
In un decennio la Germania da “malato d’Europa” è diventata la “locomotiva d’Europa”. E chi l’avrebbe mai detto che nel frattempo si sarebbe anche conquistata il gagliardetto del “paese più amato al mondo”? In un arco di tempo così stretto, in Europa si sono ribaltati non solo i rapporti di forza reali tra paesi, ma anche la percezione collettiva sulla condizione dei tedeschi. E noi a chiederci: come ci sono riusciti? Questo saggio, leggibile in poco più di un’ora, spiega agli italiani i successi e le peculiarità del modello tedesco analizzandone l’economia, la sfera sociale e l’ambito delle relazioni internazionali. Una lettura per comprendere finalmente un paese che ha saputo affrontare e vincere, a differenza di noi, le sfide poste dalla storia e dalla globalizzazione. Un ampio apparato iconografico e una dettagliata scheda sulla Germania completano il saggio.
Il libro affronta il rapporto fra evidenze empiriche e diritto. Quali problemi si pongono in un processo quando si tratta di acquisire evidenze empiriche? È il diritto probatorio adeguato a questo compito? Sono adeguate le pratiche scientifiche alle esigenze del diritto? Con spirito pragmatista, Susan Haack, forte del suo precedente lavoro in epistemologia e filosofia della scienza, si confronta con le questioni della prova, della probabilità e della causalità nei processi americani e non solo. Diversi casi sono discussi in dettaglio per mostrare i problemi della valutazione delle evidenze, della loro ammissibilità e del valore probatorio. Analizzando come le evidenze, in particolare scientifiche, sono trattate da avvocati, esperti, giudici e giurie, l'Autrice offre un contributo alla comprensione dei modi in cui il diritto gestisce le questioni epistemologiche.
Celebrato autore dell’ormai famoso Kitchen Confidential, libro di culto sulle cucine dei più grandi ristoranti di New York, Anthony Bourdain si dà al viaggio, interpretandolo naturalmente in chiave gastronomica. Abbandonato il posto di comando alla Brasserie Les Halles di New York, l’eclettico cuoco si muove alla ricerca di un cibo eccelso, perfetto, o quasi. Guida impareggiabile, Bourdain è vivace, curioso, irriverente e trascina con sé il lettore in una serie di situazioni insolite che hanno come sfondo il Giappone, il Messico, la Cambogia, la Russia, la West Coast. Avvincente, sarcastico, irresistibile, Il viaggio di un cuoco conferma il talento narrativo di Bourdain..
La più completa ricostruzione della struttura e del funzionamento, delle contraddizioni, del regime creato da Adolf Hitler nel cuore dell'Europa. Una indagine sulla vasta gamma di pensieri e sentimenti dei tedeschi comuni, e sulla complessità delle scelte che si trovarono ad affrontare.
Come si trasforma l'amore quando è talmente coraggioso e audace o forse così tracotante e folle da non farsi intimorire da confini?Quanta lontananza sopporta, di quanta distanza ha bisogno?Non può essere che il tentativo di convivere con e oltre le frontiere, fallito su scala mondiale, sia riuscito nelle nuove forme di amore e di famiglia?«Alex ha appena compiuto tre anni, è curiosissimo e molto attivo. Ama il müsli, le patatine fritte e ancor più le sue automobiline. Ieri ha ricevuto in dono un grosso autobus rosso e stamattina l'ha mostrato subito ai nonni che lo amano più di qualunque altra cosa al mondo. Lo vedono tutti i giorni, ogni mattino passano con lui un quarto d'ora, a volte anche mezzora: 'il momento dei nonni', un rituale fisso, tenuto in grande considerazione e rispettato, un momento soltanto dei nonni e di Alex.La normalissima felicità di una grande famiglia? Sì e no. I protagonisti vivono a migliaia di chilometri di distanza fra loro, i nonni a Salonicco, Alex a Cambridge, in Inghilterra. Chattare su Skype permette al nonno e alla nonna di essere nella cameretta del nipote, mentre porta Alex a Salonicco, benché ciascuno rimanga nel proprio luogo: amore...
