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Il Conte Pecorajo (ed. 1855-56)

Il Conte Pecorajo (ed. 1855-56)

Autore: Ippolito Nievo

Numero di pagine: 472

Rispetto al testo pubblicato da Nievo nel 1857, il manoscritto autografo del 1855 qui stampato per la prima volta conserva una versione del Conte Pecorajo profondamente differente e molto suggestiva, che consente di seguire da vicino il lavoro dello scrittore e di comprenderne la riflessione. La versione manoscritta infatti documenta una fase anteriore a quella "caricatura" espressiva che caratterizza, com'è noto, l'edizione del 1857. In questo senso sembra essere più vicina al progetto originario, formulato da Nievo nella primavera del 1855, di scrivere un romanzo «semplice semplice», in ideale corrispondenza col suo tema rurale e contadino. Si tratta di un testo ancora "in movimento", ancora non licenziato dallo scrittore, che manifesta un modello di romanzo e di scrittura profondamente diverso e addirittura alternativo a quello poi adottato e seguito, e non solo a livello linguistico. Rispetto agli esiti finali, questa stesura iniziale ci permette oggi di leggere le prime pagine del Nievo romanziere: pagine che hanno tutto il fascino dell'immediatezza, e che ci presentano scene del tutto abbandonate nella versione definitiva. Per esempio, il narratore che focalizza...

Antologia critica della videoarte italiana 2010-2020

Antologia critica della videoarte italiana 2010-2020

Autore: Piero Deggiovanni

Numero di pagine: 250

Presentando una selezione dei principali autori della videoarte italiana – quelli che, a nostro avviso, hanno contribuito in modo originale allo sviluppo del linguaggio video in questo Paese negli ultimi dieci anni – questo libro si propone di rilanciare la questione metodologica relativa alla videoarte facendo ritornare questa forma espressiva nell’alveo che le è proprio: l’arte contemporanea. Esistono numerosissimi studi sui decenni trascorsi e anche una sorta di nostalgia per l’epoca dello sperimentalismo sui mezzi che fa parlare di rinascita analogica o di neo sperimentalismo, riconducendolo però nell’ambito del linguaggio cinematografico, ma la videoarte è propriamente Arte e non Cinema. Riportandola nel suo ambito originario, crediamo di poter dimostrare che essa si è ritagliata lo spazio autonomo necessario per continuare a esistere, accanto ad altre forme audiovisive, come genere a sé stante, che muta a partire dall’evoluzione dei mezzi e integra nelle proprie opere elementi eterogenei che possono provenire da molteplici ambiti, dal cinema alla poesia visiva, all’animazione, al teatro, senza alcuna sudditanza nei confronti di queste altre discipline....

Il Conte Pecorajo (ed. 1857)

Il Conte Pecorajo (ed. 1857)

Autore: Ippolito Nievo

Numero di pagine: 493

Nella primavera del 1855 Ippolito Nievo decide per la prima volta di scrivere un romanzo. Nasce così Il Conte Pecorajo, una «storia del nostro secolo», che uscirà dopo una tormentata elaborazione nel 1857 (intanto Nievo ha scritto e pubblicato, nel 1856, Angelo di bontà, «storia del secolo passato»). E mentre Il Conte esce nelle librerie, lo scrittore inizia il suo terzo e maggiore romanzo, Le Confessioni d'un Italiano. Il Conte Pecorajo, insieme ai racconti del Novelliere campagnuolo, è uno straordinario tentativo di esplorare narrativamente la realtà rurale del Friuli contemporaneo. Il progetto di una letteratura "campagnuola", diffuso nell'Europa di quegli anni, trova in Italia con Nievo una risposta capace di confrontarsi coi più importanti modelli letterari (Manzoni, Sand, Carcano), di misurarsi sulla complessità del romanzo, e di riflettere le difficili questioni - sociali, economiche e culturali - di quell'Italia regionale, povera e arretrata, ma ricca di valori e di civiltà, che era ormai avviata all'unità nazionale. La veste linguistica, eccessiva rispetto alla media ottocentesca e alle stesse abitudini nieviane, e alcuni artifici narrativi hanno...

