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La consegna di Giovanni Sias

La consegna di Giovanni Sias

Autore: Moreno Manghi

La consegna di Giovanni Sias è un breve omaggio all’«amico infinito» e al suo progetto di una psicanalisi «oltre il Novecento», in cerca di terre inesplorate, all’insegna del motto della Lega anseatica caro a Freud: Navigare necesse est, vivere non necesse. Ancora poco conosciuta nella sua integralità l’opera di Sias, estranea a ogni epigonismo, merita, per la sua audacia, originalità e risolutezza, un’attenta ri-lettura e una discussione critica a cui questo opuscolo – che tocca succintamente solo alcuni dei suoi snodi teorici cruciali – vuole invitare. E il primo invito è proprio per il suo autore, sollecitato da un sogno fatto la notte di ferragosto (due settimane dopo la morte di Sias), in cui gli è annunciata una “consegna” che non era pronto a ricevere, ma con cui non può evitare di confrontarsi. L’opuscolo comprende anche una proposta di lavoro e una bibliografia di tutta l’opera di Sias (inclusi due testi postumi ancora inediti), di cui viene arrischiato un primo inventario.

Lettere sulla psicanalisi

Lettere sulla psicanalisi

Autore: Giovanni Sias , Salvatore Pace

Le Lettere sulla psicanalisi, che coprono un lasso di quasi vent’anni – la prima del 2000, l’ultima dell’agosto 2019 –, la maggior parte delle quali difficilmente reperibili se non introvabili, sono state tutte precedentemente pubblicate in libri, riviste, siti, blog, ma solo riunite nell’insieme acquistano la loro forza dirompente. Le Lettere attraversano praticamente tutte le questioni “roventi” della psicanalisi di questi ultimi terribili trent’anni: la legge 56/89 (legge “Ossicini”) che ha regolamentato le psicoterapie; la differenza irriducibile tra la psicanalisi e la psicoterapia; i presunti vantaggi di una Realpolitik che ha condotto gli analisti a sacrificare l’inconscio in cambio della rispettabilità professionale e di un posto in società; l’opposizione alla medicalizzazione della psicanalisi e la necessità di emendarla dal suo «peccato di gioventù»: il gergo psichiatrico che la parassita; l’opportunità di rinunciare alla pretesa di «curare presunte psicopatologie» e di «continuare a giocare al dottore» (la psicanalisi non è una cura); le possibili prospettive attuali di una formazione analitica estranea alle scuole di...

Alle sorgenti dell'anima. Il ritorno della sapienza antica nell'esperienza della psicanalisi

Alle sorgenti dell'anima. Il ritorno della sapienza antica nell'esperienza della psicanalisi

Autore: Giovanni Sias

Numero di pagine: 115

A differenza della religione e di quella che sarà poi la filosofia, la sapienza è il modo di percorrere un pensiero che non costruisce l’illusione della salvazione, ma opera per costruire soluzioni linguistiche che permettano all’uomo di situarsi nel cosmo, di trovare un modo per abitarlo, benché non venga meno la sua scomodità. Giovanni Sias, psicanalista Libri pubblicati: Inventario di psicoanalisi (Bollati Boringhieri, Torino 1997); Fuga a cinque voci. L'anima della psicanalisi e la formazione degli psicoanalisti (Antigone ed.); Appunti per una nuova epistemologia (Zona Franca ed., Lucca 2008); La follia ritrovata (Alpes ed., Roma 2016) e, per Polimnia Digital Edition, Prospettive attuali della formazione degli psicanalisti (con F. Quesito e J. Nassif, Sacile 2017).

Decidere Freud

Decidere Freud

Autore: Moreno Manghi

Sono essenzialmente due le questioni su cui questo opuscolo vuole richiamare l’attenzione. 1. L’abuso della professione di psicoterapeuta, da strumento giuridico di cui può avvalersi un Ordine professionale per difendere i propri interessi, è diventato uno strumento politico di condanna degli psicanalisti “laici”. Il giudice si presta a sancire questo disegno, rispetto a cui sembra completamente cieco: non tanto per la sua ignoranza (comprensibile) della materia su cui è chiamato a giudicare, quanto per la sua presunzione di sapere. 2. Non è più possibile parlare della psicanalisi. Al di là delle sue declinazioni di scuola (freudiana, kleiniana, lacaniana, ecc.), esistono ormai di fatto (e di diritto) due psicanalisi: la psicanalisi come metodo di cura e la psicanalisi come ascolto dell’inconscio. A lungo, da Freud a Lacan, indissolubilmente unite, queste due facce della stessa moneta – la psicanalisi – a partire dalla legge 56 del 1989 (legge Ossicini) e dai suoi effetti si sono separate. Ecco perché oggi siamo chiamati a decidere per l’una o per l’altra.

