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La scrittura teatrale nel Novecento

La scrittura teatrale nel Novecento

Autore: Gaetano Oliva , Serena Pilotto

Numero di pagine: 219

L’intento di questo volume è quello di mettere in evidenza da un lato la teoria e la presentazione dei testi teatrali e dall’altro di fornire dei materiali di lavoro; il presente studio inoltre vuole offrire un modo più personale, meno passivo, anche se per certi aspetti più difficile, di entrare in contatto con la messinscena, quando questa si basa su un testo destinato al teatro: la lettura del testo stesso. Il libro si sofferma sul concetto di interpretazione e in particolare sul rapporto tra autore-attore per la realizzazione della messinscena del testo teatrale. Inoltre prende in considerazione lo sviluppo del laboratorio di scrittura creativa in relazione alla scienza dell’Educazione alla Teatralità. A partire da una breve analisi degli aspetti salienti della creatività in rapporto al linguaggio della scrittura, si toccano i principali momenti in cui si è concretizzato il fenomeno della scrittura creativa, considerandone i principi pedagogici e culturali.

A Brave Journey

A Brave Journey

Autore: Ilaria Franciotti

Numero di pagine: 90

Gli schermi sono lo specchio della società rappresentata da chi detiene il potere – quasi sempre uomini. Per tale ragione, scrivere e analizzare personaggi femminili nell’audiovisivo è una pratica sempre più urgente. Partendo da un approccio femminista l’autrice ci accompagna in un viaggio ancestrale, quello dell’Eroina, utilizzando il cinema come medium prediletto per raccontare un percorso ciclico e universale, scandito in tappe. Mentre l’Eroe affronta una scoperta, l’Eroina si trova alle prese con una riscoperta di ciò che era ma che aveva dimenticato di essere: il focus del suo viaggio è quello di oltrepassare l’idea che le consapevolezze, le ambizioni e i sogni femminili non siano validi come quelli maschili, a differenza di ciò che afferma Joseph Campbell secondo il quale nella tradizione mitologica la donna rappresenta unicamente la meta da raggiungere da parte del protagonista maschile.

Il segreto dei giganti

Il segreto dei giganti

Autore: Timothy Ferriss

Timothy Ferriss è molto più di un mental coach: è diventato ormai un campione del web, con milioni di follower, e con i suoi libri, “Bibbie” del saper vivere, ha catturato legioni di lettori. Di sicuro è uno che non ha paura di niente: ogni volta che si prefigge di imparare qualcosa, che sia una lingua orientale, un’arte marziale, una strategia infallibile di management, Tim sa come fare. Ma Ferriss è diventato quello che è oggi perché ha tratto ispirazione da tanti giganti, come li chiama lui, che ha scovato in giro per il mondo, ciascuno maestro nella sua disciplina. E da loro ha carpito i segreti che li hanno resi le persone che sono oggi. Maghi degli scacchi, divi hollywoodiani, militari pluridecorati, super-atleti, scrittori da milioni di copie, grandi manager, guru della meditazione, star della medicina, assi della finanza: basta scegliere il personaggio più affine ai nostri sogni, la nostra icona. Qui ritroviamo distillato il “Ferriss-pensiero”, nonché il suo istinto infallibile per il meglio di tutto ciò che è mainstream, cultura di massa. Entreremo in possesso di una vera e propria cassetta degli attrezzi, un kit di strumenti per cambiare la nostra...

Maleficent's Journey

Maleficent's Journey

Autore: Franciotti Ilaria

Negli ultimi decenni l'attenzione di critici e studiosi di cinema è stata principlamente rivolta allo studio delle poetiche autoriali e alle questioni stilistiche e formali del film. Raramente si è dato rilievo allo studio rigoroso della sceneggiatura, relegato agli story analist hollywoodiani la cui professione è scrivere per chi scrive, e quindi lasciando uno spazio da colmare nel livello teorico dei narrative studies contemporanei. Uno degli approcci più comuni quando si parla di stile del film è quello di tralasciare completamente il discorso sulla sceneggiatura (che si menziona solamente quando la discussione verte sul contenuto filmico), come se quest'ultima non facesse parte a pieno titolo dell'impianto formale dell'opera. Il presente studio vuole dimostrare come la sceneggiatura costituisca un progetto, un'ossatura che permette al film di esistere; tutto ciò indagando l'impianto narrativo del film Maleficent (2014), dal mondo narrativo (ambienti e personaggi) alla struttura, passando per i vari processi di adattamento subiti e per un breve excursus sul processo produttivo e distributivo del film.

