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Socialismo come libertà

Socialismo come libertà

Autore: Gaetano Pecora

Numero di pagine: 224

«Socialista Salvemini? Senz’altro. E fino all’ultimo. Ma un socialista un po’ particolare (come molti, del resto, di quella generazione): antico e moderno insieme. Un socialista percorso da sensibilità moderna e un moderno che aveva ancora attivo il ricordo dell’antico. Questo fu Salvemini. Noi non sappiamo se il moderno fosse più grande dell’antico. Certo ce lo sentiamo più vicino». Nel 1947, quasi alla fine della sua vita, Gaetano Salvemini annotava così nel suo diario: «Ormai credo solo nel Critone e nel Discorso della Montagna. Questo è il mio socialismo e me lo tengo inespresso nel mio pensiero, perché ad esprimerlo mi pare di profanarlo». Diceva la verità, certo. Ma non tutta la verità. Salvemini rifiutò sempre di irrigidire il suo pensiero in sistemi ideologici compiuti e definitivi, tuttavia alcuni motivi della dottrina socialista non smisero mai di risuonarvi dentro. Il socialismo di Salvemini non fu cosa effimera, di breve durata, un’infatuazione giovanile, insomma. Contrariamente a un filone interpretativo di copiosissima vena, Gaetano Pecora contesta infatti la tesi secondo cui la storia della vita di Salvemini sarebbe divisa in due fasi:...

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Gli errori del costruttivismo e i fondamenti di una legittima critica delle strutture sociali

Autore: Friedrich August von Hayek

Numero di pagine: 22
La libertà nel pensiero di Friedrich A. Von Hayek

La libertà nel pensiero di Friedrich A. Von Hayek

Autore: Michele Matta

Il lavoro di ricerca tratta il tema della libertà nell’ambito della Scuola austriaca con particolare riferimento alla figura di uno dei suoi più eminenti rappresentanti, Friedrich A. von Hayek. Tale ambito, sebbene sia di matrice economica, è esaminato dal punto di vista filosofico in relazione al posto che la libertà occupa nello spazio della filosofia pratica intesa nel senso aristotelico classico. La rilevanza del tema della libertà nell’odierna società a base liberale chiama in causa Hayek e la sua Scuola in relazione al fondamentale contributo da essi elaborato a questo tema e quindi a quegli aspetti critici e problematici rintracciabili nella cultura etica e politica della modernità.

La Teoria della Forza Guardiana

La Teoria della Forza Guardiana

Autore: Aurelio Mustacciuoli

Numero di pagine: 158

È possibile che una democrazia possa rimanere tale se lo Stato diventa pervasivo al punto da soffocare le libertà individuali? È giusto che i cittadini abbiano voce in capitolo sul livello di spesa pubblica? Una tassazione che cresce senza limite per finanziare una spesa non esplicitamente approvata, non è in qualche modo illegittima? C’è un modo per invertire la deriva statalista in atto nel nostro paese, che sta avvenendo con la complicità di tutte le forze politiche? Sono queste alcune delle domande che si pone l’autore, che partendo dalla ricerca di una strategia liberale per proteggere la libertà, sviluppa una vera e propria teoria per evitare che una democrazia si trasformi in una dittatura della maggioranza. La teoria della Forza Guardiana individua una possibile soluzione per limitare il perimetro di azione dei partiti tradizionali e la degenerazione dello Stato. La Forza Guardiana è l’unica forza cui possono riferirsi con coerenza sia liberali, sia chi liberale non è, perché trova in tale forza e nel suo unico obiettivo, magari temporaneamente, un minimo comune denominatore condivisibile. La Forza Guardiana non è solo un nuovo attore del gioco...

Carlo Rosselli, socialista e liberale

Carlo Rosselli, socialista e liberale

Autore: Gaetano Pecora

«Non è più tempo né di anatemi né di apologie». Così scriveva Norberto Bobbio nella sua introduzione a Socialismo liberale, l’opera più nota di Carlo Rosselli (1899-1937). Gaetano Pecora ha raccolto questo monito e, senza preconcette avversioni (ma anche senza monumentalità celebrative), ha voluto fare le giuste parti sul conto di Rosselli, di cui proprio nel 2017 cade l’ottantesimo della morte, avvenuta in Francia per mano di sicari fascisti. E così, con il piglio di una conversazione diretta, immediata – leale, si potrebbe dire – ne ha registrato gli attivi ma non ne ha dimenticato i passivi. Dove per «attivi» s’intende anzitutto l’idea – carissima alla sensibilità di Rosselli – secondo cui o il socialismo è la prosecuzione del liberalismo, o non è (e si riduce allora a malinconico sogno di burocrati). E per «passivi», invece, vanno intesi tutti gli scompensi e tutte le ombre che Rosselli fece cadere proprio sul guizzo di questa sua felice intuizione. Con la conseguenza che, talvolta, il lettore è costretto a bilanciarsi su pagine che non fanno centro tra loro e che qualche volta si sciupano l’una sull’altra. Il tutto però accompagnato...