La Sardegna dei sequestri

La Sardegna dei sequestri

Autore: Giovanni Ricci

Numero di pagine: 480

Dalle gesta di Graziano Mesina al rapimento del piccolo Farouk Kassam, dal sequestro di Fabrizio De André e Dori Ghezzi al caso Soffiantini Che sia stato dettato da motivi politici o da volgare sete di denaro, il rapimento ha tristemente accompagnato la storia criminale della Sardegna fino ad assurgere al rango di “specialità isolana”. Con passione e competenza, Giovanni Ricci passa in rassegna la lunga lista dei sequestri di persona perpetrati in Sardegna dal 1875 fino ai giorni nostri, seguendo l’esportazione del modus operandi dei rapitori sardi in continente e dando corpo a una narrazione in cui la cronaca giudiziaria si fa storia vissuta e analisi sociale. Dall’emersione del fenomeno nell’Ottocento fino al caso Soffiantini, passando per i sequestri celebri di Farouk Kassam, Fabrizio De André e Dori Ghezzi, il libro di Ricci rende attuali gli anni che videro protagonisti banditi del calibro di Pasquale Tandeddu e Graziano Mesina scavando nei meandri dell’Anonima sequestri, forse la più fiorente di tutte le industrie mai nate sul territorio sardo. Dall’autore del bestseller Sardegna criminale La storia di tutti i sequestri di persona avvenuti in Sardegna o di...

Navigare necesse est, vivere non necesse. La psicanalisi al rischio della ricerca

Navigare necesse est, vivere non necesse. La psicanalisi al rischio della ricerca

Autore: Giovanni Sias

Numero di pagine: 94

La ricerca nel campo psicanalitico soffre ormai da almeno cinquant’anni di un’asfissia evidente determinata da alcuni fattori che queste mie considerazioni vogliono prendere in esame. Il tentativo dichiarato, ma soprattutto auspicato, è di sollecitare un dibattito che rilanci, a livello europeo, e soprattutto fra le giovani generazioni, la passione per la ricerca in un dominio occupato ormai quasi esclusivamente da epigoni e da asfittiche scuole che solo sembrano essere in grado di obbligare alla standardizzazione del linguaggio e a pegni di fedeltà e sottomissione. Le associazioni psicanalitiche hanno rinunciato alla ricerca, a ogni avventura conoscitiva, per ricuperare una più acquietante dimensione religiosa che confermi il loro potere sul “gruppo” degli adepti, rinnovando continuamente le icone della sottomissione.

Prospettive attuali della formazione degli psicanalisti

Prospettive attuali della formazione degli psicanalisti

Autore: Jacques Nassif , Franco Quesito , Giovanni Sias

Numero di pagine: 39

Ridurre i temi della prassi analitica alle regolamentazioni nazionali è inade-guato, ed è anacronistico rispetto ai problemi presenti. Questa è la questio-ne in gioco oggi in Europa. Restare imprigionati nel discorso legislativo, a proposito della psicanalisi, come per esempio nel caso italiano, è il modo mi-gliore per arrivare alla scomparsa dello psicanalista, e dunque della psicanali-si che non può esistere senza lo psicanalista. Tanto più che nella vecchia Europa gli Stati sembrano passarsi parola affinché la psicanalisi non solo non sia più consentita ma anche che sia sempre più interdetta, soprattutto tenendo conto della rinascita del fascismo in Europa, che già si vede anticipata nelle attuali legislazioni degli Stati europei. D’altronde, la psicanalisi, non può aspirare a essere riconosciuta dallo Stato o dalla società. Tutto ciò che la psicanalisi può fare per la sua esistenza dipende dalle conquiste teoriche di cui può essere capace, dunque di quelle attività di ricerca di cui gli psicanalisti possono rendersi idonei per rimettere in gioco il loro sapere nel discorso psicanalitico. Questo libro è la prima testimonianza di una discussione teorica che si ...

