
Il grande Gatsby
Autore: Francis Scott Fitzgerald
Numero di pagine: 256Il grande Gatsby è il primo passo fatto dalla narrativa americana dopo Henry James. T. S. Eliot
Il grande Gatsby è il primo passo fatto dalla narrativa americana dopo Henry James. T. S. Eliot
Nelle pagine di Fitzgerald come nella musica dell'Era del jazz e nel folk della Grande Depressione sentiamo un sottofondo di motori e clacson: ora quelli squillanti delle limousine, ora quelli gracchianti e tossicchianti dei macinini dell'emigrazione interna." - Massimo Bocchiola
Jay Gatsby had once loved beautiful, spoiled Daisy Buchanan, then lost her to a rich boy. Now, mysteriously wealthy, he is ready to risk everything to woo her back. Bathtub gin, flappers, and house parties that last all week enliven Fitzgerald's classic tale, a portrait of Gatsby's search for meaning in his opulent world.
Nella primavera del 1922 il giovane Nick Carraway si trasferisce a West Egg, sulla Gold Coast di Long Island, per imparare il mestiere dell’agente di Borsa. Per ottanta dollari al mese affitta una villetta di cartone logorato dalle intemperie a soli cinquanta passi dal mare, strizzata fra due enormi dimore. Quella a destra è una magione mastodontica da ogni punto di vista, con una torretta da un lato, una piscina in marmo e più di quaranta acri di prato e giardino. È la villa del misterioso Jay Gatsby, un gentiluomo su cui si vociferano le cose più assurde – si pensa che abbia ucciso un uomo, che durante la guerra fosse una spia tedesca, che si arricchisca con il contrabbando –, famoso in tutta la baia per le sfarzose e stravaganti feste che organizza nella sua dimora. Affascinato dalla enigmatica personalità del suo vicino, Nick si avvicina a Gatsby, un uomo che si tiene a curiosa distanza da tutto ciò che sfoggia: offre lo champagne in coppe più grandi delle ciotole che si usano per sciacquarsi le dita, senza berne nemmeno una goccia; possiede camicie che non ha mai indossato, libri che non ha mai letto, ed estende inviti a fare il bagno in una piscina dove non si...
Cos’è la luce verde che Jay Gatsby, uomo dall’oscuro passato e dalle spropositate fortune, guarda tutte le sere dall’altra parte della baia? Forse è il grande sogno americano, quel sogno che pagina dopo pagina si condensa, e si consuma, tra jazz e champagne, feste favolose e ville inverosimili, truffatori colossali e donne inquiete. Oppure è uno smisurato sogno d’amore, è l’immagine di Daisy, l’unica donna sempre desiderata, che tutta quella fortuna non poteva presagire e che aveva sposato un altro uomo. Neppure la tragedia, che lentamente si addenserà sui protagonisti fino al calare del sipario, basterà a fornire le risposte mancanti: degli uomini e dei loro sogni resterà solo un irreparabile sacrificio sull’altare degli Anni ruggenti.
«Parlò molto del passato, e ne dedussi che cercava di ritrovare qualcosa, forse un concetto di se stesso che era scomparso nell'amore per Daisy. Da allora la sua vita era stata confusa e disordinata; ma se poteva ritornare a un certo punto di partenza e ricominciare lentamente tutto da capo, sarebbe riuscito a scoprire qual era la cosa che cercava...»
Rientrato in America dopo aver frequentato l’ambiente di Oxford, Jay Gatsby compra un’enorme villa e organizza feste sfarzose. La sontuosa dimora si trova proprio di fronte alla casa in cui la giovane e affascinante ereditiera Daisy Fay trascorre le estati con il marito, famoso giocatore di polo. Tra identità fittizie e affari illeciti, cinismo e tenerezza, solitudine e mancanza di affetti autentici, la tragedia di Gatsby, eroe romantico e sognatore, finisce per coincidere con lo sfavillio e la decomposizione del mito americano negli anni tra le due guerre.
New York, 1922: il giovane Nick Carraway si trasferisce nella scintillante Long Island, in un piccolo cottage circondato dalle dimore sfarzose dei nuovi ricchi. Così conosce il misterioso Jay Gatsby, che ogni sabato sera organizza stravaganti feste con centinaia di invitati, tra meravigliosi abiti da cocktail e auto di lusso. Ma dietro questa facciata sfavillante, Gatsby nasconde un’oscura solitudine, e un amore disperato per una donna irraggiungibile. Attraverso l’ascesa e la caduta del protagonista, Fitzgerald ci regala una grande parabola del sogno americano.