L'arte fuori di sé

L'arte fuori di sé

Autore: Andrea Balzola , Paolo Rosa

Numero di pagine: 240

“La Rete come forma simbolica ha il valore che ebbe l’invenzione della prospettiva” Paolo Fabbri L’arte è fuori di sé perché sta vivendo una crisi d’identità senza precedenti, ingabbiata in un sistema autoreferenziale per addetti ai lavori, pilotato più da logiche di mercato e di immagine che da una sincera ispirazione, lontano dal vissuto e dalle sensibilità della gente. L’arte è fuori di sé perché sono esplosi tutti i codici e i confini. Il pubblico e gli stessi studiosi faticano a valutare che cosa sia arte e cosa non lo sia, e molti la confondono con la pubblicità, il design, la comunicazione, o con la mera replica di frammenti di realtà. Ma l’arte è fuori di sé soprattutto perché la rivoluzione digitale ha generato una trasformazione antropologica dei comportamenti e delle relazioni sociali, che incide profondamente sull’identità dell’arte e sul ruolo dell’artista. Il manifesto per l’arte nella sua maturità digitale.

L'arte di Eduardo. Le forme e i linguaggi

L'arte di Eduardo. Le forme e i linguaggi

Autore: a cura di Roberto De Gaetano e Bruno Roberti

L’arte di Eduardo non è un’arte tra le altre, è qualcosa di più. È una delle immagini in rilievo che nel Novecento ha raccontato la ricerca impossibile, ma irrinunciabile, dell’umanità dell’umano che la grande arte non ha smesso e non smetterà di compiere, e ha radicato questa ricerca nello spazio-tempo di una nazione, l’Italia, e a partire da una città, Napoli, che sui confini permeabili dell’umano e del non-umano, della vita e della morte, ha costruito impareggiabili “monumenti” estetici.

Teatro e avanguardie storiche

Teatro e avanguardie storiche

Autore: Roberto Tessari

Numero di pagine: 234

Fondata su un ricco confronto dei documenti più significativi, una interpretazione innovativa delle poetiche e delle fenomenologie spettacolari e drammaturgiche delle avanguardie storiche, che ne mette in luce la ricerca sperimentale mirata alla totale trasformazione dei concetti stessi di teatralità e teatro.

Teobaldo Ciconi

Teobaldo Ciconi

Autore: Gaetano Oliva

Numero di pagine: 960

Teobaldo Ciconi, poeta, giornalista, traduttore e drammaturgo, pur non avendo una pratica reale della scena, compose drammi che rappresentarono una vera e propria spaccatura e rivoluzione rispetto alla tradizionale drammaturgia del tempo; fu la sua assidua frequentazione di compagnie teatrali che gli permise di sviluppare e affinare un occhio attento al passaggio dal testo alla scena, tanto che la sua scrittura risultò visibilmente influenzata dal continuo sguardo al palcoscenico. Emilio Mattei lo definì «uno scrittore così veemente nel suo amore di patria, così puro e disinteressato nei suoi affetti e nelle sue amicizie, così alto nel suo concetto di arte, così sereno nelle sue sventure». Ma questi suoi – e di tanti altri – apprezzamenti non aiutarono Ciconi ad essere ricordato fino ai giorni nostri come uno dei più significativi drammaturghi ottocenteschi, tanto che ben poco si conosce di questo nobile e austero commediografo. Il suo nome risuona forse familiare a qualcuno perché legato ad un’opera come La statua di carne che è piuttosto conosciuta ma più per la sua riduzione cinematografica che per la sua reale origine drammaturgica. Ciconi si inserì nel...