Dialoghi sul romanzo, la psicanalisi, la scrittura e altro

Dialoghi sul romanzo, la psicanalisi, la scrittura e altro

Autore: Giuseppe Pontiggia , Giovanni Sias

Numero di pagine: 70

Il libro è costituito da due preziose interviste di Giovanni Sias a Giuseppe Pontiggia, rimaste finora inedite. La prima, “Sulla scrittura, il romanzo, la psicanalisi” (1989), doveva essere pubblicata sulla rivista mantovana «La Corte» di Alessandro Gennari; la seconda, “Imparare a scrivere: sui corsi di scrittura” (1992), tenuti da Pontiggia per molti anni al Teatro Verdi di Milano, era destinata al quotidiano «la Repubblica». Con un linguaggio colloquiale ma raffinato e straordinariamente preciso (era un grande estimatore della retorica), Pontiggia parla della costruzione dei suoi romanzi e dei loro personaggi, della scrittura come un procedere verso la scoperta di un pensiero sconosciuto all’autore (e non come mera espressione di un pensiero preesistente), della sua insofferenza per i cliché di un certo linguaggio giornalistico e letterario. Ma soprattutto, pungolato dal suo intervistatore, parla della psicanalisi, del suo amore iniziale per i testi di Freud e Ferenczi, ma anche della sua delusione nel vederla trasformata dagli epigoni in un metodo d’interpretazione simbolica e ridotta a cura di presunte malattie. Il libro, prefato da Daniela Marcheschi, è...

La psicanalisi oltre il Novecento

La psicanalisi oltre il Novecento

Autore: Giovanni Sias

Numero di pagine: 27

I Quaderni di Polimnia «È proprio adesso che non sono più niente che sono un uomo?», afferma Edipo a Colono. Al culmine dell’esperienza del tragico – dove non si è niente di più che un rebut de la société – sovviene alla lingua la parola “uomo”, ma scoperta in un nuovo significato. Nel momento della perdita radicale di ogni “sé stes-so” – di ogni padronanza, di ogni bene, di ogni status sociale –, senza più un sembiante a cui identificarsi, quando il velo dell’ignoranza è caduto, che senso assume la parola “uomo” a cui gli antichi aggiungevano sempre l’aggettivo “mortale”? Quello di un sinonimo della parola “tragico”. La psicanalisi non garantisce la cognizione del tragico – questa scoperta dell’uomo intorno alla sua “umanità” –, ma crea per ciascuno le condizioni della sua possibilità. Ecco perché è assolutamente riduttivo pensarla come una “cura” che dovrebbe concludersi con il ripristino dello stato di salute precedente la “malattia”; in altri termini, con il ripristino dell’ignoranza di sé e del mondo precedente alla formazione di un sintomo che getta nello sconforto, nel dolore, nell’esilio, nel mistero,...

Eredità

Eredità

Autore: Roberto Cheloni

Numero di pagine: 288

In questo saggio ci troviamo a percorrere i territori della ricerca psicoanalitica, in particolare quelli dove la ricerca procede dall’esperienza ed è coniugata con i temi più alti della cultura europea. Il tema transgenerazionale è tema non nuovo e a cui fin dall’inizio gli psicanalisti hanno prestato attenzione: Lacan, per esempio, affermava che ci vogliono tre generazioni per fare uno psicotico; viene però qui trattato con un’attenzione innovativa, rielaborato al livello più alto oggi consentito dall’esperienza clinica dell’Autore, ma anche ripercorso attraverso l’analisi sottile del testo e della biografia di Kafka.

Psicanalisi, cura, libertà

Psicanalisi, cura, libertà

Autore: Marco Nicastro

Numero di pagine: 21

Questo breve ma denso testo raccoglie l’invito a riflettere intorno alle questioni sollevate dai Quaderni di Polimnia, in particolare alla decisiva affermazione di Giovanni Sias: «Se lo psicanalista non coglie che ha di fronte un uomo, senza alcuna aggettivazione che lo qualifica dal punto di vista psichico, può solo impedire quell’evento che è l’esperienza psicanalitica, anche se la chiamerà psicanalisi». Ne consegue che uno psicanalista che non sa mettere in discussione continuamente la propria identità professionale, senza aderire a nessun “significante-teoria” se non a quelli creati all’interno del suo specifico legame col paziente, non può far bene questo mestiere. Ripeterà infatti, come un semplice epigono, modelli che sono stati validi in altre epoche o in altre situazioni cliniche, e collaborerà col paziente, magari inavvertitamente, alla costruzione di una falsa identità basata su concetti che non vengono dal soggetto in cura ma dalle teorie di riferimento dell’analista. O, ancora più gravemente, specie se lavora in apparati sanitari, si limiterà a “somministrare” la stessa tecnica, ormai ridotta a un protocollo, in base al problema mostrato, ...

