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Stravedere la scena

Stravedere la scena

Autore: Donatella Orecchia

Il volume segue il percorso di Carlo Quartucci nei primi venti anni della sua attività teatrale, fra il 1959 il 1979, con uno sguardo fi nale che si spinge fi no ai primi anni Ottanta: dall’esperienza nel teatro universitario di Roma alla Compagnia della Ripresa, al Festival beckettiano di Prima Porta, alla Biennale di Venezia con Zip e alle collaborazioni con la Rai di Torino; dall’incontro con Jannis Kounellis alla prima de Il lavoro teatrale a Venezia, ai viaggi nel Camion bianco per le periferie di mezza Italia e all’avvio della collaborazione con Carla Tatò. Attraverso l’indagine della ricerca “irrequieta” di Quartucci, si incontreranno i grandi temi che hanno acceso il panorama teatrale dell’epoca: l’arrivo di Samuel Beckett sulle scene italiane, il rapporto fra teatro di ricerca e istituzioni, la ridefi nizione del concetto di attorialità e di regia, il montaggio come metodo compositivo di una nuova scrittura scenica, il rapporto con le tradizioni popolari, la defl agrazione del teatro verso altri linguaggi (Radio e TV innanzitutto) e il decentramento teatrale. L’ampio riferimento alle fonti orali raccolte dall’autrice guiderà, inoltre, il lettore...

Il Teatro Vagante di Giuliano Scabia

Il Teatro Vagante di Giuliano Scabia

Autore: Fernando Marchiori , Giuliano Scabia , Eugenio Barba

Numero di pagine: 282
L'Ottobre delle arti

L'Ottobre delle arti

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 312

Uno degli eventi più importanti e decisivi della storia del Novecento, la Rivoluzione d’Ottobre, ha avuto, come è noto, ripercussioni cruciali anche nel mondo delle arti. Anzi, si potrebbe forse affermare che proprio l’Ottobre sia stato uno di quei momenti della storia della modernità in cui diversi ambiti della vita si sono in effetti mescolati, modificandosi e influenzandosi a vicenda: la politica, la cultura, l’arte, la morale, persino gli affetti. Il Convegno di cui qui pubblichiamo gli Atti – organizzato dalla Sezione Media Musica e Spettacolo del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino – ha inteso discutere tanto del ruolo delle arti durante gli anni della Rivoluzione (in particolar modo del cinema, della musica e del teatro) quanto delle eredità che quelle opere e quei maestri hanno consegnato al Novecento maturo, attraverso la discussione di casi specifici ma anche grazie ad alcuni interventi di artisti, preziosissimi come sempre.

Lettere a Oreste Macrí

Lettere a Oreste Macrí

Autore: Dario Collini

Numero di pagine: 3354

Con questo libro curato da Dario Collini, che raccoglie il lavoro di giovani ricercatori guidati da Anna Dolfi («GREM» «NGEM») che si sono occupati dei 17.000 pezzi epistolari del Fondo Macrì, si offre uno straordinario strumento di lavoro a chi si interessa di Ermetismo, di critica e poesia del Novecento italiano. Ombre dal fondo o ‘luci intermittenti’ che siano, i bagliori mandati dagli epistolari sono segni della genesi umana della cultura, visto che conservano traccia di quanto è legato al quotidiano che contribuisce alla costruzione della ‘grande’ storia e della progettualità; intellettuale e politica che l’accompagna. Ecco allora che letture, libri, riviste, collaborazioni, amicizie, risentimenti, viaggi, passioni letterarie e private emergono da questi regesti, a dare voce a un’epoca e ai suoi protagonisti.

Atto secondo

Atto secondo

Autore: Antonio Attisani

Numero di pagine: 272

Atto secondo, titolo di questo libro e unico superstite di una commedia che, nelle sue altre parti, non verrà mai scritta. Una narrazione che si snoda dal sogno adolescenziale del teatro (chi sa perché?) ai primi passi sulla scena, dalle avventure della formazione al successo professionale, dal Piccolo Teatro al Teatro del Sole e alla cooperazione teatrale. E ancora, nell’Italia degli anni non solo di piombo, il passaggio all’editoria militante, poi alla critica e all’organizzazione culturale. La contrastata direzione di un festival conclude l’atto e prelude al seguente, quello dell’insegnamento universitario. Sempre guidato dall’amore per il teatro.Un amore che non smette di interrogare.