Novelle

Novelle

Autore: Ippolito Nievo

Numero di pagine: 200

Varie, extravaganti, occasionali, queste novelle - scritte tra il 1854 e il 1860 - si distribuiscono lungo la breve stagione creativa di Nievo intrecciandosi con i testi maggiori, nutrendosi degli stessi motivi. Esse rappresentano dunque un tassello di un'opera leggibile per rapporti e analogie oltre e più che per linee evolutive; ma rivelano anche, nella molteplicità tematica e formale, il percorso di uno scrittore alla ricerca di sé, aperto a sperimentazioni diverse. Il volume, introdotto dal Giornale di Pellestrina, diario di una vacanza trascorsa da Ippolito studente fra mare e laguna, ha al suo centro Le maghe di Grado. In uno scenario simile al precedente, con Venezia sullo sfondo, l'autore narra l'apparizione in paese di cinque giovani donne, il miracolo che trasforma in paradiso un luogo ostile, l'addio melanconico all'idillio estivo: un esperimento giocato su tonalità ironiche e serie, rievocative e riflessive, di felice riuscita. La vigilia delle nozze che chiude il volume appartiene, insieme alla Voce della coscienza, alla tipologia della novella femminile. Nievo ne interpreta in modo personale, e ambivalente, la vocazione didattica e, per celebrare la simbiosi...

Da Porta a Calvino

Da Porta a Calvino

Autore: Milanini Claudio

Numero di pagine: 348

Porta, Leopardi, Cesare Cantù, Nievo, Valera, Slataper, Saba, Quasimodo, Pozzi, Pasolini, Fenoglio, Calvino: a questi autori della nostra letteratura – oltre che alle poetiche del neorealismo – sono dedicati i saggi e i ritratti qui riuniti per la prima volta in volume. Alcuni scritti risalgono ad anni che sembrano ormai lontani, ma conservano un forte grado di attualità grazie all’importanza stessa dei testi analizzati e alla dirimente originalità delle interpretazioni. Scelte stilistiche e strutturali, svolte ideologiche e vicende editoriali vengono illustrate nella loro specificità esemplare, senza che venga mai perso di vista il quadro complessivo da cui trassero motivazione; il giudizio storico ed estetico si fonda sulla ricostruzione di una trama di rapporti culturali e psicologici assai ramificata, non di rado sorprendente. Di Porta si scoprono le svolte anche ideologiche, i Canti leopardiani vengono riletti alla luce dell’ordinamento complessivo in cui vennero calati, nei romanzi di Cantù si colgono tensioni e contraddizioni finora sottovalutate, la nascita delle Confessioni di Nievo viene posta in rapporto con la crisi del mazziniano Partito d’Azione, delle ...

Carmelo Bene: fonti della poetica

Carmelo Bene: fonti della poetica

Autore: Leonardo Mancini

All’apice della sua multiforme carriera, estesa dal teatro alla letteratura, dalla radio al cinema e alla televisione, Carmelo Bene propose sulle scene italiane un genere ibrido che era stato senz’altro minore nella storia del teatro europeo, ma sempre presente e gravido di conseguenze per gli sviluppi delle arti della scena e della musica. La stagione dei melologhi fu, da un lato, frutto di intuizioni e di sensibilità condivise con alcuni protagonisti della scena musicale di quegli anni; dall’altro, fu l’esito di percorsi storici e di eredità culturali, oggetto di scavo in questo studio, che consentono di rintracciare alcune fonti inattese nella poetica dell’attore salentino. Il libro si conclude con una sezione dedicata alla rielaborazione da parte di Bene del Manfred di Byron-Schumann, esaminata attraverso l’ampio ventaglio degli strumenti dispiegati dall’attore per esaltare la presenza vocale e la forza espressiva del poema drammatico con musica.