Una leggera indifferenza, un certo disinganno, un lieve disincanto

Una leggera indifferenza, un certo disinganno, un lieve disincanto

Autore: Sergio Contardi

Numero di pagine: 195

Nonostante Sergio Contardi dichiarasse: «Non ho fiori», a buon diritto si può considerare quest’opera un florilegio degli interventi parlati di un autore che in vita non ha mai voluto pubblicare un libro. Per fortuna era tuttavia aduso preparare o riassumere su fogli dattiloscritti o manoscritti i testi di seminari, conferenze, convegni, a cui si aggiungono le “sbobinature”, grazie a cui i curatori hanno potuto operare una cernita da un vasto materiale che copre oltre un ventennio. L’intento non è per nulla commemorativo: a cominciare dal rifiuto dell’ordine cronologico, si è voluto proporre dei saggi attuali, usufruibili, curiosi, fecondi, piacevoli da leggere e aperti alla “trouvaille”, incentrati sui fili conduttori della laicità della psicanalisi, transfuga da ogni professionismo che ne mortifica l’eros; della radicale differenza della sua cura – formativa, etica, civilizzatrice – dalla psicoterapia che la adatta alle esigenze politiche della medicalizzazione e la immola alla teologia della competenza; e infine della strana, difficile passione dell’analista per il neutro, «un concetto tanto essenziale quanto non ritenuto degno di elaborazione...

La psicanalisi oltre ogni Weltanschauung

La psicanalisi oltre ogni Weltanschauung

Autore: Giovanni Sias

Numero di pagine: 67

Come il linguaggio letterario e quello matematico possono servire alla costruzione della teoria della psicanalisi? Questo saggio evidenzia come la parola, e in particolare quella letteraria, splendidamente falsa, costringe lo scrittore (ma non vale forse anche per chi scrive di scienza?) a quella dotta ignoranza che lo sovrasta, imponendogli il non sapere: di ignorare dove lo conduce quell’oggetto verbale, menandolo in labirintiche concatenazioni di nomi e di suoni, di giochi di immagini che si incastrano rivelandosi nelle figure retoriche; ecco, questo scrittore, condotto per mano solo dalla sua nescienza, e che lavora secondo obbedienza e non di fantasia, non sa che cosa sta scrivendo fino a quando, concluso lo sforzo, tutto personale e, chissà, forse anche insensato, consegnerà il testo a non si sa quale lettore; e anche a lui stesso come lettore, trovandosi nella condizione imbarazzante di non capire ancora bene che cosa ha scritto e perché, e magari scoprire solo nella lettura qualcosa che il testo gli rivelerà. Una scrittura in grado di affidare ad altri lettori cose che loro capiranno e che lui, lo scrittore, ancora continua a non comprendere. Scoprirà così, e solo...

Sullo statuto giuridico dello psicanalista

Sullo statuto giuridico dello psicanalista

Autore: Moreno Manghi

Numero di pagine: 20

Questo breve opuscolo è una recensione-commento all’importante libro di Roberto Cheloni e Riccardo Mazzariol, frutto di molti anni di ricerche, Lo statuto giuridico dell’attività di psicoanalista (ETS, Pisa 2020). L’autore ne isola quella che, a suo giudizio, è la tesi fondamentale: «L’obiettivo della pratica analitica è lo studio dell’inconscio e dei suoi processi che, solo di riflesso, può avere effetti curativi. Non vi è alcuna prescrizione terapeutica al cliente da parte dello psicoanalista, né alcun intento curativo: la tutela del diritto alla salute non può dirsi allora venire in rilievo, se non in modo secondario, riflesso e marginale, tale da non giustificare la previsione di una riserva di attività. […] Risulta perciò avvalorata la conclusione secondo cui la c.d. Ossicini non regola la pratica analitica, la quale deve ritenersi liberamente esercitabile in conformità ai principi e alla normativa esistenti in materia. […] In quanto professione non organizzata in ordini, quella analitica non è destinataria di riserve di attività, né è sottoposta a un sistema di controlli, preventivi e successivi, ma consiste in un’attività libera, sottoposta...