Uno scrittore in redazione

Uno scrittore in redazione

Autore: Michele Perriera

Numero di pagine: 384

Michele Perriera e una selezione di suoi «pezzi» su «L’Ora» di Palermo, straordinario laboratorio di idee, quotidiano di impegno civile, voce democratica in prima linea nella lotta alla mafia e al malaffare. Una scelta dettata dall’urgenza di mostrare le tante anime di questo uomo di cultura: interviste, recensioni teatrali, riflessioni su scrittori, conversazioni immaginarie con autori del passato, considerazioni politiche, critiche fuori dal coro. Una antologia che rende omaggio a un intellettuale a dieci anni dalla scomparsa, al quale Palermo - e non solo Palermo - deve molto.

Pensare la nazione

Pensare la nazione

Autore: Mario Isnenghi

Numero di pagine: 288

Che cos’è una nazione? E quanto conta la nazione come principio ordinatore del vivere sociale? Tutto un chiacchiericcio di fondo ci ha voluto far credere che oggi – giunti ormai all’Europa – Francia e Germania, Italia e Spagna non contino più. Non è esattamente così, e lo stiamo vedendo. Ma di certo era lontanissimo dal vero per la storia d’Italia, otto e novecentesca. I saggi di questo denso e originale volume fanno spesso riferimento a Nazione e lavoro, il grande libro ri-fondatore scritto trent’anni fa da Silvio Lanaro, che ha reso di nuovo adoperabile la parola e centrale il concetto. Parola e concetto che erano stati messi a lungo fuori gioco, politicamente e storiograficamente, dal fascismo. Sono anche altre le parole «pesanti» rimesse in gioco dalla storiografia contemporanea come volano di progettualità politica e del vivere collettivo. Qui si parla di ideologie, di patrie, di Stato, e anche di retoriche politiche. Scritto da alcuni tra gli storici più autorevoli del panorama italiano, questo libro rappresenta un variegato esempio di storia culturale, attenta all’immaginario e alle emozioni, alle soggettività, oltre che ai concetti e alle idee. Ma...

Dalla periferia dell'impero

Dalla periferia dell'impero

Autore: Umberto Eco

Numero di pagine: 336

Organizzati secondo una logica tematica, questi saggi, apparsi su quotidiani e riviste tra il 1973 e il 1976, ripropongono Umberto Eco come semiologo del quotidiano, attento e curioso critico del costume e del linguaggio dei mezzi di comunicazione di massa. Eco riferisce quanto avviene alla periferia dell’impero americano, cioè nei paesi dell’area mediterranea, analizzando in modo apparentemente divagante gli slogan pubblicitari, le conversazioni della gente in treno, il discorso di Paolo VI sulla pillola, le invettive di Fanfani contro la pornografia. Tanti brevi racconti di un’Italia in trasformazione, ma ancora un po’ bigotta e provinciale.

Educazione alla teatralità: il gioco drammatico

Educazione alla teatralità: il gioco drammatico

Autore: Gaetano Oliva

Numero di pagine: 324

Il presente testo è indirizzato ad un ampio pubblico di lettori: non solo esperti di teatro, ma anche e soprattutto educatori, insegnanti e operatori sociali, affinché possano acquisire conoscenze riguardanti la scienza dell’Educazione alla Teatralità. Inoltre, vuole approfondire la valenza pedagogica dell’esperienza teatrale del gioco drammatico, partendo da alcuni aspetti fondamentali appartenenti alla storia del teatro del Novecento. Il gioco drammatico, definito come valido strumento per facilitare la relazione con se stessi e con gli altri, acquista una valenza pedagogica espressiva, un valore e un compito educativo. Questo impianto educativo, prende spunto dal sistema pedagogico teatrale che, all’origine, era destinato alla formazione degli attori: esso prende avvio verso i primi anni del Novecento attraverso alcune figure come quelle di Jacques Copeau e Lèon Chancerel. Il gioco drammatico è un’attività espressiva, ludica, cognitiva ma è anche una corretta gestione da parte del bambino e del ragazzo del proprio corpo e delle sue espressioni, verso gli altri e nell’ambiente. Non solo, costituisce un momento molto importante anche nella formazione degli...

Diversità sulla scena

Diversità sulla scena

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 344

Diversità sulla scena è una raccolta di undici saggi scritti da critici e studiosi di teatro che affrontano la problematica del rapporto tra teatro e la creazione di una coscienza politica filtrata dalle voci di soggetti subalterni. Il volume è arricchito dai contributi di protagonisti della scena italiana che, nella loro veste di autori, attori e registi, denunciano pregiudizi e conformismo dando voce in tal modo a aree sociali tenute ai margini. In questa panoramica del teatro delle differenze, il volume offre una stimolante chiave di lettura della società contemporanea. Pur marginale nel mondo multimediale, paradossalmente il teatro collocato entro spazi emarginati ridiventa centrale e si riappropria di funzioni vitali, quasi finestra aperta, meglio cuore e polmone nella stessa società. Diversità sulla scena affronta argomenti articolati, dal punto di vista multiculturale e geografico, nella misura in cui collega territori di natura antropologica, culturale e traduttiva, grazie a nuove letture critiche dalla bibliografia altresì aggiornata.