Letterature è formazione

Letterature è formazione

Autore: Daniela Tonolini

Numero di pagine: 199

C’è soprattutto la “parola” al centro del rapporto che l’educatore ha con l’altro, e viceversa. La parola in cui si depositano emozioni, desideri, resistenze, ma soprattutto “storie”. Storie da decifrare, là ove la parola è offerta con un balbettio o circonlocuzioni da parte di chi, al tempo stesso, si vuol aprire ma ha timore di aprirsi

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Osservazioni sulla Iliade del Monti di Ennio Quirino Visconti e Andrea Mustoxidi, a cura di Iginio de Luca, etc. [With plates, including portraits.]

Autore: Ennio Quirino VISCONTI , Iginio de LUCA

Numero di pagine: 8
Drammi giovanili

Drammi giovanili

Autore: Ippolito Nievo

Numero di pagine: 391

L’Emanuele, scritto da Nievo nel 1852, mette in scena le prove affrontate all’indomani del Quarantotto da un giovane ebreo molto ricco che aspira a «occupare un posto nella società». Nel dramma Gli ultimi anni di Galileo Galilei, terminato nel 1854, si rappresentano invece le vicende salienti del conflitto tra lo scienziato e il Sant’Uffizio, dal viaggio a Roma del 1630 sino all’epoca della relegazione ad Arcetri. Il tema di fondo dei due drammi è peraltro il medesimo: si tratta del conflitto tra i fautori del progresso della ragione, della libertà e della giustizia e le forze della intolleranza e della conservazione. Ciò che cambia, o evolve, tra il primo e il secondo testo, è l’opinione di Nievo circa la linea di condotta da adottare nella lotta. I due drammi giovanili, se considerati nella loro innegabile unità ideale, consentono di delineare più chiaramente il percorso che, tra il 1850 e il 1855, porta Nievo dall’iniziale mazzinianesimo verso l’adesione critica al programma gradualista cavouriano, da cui si allontanerà soltanto dopo Villafranca con la scelta garibaldina.

Boris Godunov. A teatro con lo zar

Boris Godunov. A teatro con lo zar

Autore: Vittorio Mascherpa

Numero di pagine: 140

Frutto d’una semisecolare frequentazione con il capolavoro di Modest Musorgskij, questo e-book è il radicale rifacimento del libricino pubblicato da Piccoli Giganti nel 2011 con il titolo En attendant Boris. L’autore racconta il suo rapporto con una delle opere musicali piú ammirate, ma anche piú problematiche per la complessità dell’origine e ricezione, inserendo nei rispettivi contesti la vicenda storica, quella compositiva e quella esecutiva, ponendo in risalto le relazioni del libretto con Verdi e Schiller, esaminando la possibilità delle “contaminazioni” tra le diverse stesure lasciate dall’Autore. Dramma storico per eccellenza, il Boris Godunov raggiunge l’ascoltatore con una ricreazione drammatico-musicale delle vicende narrate ben radicata nella temperie culturale degli anni in cui fu scritto e ricca d’intuizioni premonitrici, ma soprattutto lo conquista con «il carattere ossessivo proprio d’ogni grande opera d’arte».

Storia di un'amicizia

Storia di un'amicizia

Autore: Manara Valgimigli , Pietro Pancrazi

Numero di pagine: 160

La lunga amicizia tra il critico letterario Pietro Pancrazi e Manara Valgimigli, professore universitario di letteratura greca, nacque da un'occasione letteraria, e subito lievitò e crebbe per la naturale affinità dei caratteri. In questo volume, a cura di Maria Vittoria Ghezzo, sono raccolte lettere tratte dal loro carteggio. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Quaderni dell'Osservatore, 1968.