Sul fascismo della lingua e altre bagattelle

Sul fascismo della lingua e altre bagattelle

Autore: Moreno Manghi

Numero di pagine: 124

Come proteggersi dal “fascismo passivo” che si annida nei luoghi comuni della lingua del tempo presente? Interazione, gestione, monitoraggio, DNA, ADHD, immaginario collettivo, utenza, percorso, coppia genitoriale, politically correct, parental control, news, pedofilia…; ma anche: Siamo tutti Americani, Io sono Charlie, Non avrete il mio odio, sono solo alcune parole d’ordine del nuovo conformismo, sostenuto e promosso dalla psicologia millantata come “scientifica”: il comportamentismo-cognitivismo. Qualcuno se n’è accorto, Altan per esempio, con il suo ritratto di una società formata da personaggi inebetiti, dimissionari e vivacchianti, allevati su poltrone e sofà e alimentati con becchime mediatico. La loro espressione stucchevole, le palpebre a mezz’asta, denunciano l’intontimento, l’ignavia, l’apatia di fronte a qualsiasi evento: «La democrazia è in pericolo» – dice uno di loro, con la solita espressione catatonica – «speriamo che viene qualcuno a aiutarla», risponde un suo alter ego. Anche se, secondo Lacan, non può esserci in alcun caso risveglio da questo ottundimento generale, ciascuno può almeno provare a reagire, e organizzare una...

Psicanalisi senza cura

Psicanalisi senza cura

Autore: Moreno Manghi , Vania Ori

Numero di pagine: 219

Il primo dei due “fili rossi” che collega gli scritti di questa raccolta è la necessità di svincolare la terminologia psicanalitica da quella medico-psichiatrica che la parassita fin dalle sue origini, ma senza cadere nella tentazione di un linguaggio psicanalitico sui generis. È necessario denunciare il peccato originale della psicanalisi (una terapia che si richiama ai principi della cura medica) per smascherare un linguaggio fuorviante che non si è ancora emendato dal suo peccato di gioventù. Il secondo e conseguente “filo rosso”, che passa per una serrata disamina della legge 56 del 1989 (“Ossicini”) presa come un’avvisaglia del rischio di degradazione di tutto il diritto, è che l’impossibilità di inquadrare giuridicamente la psicanalisi in una professione medico-sanitaria non dipende dal fatto che essa non è una cura medica, ma dal fatto che non è una cura, in qualsiasi accezione del termine. In quanto alla vexata quaestio se la psicanalisi è una psicoterapia, la conclusione del libro lo nega per due motivi fondamentali: 1. l’atto psicanalitico – ce n’è uno solo: l’interpretazione – non agisce mai direttamente sul soggetto (come l’atto...

A mani vuote. Il Decalogo di Kieslowski tra scandalo e falsa testimonianza

A mani vuote. Il Decalogo di Kieslowski tra scandalo e falsa testimonianza

Autore: Sandra Puiatti , Moreno Manghi

Numero di pagine: 89

Mentre ci immedesimiamo con i drammi del Decalogo, lo sguardo di Kieslowski è altrove: su tutta una serie di dettagli inspiegabili, appena percettibili, che creano però, tanto nello spettatore quanto nel personaggio del film un vago malessere. Questi particolari stravaganti, disturbanti, a volte inquietanti, finiscono per rendere opaca la narrazione, per caricarla di una dimensione bizzarra e vagamente minacciosa. Nonostante Kieslowski affermi che essi facciano parte di “una realtà che non si può capire e non si può sistemare in un ordine logico”, noi li consideriamo come sintomi di un discorso nascosto che mira a sovvertire quello manifesto della narrazione. Grazie a questa “altra scena”, vera cifra stilistica di Kieslowski, il Decalogo sfugge a quella falsa testimonianza che ne occulta lo scandalo radicale. Questo scandalo (come ogni vero scandalo) non è immediatamente visibile: bisogna dedurlo dietro la captatio benevolentiae di una petizione “etica” a cui pubblico e critica hanno aderito fin troppo zelantemente. Sandra Puiatti lavora presso il servizio di neuropsichiatria infantile a Pordenone Moreno Manghi è psicanalista a Sacile (PN)

