
Il treno per Elec
Autore: Caterina Maria Fiannacca , Giovanni Bucci
Numero di pagine: 80Questo volumetto vuole essere quel che dichiara. Non un saggio, non una prosa, men che meno un’imitazione. Un omaggio ad Anton Pavlovič Čechov, appunto, che lega in maniera bizzarra e vitale testi diversi: un’interpretazione del Gabbiano, pillole di critica, risonanze dai suoi testi. Brilla su tutto la luce di un racconto del 1886, poco frequentato, che l’autore non volle inserire nella raccolta delle sue opere e che per nostra fortuna si è conservato. Caterina Maria Fiannacca L’ho già detto ai miei figli: «Voglio lasciarvi in eredità un consiglio che vale più del denaro: leggete Čechov, conoscerete la vita e il fascino del suo mistero.» Qualche volta sogno di volare. È sempre notte fonda. Sento l’aria tiepida che mi scorre sul viso, e piano piano mi alzo per guardare il paese dall’alto. Poi volo verso il bosco che sta sulla collina di fronte, per vedere se sono ancora accese le luci in una casa la cui padrona, tanti anni fa, mi fece innamorare. Quando inizio a leggere un racconto di Čechov, è come se entrassi in uno di quei sogni. Come se la padrona di quella casa mi chiamasse. Giovanni Bucci