«L’ora è confusa e noi come perduti la viviamo». Leggere Pier Paolo Pasolini quarant’anni dopo

«L’ora è confusa e noi come perduti la viviamo». Leggere Pier Paolo Pasolini quarant’anni dopo

Autore: Francesca Tomassini , Monica Venturini

Numero di pagine: 182

Nella ricorrenza del quarantennale della morte di Pier Paolo Pasolini abbiamo ritenuto necessario riportare al centro del dibattito culturale la questione del rapporto tra lettura critica e opera pasoliniana. Da qui è nata la volontà di organizzare un convegno che ha visto la partecipazione di importanti studiosi della materia, di diverse generazioni e scuole che, attraverso interventi inediti, hanno avviato un’attenta e originale rilettura dell’intera officina pasoliniana, nel tentativo di privilegiare il testo rispetto al gesto, trovando in essa materia su cui misurare indagini linguistiche e letterarie. Le giornate di studio – tenutesi all’Università di Roma Tre, il 10 e l’11 dicembre 2015 e articolate in nuclei omogenei – di cui questo volume raccoglie gli atti, rappresentano una conferma dell’inesauribile vitalità dell’opera pasoliniana che continua a svelarsi in nuove ed inedite risonanze.

Il teatro dei registi

Il teatro dei registi

Autore: Roberto Alonge

Numero di pagine: 202

Dai precursori della regia teatrale nella Parigi degli anni Trenta dell'Ottocento ai suoi padri fondatori – Stanislavskij, Mejerchol'd –, ai molti interpreti contemporanei, italiani e stranieri – da Strehler a Ronconi, da Kantor alla Mnouchkine, da Grotowski a Eugenio Barba –, Roberto Alonge presenta i grandi maestri che hanno ‘inventato' la regia, ne hanno fatto un'arte e ancora oggi ne rinnovano quotidianamente l'essenza.

Testi con-testi. Saggi su Chiari, De Roberto, Alvaro e altro

Testi con-testi. Saggi su Chiari, De Roberto, Alvaro e altro

Autore: Alessio Giannanti

Numero di pagine: 184

Testi con-testi raccoglie in undici capitoli altrettanti interventi critici, editi o inediti. È un titolo programmaticamente duplice, perché evoca sia la relazione tra le parti (appunto testi con testi), sia il contesto, che sembra ormai diventato démodé, ma al quale si dovrà sempre guardare per continuare il viaggio ermeneutico nella letteratura. Gli argomenti sono l’America nel romanzo settecentesco di Pietro Chiari; una trilogia derobertiana su risorgimentalismo critico, novelle di guerra e teatro; un dittico alvariano, dedicato ad un avantesto dell’Età breve ed all’immagine della città nella trilogia delle Memorie del mondo sommerso. Completano il quadro altri soggetti, solo apparentemente distanti: le riscritture del libro Cuore fino ai giorni nostri e la letteratura dalle periferie, che comprende sia la poesia in dialetto di Ignazio Buttitta e di Paolo Bertolani, sia la narrativa di Maurizio Maggiani. Il finale è lasciato a una riflessione sugli archivi letterari e la filologia ai tempi della metamorfosi digitale, a partire da un caso concreto e attualissimo: il “Fondo Autografi Scrittori Sardi”.

Mozart all'opera

Mozart all'opera

Autore: Giovanni Bietti

Numero di pagine: 316

Uno dei migliori divulgatori musicali di oggi ci conduce all'interno delle tre opere italiane di Mozart – Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte – analizzandole dal punto di vista drammaturgico e musicale. Corrado Augias, "Il Venerdì di Repubblica" Giovanni Bietti – comunicatore maieutico, custode amabile e tuttavia fermissimo della civiltà musicale d'Occidente – riesce a darci con queste pagine una guida di altissima qualità, in cui tutto si colloca armoniosamente al proprio posto: le idee generatrici, le fonti, i libretti, la vicenda compositiva, la fortuna di Mozart presso il pubblico. Una grande lezione di stile. Quirino Principe, "Il Sole 24 Ore" A molti la trilogia di opere creata da Mozart e Da Ponte può ricordare quelle belle sconosciute che si incrociano a teatro e incantano al primo sguardo. Capita spesso di rivederle e di sentire rinnovato il loro fascino. Si vorrebbe sapere tutto di loro, ma a chi chiedere? Giovanni Bietti accompagna il lettore alla scoperta della musica, spiegando come Mozart abbia dato vita a tre creazioni che ancora oggi stupiscono il loro pubblico. Liana Püschel, "L'Indice"

L'artificio e l'emozione

L'artificio e l'emozione

Autore: Luigi Allegri

Numero di pagine: 208

Luigi Allegri, ripercorrendo le teorie novecentesche sull'attore, da Stanislavskij a Mejerchol'd, da Brecht a Grotowski, le scopre attraversate da due grandi correnti: chi chiede all'attore una partecipazione esistenziale prima ancora che professionale e chi lo considera soprattutto un consapevole utilizzatore di tecniche. Polarizzazioni, entrambe, che recuperano all'attore del Novecento centralità creativa e uno statuto originario di corporeità, grande rimosso del teatro ottocentesco.