Educazione alla teatralità

Educazione alla teatralità

Autore: Gaetano Oliva

Numero di pagine: 590

L’Educazione alla Teatralità rivela una molteplicità di finalità e scopi per contribuire al benessere psico-fisico e sociale della persona; in particolare vuole aiutare ciascuno a realizzarsi come individuo e come soggetto sociale; vuole dare la possibilità ad ognuno di esprimere la propria specificità e diversità, in quanto portatore di un messaggio da comunicare mediante il corpo e la voce; vuole stimolare le capacità; vuole accompagnare verso una maggiore consapevolezza delle proprie relazioni interpersonali; vuole concedere spazio al processo di attribuzione dei significati, poiché accanto al fare non trascura la riflessione, che permette di acquisire coscienza di ciò che è stato compiuto.

Lezioni di Fantastica

Lezioni di Fantastica

Autore: Vanessa Roghi

Numero di pagine: 296

Alzi la mano chi, nella sua vita, da bambino o da adulto, non ha mai avuto tra le mani un libro di Gianni Rodari. Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono e Il libro degli errori fanno parte dei ricordi e dell'immaginario di moltissimi di noi e non soltanto in Italia, visto che Rodari è uno degli scrittori più tradotti in tutto il mondo, oggetto di culto in Russia come in Brasile. Ma Gianni Rodari non ha 'soltanto' inventato favole e filastrocche, ha fatto molto di più: ha inventato un nuovo modo di guardare il mondo e l'ha fatto rivolgendosi ai bambini e, usando gli strumenti della lingua, della parola e del gioco, ha portato l'elemento fantastico nel cuore della crescita democratica dell'Italia repubblicana. Lezioni di Fantastica ricostruisce la vita di questo grande intellettuale a partire dai grandi 'insiemi' che l'hanno riempita – la politica, il giornalismo, la passione educativa, la scrittura e la letteratura –con l'ambizione di raccontare un Gianni Rodari tutto intero, di sottrarlo allo stereotipo dello scrittore 'facile'. Un uomo il cui gioco di invenzioni e parole, come ha scritto lui stesso, «pur restando un gioco, può coinvolgere il mondo».

Oltre i confini del libro. La lettura promossa per educare al futuro

Oltre i confini del libro. La lettura promossa per educare al futuro

Autore: Ilaria Filograsso , Tito Vezio Viola

Numero di pagine: 176
Estrosità rigorose di un consulente editoriale

Estrosità rigorose di un consulente editoriale

Autore: Giorgio Manganelli

Numero di pagine: 332

Nel 1967 Manganelli dirige la serie italiana di una collana Einaudi. A preoccuparlo è la veste grafica, che con il suo opaco grigio rende i volumetti simili ad «antichi, nobili epitaffi»: «E si veda il bell'egualitarismo del procedimento, che pareggia miopi, presbiti, ipermetropi, daltonici ed astigmatici in una comune, edificante inettitudine a leggervi alcunché» commenta. Basterà questo passaggio di una comunicazione ‘di servizio' per far capire che tipo di consulente editoriale sia stato Manganelli: eccentrico e brillante, sempre pronto a sfoderare uno humour di volta in volta giocoso, paradossale, corrosivo. Ma non ci si inganni: Manganelli è stato un editor (e traduttore) tutt'altro che sedizioso: disciplinatissimo, piuttosto, duttile e minuzioso. Un editor capace di progettare collane e costruire libri, suggerire titoli, periziare traduzioni con estroso rigore: «... qualche volta la traduttrice tende a dar più colore di quanto non competa a questa gelida carne...» scrive di una Ivy Compton-Burnett che gli era stata sottoposta. Ma capace soprattutto di stendere pareri di lettura e risvolti dove astratto furore dello stile, schietta idiosincrasia e verve beffarda...

