
In questa opera si presenta una nuova proposta teologica, che risolve diversi dilemmi irrisolti presenti nella teologia: se Dio è mutabile o no, se Dio è passibile o no, se Dio è temporale o no, se c’è libertà creaturale o no, se Dio ha la Scienza Media o no, se Dio ha più stati possibili o no, se le scelte delle volontà create risalgono causalmente fino a Dio o no. Tale proposta sostiene che: Dio è libero, ma si determina infallibilmente nelle scelte morali ed è diverso a seconda delle scelte libere creaturali; Dio è impassibile nei confronti delle pure creature, ma è passibile nei confronti delle creature libere, le quali costituiscono, in un certo senso, un tutt’uno con Dio; le scelte delle volontà create risalgono causalmente fino a Dio, unito con tali volontà; Dio ha la Scienza Media; ci sono creature libere; Dio è atemporale, ma ha una temporalità atemporale basata su precedenze ontologiche atemporali; Dio è immutabile, ma sarebbe potuto essere diverso ed ha una mutabilità immutabile in relazione biunivoca con la sua temporalità atemporale. Infine, tale proposta risolve la controversia De Auxiliis e spiega come fanno a coesistere la prescienza divina e...
Nel giudaismo, Dio è stato concepito in una varietà di modi. Tradizionalmente, il giudaismo sostiene che YHWH, il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe e il dio nazionale degli Israeliti, liberò gli Israeliti dalla schiavitù in Egitto e diede loro la Legge di Mosè sul biblico Monte Sinai come descritto nella Torah. Il Talmud di Gerusalemme, noto anche come Talmud palestinese o Talmuda de-Eretz Yisrael (Talmud della Terra di Israele), è una raccolta di note rabbiniche sulla tradizione orale ebraica del II secolo nota come Mishnah. Il giudaismo ortodosso comprende i rami tradizionalisti del giudaismo rabbinico contemporaneo. Teologicamente, è principalmente definito per quanto riguarda la Torah, sia scritta che orale, come letteralmente rivelata da Dio a Mosè sul Monte Sinai e fedelmente trasmessa attraverso le generazioni di saggi da allora.
Lo scopo che mi prefiggo con questo libro non è di dire ciò che io penso di Dio, ma ciò che Dio ha detto di se stesso: questo giustifica la presente opera e ne costituisce il piano. Jean Daniélou
Il testo, tratto dalla lezione inaugurale di Joseph Ratzinger a Bonn, continua il discorso di Ratisbona sul rapporto Fede e Ragione. La concezione biblica di Dio oltrepassa quella dei filosofi perché si tratta di un Dio personale che ciascuno può invocare, che parla agli uomini e che è diventato uomo, un Dio che è amore: questa verità è una sfida tanto per la ragione quanto per le religioni. In tale prospettiva, l’incontro del Vangelo con la filosofia può offrire spunti promettenti anche per le attuali questioni teologiche e per il dialogo ecumenico e interreligioso.
Nel percorso esistenziale di Sergio Quinzio, la riflessione ha sempre accompagnato il vissuto, lo ha assunto e dispiegato senza attenuazioni, spingendosi a indagare l’abisso scandaloso della sofferenza. In questa lunga intervista, realizzata nel 1991 dall’amico e “allievo” Leo Lestingi, il teologo ripercorre per la prima e ultima volta le tappe fondamentali della propria vita, rievoca le vicende, gli affetti, gli incontri che più l’hanno segnata. E lo fa con la precisione, il pudore e la profondità che gli sono propri. Il dialogo prende così la forma di un testamento spirituale, che testimonia l’ampiezza della sua ricerca, la continua messa alla prova del pensiero e la disperazione di fronte alla Storia coesistente alla speranza inestinguibile nella Salvezza. Una salvezza “povera”, che darebbe finalmente senso a tutto il male del mondo, attesa nella fede in un Dio sensibile alla sofferenza e alla morte. Non onnipotente, ma tenero.
