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Storia della letteratura tedesca. 1. Dal Medioevo al Barocco

Storia della letteratura tedesca. 1. Dal Medioevo al Barocco

Autore: Michael Dallapiazza

Numero di pagine: 214

Una storia della letteratura, agile ed attuale, pensata per il pubblico italiano, che considera il fenomeno letterario nel contesto degli eventi politici e sociali dei paesi di lingua tedesca. Giuliano Baioni Questo volume, dal Medioevo al Barocco, si sviluppa attorno al concetto centrale del Reich medievale, del Sacro Romano Impero ideato da Carlo Magno, portato al massimo splendore dagli imperatori di casa Hohenstaufen e naufragato nel complesso gioco degli interessi contrastanti tra Stato e Chiesa.

Il viaggiatore leggero

Il viaggiatore leggero

Autore: Alexander Langer

Numero di pagine: 416

Articoli per giornali e riviste, interviste e ritratti di persone; resoconti di viaggi e di amicizie; appelli per campagne militanti e spiegazioni sul funzionamento delle istituzioni; digressioni autobiografiche, confessioni personali: una vita straordinariamente ricca, «a cavallo tra lingue e culture, tra Germania e Italia e tra ebraismo e cattolicesimo».

Una passione tedesca chiamata... insalata di pasta!

Una passione tedesca chiamata... insalata di pasta!

Autore: Rafik Schami

Numero di pagine: 146

Nei primi anni Settanta Rafik Schami si trasferisce in Germania, dove osserva la vita quotidiana della sua patria d’elezione con uno sguardo stupito e vivace. L’autore ha un fiuto particolarmente sensibile per gli aspetti più “esotici” dei tedeschi, ad esempio l’imperturbabile ostinazione con cui, invitati a cena, portano una bella marmitta di... insalata di pasta, come narrato dal protagonista del racconto che dà il titolo alla raccolta. Grazie alla sua opera narrativa, accattivante e ironica, Schami appare non solo come talentuoso esponente della letteratura tedesca di immigrazione, ma anche importante mediatore tra cultura orientale e occidentale.

1918

1918

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 312

Per l’Europa centrale, l’autunno del 1918 rappresentò non solo la fine di un’epoca incarnata dalle dinastie imperiali ma anche l’inizio di un mondo nuovo. Si mescolarono e sovrapposero elementi antichi e moderni, residui dell’ancien régime e manifestazioni della nascente società di massa e consumistica, visioni apocalittiche e utopie. Sullo sfondo della sconfitta militare, del crollo di imperi secolari, di rivoluzioni nazionali e sociali, emersero le grandi questioni del primo dopoguerra: tensioni sociali, nazionalismo ed europeismo, traumi postbellici, problematiche di genere, conflitti etnici e generazionali, avanguardie artistiche, memoria e rappresentazione. Da una prospettiva storica e letteraria, i saggi qui raccolti invitano a interrogarsi su questi temi che, a più di cent’anni da quella cesura che sconvolse l’Europa, continuano ad animare il dibattito politico e culturale della contemporaneità.

Peccati capitali veniali

Peccati capitali veniali

Autore: Eva Menasse

Peccati capitali veniali descrive la vita nella società contemporanea, di cui offre un’analisi letteraria lucida e originale. L’autrice prende spunto dai sette peccati capitali medievali – Accidia, Gola, Lussuria, Ira, Superbia, Invidia e Avarizia –, che vengono interpretati in chiave moderna come semplici difetti di carattere, comuni a tutti noi esseri umani. Ognuno dei sette testi ruota intorno a un particolare peccato, ma i racconti non sono affatto di matrice religiosa: i peccati vengono invece interpretati come una sorta di archetipo comportamentale. Sono onnipresenti e, anche se sembrano soltanto delle piccole debolezze, a lungo andare distruggono la vita dei protagonisti, impediscono il raggiungimento della felicità e possono persino essere letali. Questi “peccati” causano comportamenti superficiali e spietati, equilibri affettivi precari, grettezze e meschinità, provocando una sofferenza che nel libro viene esorcizzata con ironia e scherno, in buon stile viennese.

L'altro crinale. La battaglia di Solferino e San Martino letta dal versante austriaco

L'altro crinale. La battaglia di Solferino e San Martino letta dal versante austriaco

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 639

1047.2

Storia della letteratura tedesca. 2. Dal Settecento alla prima guerra mondiale

Storia della letteratura tedesca. 2. Dal Settecento alla prima guerra mondiale

Autore: Ulrike Kindl

Numero di pagine: 530

Una storia della letteratura, agile ed attuale, pensata per il pubblico italiano, che considera il fenomeno letterario nel contesto degli eventi politici e sociali dei paesi di lingua tedesca. Giuliano Baioni Questo volume, dal Settecento al 1914, prende in esame il processo del lento divenire dello Stato nazionale tedesco, conclusosi nel 1870-71 con la fondazione del Secondo Reich guglielmino, e il successivo periodo che vede presenti nel mondo tedesco due imperi: la Germania appena nata e il plurisecolare impero asburgico, che tramonterà con la prima guerra mondiale.