Appartenere a sé stessi

Appartenere a sé stessi

Autore: Guy Le Gaufey

Numero di pagine: 211

Definito da Lacan un rebut de la société, lo psicanalista può esistere solo nell’indeterminatezza, senza poter occupare un posto, assumere un ruolo, avere una funzione o una missione sociale definita: tutte quelle prerogative, insomma, che contraddistinguono – in primo luogo giuridicamente – una professione. Nella misura in cui l’analista legittima il suo atto attraverso l’autorizzazione di un terzo e si qualifica, si priva di quella sua preziosa duplicità che Guy Le Gaufey pone a fondamento del transfert, e che ritroviamo in formule quali: «La situazione analitica non tollera terzi» (Freud) o: «L’analista non si autorizza che da sé stesso» (Lacan). Basta infatti che egli dichiari la finalità del proprio atto, basta che si prefigga un qualunque ben determinato scopo, o lo condivida con l’analizzante – fossero pure la cura e la guarigione – perché il transfert, da «messa in atto della realtà dell’inconscio», lasci il posto a un’altra realtà: terapeutica, pedagogica, educativa, morale..., o “semplicemente” alla realtà “tout court” a cui ricondurre il “paziente” che l’avrebbe smarrita. Ma vivere «ai confini delle terre...

Le Parole necessarie

Le Parole necessarie

Autore: Giuseppe Pontiggia

Numero di pagine: 112

Due lezioni inedite e una conferenza di uno dei maggiori scrittori del Novecento. In questi brevi ma densi interventi, Pontiggia riflette sul valore della parola e sul rischio del suo indebolimento o snaturamento nell’epoca della predominanza della comunicazione orale e dell’immagine. In realtà, sostiene Pontiggia, «non sappiamo molto parlare, e non sappiamo neanche molto scrivere». L’uso della parola ha bisogno di energia e convinzione e dello sguardo dritto all’interlocutore. Altrimenti rimane «in una specie di vuoto pneumatico».

Per l'Europa

Per l'Europa

Autore: Daniel Cohn-Bendit , Guy Verhofstadt

Numero di pagine: 144

La crisi economica mondiale ha posto l'Unione europea di fronte alla più importante crisi della sua storia, una crisi che è insieme economica, demografica, ecologica, politica e istituzionale. E che vede proprio l'Unione trascinata sul banco degli imputati, accusata di aver portato alla debolezza dell'euro, di aver provocato la recessione imponendo l'austerità, di aver marginalizzato l'azione politica. Oggi molti guardano all'Europa unita con scetticismo e non sono pochi quelli che predicano un ritorno agli Stati-Nazione. Ma è davvero questa la via d'uscita dalla crisi? Daniel Cohn-Bendit e Guy Verhofstadt, due profondi conoscitori dell'Unione europea e dei complessi meccanismi delle sue istituzioni, sono convinti di no. Anzi: i problemi che attualmente affliggono il Vecchio Continente (crisi economica, immigrazione dai paesi del Terzo Mondo, disoccupazione, depauperamento delle risorse) potranno trovare una soluzione soltanto attraverso il potenziamento del progetto di integrazione e l'adozione di un modello federale, retto da istituzioni sovranazionali che facciano capo a un Parlamento europeo. A chi pensa che sia stato l'euro ad aver mandato in rovina il bilancio delle...

Con i libri in cammino

Con i libri in cammino

Autore: Gérard Albisson

Numero di pagine: 96

«Essere accompagnato da un libro, la sua prossimità materiale – per esempio, in certe circostanze, volersi addormentare con lui, tenendolo aperto su di me come se il mio corpo potesse continuarne la lettura – il suo formato, la sua copertina, il titolo, l’edizione. Sia dopo, sia durante il cammino, leggere qualche frase, vedere qualche parola come un nutrimento fisico o psichico, come quello di una preghiera, quello di un versetto di un salmo… per andare là dove la mia avventura mi spingeva, ignorando che cosa sarebbe accaduto. Qualunque fosse il libro scelto, molto spesso facevo l’esperienza di non poter più ritornare indietro, impossibile il dietro-front. I passi avrebbero lasciato delle tracce. E ne hanno lasciate… Bastava che la passeggiata fosse sufficientemente faticosa perché la coniugazione con la lettura prendesse una dimensione quasi angelica. Sensazione misteriosa che ho sperimentato anche dopo lunghe escursioni in bicicletta…».