Una riflessione sullo ‘stato dell'arte' delle Relazioni Internazionali, aggiornata alle teorie più recenti e svolta da affermati studiosi americani e italiani. Una franca ridiscussione che, a partire dalla volontà di far chiarezza sul metodo, mette a confronto le teorie più tradizionali e consolidate della disciplina con quelle più radicali e recenti. Uno strumento didattico che parla in maniera semplice e piana, ma allo stesso tempo in grado di evitare la superficialità e le eccessive semplificazioni, come pure gli inutili accademismi; fondamentale per lo studente e ricco di spunti per lo studioso.
Prefazione (di Giuliana Garzone e Laura Salmon) Introduzione (di Luciana T. Soliman) PARTE PRIMA INTERCULTURALITÀ E COMUNICAZIONE Cesare Giacobazzi Cosa c’è di vero in un’esperienza interculturale immaginata? Erika Nardon-Schmid Competenza interculturale e conoscenza delle culture Una prospettiva italo-tedesca Nadine Celotti Parole e immagini dell’«Altro» nella pubblicità Un percorso didattico interculturale Svetlana Slavkova Strategie linguistiche nei testi della stampa russa PARTE SECONDA INTERCULTURALITÀ E MEDIAZIONE LINGUISTICA Louis Begioni Per una metodologia della traduzione specializzata. Dall’approccio contrastivo e interculturale all’uso delle nuove tecnologie Delia Chiaro Lingua, media e società. Prospettiva sociolinguistica e traduzione Maria Grazia Scelfo Tradurre l’«Altro»: tra ideologia e manipolazione Laura Salmon Diminutivi e vezzeggiativi russi nella ricezione interlinguistica Dal «culture shift» alla traduzione PARTE TERZA INTERCULTURALITÀ E MANAGEMENT Rita Salvi Lingua e intercultura nella comunità aziendale anglofona Marcella Frisani Pratiche di management culturale negli Istituti di Cultura europei Raffaella Tonin New Economy /Nueva...
Giunto alla quinta edizione italiana, questo volume rappresenta un’introduzione completa e accessibile allo studio delle relazioni internazionali. Il manuale offre una panoramica sui precursori, le origini e l’evoluzione storica della disciplina dal primo dopoguerra ai giorni nostri, ne discute le categorie concettuali e i filoni di ricerca classici, dedicando allo stesso tempo un’attenzione specifica alle prospettive e ai dibattiti contemporanei. Il lettore viene così incoraggiato a considerare i punti di forza e di debolezza delle argomentazioni presentate e la loro applicazione al mondo reale. Questa edizione, rivista e ampliata rispetto alla precedente, dedica maggiore spazio alle tradizioni non-occidentali ed è stata aggiornata per tenere conto dei recenti sviluppi internazionali, incluse Brexit e la presidenza Trump.
Nascosta dall’ascesa dei populisti, un’onda di protesta popolare sta agitando il nostro pianeta. Da dove viene questo malcontento? E, soprattutto, dove porterà? Nadav Eyal, in un saggio appassionante come un’inchiesta, esamina le forze che stanno trasformando la nostra realtà economica, politica e culturale. Introduce i lettori alla “ribellione globale”, un moto di rabbia che si è imposto progressivamente dall’Italia dell’antipolitica all’Europa della Brexit, dall’America di Trump al mondo intero assediato dalla pandemia. Una rivolta che nasce dal drammatico conflitto tra i risultati raggiunti dalla globalizzazione (che ha sottratto milioni di persone alla povertà) e i suoi costi immensi (aumento della disuguaglianza economica, danni ambientali, crisi migratorie). Eyal dà voce non solo alla rivoluzione economica e culturale che sta definendo la nostra epoca, ma anche ai protagonisti della controrivoluzione che sono stati marginalizzati e sfruttati. Unendo racconto giornalistico e analisi storica, Eyal mostra quanto tutti gli estremisti, a prescindere da fedi politiche o religiose, si somiglino in modo inquietante. E quanto, sorprendentemente, abbiano in...