La prima Parola del risorto che viene e si ferma tra i discepoli è “Shalom Pace a voi! “. Per questo il Figlio di Dio è nato dalla Vergine ed ha patito la morte di croce: riconciliare l’umanità con il Padre. Quindi per dire ai discepoli: sono proprio Io, il Crocifisso, Gesù “mostrò loro le mani e il costato”. Ripetuto di nuovo Shalom, il Risorto associa gli apostoli alla propria missione: “come il Padre ha mandato Me, così anch’Io mando voi”. Quindi perché sia chiaro che è la Sua identica missione riconciliatrice, quella ricevuta dal Padre, a prolungarsi in quella degli apostoli, alita su di loro il Suo respiro, lo Spirito Santo, effuso per la remissione dei peccati, per essere nel mondo operatori di pace. Cristo è nostra pace (Ef. 2,14) senza di Lui non c’è futuro per l’umanità. La pace è un frutto dello Spirito Santo. La pace non è l’assenza della guerra. La pace non è chiusura ma apertura all’altro. La Chiesa, la Santa Sede, i Papi, hanno cercato e tutt’ora cercano di indicare all’umanità il cammino, segnalando le condizioni e i doveri che impone la creazione di un ordine internazionale giusto, fondandolo sul diritto naturale, sul...
Dopo avere studiato quest’argomento con vari ministri di Dio, ho deciso di raccogliere in questo libro tutto quello che ho imparato sull’argomento, il quale mi ha sinceramente affascinato facendomi capire il modo di Dio di approcciare l’uomo nei diversi periodi. Con la creazione dell’uomo e della donna sono iniziate le 7 dispensazioni di tempo (periodi). Dispensazione significa: “Un periodo di tempo”. Questi diversi periodi di tempo parlano della storia dell’uomo... se vogliamo fare una raffigurazione è come se l’uomo iniziasse “raffigurando un bambino”, nell’innoccenza, e con ogni dispensazione Dio lo facesse crescere un po' di più.
In questo eccellente libro sui profeti minori, Roger Ellsworth fornisce al lettore una chiara comprensione sull’importanza di questi libri della Bibbia, spesso trascurati e sottovalutati. Come l’autore afferma nell’introduzione: “Questi furono uomini con un grande Dio”. Collocando ciascun profeta nella sua epoca, Roger Ellsworth procede mostrando chiaramente come costoro manifestassero la grandezza di Dio nel loro messaggio – un annuncio essenziale ai nostri giorni come lo fu a quei tempi. Attraverso utili applicazioni pratiche, questo libro pone in risalto come ciascun profeta abbia reso evidente un aspetto particolare del carattere di Dio, creando un quadro complessivo molto interessante.
L’interrogativo sul/del male storico, che ha caratterizzato l’evento della Shoah ebraica, resterà sempre presente per l’umanità. C’è un bisogno profondo di sondare questo campo delicato e di confine del dolore personale e universale con cui deve misurarsi, ogni interrogazione filosofica o teologica, ma anche la semplice domanda dell’uomo che vive il quotidiano. Auschwitz è il segno del Bene che viene negato, che si è volutamente deciso di non attuare lasciando avanzare il male, che perseguita l’umano e costringe a rispondere: è responsabilità per/e davanti ad altri. Nell’interpretazione di Lévinas il nazismo rappresenta la rivelazione della possibilità ontologica che insidia l'umanità, quella dell'emergere del male elementale, come scatenamento degli istinti e dei sentimenti primordiali, bestiali, istintuali. Messa così, però, il vero male totalitario diventa una potenzialità insita nel più intimo essere dell'uomo di ogni tempo. Il limite che separa la vittima dal carnefice e, che prontamente ne ribalta i ruoli è così infinitamente sottile, che è per questo motivo che occorre essere vigili: quell’inferno, in cui il Male diventa «banale», è...
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