
Il sesto volume delle ricerche condotte dall’Università di Venezia a Nonantola in questi anni è dedicato al monumento forse più importante della provincia di Modena per il periodo medievale e per la storia non solo architettonica, ma politica, religiosa e civile dell’intera regione: l’abbazia di S. Silvestro, la cui fondazione nel 752, ad opera di Anselmo, cognato del re longobardo Astolfo, segna anche una svolta culturale, con l’indebolimento di ogni influenza bizantina, ormai delegata al ruolo di Venezia, e l’inclusione dell’Italia settentrionale nell’ambito degli imperi centro europei, prima sotto i Franchi, poi sotto i Germani. La ricerca archeologica viene declinata sotto tutti i tuoi aspetti e rappresenta bene il contributo che questo tipo di ricerche può dare alla ricostruzione storica, non solo recuperando e acquisendo elementi importanti per la storia stessa dell’abbazia dal punto di vista strutturale ed architettonico, ma recuperando tutti gli aspetti della vita sociale, delle condizioni economiche, degli aspetti culturali in senso lato della comunità dei monaci per secoli, dall’VIII al XII (Luigi Malnati).
AVANT-PROPOS Au moment de conclure, pour moi-même, l’aventure de ces colloques, ce n’est pas sans quelque émotion que je regarde la série des actes qu’ils ont suscitée elle concrétise, de façon durable, le travail accompli et son apport, aussi bien méthodologique que scientifique. Dans ce domaine souvent quelque peu aride ou ingrat de la céramologie, liée à l’archéologie de terrain et en formant comme le langage explicite pour qui sait le déchiffrer, chacune de ces rencontres internationales-depuis la réunion initiale et fondatrice de Valbonne en 1978 – a été importante et révélatrice d’une évolution rapide et féconde de ces enquêtes. Elles ouvrent la voie, bien souvent, à de nouvellesrecherches toujours mieux contrôlées et faisant appel de plus en plus à l’archéométrie. L’imposant volume des Actes de Venise – ville symbole s’il en est par sa place au coeur de cette région méditerranéenne d’abord privilégiée – constitue désormais dans cette série une pièce maîtresse à bien des titres. Par son ampleur et la multiplicité de ses acteurs (qui surent tous se plier à des règles strictes) comme par la richesse des...
Il volume prende in esame una serie di interventi archeologici, finora inediti, realizzati nell’arco di più di un decennio (2000-2013) nel corso dei lavori finalizzati alla riqualificazione del centro storico di Ferrara. In questa zona, nella quale si concentravano i palazzi del potere della signoria Estense, le indagini hanno interessato in modo particolare la vasta area di piazza Municipale, dell’edificio ex Bazzi e del Giardino delle Duchesse, sulla quale insisteva il Palazzo di Corte Vecchia e il Palazzo Ducale con gli annessi giardini; corso Martiri della Libertà, dove si trovavano la Loggia Grande e il Castello Estense, al cui interno è stato possibile rinvenire il Giardino Pensile, del quale si possedevano solo sparute notizie, voluto da Eleonora d’Aragona moglie di Ercole I; via Coperta di cui sono venute in luce le diverse fasi costruttive, oltre al Camerino d’Alabastro di Alfonso I; infine, la parte terminale di corso Martiri della Libertà che ha consentito di scoprire le strutture relative alla Porta dei Leoni, situata lungo il circuito settentrionale delle mura medievali e strettamente collegata al Castello Estense. Le ricerche, incentrate soprattutto sul...
Tesi di laurea in Storia
LE POLITICHE DEPURATIVE SBAGLIATE HANNO FAVORITO IL RISCALDAMENTO DEL PIANETA Sarebbe molto meglio una politica ambientale comune realizzabile con LA DEPURAZIONE GLOBALE E L’ENERGIA PROTETTIVA DELL’AMBIENTE, che chiuderebbero il ciclo del carbonio antropico sulla terra, recuperando immense risorse, da sempre, sprecate. Questo libro dimostra che è possibile combattere il riscaldamento globale, risparmiando le risorse naturali, raddoppiando le potenzialità occupazionali del Pianeta per mezzo di opere pubbliche strutturali, paragonabili a fabbriche automatizzate. Queste saranno in grado di utilizzare combustibili fossili, rifiuti, biomasse terrestri e acquatiche per produrre energia pulita, depurando l’aria e alcalinizzando grandi portate di acqua che andranno verso il mare e i laghi. Anche la desalinizzazione delle acque nelle zone povere di acque dolci non sarà più un problema, utilizzando gli stessi impianti con una diversa gestione del ciclo delle acque circolanti. L’immensa quantità di compost prodotto da queste fabbriche dell’ambiente servirà a fertilizzare i tantissimi terreni aridi, in costante aumento. I grandi accumuli di acqua realizzabili in queste...
«Archeologia Medievale» pubblica contributi originali riguardanti l’archeologia postclassica, la storia della cultura materiale in età pre-industriale e le scienze applicate nella forma di saggi e studi originali; relazioni preliminari di scavo; contributi critici su libri, articoli, ritrovamenti, ecc. Vengono pubblicati sia testi in italiano che in altre lingue.
