
I fratelli Karamazov
Autore: Fëdor Dostoevskij
Numero di pagine: 256Io credo che se il diavolo non esiste e se, quindi, è stato l'uomo a inventarlo, questi l'ha creato a sua immagine e somiglianza.
Io credo che se il diavolo non esiste e se, quindi, è stato l'uomo a inventarlo, questi l'ha creato a sua immagine e somiglianza.
"Il problema principale che sarà trattato in tutte le parti di questo libro è lo stesso di cui ho sofferto consciamente o inconsciamente tutta la vita: l'esistenza di Dio." Così Dostoevskij presentava il romanzo I fratelli Karamàzov , forse la sua opera più complessa.
La libertà, la colpa, l'espiazione. Le vicende dei quattro fratelli Karamazov indagano tra le pieghe più oscure dell'animo umano, alla ricerca incessante del confine tra bene e male. Per dare voce ai dilemmi etici più radicali, Dostoevskij mette in scena un parricidio, come fecero Sofocle nell'Edipo re e Shakespeare nell'Amleto. Così l'uccisione del vecchio Fëdor serve a tratteggiare personaggi indimenticabili e a dare spazio alla leggenda del "Grande Inquisitore", vetta indiscussa del pensiero politico e religioso dostoevskijano. E il lettore non può che essere gettato nel vortice degli avvenimenti, inevitabilmente penetrato dalla dolente umanità di un'opera che ha la dignità del sacro.
Introduzione di Eraldo Affinati Edizione integrale Unanimemente considerata tra le opere più alte della letteratura russa e di tutto l’Ottocento europeo, I fratelli Karamazov è l’ultima fatica di Dostoevskij. Pubblicato in parte, tra il 1879 e il 1880, sul «Messaggero Russo», vide la luce nella sua forma integrale nel 1880. Al centro della narrazione le vicende della famiglia Karamazov, padre e quattro figli, di cui uno illegittimo e tre nati da madri diverse, tutte precocemente scomparse. Aleksej, Dmitrij, Ivan e Smerdjakov si muovono circondati da un teatro di personaggi altrettanto cruciali e determinanti, non solo ai fini della narrazione ma anche ai fini del perfetto equilibrio su cui l’architettura del romanzo è costruita. È la storia di un parricidio, è la storia di una schiera di anime alla ricerca della verità e di una salvezza possibile, tutta spirituale, che l’autore cuce addosso al suo Aleksej, illuminandolo sin dalle primissime pagine di una luce forte e ostinata, che è propria solo degli “eroi”. Fëdor M. Dostoevskij Fëdor Michajlovic Dostoevskij nacque a Mosca nel 1821. Da ragazzo, alla notizia della morte del padre, subì il primo attacco di...
Mitja, disordinato negli affetti, Ivan, fiero della sua cultura e del suo ateismo, Alioscia, amato da tutti per la sua disponibilta: e di fronte a loro un padre cinico e incallito libertino. Tali gli immortali personaggi dell'ultimo capolavoro di Fiodor Dostoevski qui riassunto.Questa collana e rivolta a chi -non ha il tempo di leggere- ma che si trovera ad un certo punto della propria vita di studio o professionale di fronte al problema di dover mostrare di conoscere testi che fanno parte della storia della letteratura non soltanto italiana. I Riassunti di Farfadette - uno pseudonimo dietro il quale si nasconde un personaggio che e un autentico divulgatore - sono infatti il "pronto intervento" che consente di colmare in poche pagine "vuoti culturali" inaccettabili.
L'ultimo romanzo di Dostoevskij e il suo capolavoro. Un filo ideale collega "Delitto e castigo", "L'idiota", "I demoni" e giunge a "I fratelli Karamazov", che riprende e conclude tutti i temi affrontati nei libri precedenti, in particolare il dramma spirituale scaturito dal conflitto morale tra fede, dubbio, ragione e libero arbitrio. È ritenuto il vertice della sua produzione letteraria, un capolavoro della letteratura dell'Ottocento e di ogni tempo. Pubblicato a puntate dal 1879, si concluse pochi mesi prima della morte dell'autore. Secondo l'originale progetto dell'autore, la storia dei fratelli Karamazov doveva essere la prima parte di una complessa e vasta biografia di Aleksej, uno dei fratelli (ispirato alla figura del filosofo Solovev, amico dell'autore): l'opera però, dopo cinque anni, due di studio e tre di lavoro, rimase incompiuta. Traduzione di Silvia Cecchini dalla versione inglese di Constance Garnett.
In qualunque storia del romanzo moderno, a prescindere dal metodo e dal gusto di chi la scrive, Fëdor Dostoevskij (1821-1881) è destinato inevitabilmente a occupare uno dei capitoli centrali. Nella sua opera si espandono e giungono a piena maturazione i caratteri maggiormente significativi della grande narrativa dell'Ottocento: il senso del drammatico dei conflitti sociali, la riflessione individuale, le passioni più pure e quelle più torbide, l'introspezione e l'analisi minuziosa e profonda dell'animo umano. La raccolta comprende i romanzi: L'adolescente, Delitto e castigo, I demoni, I fratelli Karamazov, Il giocatore, L'idiota, Memorie dal sottosuolo, Il sosia, Umiliati e offesi; e i racconti: Il signor Procharcin, La padrona, Le notti bianche, Uno spiacevole episodio, Bobòk, La mansueta, Il sogno di un uomo ridicolo.
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