Vols. for 1969- include a section of abstracts.
Un contributo decisivo su temi di grande attualità come la costruzione dell'Europa, la necessità di un parziale sganciamento dagli Stati Uniti, la politica neoimperialista della potenza nordamericana, il dibattito sull'indipendenza energetica e sul nucleare civile. Dell'asse "Parigi-Berlino" si è diffusamente parlato nell'ultimo anno, quando, prima dello scoppio della seconda guerra del Golfo, i due paesi hanno superato di slancio tradizionali divergenze per ritrovarsi uniti, nel Consiglio di Sicurezza come in Europa, a difesa della pace. In questo libro, l'autore, un giovane geopolitico francese di ispirazione gollista, propone il consolidamento dell'asse e la sua estensione verso oriente alla Russia. L'individuazione di comuni obiettivi fra queste tre potenze, e dunque fra l'UE e la Russia - anche nella prospettiva possibile di un ingresso di Mosca nell'Unione Europea - contribuirebbe alla soluzione di alcune questioni cruciali per l'Europa, come il riequilibrio delle nostre relazioni con gli USA, la correzione di alcuni degli effetti più negativi della globalizzazione, l'emergere di un nuovo e pacifico multipolarismo mondiale. Infine tra gli argomenti affrontati,...
Che cos’è una nazione? Quando e perché sorgono le nazioni? Quale il loro destino nell’età della globalizzazione? Storia, definizioni, interpretazioni di uno dei concetti più controversi e al tempo stesso più attuali delle scienze storico-sociali.
La presidenza di Donald J. Trump ha estremizzato l’insoddisfazione statunitense, ormai pluridecennale, verso l’ordine internazionale contemporaneo. Riproponendo tradizioni da tempo minoritarie nel processo decisionale dell’egemone, la sua amministrazione ha tentato di ridefinire il ruolo degli Stati Uniti nell’ordine internazionale e in molte delle regioni in cui questo si articola, così effettivamente scontrandosi con alcuni valori, norme, e istituzioni che definiscono l’ordine stesso e ne indirizzano i meccanismi di funzionamento. Ripercorrendo le strategie realmente perseguite in politica estera, il volume offre un bilancio del suo mandato concentrandosi nel comprendere se e quali siano state le conseguenze, sia perseguite che non previste, sul funzionamento dell’ordine sia a livello globale che regionale. In questo modo, delinea i processi che guidano la trasformazione attuale dell’ordine internazionale globale indicando le questioni che si impongono come prioritarie al suo successore.
Qualsiasi disastro naturale – che sia allu¬vione, terremoto, incendio o epidemia – è anche un disastro umano. La natura è sem¬pre più lo specchio del comportamento del¬l’uomo, del modo in cui si relaziona con i suoi simili, in cui guarda a se stesso e al futu¬ro. Per questo è necessario innanzitutto ri-pensare il ruolo di chi con la natura ha un rapporto privilegiato. Chi si occupa di scienza, e in particolare chi studia la Terra, ha anche una responsabi¬lità sociale: le sue conoscenze hanno impor¬tanti ricadute sulle comunità umane e per¬tanto non sono proprietà intellettuale del singolo, ma bene collettivo. Lo abbiamo vi¬sto di recente: le scelte politiche più delicate si affidano al sapere scientifico, e dunque fondamentale è la gestione etica del sapere, di un patrimonio prezioso, da curare e gover¬nare tenendo fede ad alcuni principi e dove¬ri imprescindibili. Dalla coscienza di questa necessità nasce la geoetica, un movimento che raccoglie nu¬merosi scienziati in tutto il mondo. Lo sco¬po è ridefinire l’interazione con il sistema Terra attraverso un approccio critico, scien-tificamente fondato, pragmatico, il più pos¬sibile distante dalle...