La pubblicazione è nata con obiettivi limitati e precisi rendere conto del lavoro di analisi dei materiali emersi durante gli scavi di via de’ Castellani, realizzati a Firenze fra l’agosto 2001 e il dicembre 2004 nel quadro degli interventi per la costruzione della nuova uscita dei ‘Nuovi Uffizi’ e specificatamente nell’area dove dovrebbe sorgere il loggiato progettato dall’architetto Arata Isozaki, collocandoli nel loro contesto topografico e stratigrafico. Il volume contiene in particolare una prima edizione analitica dell’intero contesto dei materiali mobili e alcune prime elaborazione dei materiali organici raccolti nel corso del cantiere.
Contiene la sezione monografica “Donne e uomini, parentela e memoria tra storia, archeologia e genetica. Un progetto interdisciplinare per il futuro”, a c. di Cristina La Rocca nella quale viene trattato del ruolo delle donne e degli uomini nella società medievale, con particolare attenzione all’Altomedioevo, attraverso i procedimenti propri sia dell’archeologia che di altre discipline, quali la storia, la biologia e la genetica. La sezione Saggi accoglie quattro contributi sull’archeologia del territorio nella penisola iberica e un contributo relativo alle sepolture di età altomedievale rinvenute entro la cinta muraria di Cividale, a cui si possono ricollegare due testi relativi allo stesso ambito cronologico presenti nella sezione Note e Discussioni. Le relazioni accolte nelle Notizie preliminari dall’Italia sono tutte legate a indagini archeologiche in edifici ecclesiastici, mentre quella inserita nelle Notizie preliminari dal bacino del Mediterraneo espone i risultati delle indagini nelle strutture ipogee di un castello (Kale) situato nella Turchia sud-orientale.
Conoscere e sfruttare le virtù del grasso interno, mantenendone il funzionamento ottimale, è la chiave per un organismo in salute. Un metodo in quattro settimane per ripulirlo e riequilibrarlo.
Il testo integra i dati della ricerca archeologica condotta all’interno della Rocca di Campiglia, su superfici significative e non limitate soltanto all’area monumentale, con le altre ricerche sviluppate contestualmente sia in archivio che sul campo. Ne deriva l’analisi globale di un insediamento attraverso diverse prospettive, con particolare riferimento all’ampio lavoro di archeologia dell’architettura che, contemporaneamente allo scavo, è stato sistematicamente intrapreso sulle strutture del centro storico. Inoltre il caso di Campiglia può essere comparato a livello microterritoriale con lo scavo di Rocca San Silvestro, dove si scandiscono con chiarezza le fasi d’insediamento e i processi di affermazione della signoria territoriale, attraverso un’analisi attenta delle strutture edilizie e dei resti delle produzioni legate alle attività estrattive e di lavorazione metallurgica. La mole di dati raccolti ha indotto a una divisione in tomi, articolata nelle due principali prospettive: quella relativa alle fonti scritte e quella pertinente invece alle evidenze materiali. Nel primo tomo infatti sono contenuti ampi contributi storici, relativi alla storia...
L'allevamento di bufale rappresenta il fulcro dell'economia di alcune aree della Regione Campania, costituendo, peraltro, una peculiarita nell'ambito della Comunita Economica Europea ed un'eccellenza del Paese. Tuttavia, la gestione delle aziende bufaline determina alcuni gravosi problemi ambientali. Il volume fornisce utili indicazioni per l'implementazione di un sistema integrato di trattamento di reflui bufalini volto al recupero idrico e al risparmio energetico."
Tomo I – Il territorio circostante la città di Grosseto è stato al centro di numerosi progetti di ricerca condotti da studiosi afferenti all’Università di Siena e alla Soprintendenza Archeologica per la Toscana. Sono indagini nate con finalità diverse, in tempi diversi e applicando metodologie specifiche delle discipline che le hanno originate. Tuttavia esse hanno in comune l’oggetto, il paesaggio nel suo divenire storico. Paesaggio nel quale è nata e si e sviluppata una città che non aveva origini romane. Il filo conduttore dei saggi che qui presentiamo è dunque la peculiarità di un territorio e di questo modesto villaggio che finirà per assorbire tutte le funzioni della città etrusco-romana di Roselle. Tomo II – Lo scavo di una città come Grosseto è un’occasione per comprendere i processi di trasformazione di un villaggio rurale che nei secoli centrali del Medioevo assorbì progressivamente tutte le funzioni della città etrusco-romana di Roselle. Questo volume presenta pertanto l’edizione degli scavi condotti dall’Università di Siena e dalla Soprintendenza Archeologica per la Toscana unitamente ad una serie di saggi sulla valutazione del potenziale...