La scuola dell'autonomia provinciale. Cenni storici e profili statuari, ordinamentali e legislativi della scuola nella provincia autonoma di Bolzano

La scuola dell'autonomia provinciale. Cenni storici e profili statuari, ordinamentali e legislativi della scuola nella provincia autonoma di Bolzano

Autore: Claudio Vidoni

Numero di pagine: 478
Cesare De Lollis tra filologia romanza e letterature comparate

Cesare De Lollis tra filologia romanza e letterature comparate

Autore: Diego Stefanelli

Numero di pagine: 392

Cesare De Lollis fu uno dei più importanti filologi romanzi italiani fra Otto e Novecento. Formatosi all’interno della scuola storica, visse in prima persona la crisi culturale e metodologica di inizio secolo, mettendo in discussione il metodo dei maestri e avvicinandosi all’estetica crociana. La sua concezione della filologia romanza lo portò a uscire dai confini del Medioevo e a inoltrarsi nella Modernità, con uno sguardo intrinsecamente comparato alle tradizioni letterarie dei paesi romanzi (Italia, Francia e Spagna in particolare). Il volume offre un’approfondita indagine sui più importanti campi di studio del filologo abruzzese, rintracciando continuità e discontinuità di un percorso critico complesso e variegato.

Programmi di scambio con i paesi di lingua tedesca e dimensione interculturale

Programmi di scambio con i paesi di lingua tedesca e dimensione interculturale

Autore: Federica Ricci Garotti , Maurizio Rosanelli

Numero di pagine: 252
Quale università? Anno accademico 2013-2014. Guida completa agli studi post-diploma

Quale università? Anno accademico 2013-2014. Guida completa agli studi post-diploma

Autore: Vincenzo Pavoni

Numero di pagine: 530
Nazionalismo

Nazionalismo

Autore: Eric J. Hobsbawm

Numero di pagine: 420

Negli ultimi vent'anni una parola si è andata imponendo sempre più nel discorso pubblico: «nazionalismo». Un termine legato a doppio filo con la storia del Novecento e oggi al centro dell'azione politica di molti partiti. Forze che si oppongono alla spinta imperante della modernità, quella globalizzazione che tende a trasformare radicalmente - o addirittura a spazzar via - confini e caratteri nazionali. Hobsbawm, senza dubbio uno degli storici più acuti e influenti dei nostri tempi, ha compreso prima e meglio di molti altri cosa comportasse questo recupero dei concetti di patriottismo e nazionalismo. Pur da posizioni fortemente critiche, non ha mai commesso l'errore di liquidare il fenomeno come assurdo, riconoscendone invece le radici, l'importanza e l'impatto sociale, e chiarendo le responsabilità che gli studiosi hanno a riguardo. Se, ricordava spesso, un tempo era convinto che gli storici non potessero causare disastri, a differenza di architetti e ingegneri civili, si era infine dovuto ricredere: nelle mani dei nazionalisti la storia può uccidere più persone di un progettista incapace. In questa raccolta di scritti, saggi e interventi pubblici possiamo apprezzare...

La fine della cultura

La fine della cultura

Autore: Eric J. Hobsbawm

Numero di pagine: 320

Qual è il destino della cultura novecentesca ora che il mondo in cui è nata non esiste più? Il grande studioso Eric Hobsbawm - che con le sue ricerche ha trasformato la storiografia del Novecento - ha dedicato in una vita di studi ampio spazio ai mutamenti, profondi e irreversibili, che hanno segnato il XX secolo, e in questo volume ripercorre i momenti decisivi dell'evoluzione delle forme culturali nel corso del Novecento. Spaziando dai valori della civiltà borghese mitteleuropea alle avanguardie artistiche, dai grandi miti del cinema americano fino alla combinazione di tecnologia e consumo di massa che caratterizza lo scenario culturale in cui viviamo, Hobsbawm spiega perché le arti del nuovo millennio non possono essere comprese senza guardare al Novecento e, allo stesso tempo, ci offre riflessioni, idee e storie che del "secolo breve", ma interminato, restituiscono tutta la complessità, le interferenze e gli attriti.