Riscoprire la Scuola Austriaca di economia. La sfida di Mises, Hayek e Rothbard a Marx e Keynes

Riscoprire la Scuola Austriaca di economia. La sfida di Mises, Hayek e Rothbard a Marx e Keynes

Autore: Guglielmo Piombini , Giuseppe Gagliano

Numero di pagine: 168

Il pensiero della Scuola Austriaca è oggi di una modernità straordinaria. Come si può sottovalutare l’importanza di questa scuola di pensiero sulla formazione della cultura imprenditoriale e della visione dei giovani innovatori le cui iniziative stanno cambiando le nostre abitudini? Questo libro, di agile e di facile lettura, intende analizzare i punti di forza, i meriti storici, i successi intellettuali di una scuola economica che per troppi anni in Italia ha subito un ingiusto ostracismo. Il libro è composto da cinque saggi. Nei primi due, più corposi, Giuseppe Gagliano presenta le idee politiche di Ludwig von Mises e Friedrich A. von Hayek attraverso il commento approfondito dei loro due libri politicamente più rappresentativi: Liberalismo e La via della schiavitù. I successivi tre saggi, scritti da Guglielmo Piombini, analizzano i successi dall’austro-liberalismo nel confronto con i suoi avversari storici: il socialismo e l’interventismo statale di tipo keynesiano. L’ultimo saggio tratta invece dell’utilità pratica, per la gestione delle finanze personali, delle teorie dell’economia austriaca che sono riuscite ad anticipare e a spiegare le cause delle...

Legge, legislazione e libertà. Critica dell'economia pianificata

Legge, legislazione e libertà. Critica dell'economia pianificata

Autore: Friedrich A. von Hayek

Numero di pagine: 567
Il capitalismo

Il capitalismo

Autore: Geminello Alvi

Numero di pagine: 335

Capitolo conclusivo della trilogia iniziata con Le seduzioni economiche di Faust e Il Secolo Americano, il libro prende le mosse dalla crisi del 2008 e dall'ambigua posizione dell’economia cinese per tracciare le vicende delle varie spiegazioni e restituzioni del capitalismo, gli errori e gli abbagli, e giungere a una descrizione opposta a quella marxista. Con l’autonomia di giudizio e la libertà d’intelletto che lo contraddistinguono, Geminello Alvi si cimenta nell’impresa di una nuova definizione del capitalismo. Dopo averci mostrato perché il Novecento è stato «il secolo americano» e averne messo a nudo i tratti della storia segreta, Alvi ci guida attraverso la lettura di un percorso storico che sembra, inevitabilmente, condurci verso «l’ideale cinese». E spiega perché il dono debba tornare a essere elemento centrale della vita economica.

Il pluralismo al bivio

Il pluralismo al bivio

Autore: Giulio Battioni

Numero di pagine: 370

«Stare insieme, sulla faccia della terra, è diventato un compito quotidiano. (…) Sicuramente il terzo millennio sarà ricordato per aver iniziato un tratto di questa storia: la storia della convivenza degli esseri umani al plurale su tutta la terra». Il rebus pluralista è il problema per eccellenza del nostro tempo. Il problema è forse risolvibile. La libertà individuale e la giustizia sociale, la dignità della persona e la cultura, nella sua pluralità storica di forme morali, religiose, linguistiche e civili, possono convivere, anzi convivono in una miracolosa quanto ovvia sintesi: la natura umana. La filosofia politica e del diritto, la scienza politica, la storia delle idee e i vari metodi delle scienze sociali suggeriscono nelle pagine che seguono alcune risposte, pongono ulteriori dubbi e propongono nuove domande.