Il pregevole volume che oggi vede la luce è l’ultimo frutto di una lunga e proficua collaborazione tra Soprintendenza, Università Ca’ Foscari e Amministrazione comunale di Comacchio. L’attenzione per le fasi altomedievali dell’emporio adriatico, dopo le fondamentali scoperte degli anni ’20 del Novecento in Valle Ponti, il rinvenimento dell’edificio ecclesiastico di Santa Maria in Padovetere nel 1956, con il conseguente avvio di una proficua fase di studi sul popolamento e sulla cristianizzazione del territorio comacchiese, prende nuova consistenza dagli inizi del Duemila, con gli scavi della Soprintendenza nel sagrato della chiesa di Santa Maria in Aula Regia, l’insula monastica che delimita ad ovest l’abitato comacchiese, le prime indagini in Villaggio San Francesco e le recentissime acquisizioni dall’area della pieve di Motta della Girata. Sarà il 2006 a costituire il punto di svolta per la comprensione dell’assetto dell’abitato medievale di Comacchio: lo scavo di Piazza XX Settembre, nell’Isola del Vescovo, che vede la codirezione scientifica della Soprintendenza e dell’Università Ca’ Foscari, grazie al sostegno del Comune, rappresenta una...
Il volume costituisce un aggiornamento e una integrazione dei precedenti contributi di Graziella Berti sui bacini ceramici di Pisa e delle aree limitrofe e sulla produzione e importazione di questi prodotti. Il volume è diviso in due capitoli; nel primo vengono esposti i dati ricavati dall’esame autoptico delle ceramiche e nel secondo viene presentata la classificazione dei i bacini presi in esame per periodo e luogo di rinvenimento e luogo di produzione integrata da una analisi dei rivestimenti e delle decorazioni degli esemplari non prodotti localmente. Particolare importanza presentano per la comprensione del testo i grafici e le tabelle che forniscono in sintesi tutte le informazioni e il DVD allegato che recupera una ricca documentazione fotografica inedita, raccolta a partire dagli anni Settanta-Ottanta dello scorso secolo durante la rimozione dei bacini dagli edifici sia a Pisa che in aree limitrofe e permette, attraverso una facile modalità di navigazione, il reperimento rapido di tutte le informazioni (dall’immagine del reperto, al suo collocamento iniziale, ai confronti con prodotti analoghi del luogo di produzione).
L'indagine, condotta su un'area situata all'interno del nucleo storico della città di Cesena, che è stata scarsamente interessata da interventi edificatori, ha permesso di mettere in luce uno spaccato esemplare della storia cittadina a partire dal III secolo a.C. fino al basso medioevo. I dati, particolarmente significativi perché provengono da depositi archeologici in ottimo stato di conservazione, si riferiscono a più di duemila anni di storia cesenate e certificano l'origine pre-romana dell'insediamento; evidenziano una funzione essenzialmente difensiva e militare del sito, le cui ultime fasidi occupazione risalgono al periodo tra XII e XIII secolo, antecedente alla realizzazione della Murata e delle nuove fortificazioni volute dal Malatesta che obbligarono all'abbandono e alla distruzione delle costruzioni sorte sul colle.
In questo volume sono presentati i risultati dell’elaborazione dei dati emersi con l’indagine stratigrafica effettuata in quella parte della città di Siena che, dal X secolo d.C., iniziò ad essere occupata dall’Ospedale di Santa Maria della Scala, relativamente alle fasi comprese fra il tardo antico e i secoli centrali del medioevo. Lo scavo ha dato la possibilità di ricostruire i profondi processi di trasformazione che hanno radicalmente mutato il tessuto insediativo di questa parte della città per quel lungo periodo che le fonti scritte lasciavano sostanzialmente in ombra, portando un contributo sostanziale alla ricostruzione del paesaggio urbano senese. Le stratigrafie oggetto di questo lavoro, cioè quelle che conservavano depositi databili tra il VI e il XII secolo d.C.1, in buona misura cronologicamente precedenti il primo impianto dell’Ospedale, sono pertinenti a 12 ambienti collocati su tre livelli corrispondenti a tre ampi gradoni tagliati nel versante meridionale della collina sulla cui sommità sorge il duomo di Siena. Il testo è suddiviso in tre parti: nella prima si ripercorrono sinteticamente le vicende dell’intero organismo urbano senese, di cui...
Contiene le relazioni presentate al Congresso sui sei temi proposti (Teoria e metodi dell’archeologia medievale; Città; Campagna; Luoghi di culto e sepolture; Produzione, commercio e consumo; Archeologia delle architetture), sintetiche schede relative ai poster e un saggio introduttivo di Riccardo Francovich sulle politiche di conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico.
Il fortuito ed eccezionale ritrovamento nell’estate 2003, al di sopra della volta absidale della chiesa di Sant’Antimo, di 680 forme ceramiche ha rappresentato l’occasione per avviare, in contemporanea al loro recupero, lo studio dell’intero complesso monumentale, al tempo in corso di restauro per la realizzazione di appartamenti privati. I nuovi ed importanti dati desunti dalla ricerca sul complesso religioso, edificato nel primo cinquantennio del XIII secolo, hanno reso possibile l’approfondimento e l’ampliamento delle conoscenze sulla storia di Piombino, importante scalo marittimo nel Medioevo e della Val di Cornia. Ciò ha consentito di tracciare nuovi scenari storici all’interno dell’importante fase di indebolimento delle locali signorie, dello sviluppo degli organismi comunali e della tessitura di complesse politiche di controllo di Pisa in questo territorio nel Basso Medioevo.
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