Introduzione di Roberto Mussapi. Sin dall'inizio del romanzo, quando si apre lo scenario sulle splendide feste nella lussuosissima dimora di Gatsby, su di lui circolano voci tutt'altro che gentili: ha ucciso un uomo, nasconde la sua identità di figlio di un tedesco con losco passato, sicuramente gestisce attività illecite. Praticamente tutti gli ospiti che accorrono alle sue danze pensano, e dicono, male di lui. Una vera folla di ospiti, in gran parte sconosciuti al proprietario. Subito abbiamo il quadro del mondo che Fitzgerald rappresenta: un mondo senza midollo, senza valori, senza moralità.
Il Grande Gatsby , tratto dal celebre romanzo omonimo di F. Scott Fitzgerald, è stato recentemente (2013) riproposto sul grande schermo, per la regia di Baz Luhrman, interpretato da Leonardo DiCaprio. Quest’ultima, com’è noto, non è l’unica rielaborazione filmica dell’opera: una prima pellicola muta, andata perduta, vide la luce già nel 1926 (un anno dopo la pubblicazione del romanzo), la seconda nel 1949, e la terza uscì nel 1974, con Robert Redford e Mia Farrow nel ruolo dei protagonisti. Nonostante la versione del 1974 si ricordi come la più famosa, non ebbe un gran successo, infatti la critica bocciò quasi all’unanimità quella pellicola. Attraverso il testo qui proposto ci si interroga non solo sul motivo per il quale un romanzo degli anni Venti fu riproposto negli anni Settanta, dopo già ben due fallimenti cinematografici, ma anche sui motivi per cui anche questo terzo tentativo, che la Paramount aveva già preventivamente annoverato fra i suoi grandi successi, fu inesorabilmente un flop, nonostante la presenza di un affermato sceneggiatore quale Francis Ford Coppola. Attraverso uno studio sociologico vengono ripercorsi gli “umori” della Storia degli...
La linguistica contrastiva rappresenta un campo di studi di sempre maggiore rilevanza nell’ambito della ricerca scientifica e della didattica delle lingue straniere. Il presente volume nasce sulla base delle relazioni presentate in occasione della Prima Giornata di Linguistica Contrastiva “Lingue europee a confronto” (Roma Sapienza, novembre 2015) e riunisce contributi che mettono a confronto l’italiano con alcune lingue europee appartenenti a diverse famiglie linguistiche (inglese, tedesco; russo, polacco; francese, portoghese). Gli articoli trattano fenomeni relativi ai principali livelli di analisi linguistica, quali fonologia (fonemi), morfologia (tempi e aspetto verbale), sintassi (connettori), lessico (riferimenti culturali, nomi propri, dialettismi), pragmatica (forme allocutive) e testo (tipologie testuali). La maggior parte dei contributi fa riferimento alla linguistica applicata in ottica traduttiva e didattico-acquisizionale. Non mancano, tuttavia, lavori incentrati su considerazioni di ordine teorico-sistemico nel confronto tra le lingue. La prospettiva di studio è prevalentemente sincronica, con alcuni contributi contenenti anche considerazioni di tipo...
1650 domande (e risposte) sui film che ci hanno cambiato la vita Illustrazioni di Marta Pantaleo Qual era il vero nome di Totò? A quale personaggio famoso era dedicato il film che Stanley Kubrick non ha mai girato? Quanti film di Woody Allen sono ambientati a New York? Da che lato è la cicatrice di Harry Potter? Quale record detiene Rocky? Nelle tantissime domande (e risposte) contenute nel Grande libro dei quiz sul cinema scoprirete fatti noti e meno noti sulla Settima Arte, ma anche incredibili curiosità e retroscena delle pellicole che hanno fatto la storia. Grazie agli originali quiz di questo manuale metterete alla prova la vostra conoscenza dei film cult e dei grandi registi, di indimenticabili dive e mitici attori. Filmografie straniere e premi internazionali, gossip e storie sconosciute sono tra i numerosi temi dei quesiti, adatti sia ai conoscitori che agli appassionati. Un gioco avvincente per sfidare gli amici o sé stessi e diventare dei veri esperti di cinema! Solo un vero esperto di cinema conosce tutte le risposte! • chi dice «Domani è un altro giorno»? • in che data Marty McFly “ritorna” nel futuro? • di che colore sono le scarpette di Dorothy? •...