Fata Morgana Web 2021

Fata Morgana Web 2021

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 782

Che cosa è accaduto dal punto di vista culturale in questo 2021? Che cosa abbiamo visto? Che cosa abbiamo letto? Quali sono le opere, i temi e le questioni che il nostro presente ci ha posto? E quali i “nomi propri” importanti per leggere l’oggi? A tali domande vuole rispondere quest'opera, suddivisa in due volumi (Le visioni e I discorsi), che raccoglie quanto di più significativo la rivista “Fata Morgana Web” ha pubblicato quest’anno, integrandolo con due ampi testi d’apertura scritti da Roberto De Gaetano e Felice Cimatti sulle parole chiave (tecno-sociale e trauma) che hanno segnato il presente. In particolare, il primo volume racconta tutto ciò che di importante è apparso sui nostri schermi: dal miglior cinema italiano (Bellocchio, Moretti, Sorrentino, Frammartino, i fratelli D’Innocenzo, Mainetti, Di Costanzo, Carpignano) ai grandi autori americani (Eastwood, Schrader, Soderbergh). Un focus sull’opera di Mario Martone tra cinema e teatro, uno su Kies ́lowski in occasione dell’anniversario, insieme ad alcune riflessioni sulla fotografia e al meglio della serialità televisiva contribuiscono a completare il primo volume dell’opera. Studiosi di fama...

Alle due sponde della cortina di ferro. Le culture del dissenso e la definizione dell’identità europea nel secondo Novecento tra Italia, Francia e URSS (1956-1991)


Alle due sponde della cortina di ferro. Le culture del dissenso e la definizione dell’identità europea nel secondo Novecento tra Italia, Francia e URSS (1956-1991)


Autore: Teresa Spignoli , Federico Iocca , Giuseppina Larocca , Giovanna Lo Monaco

Numero di pagine: 474

Il volume restituisce un quadro complesso delle diverse forme di cultura del dissenso che dagli anni Cinquanta in poi interessano l’Ovest e l’Est europeo, come l’area francoitaliana e quella slavo-orientale (Russia, Bielorussia e Ucraina Sovietiche). Queste aree risultano contraddistinte dalla nascita di forme di contestazione nei confronti dell’establishment culturale e politico che si manifestano in modo antitetico (e con conseguenze diverse) sia in rapporto agli eventi storici che segnano il periodo 1956-1991, sia al tipo di stato in cui tali forme si diffondono. In una prospettiva analitica che privilegia la descrizione della nascita e dello sviluppo dei fenomeni controculturali, si propone per la prima volta un “atlante del dissenso”, propedeutico alla comprensione di un periodo nevralgico della storia europea, caratterizzato, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in poi, dall’asse che separa l’Europa occidentale da quella orientale, compresa nella sfera di influenza del blocco sovietico.

Visioni critiche

Visioni critiche

Autore: Ferrone, Siro

Numero di pagine: 376

Come un Giano bifronte, Siro Ferrone ha praticato lo studio e la critica teatrale, coniugando ricerca accademica ed esperienza da palcoscenico. L’attività di recensore, svolta con continuità, viene adesso per la prima volta trascritta e organicamente raccolta in volume. Gli articoli, apparsi sulle pagine de «l’Unità-Toscana», costituiscono oggi un’importante fonte per l’analisi di rilevanti spettacoli allestiti nei principali teatri toscani fra il 1975 e il 1983. Ne scaturisce la documentazione di un periodo di fertile e avanguardistica produzione teatrale, qui ripercorso attraverso le consapevoli e illuminanti testimonianze di uno dei principali storici italiani dello spettacolo.

La giovane narrativa italiana

La giovane narrativa italiana

Autore: Maurizio Pistelli

Numero di pagine: 272

È tra la fine degli anni settanta, primi ottanta che in Italia, grazie ai brillanti esordi letterari dei vari Palandri, Tondelli, De Carlo, si inizia a parlare del cosiddetto fenomeno della «giovane narrativa». Ripudiati alcuni categorici postulati della neoavanguardia, voltate le spalle al totalizzante impegno politico e ai valori collettivistici dei successivi movimenti studenteschi, questa nouvelle vague di autori – che presto si arricchirà di ulteriori interessanti personalità – si caratterizza al contrario per un gioioso ritorno a raccontare, costruire intrecci, trame; per un recupero di storie private, intimiste; per la creazione di testi multimediali, ovvero carichi di suggestioni mutuate non più solo dalla letteratura ma anche e soprattutto da universi paralleli come cinema, musica, teatro, fumetto, internet, tv. Si restringe, fino quasi ad annullarsi, la forbice tra una presunta arte colta, nobile, e una bassa, popolare. Sulla scia delle assimilate teorie postmoderne si impongono così opere «meticciate», comprensibili appieno solo da chi con disinvoltura si muove entro tali variegati ambiti. Ed è proprio a questo ricco, intrigante panorama culturale di fine...