Mario Martone

Mario Martone

Autore: Roberto De Gaetano

Numero di pagine: 240

Pochi autori hanno saputo come Mario Martone raccontare la storia del nostro paese riflettendo in modo così profondo sull’identità italiana. In questo volume uno dei più grandi registi del nostro tempo, che da anni lavora al confine tra più arti – il teatro, la lirica, il cinema –, ha scelto di raccontarsi, disegnando un personalissimo «autoritratto». Martone ripercorre le tappe centrali di un percorso artistico e personale fuori dall’ordinario: dal teatro sperimentale dei primi anni alla passione per la tragedia greca, dall’impegno civile al confronto con Mozart, Verdi e Rossini, e al decisivo incontro con il cinema. Da quest’ultima esperienza sono nati alcuni suoi film entrati ormai nella memoria collettiva di tutti noi, come Morte di un matematico napoletano, sua folgorante pellicola d’esordio,Noi credevamo, il recente monumentale e accorato racconto delle vicende che hanno portato all’Unità d’Italia, fino al nuovo atteso Il giovane favoloso, su Giacomo Leopardi. Nel volume inoltre studiosi e critici di diverse generazioni leggono l’opera di Mario Martone non solo all’interno del percorso artistico dell’autore, ma misurandola anche con la grande...

Il pensiero estetico di Nikolaj Evreinov dalla teatralità alla 'poetica della rivelazione'

Il pensiero estetico di Nikolaj Evreinov dalla teatralità alla 'poetica della rivelazione'

Autore: Pieralli, Claudia

Numero di pagine: 324

Questa ricerca propone un’analisi integrale del pensiero estetico del regista, drammaturgo e teorico dell’arte Nikolaj Nikolaevič Evreinov. Il lavoro si incentra sull’analisi del trattato La rivelazione dell’arte, scritto a Parigi negli anni Trenta, che rappresenta la maggiore testimonianza delle ricerche in campo estetico dell’autore. Si offre così un collegamento tra aspetti noti del pensiero teatrale di Evreinov, relativi al periodo delle avanguardie in Russia, e altri, di carattere più ampio, rimasti a lungo preclusi alla conoscenza. Attraverso spaccati di storia del teatro russo del primo Novecento e riflessioni che toccano la critica testuale, la storia del pensiero estetico e della critica russa, emerge, sullo sfondo della cultura espressa dall’emigrazione russa post-rivoluzionaria, la complessa figura di un artista che, da intellettuale, entra in dialogo con la tradizione culturale europea occidentale. Questo libro intende così restituire visibilità, oltre che una completezza esegetica e storiografica, alla ricca eredità di Evreinov scrittore, filosofo e critico.

L'arte di ben pensare

L'arte di ben pensare

Autore: Pasquale Guaragnella

Paolo Sarpi, in una lettera del 1609 a un corrispondente francese, riferendosi alla situazione italiana del tempo, formulava una dichiarazione fra le sue più sconsolate: «Sono costretto a portar maschera; a nessuno in Italia è lecito vivere senza portar maschera». Nella società secentesca manifestare il proprio pensiero poteva comportare infatti più di un rischio. Sospetti, censure e confutazioni inducevano a scrivere con la maschera ora della prudenza e della dissimulazione, ora del paradosso e della creatività metaforica. Galileo, nel 1610, nel Sidereus Nuncius, comunicando al mondo le sue scoperte astronomiche, non faceva menzione alla collaborazione che l’amico Paolo Sarpi aveva offerto alle osservazioni della faccia della Luna. Sarpi era infatti personaggio inviso alla Curia romana per le posizioni fortemente polemiche espresse nei confronti della Chiesa. Le esperienze di Galileo e Sarpi sono per certi versi esemplari perché rivelano, più di altre, la complessità della situazione italiana agli inizi del Seicento e il groviglio di contraddizioni irrisolte che caratterizza l’evoluzione della «civiltà italiana» verso la modernità. Attraverso l’indagine su...