A cura di Sergio Campailla Edizioni integrali Uno, nessuno e centomila segna l’altissimo epilogo della tensione narrativa di Pirandello e costituisce uno degli esiti più nuovi della letteratura del Novecento. All’interno dell’accidentata geografia di naufragi esistenziali di cui è percorsa l’opera pirandelliana, il lucidissimo Vitangelo Moscarda approda alla conquista di quella sofferta accettazione dell’incompletezza di se stessi che passa attraverso la via della rinuncia e della solitudine. La stessa che vuole seguire Serafino Gubbio, eliminando tutte le maschere, aspirando a quell’impassibilità che è disponibilità assoluta, regredendo fino a diventare uno spazio bianco. La crisi dell’io che si frantuma nel moltiplicarsi di prospettive e punti di riferimento conduce i protagonisti di questi due romanzi all’abbandono definitivo di ogni legame con la realtà. «Studio la gente nelle sue più ordinarie occupazioni, se mi riesca di scoprire negli altri quello che manca a me per ogni cosa ch’io faccia: la certezza che capiscano ciò che fanno.» Luigi Pirandello nato ad Agrigento nel 1867, si laureò a Bonn in filologia nel 1891, rientrò in Italia e nel 1892...
Trimalcione possiede un'identità autonoma e indipendente. E il suo protagonista, un Gatsby più teso e introspettivo, è un nuovo portento americano con il quale è arrivato il momento di familiarizzare. Sara Antonelli
Il seguito del grande capolavoro di Francis Scott FitzgeraldJay Gatsby non è morto. Deve la vita al suo amico e vicino Nick Carraway, che, sentendo lo sparo esploso da Wilson, è subito accorso. Gatsby era privo di sensi, con una profonda ferita al petto, ma Nick non ha perso la speranza, perché il suo amico segue regole particolari, con lui non si sa mai. Infatti Gatsby è sopravvissuto. Ed è scomparso. Tempo dopo Nick riceve una busta dalla Costa Azzurra: contiene un biglietto di viaggio, duemila dollari e una lettera di Gatsby che gli chiede di raggiungerlo. Fra Montecarlo, Cap d’Antibes e Beaulieu, Jay si sta rifacendo una vita. Non sono più le feste strepitose di West Egg, ma il grande Gatsby non può essere un semplice americano tra gli americani della Costa. Come a New York, anche in quella parte di Francia Gatsby è personaggio misterioso che non passa inosservato. I rapporti si intrecciano, gli incontri si susseguono, e Jay, esule dal suo Paese, ricerca se stesso oltre quel sogno che lo ha quasi ucciso. Ma nei frenetici anni Venti, la Costa è un riferimento irresistibile, e prima o poi tutti capitano da quelle parti. Può persino accadere che il passato torni a...
Herman Melville, Edgar Lee Masters, Jack Kerouac, Ernest Hemingway, Charles Bukowski, J.D. Salinger. Ma anche Raymond Carver, John Fante, Kurt Vonnegut. Fino a Philip Roth, Chuck Palahniuk, Don DeLillo, Bret Easton Ellis, David Foster Wallace, Jonathan Safran Foer... Questo è un libro sulla libertà, la libertà che si conquista attraverso la lettura. E questi sono i suoi alfieri disarmati, i suoi profanissimi santi protettori. Questo è un libro sui libri, un'ultima lezione di Fernanda Pivano a tutte le nuove generazioni, un testamento di speranza proiettato verso il futuro. È la biblioteca ideale della Nanda, i cento titoli che i ragazzi di tutte le età dovrebbero leggere per scoprire, godere, crescere, ognuno descritto da una scheda introduttiva. In alcuni casi sono riprodotti gli originali (e inediti) giudizi di lettura. Era il 1957 quando Fernanda Pivano, giovane come è sempre stata, in un giudizio di lettura caldeggiò con forza e passione la pubblicazione di On the Road, scritto da un allora sconosciuto Jack Kerouac: "Il libro non è forse un capolavoro ed è pieno di difetti... Eppure c'è qualcosa di strano: forse è davvero il libro della nuova generazione". Da...
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