
Volume 1 Sezioni: 1. Ricordando Tiziano: lezioni e prospettive 2. Produzioni 3. Materiali e tecniche costruttive Come comitato scientifico e organizzativo, il compito che ci siamo assunti non è stato semplicemente rendere omaggio alla memoria di Tiziano Mannoni, e ricordarne l’opera a dieci anni dalla scomparsa, ma evidenziare cosa, e quanto, dei suoi insegnamenti è presente, e vitale, nelle ricerche che conduciamo. L’opera è rivolta soprattutto a chi non ha avuto l’occasione di conoscere l’uomo e il ricercatore che, a nostro avviso, più di altri si è distinto, in Liguria e non solo, per costruire un’archeologia a tutto tondo. Non diciamo ‘globale’ perché, come lo stesso Mannoni sosteneva negli ultimi anni, il termine può dare un’idea sbagliata: di chi eccede in ambizione, non riconosce la complessità dei problemi storici, confonde la propria ricerca con il tutto.
Guida alle società immobiliari si propone come una guida completa e affidabile per la costituzione e la gestione delle società immobiliari. Sono analizzati gli adempimenti connessi a ciascuna forma societaria, partendo da quelli richiesti per la costituzione per proseguire con l’esame dei criteri di funzionamento. Ampio spazio è dedicato all'analisi delle norme tributarie che risultano applicabili alle società (IVA, IRES, IRAP, imposte ipotecarie, catastali e di registro), alla determinazione del loro reddito e all’analisi degli adempimenti legati alla procedura di cessione di immobili, mediante la cessioni ei azioni o quote. Tra le novità della diciottesima edizione: - la disciplina IVA delle società immobiliari come modificata dal “Decreto sviluppo”; - la nuova normativa dell’IMU che ha sostituto l’ICI; - la disciplina sui beni delle società usati dai soci; - le nuove disposizioni sulle società di comodo. Le leggi di riferimento e le circolari più recenti, che disciplinano la gestione delle società immobiliari, sono richiamate e riportate nel testo attraverso appositi box, per consentire una consultazione pratica e operativa.
Senza alcuna pretesa di esaustività, questo testo si propone di contribuire all’approfondimento di alcuni aspetti che completano e armonizzano i procedimenti fotografici. Come manufatto, la fotografia mantiene ancora oggi molti segreti e la produzione artigianale ha permesso di implementare questo “nascosto” che spesso non verrà rivelato neanche da indagini sofisticate. Le fotografie portano insito un bagaglio di saperi tecnici depositati nelle cosiddette “ricette” che sono sostanziali al prodotto e al suo godimento. I contributi di questo scritto hanno lo scopo di definire i vari trattamenti che le fotografie subivano dopo che l’immagine si era rivelata al fotografo fino all’utilizzo da parte del pubblico come prodotto finito. Nel corso del tempo, infatti, le fotografie sono state “confezionate” in molti modi per esaudire le richieste di una clientela sempre più varia ed esigente: i vari trattamenti ad esse riservati avevano lo scopo, oltre che di migliorarle esteticamente, anche di proteggerle nel tempo. Si sono voluti evidenziare aspetti apparentemente secondari, ma che hanno un’importanza fondamentale perché ampliano, per lo studioso o semplicemente...
Le finiture murarie giocano un ruolo di primaria importanza nella percezione finale dell'architettura medievale, determinando in buona misura i valori cromatici, plastici e chiaroscurali espressi dalle pareti. Deperibilità, trascuratezza, mutamenti di sensibilità estetica hanno determinato nel tempo la perdita di un ricco repertorio di soluzioni tecniche che rimandavano ad una ben definita figuratività della fabbrica, mentre i restauri condotti a partire dal XIX secolo non hanno spesso compreso e saputo difendere soddisfacentemente questo patrimonio materiale fragile e minuto. L'indagine diretta condotta su numerose chiese medievali, particolarmente nel Lazio e in Abruzzo, ha restituito un ampio repertorio di finiture (su pietra e mattoni, giunti di malta, rivestimenti ecc.) ancora in parte conservate, consentendo di ricomporre una panoramica generale che rimanda a specificità territoriali e cronologiche dell'Italia centro-meridionale e di istituire relazioni precise con altri contesti costruttivi, soprattutto centro europei. L'approfondimento su tre interessanti fabbriche dell'Abruzzo interno, infine, nel restituire l'identità storico-artistica e le vicende di trasformazione ...
Le prospettive architettoniche sono un ponte che collega l’arte alla scienza, e la scienza all’arte; e questo ponte l’ha costruito la Storia. Sono un ponte perché nella realizzazione di queste rappresentazioni di architettura che ‘sfondano’ la compagine muraria non si possono raggiungere effetti illusionistici di sì grande potenza senza una consapevolezza delle leggi della proiezione centrale e senza una conoscenza quantomeno empirica dei complessi meccanismi della percezione visiva. Questo ponte l’ha costruito la Storia, pietra dopo pietra, dalle origini delle prime rappresentazioni prospettiche intuitive pervenuteci dall’epoca romana fino ad oggi, attraversando ere storiche, persone, evoluzioni culturali, nelle quali la prospettiva è via via maturata fino ad assurgere ad ambito di scambio teorico e applicativo fra pensiero artistico e pensiero scientifico. Questo secondo volume, che si pone in continuità con il primo omonimo pubblicato nel 2014, rappresenta un nuovo stato di avanzamento della ricerca, volta a definire un repertorio delle prospettive architettoniche in Italia, documentare le prospettive con le tecniche più avanzate di rilevamento e svelarne i...
Da più parti si lamenta un significativo aumento di potenziali minacce per la salvaguardia fisica e l’equilibrio sociale della città di Venezia, a scapito della qualità di vita per i residenti e di fruibilità per gli utenti esterni. Quali sono tali minacce, come misurarne l’incidenza sulla città? Quali invece i luoghi comuni da sfatare? Il volume descrive gli esiti di una ricerca (all’interno del Piano di Gestione UNESCO “Venezia e la sua Laguna”) sui i fattori di usura ‘fisica’ e ‘percettiva’ cui è sottoposto il Centro Storico e la valutazione della loro pericolosità, al fine di determinare criteri e strumenti di mitigazione. La molteplicità dei livelli di analisi ha permesso di costruire un quadro d’insieme ampio, tenendo in adeguata considerazione la forte interconnessione fra agenti di carattere naturale o antropico, i cui effetti risultano moltiplicati dalle reciproche interazioni.
Vedi maggiori dettagli