Per una clinica dello psicanalista

Per una clinica dello psicanalista

Autore: Jacques Nassif

Numero di pagine: 100

L’idea contenuta nel titolo merita di essere sostenuta, perché non esiste ancora una clinica dello psicanalista, a differenza di altre professioni a rischio che ne sono provviste, in particolare, per un analista, il “rischio supremo” di far sbandare un’analizzante dal suo divano al suo letto. Tuttavia, la proposta di questa raccolta di testi non è di redigere una lista delle patologie che minacciano lo psicanalista (la melanconia, la fobia, gli eccessi della dissolutezza, l’alcoolismo, la stupidità, l’identificazione all’analista e altri difetti personali di cui le biografie degli analisti, come i romanzi di cui sono gli eroi, sono prodighe) e di contrapporvi le terapeutiche più appropriate. Ma, precisamente, di sottrarre lo psicanalista da quanto ho proposto chiamare la “trappola del curato” – ovvero, quella propensione che hanno i preti, e talvolta i vescovi se non il papa stesso, di mettersi sulle ginocchia le pecorelle particolarmente appetitose, in particolare e soprattutto perché l’amore di transfert le mette in posizione favorevole. Sì, la trappola del curato merita da sé sola che ci si batta per una clinica dello psicanalista. Perché è in lui ...

Storia di Faustine

Storia di Faustine

Autore: Patrizia Crippa , Pietro Andujar

Numero di pagine: 204

«La primavera del 1885 fu particolarmente mite a Parigi. […] Faustine de Vogüé-Dufayel passeggiava lungo il Boulevard Saint-Germain con l’ultimo dei suoi tre figli. Aveva passato la trentina, anche se l’espressione svagata del volto sembrava renderla più giovane. Bionda e graziosa aveva una figura fragile: busto minuto e piccoli seni, strette spalle diritte, braccia lunghe ed esili. […] La figura appariva nell’insieme affascinante, all’insaputa della stessa Faustine.» […] «Faustine de Vogüé Dufayel morì sola, alla Salpêtrière, vent’anni dopo il suo ricovero.» Così incomincia e così finisce la Storia di Faustine. La passeggiata primaverile dell’elegante madame Dufayel (consorte di Julien, rampollo di quei Dufayel «che stavano per costruire, proprio in quell’anno di grazia 1885, i nuovi Grands Magazins Dufayel»), si conclude, disegnando una parabola tutt’altro che infrequente nelle famiglie della grande borghesia di fine secolo, nel regno di Jean-Martin Charcot, il grande maestro parigino che aveva isolato la «malattia nervosa» dell’epoca: l’isteria. Quello stesso anno, nell’ottobre del 1885, Sigmund Freud ne era diventato l’allievo....

L'analisi finita e infinita

L'analisi finita e infinita

Autore: Sigmund Freud , Davide Radice

Numero di pagine: 111

Dopo che la S.P.I. (Società Psicoanalitica Italiana) si è accaparrata la proprietà morale delle Opere di Sigmund Freud (le storiche “OSF” dell’editore Boringhieri curate da Cesare Musatti), quella che indubbiamente è stata una grande impresa intellettuale, culturale, editoriale si è trasformata nell’unità di misura del Canone Psicoanalitico Freudiano. Ecco perché l’impresa di “ritradurre Freud dopo le OSF” è consapevole del rischio di venire accolta come un reato di lesa maestà, di cui è manifestazione quel tipo di resistenza culturale che destina per principio un’opera all’indifferenza, al disinteresse, all’ignoranza, all’oblio. Malgrado ciò, facciamo appello all’attenzione del Lettore riguardo al lavoro di Davide Radice che, grazie anche all’utilizzo di appositi software (è altresì un esperto informatico), si sviluppa dal confronto tra tutte le principali traduzioni freudiane nelle lingue europee, e non disdegna di procedere parola per parola, ricollocando i lemmi freudiani nel loro ambito, per esempio giuridico, militare, finanziario. Le sobrie “Note di traduzione” offrono delle piccole puntualizzazioni linguistiche o storiche, pur...