Trieste sottosopra

Trieste sottosopra

Autore: Mauro Covacich

Numero di pagine: 128

«Accanto alla Trieste austroungarica è sempre esistita unaltra Trieste. Accanto alla città dei caffè letterari, della composta amicizia di Svevo e Joyce, cè sempre stata unaltra città, morbida, disinvolta, picaresca, dai connotati quasi carioca. Cè un edonismo antico, morale, nei triestini. E anche un vitalismo moderno un po easy-going, alla californiana. Trieste è una città meridionale, la città più meridionale dellEuropa del Nord.» A spasso per vicoli e piazzette, lungo gradinate a picco sul mare, bighellonando nella bora che spezza il fiato e pulisce laria: con una scrittura guizzante di ironica tenerezza, quindici itinerari narrativi svelano e ricompongono il puzzle affettivo e affettuoso di una Trieste ricolma di storia, curiosità, contraddizioni.

Franco Basaglia il dottore dei matti

Franco Basaglia il dottore dei matti

Autore: Oreste Pivetta

Numero di pagine: 256

A più di trent'anni dalla morte, la figura di Franco Basaglia, il suo lavoro e la famosa legge che ha portato alla chiusura dei manicomi, continuano a suscitare grande consenso, ma anche molte critiche. Il libro, racconto di una vita, cerca di ricondurre la vicenda di Basaglia - tra l'antifascismo, il dopoguerra, l'università e la direzione degli ospedali psichiatrici di Gorizia e Trieste - all'interno dei mutamenti epocali che coinvolsero la società e la cultura italiane, in particolare nel tumultuoso ventennio 1960-1980 segnato dalle grandi lotte operaie e studentesche, ma anche dalle bombe stragiste e dal terrorismo, ventennio che si contraddistinse per una spinta riformista mai più ritrovata.

La “Repubblica dei Matti”

La “Repubblica dei Matti”

Autore: John Foot

Numero di pagine: 392

“Una bellissima ricerca storiografica” Internazionale Nel 1961 Franco Basaglia assume la direzione del manicomio di Gorizia; nel 1978 la legge 180 decreta la chiusura definitiva dei manicomi in Italia. La battaglia per la riforma radicale dell’assistenza psichiatrica fu innescata dal rifiuto di pochi medici e amministratori locali di avallare gli orrori di una realtà spesso paragonata ai lager nazisti. Dal lavoro concreto per l’umanizzazione di un istituto meramente repressivo nasce una riflessione culturale e politica di vasta portata sui meccanismi dell’esclusione sociale e sull’idea stessa della malattia mentale. Conclusa l’esperienza pionieristica di Gorizia, gli psichiatri radicali incontreranno a Trieste, Parma, Perugia, Reggio Emilia, Arezzo e in tante altre città italiane una nuova generazione di amministratori capaci di rischiare per le proprie convinzioni. La società pare ormai disposta a riaccogliere gli esclusi; l’abolizione del manicomio diventa davvero possibile. John Foot ricostruisce questa complessa vicenda con appassionato rigore storico, documentando non solo i successi e i fallimenti ma anche le feroci controversie (esterne e interne) che...

È facile vivere bene a Bologna se sai cosa fare

È facile vivere bene a Bologna se sai cosa fare

Autore: Maria Grazia Perugini

Numero di pagine: 288

Tante proposte per vivere bene in città e conoscerla al meglio Alla scoperta di tante idee per vivere “la dotta” al meglio Piccola, aperta, anticonformista, provinciale, dotta, bottegaia, antica ma anche all’avanguardia. Bologna è capace di far convivere istanze diverse e contrapposte, forse per l’abitudine radicata ad accogliere masse in movimento, ma forse anche in virtù della gioventù e della creatività portate dagli studenti che continuano ad affluirvi. A Bologna si vive bene per le tante cose belle da vedere, i monumenti e i tesori artistici, e anche per le cose da fare, con la sua generosa proposta culturale e di intrattenimento. Grazie alle idee che vi circolano e che hanno ispirato i tanti musicisti, gli scrittori qui più numerosi che in qualsiasi altra città italiana, i poeti e tutti i loro lettori, gli artisti e i teatranti. E grazie al cinema che vi è nato e vi si proietta, nelle numerose sale e in quell’autentico gioiello che è la Cineteca comunale. E allora, bolognesi e non, ecco a voi cultura, eventi, gastronomia: tutto quello che c’è da sapere per apprezzare ancora di più una città bellissima. Maria Grazia Peruginiternana di nascita e...

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