Commedie

Commedie

Autore: Ippolito Nievo

Numero di pagine: 188

Gli anni 1855-1857 - centralissimi nella breve vita di Ippolito Nievo - vedono la composizione di tre commedie, dopo che il giovane autore si era già misurato con le forme più in voga del dramma a tesi e del dramma storico. Il presente volume offre al lettore i due testi comici che ci sono giunti in redazione completa. Si tratta certamente di opere minori, ma tutt’altro che insignificanti nel panorama del teatro comico italiano dell’Ottocento, soprattutto nella distanza che l’autore dichiara da un teatro "popolare" o didattico-risorgimentale. Pindaro Pulcinella gioca sul contrasto tra il poeta che vorrebbe volare alto e il reale ruolo che la letteratura riveste in un mondo popolato non da eroi ma da burattini. Tra un modesto appartamento milanese e una agiata dimora di villeggiatura sul lago di Como, l’autore mette in caricatura gli affanni, le pressure, gli incomodi del poeta Valerio, tra i magri guadagni del giornalismo, i fiaschi teatrali, i doveri della scrittura d’occasione e su commissione (romanze per cantanti dilettanti, poesie per l’inaugurazione di campane o per declamazione infantile), le persecuzioni dei debiti e della censura poliziesca, il fallimento...

Il veliero sul tetto

Il veliero sul tetto

Autore: Paolo Rumiz

Numero di pagine: 128

Nel vuoto della quarantena, la bora pulisce l’aria, il mondo è sfebbrato, respira. La casa miagola, geme, rimbomba come un pianoforte pieno di vento mentre la città stessa vibra come un sismografo su linee di faglia. E un mattino l’autore sale per una botola fin sul tetto, che diventa il suo veliero. Lì il suo sguardo si fa aeronautico, gli spalanca la visione della catastrofe e allo stesso tempo del potenziale di intelligenza e solidarietà che può ancora evitarla. Gli svela un’Europa col fiato sospeso, dai villaggi irlandesi alle isole estreme delle Cicladi, dalle valli più segrete dei Carpazi al lento fluire della Neva a Pietroburgo. Milioni di persone che vegliano, incerte sul loro futuro. Gli affetti veri sono resi più vicini dalla forzata lontananza, e si scrive a chi si ama come soldati in trincea, mentre il virus accelera la presa d’atto di un processo che obbliga a riprogettare il proprio ruolo di cittadini in un mondo diverso. Della clausura Rumiz tiene un diario che entra sotto la pelle della cronaca, per restituirci il cuore di una grande mutazione, “al termine della quale non saremo più gli stessi”. Non è più tempo di guardarsi l’ombelico. Ora i ...

Une œuvre originale de poésie

Une œuvre originale de poésie

Autore: Isabel Violante Picon

Numero di pagine: 348

Cette première étude d'ensemble de l'œuvre de traducteur du poète italien Giuseppe Ungaretti est aussi une réflexion sur les conditions de possibilité de la traduction poétique. Giuseppe Ungaretti, né en 1888, mort en 1970, poète majeur du XXe siècle italien, a traduit l'Après-midi d'un Faune de Mallarmé, Phèdre de Racine, Anabase de Saint-John Perse, mais également Shakespeare et Blake, Gongora et des poètes brésiliens. Toutes ces traductions n'ont pas le même statut : si parfois Ungaretti propose la première version italienne d'un poète étranger, dans le cas de Mallarmé déjà traduit à plusieurs reprises, sa traduction, publiée en 1948, est le révélateur et l'aboutissement de sa propre réflexion sur le langage et la poésie. Dès lors, si son œuvre poétique se développe sur la ligne austère de la réactivation de mythes classiques, la traduction de textes populaires et de poètes d'avant-garde brésiliens, de poèmes de Rimbaud, de textes isolés de ses amis français (Frénaud, Ponge, Michaux) ou (le passages de l'Odyssée indique chez lui une voie orphique souterraine. La pratique de la traduction est pour Ungaretti l'autre de la pratique...

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Prefazione di Giulio Alessi, Iginio De Luca, Lino Lazzarini, Mariano Rumor e Vittorio Zambon.

Autore: Vittorio Zambon

Giornale storico della letteratura italiana

Giornale storico della letteratura italiana

Autore: Francesco Novati , Egidio Gorra , Vittorio Cian , Giulio Bertoni , Carlo Calcaterra

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