L'albero sfogliato e altri brindilli

L'albero "sfogliato" e altri brindilli

Autore: Daniel Bonetti

Numero di pagine: 154

A buon diritto L’arbre effeuillé et autres brindilles ha vinto il francese Prix Œdipe nell’anno 2006. C’è qualcosa di nuovo in questo libro, sia sul piano della scrittura, sia su quello della trasmissione della psicanalisi; un lavoro che è anche una speranza, sia per la psicanalisi, sia per la scrittura psicanalitica. Ma perché tutto ciò acquisti il senso di novità che il lettore di questo libro può incontrare occorre tenere conto della sua non indifferente complessità, per quanto raggiunta attraverso una semplicità che alla lettura appare subito evidente; ma è proprio questa evidenza che sconcerta, sia perché priva di ogni scontatezza e di ogni luogo comune sulla relazione psicanalitica, sia, soprattutto, perché il lettore deve continuamente ricuperare il piano di due racconti che, per quanto distinti graficamente, continuano a intersecarsi provocando quel disorientamento che è in grado di mettere a repentaglio ogni ordine che s’immagina debba essere quello che regola un rapporto professionale fra il terapeuta e il suo paziente. Anzi che regola un rapporto professionale in quanto tale, al quale un luogo comune, così come un’esigenza di ordine sociale, ha...

Psicanalisi di frontiera

Psicanalisi di frontiera

Autore: Antonello Sciacchitano

Numero di pagine: 58

La congettura che in questo scritto metto alla prova – che già con il suo creatore la psicanalisi freudiana abbia originariamente rimosso la scienza galileiana grazie a una fissazione alla scienza aristotelica, in particolare alla Fisica di Aristotele, che ha dominato la cultura occidentale per quasi due millenni e tuttora sopravvive nel senso comune. In particolare Freud avrebbe originariamente rimosso la nozione di infinito come tutti gli scolastici – mi è suggerita dal lavoro di un autore, Paul Federn, che riuscì a gettare uno sguardo nella rimozione originaria del fatto scientifico, originariamente collettiva prima che individuale, grazie a un approccio topologico alla psicanalisi, segnatamente alla concezione freudiana del narcisismo. L’individuazione di frontiere dell’Io – Ichgrenze – fu possibile a Federn solo grazie a una mentalità “locale” che mirava a stabilire cosa accade negli intorni dei singoli punti dell’Io, in particolare intorno ai punti di frontiera, a prescindere dalla sorte “globale” dell’intera “provincia” dell’Io. Leggendo Federn risuona alle mie orecchie il detto di Lacan: “L’analisi non progredisce che dal particolare...

Se abbiamo perduto Giobbe

Se abbiamo perduto Giobbe

Autore: Gabriella Ripa di Meana

Numero di pagine: 43

La parola di Giobbe, la parola della sventura, che d’un colpo, se solo lo vogliamo, se non la sconfessiamo, possiamo ritrovare sulla bocca muta di tutti gli sventurati di oggi, è una parola in grado di sostenere lo scontro coi discorsi di regime, di prestar voce a una coscienza collettiva silenziata dal battage quotidiano della terapia, che arriva da tutte le parti con lo scopo precipuo di mettere le cose a posto. Se abbiamo perduto Giobbe, con le sue domande folgoranti e indocili, abbiamo anche simultaneamente perduto l’altro.

L’apparizione di figure eminenti

L’apparizione di figure eminenti

Autore: Roberto Cheloni

Roberto Cheloni, teorico e clinico psicoanalista, vede i suoi scritti diffusi ormai in tutto il mondo scientifico. Un’analisi transgenerazionale potrà svelarne attraverso la minuziosa, circospetta e paziente indagine del materiale onirico, l’esistenza. Indicibile-innominabile-impensabile: sono i tre passi verso la rimozione inconscia che R. Cheloni mette in luce attraverso la narrazione di casi analizzati secondo la Teoria Transgenerazionale.

Inconscio e Psicanalisi

Inconscio e Psicanalisi

Autore: 20 Film che cambiarono il mondo Biagio Giordano , Biagio Giordano

Numero di pagine: 70

20 anni di studi psicanalitici tra Savona, Milano, Torino, Padova. Quaderni e raccolte di saggi, scritti da psicanalisti, poeti, artisti.In questo numero: Quaderno2 scritto nel 1998

Psicoanalisi ed educazione

Psicoanalisi ed educazione

Autore: Anna Freud

Numero di pagine: 191

«Ormai è stato accettato come un dato di fatto da molti che il lavoro di assistenza sociale per l'infanzia deve, per essere efficace, attingere abbondantemente ai risultati della psicologia analitica».

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