
Le vicende contemporanee della comunità ebraica possono, con le opportune mediazioni, essere paradigmatiche anche per altre minoranze di più recente presenza nel nostro paese. La rilettura di queste vicende sotto il profilo educativo consente una conoscenza più approfondita di questa piccola ma significativa comunità, testimone, per sè e per tutti, delle difficili prove della libertà anche nel nostro presente, e sollecita con nuove consapevolezze alle sfide di una convivenza interculturale che sia pratica quotidiana di civiltà.
Il volume riflette alcune delle tematiche del progetto PRIN “Rappresentazioni linguistiche dell'identità. Modelli sociolinguistici e linguistica storica” che sono state al centro di un incontro scientifico organizzato dall’Unità di Ricerca di Chieti e Pescara, tenutosi dal 29 al 31 maggio 2014. Lo scopo del volume è quello di tentare un primo e sia pur parziale bilancio dei risultati ottenuti nell’ambito della trasferibilità a fasi linguistiche del passato di principi, assunti e modelli elaborati nell’ambito della moderna sociolinguistica. I contributi raccolti in questo volume coprono aspetti diversi del contatto interlinguistico sia sul piano teorico che sul versante più strettamente applicativo. Nel primo ambito particolare attenzione è stata dedicata tanto ai modelli di riferimento, sia interni che esterni, quanto alla collocazione dei fenomeni e dei prodotti del contatto a livello di discorso e a livello di sistema. Nel secondo ambito si raccolgono una serie di studi dedicati a situazioni diverse sia dal punto di vista cronologico sia per quanto concerne i codici di volta in volta in contatto; l’arco cronologico su cui si distribuiscono i casi analizzati va...
Gli dei di Ausonia se ne andarono, ed il suo cielo con essi! - esclamò Giacomo Boswell1, fiore di galantuomo inglese, levando la faccia in alto e ricevendovi bravamente in mezzo uno sbuffo di acqua piovana. Il vetturino che lo menava, non intendendo bene codesta dotta esclamazione, tacque e, seduto alla peggio su le stanghe del calesse, continuò a toccare il cavallo perchè accelerasse il passo. Il signor Giacomo, tra lamentoso e stizzito, ripigliò a proferire più forte: - Ed è egli questo il tanto vantato cielo d'Italia?Allora poi il vetturino non si potè più reggere; e quantunque la domanda non fosse volta a lui, bensì a tutto il genere umano, egli, a ragione reputandosi particola di questo genere, pensò gli spettasse il diritto di rispondere per tutti, ed invero rispose: - Sia benedetto! io glielo aveva pure avvisato innanzi di partire da Pisa: l'acqua è in terra, ma vostra signoria che cosa ha saputo replicarmi? «Non importa.» Lo ha ella detto, sì o no? Adesso, se ciò che si prevedeva accadde, non ci rimane a fare altro che quello che mi lasciò detto mio padre.
Questo manuale presenta una trattazione sistematica, sia sincronica che diacronica, del friulano, esaminando, tra l’altro, la varietà dialettale e il plurilinguismo regionale (friulano, italiano come lingua tetto, veneto, tedesco, sloveno). Vengono esaminati in maniera approfondita anche aspetti sociolinguistici e di politica linguistica, come p.e. problemi legati alla normalizzazione, con particolare attenzione alla grafia, all’attività lessicografica, all’utilizzo del friulano nei (nuovi) media e alla didattica.
La discussione relativa ai temi della simbologia del vestire è infinita. Sia l’antichità, sia le culture umane attuali offrono patrimoni inesauribili e sterminate possibilità di ricerca e di studio. La cronaca, poi, quotidianamente offre nuovi spunti: positivi quando appaiono nuove idee, nuove creatività, nuove suggestioni, negativi quando la moda si interseca drammaticamente con la vita. La recente proposta di un codice di autoregolamentazione per limitare le conseguenze della diffusione dei disturbi alimentari nervosi in relazione ai modelli di comportamento e di bellezza offerti dal mondo della moda ha suggerito a uno stilista la brillante idea di portare in passerella una bambina di cinque anni con scritto sulla maglietta “I love diet” («La Repubblica» 28 gennaio 2007). È auspicabile che anche nella riflessione qui condotta si possano trovare motivi validi per ridimensionare questo modo falsamente casual di giocare con la vita delle persone per procurarsi facili pubblicità. Dietro le magliette, dietro gli oggetti di abbigliamento apparente-mente semplici, ci sono valori, significati, simboli che rischiano di non essere riconosciuti e per questo di risultare mal...
Il volume dal titolo Identità e discorsi, curato da Laura Mariottini, raccoglie i contributi che amici, colleghi e allievi diretti e indiretti offrono a Franca Orletti. L’attività scientifica e didattica della studiosa nell’ambito della sociolinguistica, della linguistica applicata e della pragmatica è molto ampia e ha rappresentato una fonte di spunti e di conoscenze in contesti molteplici. Per questo gli autori le rendono omaggio dedicandole una raccolta di saggi, nella cui ideazione e struttura si sono voluti accostare ambiti di studio diversi e incrociare competenze disciplinari differenti su un unico tema: l’identità. Il risultato è uno strumento multi e inter-disciplinare, quanto mai aggiornato, per avvicinare studiosi e studenti a tematiche centrali e trasversali nella società umana di tutte le epoche, quali l’espressione e la costruzione personale e istituzionale, orale e scritta, pubblica e privata del sé.
Con lo sguardo feroce ma sempre emotivamentecompromesso, con il brio e la capacità di affondo psicologico, Piperno ci racconta la storia di un uomo di successo giunto improvvisamente alla resa dei conti con il proprio narcisismo e le proprie infantili fragilità.
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