Filosofia delle serie tv

Filosofia delle serie tv

Autore: Luca Bandirali , Enrico Terrone

Numero di pagine: 256

Al volgere del secolo le serie tv si sonoimposte come nuova forma d’arte capacedi sfidare il cinema sul suo stesso terreno,quello della narrazione attraverso leimmagini e i suoni. Titoli come CSI, 24,Dexter, Mad Men, Il Trono di Spade hannoraggiunto livelli di elaborazione stilistica,di articolazione narrativa e di profonditàtematica con cui pochi film contemporaneisono in grado di competere. Le serie tvhanno riportato al centro della culturapopolare le nozioni di mimesi, di epose di grande narrazione, delle quali i teoricidel postmoderno avevano avventatamenteproclamato l’obsolescenza. In quantonuova forma d’arte, la serialità televisivarichiede una nuova filosofia che siain grado da una parte di individuarei tratti peculiari delle serie tv, dall’altradi mostrare la rilevanza filosoficadelle riflessioni narrative sui ruolidegli individui all’interno della comunità,sulla natura della forza e delle norme,sulla costruzione della realtà sociale.

HiArt n. 6-7 Anno 4, gennaio-luglio 2011

HiArt n. 6-7 Anno 4, gennaio-luglio 2011

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 180

Facing english text Numero speciale /il Premio Nazionale delle Arti Special issue /the National Arts Award Formazione, ricerca e produzione artistica Training, research and artistic production Ettore Borri La ‘ricerca' presso i Conservatori italiani: confronti, specificità, riflessioni ‘Research' in Italian Conservatories: comparisons, specificity, reflections Dario Evola Tradurre la tradizione Translating the tradition Giovanna Cassese Scuole di Restauro e Patrimoni Storici nelle Accademie di Belle Arti in Italia Schools of Restoration and Historical Heritage in Italian Fine Arts Academies Andrea Balzola - Paolo Rosa L'arte fuori di sé Art out of itself Giusepe Furlanis Identità disVELATE Identity unVEILED

Scritture per la scena

Scritture per la scena

Autore: Luigi Allegri

Numero di pagine: 160

Siamo abituati a leggere le opere dei grandi autori teatrali – dai tragici greci a Shakespeare, da Racine a Beckett, da Brecht a Pirandello – come se fossero dei romanzi. Ma scrivere per la scena non è la stessa cosa che scrivere per la lettura. Questo prezioso libro, ricco di storie e aneddoti, ci svela tutti i meccanismi del testo drammaturgico spaziando in duemila anni di storia del teatro.

Ascoltare Verdi

Ascoltare Verdi

Autore: Giovanni Bietti

Numero di pagine: 432

Da Rigoletto a La traviata, da Un ballo in maschera a Falstaff, una guida all'ascolto e alla comprensione profonda delle opere di Verdi inserite nel contesto sociale e culturale del loro tempo. Ascoltare Verdi ci accompagna sapientemente nella conoscenza delle opere del grande compositore: dal Nabucco al Falstaff, ogni capitolo del libro è dedicato a una fondamentale composizione di Giuseppe Verdi, della quale si raccontano la trama, la genesi e il contesto, ma soprattutto si approfondisce la sostanza musicale e drammatica. Ampio spazio è infatti riservato al modo in cui il compositore usa le voci e gli strumenti dell'orchestra, alla sua personale, ricchissima concezione drammatica, all'originale ripensamento delle forme e delle convenzioni dell'opera ottocentesca.Il lettore, risalendo cronologicamente l'evoluzione del pensiero drammatico di Verdi, lo sviluppo della sua poetica, la costante volontà di guardare il mondo attraverso le note, scopre la sua visione allo stesso tempo artistica, morale e politica – il modo in cui, secondo molti studiosi, Verdi ha contribuito a fare l'Italia e soprattutto a fare gli italiani.

Le origini del teatro moderno

Le origini del teatro moderno

Autore: Franco Perrelli

Numero di pagine: 224

I primi decenni del Novecento rappresentano per la storia del teatro un'epoca rivoluzionaria e scandalosa. Protagonisti di questa stagione straordinaria sono figure come Jarry, Strindberg, Craig, Appia, Stanislavskij, Marinetti, Mejerchol'd, Brecht e Artaud, per citarne solo alcuni. Il libro ricostruisce le teorie drammaturgiche elaborate in quegli anni, ne rievoca in dettaglio gli spettacoli più importanti e soprattutto mette in evidenza lo strettissimo legame tra regia e scenografia, aspetto quest'ultimo che spiega molti tratti anche del teatro contemporaneo.

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