed economico di un ampio territorio, guadagnandosi anche il ruolo di baluardo della signoria dei Doria dopo la conquista catalano-aragonese di Alghero nel 1354, accogliendo probabilmente parte delle popolazioni espulse dalla stessa Alghero a favore dei nuovi pobladors iberici....

Francesistica: 1995-1999

Francesistica: 1995-1999

Autore: Società universitaria per gli studi di lingua e letteratura francese

Numero di pagine: 774
La grant queste del Saint Graal

La grant queste del Saint Graal

Autore: Gianfranco D'Aronco , Roberto Vattori , Roberto Benedetti

Numero di pagine: 447
Chrétien de Troyes et la tradition du roman arthurien en vers

Chrétien de Troyes et la tradition du roman arthurien en vers

Autore: Annie Combes

Numero di pagine: 353

Ce volume explore les différentes formes de réécriture dont a fait l'objet Chrétien de Troyes, abordant aussi bien le rôle des critiques que les modalités de la reprise. La gamme va des cas d'intertextualité stricte à l'interdiscursivité et l'interculturalité où affleurent l'histoire et le mythe.

L'interpretatio nominis nelle commedie elegiache latine del XII e XIII secolo

L'interpretatio nominis nelle commedie elegiache latine del XII e XIII secolo

Autore: Armando Bisanti

Numero di pagine: 340

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