Nessuna anarchia, poco Stato e molta utopia

Nessuna anarchia, poco Stato e molta utopia

Autore: Nicola Iannello

Numero di pagine: 244

Pubblicato nel 1974, Anarchy, State, and Utopia di Robert Nozick è subito diventato un classico del pensiero politico contemporaneo. Il libro d’esordio del filosofo della Harvard University ebbe grande successo a livello internazionale, dando dignità scientifica e accademica al libertarismo, una declinazione della filosofia politica imperniata sui diritti individuali, la proprietà privata, il libero mercato e, nel caso di Nozick, lo Stato minimo (il “guardiano notturno” della tradizione liberale classica, però senza il potere di imposizione fiscale). Il dibattito che ne seguì – a cui l’autore non ha mai partecipato – ha visto le tesi nozickiane attaccate da più fronti: non solo, come prevedibile, dai liberal o da socialisti e marxisti vari, ma anche da quei libertari per cui persino lo Stato minimo è troppo: gli anarcocapitalisti capitanati da Murray N. Rothbard. A quarant’anni dalla pubblicazione, l’Istituto Bruno Leoni ha dedicato un ciclo di seminari all’opera prima di Robert Nozick. Questo eBook raccoglie parte dei contributi e ne ospita altri, scritti espressamente per l’occasione. Il taglio interpretativo proposto ha la pretesa di essere a vasto...

Studi di filosofia, politica ed economia

Studi di filosofia, politica ed economia

Autore: Friedrich A. von Hayek

Numero di pagine: 516

Questo volume – considerato ormai un classico delle scienze sociali – contiene saggi scritti da Hayek nei vent’anni successivi alla Seconda guerra mondiale. Nella prima parte, vengono trattati temi di teoria della conoscenza, carichi di implicazioni etiche e politiche: il problema dei fenomeni complessi, la critica del «costruttivismo», la distinzione tra il razionalismo cartesiano e il razionalismo critico, e così via. Nella seconda parte, vengono delineati i princìpi di un ordine sociale liberale e si individuano gli errori di quegli intellettuali che hanno ceduto alla mitologia collettivistica. La terza parte è invece dedicata al rapporto tra politica ed economia e a tematiche più specificamente economiche, come per esempio il pieno impiego e l’inflazione. La consapevolezza dei limiti della ragione è lo strumento con cui Hayek combatte contro ogni terrorismo intellettuale, basato sulla «presunzione fatale» di una conoscenza superiore. La nostra conoscenza, per Hayek come per Popper, è fallibile, ma Hayek sottolinea un altro grande principio gnoseologico: quello della dispersione delle nostre conoscenze relative a situazioni particolari di tempo e di luogo....

La guida del Sole 24 ORE al Knowledge management

La guida del Sole 24 ORE al Knowledge management

Autore: Alberto F. De Toni , Andrea Fornasier

Numero di pagine: 546

La conoscenza di un’organizzazione o di un‟impresa non vale “niente” se non è fonte di valore. Vale “tutto” se lo diventa. La conoscenza possiede un valore nullo se non è trasformata in prodotti e/o servizi e viceversa possiede un valore “vitale” quando è alla base di un efficace modello di business. La Guida al knowledge management si propone di indagare le modalità attraverso cui la conoscenza assume un reale valore solo quando viene trasformata in prodotti e/o servizi vendibili, cioè quando l‟intangibile diventa tangibile. Detenere delle conoscenze è una condizione necessaria, ma non sufficiente per competere ed avere successo nel business. Ciò che è fondamentale è la capacità di trasformarla. È molto più facile trasformare del denaro in buona ricerca che trasformare della buona ricerca in denaro.

L’agonia dei partiti politici

L’agonia dei partiti politici

Autore: Dario Antiseri

Numero di pagine: 98

“Il più attento esame dell’ormai vasta letteratura riguardante i concetti di “destra” e “sinistra” mostra il fallimento dei numerosi tentativi volti, in vario modo, a salvarne la portata esplicativa (e normativa). «Fantasmi» vedeva Luigi Sturzo nei concetti di “destra” e “sinistra”. E il 6 marzo del 1992, in una conferenza tenuta a Siviglia, Karl Popper dichiarava che «noi dovremmo tentare di occuparci di politica al di fuori della popolarizzazione sinistra-destra». Tra “destra” e “sinistra” Anthony Giddens ha cercato una terza via, ma non l’ha trovata. Questa l’opinione di Dario Antiseri, il quale non reputa convincente nemmeno lo scrupoloso e meritorio tentativo di Norberto Bobbio, teso a ribadire l’utilità della diade “destra-sinistra”. L’indagine di “casi” significativi (l’origine socialista del nazismo; la polemica del 1954 tra Luigi Sturzo e Giorgio La Pira; la soluzione che Friedrich A. von Hayek propone per il problema della solidarietà e un pur rapido inventario di tematiche politiche attuali) inducono a concludere che “destra” e “sinistra” siano non tanto due parole inutili quanto piuttosto concetti dannosi,...

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