Manuale di comunicazione, sociologia e cultura della moda: Performance

Manuale di comunicazione, sociologia e cultura della moda: Performance

Autore: Antonella Giannone

Numero di pagine: 188
Storia della letteratura tedesca. 3. Il Novecento

Storia della letteratura tedesca. 3. Il Novecento

Autore: Ulrike Kindl , Michael Dallapiazza , Claudio Santi

Numero di pagine: 356

Una storia della letteratura, agile ed attuale, pensata per il pubblico italiano, che considera il fenomeno letterario nel contesto degli eventi politici e sociali dei paesi di lingua tedesca. Giuliano Baioni Questo volume, dal 1914 alla riunificazione della Germania, illustra i destini della cultura tedesca all'ombra dei complessi avvenimenti della sua storia. Dopo gli orrori del Terzo Reich, la cultura si trovò di fronte alla prova più ardua: riscattare l'immensa eredità culturale tedesca dalle colpe e dall'infamia della dittatura nazista e riabilitare la nazione come parte di un'Europa democratica e civile.

La filosofia di Levinas

La filosofia di Levinas

Autore: Giovanni Ferretti

Numero di pagine: 368

L’opera offre una delineazione globale della filosofia di Emmanuel Levinas, morto a quasi novant’anni sul finire del 1995 e ormai da annoverarsi tra le grandi figure non solo della filosofia ma dell’intera cultura del novecento. Lo stile del nostro lavoro cerca di coniugare la rigorosità scientifica dell’interpretazione con un’esposizione piana e progressiva, rivolta anche ai non filosofi di professione e agli studenti universitari. Per un verso si è quindi cercato di evitare la banalizzazione di Levinas in poche formule stereotipe. Per altro verso, coscienti della complessità del pensiero e della scrittura di Levinas, si è cercato di condurre progressivamente a leggere e gustare direttamente le sue opere fondamentali, ormai veri e propri “classici” ma di difficile lettura e comprensione per chi non vi fosse preparato in modo appropriato. Il nostro lavoro, messo alla prova in alcune sue parti in forma di dispense universitarie, si presenta quindi anche come un’introduzione alla lettura di tali opere e come un loro commentario. Levinas non ha semplicemente contrapposto l’esperienza religiosa alla filosofia, ma ha cercato di scoprire nella prima le valenze...

Il borghese fa il mondo

Il borghese fa il mondo

Autore: Francesco de Cristofaro , Marco Viscardi

Secondo alcuni il mondo è una biblioteca; ma se persino le stelle fisse, fisse non sono, allora una biblioteca non sarà un luogo ordinato quanto piuttosto un tentativo, una possibilità, una sfida all’ordine. Il borghese fa il mondo davanti ai suoi libri, ma i suoi libri lo guardano, lo impensieriscono e lo provocano fino ad annientarlo. Questo libro, scaturito dal lavoro che l’Opificio di Letteratura Reale di Francesco de Cristofaro e Giovanni Maffei ha condotto negli ultimi anni, studia l’immaginario della borghesia attraverso un ampio corpus di opere, giudiziosamente accoppiate, suddivise in tre movimenti (il borghese / fa / il mondo) e infine indagate con spirito libero: per esempio, la solitudine di Robinson si rispecchia in quella di Gesualdo, Maigret e Sherlock Holmes pipano in compagnia, la silhouette di Tristram Shandy è risucchiata dal sottosuolo di Dostoevskij, Barry Lyndon duella con i duellanti di Conrad, il borghese gentiluomo si pavoneggia al fianco di Totò-Sciosciammocca. Ancora, i villeggianti goldoniani conversano con il commesso viaggiatore Willy Loman; e il farmacista Homais, già segreto beniamino di Flaubert, flirta mostruosamente con Homer Simpson. ...

Occitano in Piemonte

Occitano in Piemonte

Autore: Luisa Pla-Lang

Numero di pagine: 281

Quando si pensa all'Occitania come realtà geografica ci si sofferma spesso su determinate regioni della Francia e della Spagna. Dal 1999 però, la lingua occitana parlata in alcune valli piemontesi viene riconosciuta anche dallo Stato italiano con la legge 482. Interesse di studio della ricerca sono soprattutto queste vallate in cui ancora oggi si pratica questa lingua minoritaria e dove fino a pochi decenni or sono, la popolazione parlava occitano in modo incosciente. Sulla base dei risultati di un'indagine svolta tra gli abitanti autoctoni delle valli, tenendo particolarmente presente gli aspetti che riguardano lo sviluppo di una coscienza linguistica, si è cercato di capire se le evoluzioni politiche e la conseguente rinascita culturale degli ultimi anni sono da considerare come la riscoperta di una propria identità occitana da parte dei valligiani piemontesi oppure è il risultato di uno sforzo puramente intellettuale.

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