E' ben nota l'estrema complessità dei problemi che si intrecciano nei singoli aspetti della violenza e della pace. Tale complessità, però, lungi dal farci cadere in una passività inoperosa e inoperante, deve spingerci a recare il nostro modesto contributo alla riflessione, per contribuire , con tanti altri uomini e donne di buona volontà, a creare quella pedagogia della pace e quella mentalità nuova di pace di cui parlava Paolo VI, e di cui si è fatto animatore e portatore instancabile Giovanni Paolo II con richiami di tono profetico e biblico. Il volume è uno stimolo a percorrere in modo più vivo la "strada della pace" suggerendo linee di riflessione e di ricerca.
L'alleanza tra Italia fascista e Germania nazista fu la conseguenza del progressivo avvicinamento tra Mussolini e Hitler. I due dittatori, infatti, coltivarono per oltre 10 anni un rapporto personale e diretto che ebbe enormi conseguenze sui rispettivi paesi e nella storia d'Europa. Ma cosa li legò fino al tracollo definitivo? Illumina con luce inedita questa cinica e catastrofica 'relazione personale'. Un libro eccellente. Ian Kershaw Affascinante, ben scritto, molto documentato. Lucy Riall Brillante, dettagliato e di piacevole lettura. John Foot Tra il 1934 e il 1944, Hitler e Mussolini si incontrarono diverse volte in Germania e in Italia. Questi eventi vennero celebrati dalla propaganda di entrambi i regimi come tappe nodali mentre la stampa internazionale li osservò con enorme attenzione, contribuendo a diffonderne il sinistro fascino in tutto il mondo. Nonostante il loro clamore e il loro enorme peso, in genere gli storici hanno dedicato poca attenzione alla relazione diretta tra i due dittatori, concentrandosi spesso su aspetti più specifici e legati alla dimensione nazionale. In realtà, questa relazione fu tesa, complessa ed esercitò un fortissimo peso nella...
Un libro brioso, intelligente, ricco di aneddoti, che racconta l'evolversi delle società attraverso ciò che succede nelle cucine. Dalla Guida Michelin alla Gault&Millau, dalla cucina molecolare a quella ecologica, si ripercorrono 250 anni, in un fantasmagorico itinerario tra letteratura e pittura, in cui ci si imbatte in Marcel Proust, Truman Capote, Ernest Hemingway, Edward Hopper... Ribbat mette insieme le esperienze affascinanti di chef, camerieri e filosofi, gourmet e sociologi, e getta un ponte tra il primo ristorante a Parigi e l'ascesa dei fast food, fino ai più innovativi chef di oggi. Non semplicemente una storia cosmopolita, ma un mirabolante esperimento narrativo, tra romanzo e indagine culturale.
Recenti sondaggi confermano che in molti considerano gli Stati Uniti la forza militarmente e geopoliticamente più destabilizzante sullo scacchiere globale e dunque il maggior pericolo per la pace mondiale. Come mai? La più grande potenza al mondo non ha ottenuto questo triste primato per caso. A partire dal 1945, nessun’altra nazione ha bombardato così tanti Stati stranieri e rovesciato così tanti governi quanto gli USA. Nessun’altra nazione ha più avamposti militari, esporta più armi e possiede una quantità maggiore di armamenti. Per questo, scrive Ganser, nessuna nazione più degli USA costituisce oggi una minaccia per il principio della “famiglia umana”, secondo cui l’umanità è caratterizzata da relazioni reciproche fondamentali intrasgredibili. Nel corso della Storia, però, tale principio è stato ripetutamente trasgredito. Alcuni membri della famiglia umana ne sono stati esclusi a causa della loro provenienza geografica, della loro religione, del colore della loro pelle o del loro genere. Alla luce di questo principio, assunto come stella polare dal movimento pacifista, l’autore valuta gli sviluppi della politica americana, ripercorrendone i momenti...
Vedi maggiori dettagli