
Come conoscere rapidamente se stessi e gli altri e come prendersi cura di sè
Autore: Lorenzo Guerra
Numero di pagine: 150MEDICO ESPERTO DI VARIE DISCIPLINE INSEGNA COME CONOSCERE SE STESSI.
MEDICO ESPERTO DI VARIE DISCIPLINE INSEGNA COME CONOSCERE SE STESSI.
Ti senti intrappolato in una routine che soffoca i tuoi veri desideri? Indossi una maschera per compiacere gli altri, allontanandoti sempre di più dal tuo vero "io"? Quest'opera è un viaggio introspettivo che ti condurrà alla scoperta della tua vera natura. Attraverso la saggezza dei grandi filosofi, questo saggio ti fornirà gli strumenti per: Svelare il tuo "demone" interiore e liberare il tuo potenziale inespresso; Distinguere tra la tua identità autentica e le maschere che indossi per adattarti al mondo; Imparare a prenderti cura di te stesso e a vivere una vita in armonia con la tua vera essenza. Preparati ad affrontare le domande più profonde sulla tua esistenza e a scoprire chi sei veramente.
Quando cominciamo a riflettere, scopriamo che abbiamo tante, direi tantissime cose da cambiare... così tante che non sappiamo da dove cominciare. Boh? Troppa confusione! Calmi. Calmi! Una alla volta! Senza fretta! Con la pazienza si ottiene tutto!
Cura e traduzione di Mario Scaffidi Abbate Edizione integrale I Pensieri di Marco Aurelio (detti anche Ricordi, Colloqui con se stesso, Ammonizioni) sono un’opera fondamentale per chi voglia accostarsi alla saggezza degli antichi. Una saggezza che non elimina il conflitto fra l’essere e il voler essere, fra i princìpi filosofici e gl’impulsi naturali, fra la teoria e la pratica. L’imperatore fu un uomo tormentato, in contrasto con quella logica stoica che si sforzava di seguire ma che non riuscì a calare pienamente e stabilmente nel suo mondo interiore. I suoi pensieri, infatti, hanno quasi sempre due facce, come una medaglia: un dritto e un rovescio. Così, per esempio, crede nella provvidenza ma non esclude del tutto il caos o l’atomismo, confida negli dèi ma si domanda perché, «se esistono», «non hanno fatto sì che almeno i migliori potessero sopravvivere dopo la morte invece di scomparire definitivamente». Dubbi, dunque, non certezze. Ma al di là delle contraddizioni e del pessimismo che si colgono qua e là, spiccano nell’opera due concetti fondamentali e molto significativi: «La vita è opinione», cioè un gioco dialettico di cui soltanto il saggio è ...
“Perché viviamo con questo senso di dualità, opponendoci l’un l’altro a tutti i livelli della nostra esistenza, resistendo e provocando conflitti e guerre? È possibile per gli esseri umani riuscire a vivere in uno stato di non-dualità, non a livello ideologico o teorico, ma nella realtà, negli strati più profondi e nei recessi della mente?”. I discorsi che Jiddu Krishnamurti tenne a Brockwood Park, in Inghilterra, nel primo anno della scuola da lui fondata, spiegano come vivere senza resistere, come vedere direttamente cosa siamo e come comprendere che cos’è l’amore. Secondo il suo stile, Krishnamurti pone domande fondamentali: “Cos’è la vita? Cos’è l’amore? Cos’è la morte?”. Tuttavia gli interrogativi “non devono essere risolti da qualcun altro che vi dica cosa siete, perché in questo non c’è libertà”.
Jacques Abbadie (1654–1727) è poco conosciuto in Italia, malgrado la sua importanza all’interno di al territorio della spiritualità e della mistica cristiana. La pigrizia connaturata del cercatore che del lettore, impedisce di scorgere oltre il limitato orizzonte di quanto è già disponibile, lasciando profonde falle nel percorso formativo degli amanti della materia. La vita di questo divulgatore è stata caratterizzata dall’essere profugo, che lo ha portato ad abbandonare la sua Francia per rifugiarsi a Berlino e poi, Irlanda e Inghilterra. L’aver vissuto la persecuzione religiosa, e l’esserne stato così profondamente segnato, lo ha condotto a sviluppare quelle profonde riflessioni attorno alla natura umana ed al suo agire sovente irrazionale che costituiscono il fulcro di questo libro. Saggio è colui che innanzi a ciò che potrà essere tornado impetuoso o lieve brezza saprà scorgervi quella chiave di lettura profonda, capace di fornire una nuova prospettiva di vita interiore ed esteriore. Ogni uomo ha questa possibilità e Abbadie l’ha scorta nel “perfezionamento” interiore, attraverso una disamina degli elementi, apparenti ed occulti, che determinano il...
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In questo volume della collana del Sentiero, la Guida invita il lettore ad avventurarsi nel più affascinante dei viaggi, quello che conduce dall'isolamento pieno di paura, dovuto all'incapacità di abbandonarsi pienamente ad un rapporto, all'unione totale con l'altro, unione possibile solo quando si è scelto di stare dalla parte della verità e dell'amore.
Paese che vai, proverbio che trovi? Eppure i motti che tornano tanto spesso nel nostro parlare sono presenti in tutta Europa, dalla penisola iberica agli Urali. E in questa grande summa che raccoglie 2286 tra proverbi, motti e citazioni, Renzo Tosi traccia una mappa dell'incredibile ramificazione culturale che la tradizione antica ha subito attraverso le massime. Dalla cultura greco-latina alla tradizione cristiana, dagli autori del Medioevo a quelli del Rinascimento, seguiamo questa evoluzione attraverso il commento che accompagna ogni sentenza, e che, come un filo rosso, permette al lettore di scoprirne finalmente le origini, i significati e la trasmissione. Una storia delle idee, che ci permette di imparare quanto il nostro patrimonio di immagini deve alla cultura classica. Con l'aggiunta di nuove voci e di un corposo apparato di indici, che consente di orientarsi facilmente nella raccolta, questo testo non è solo un prezioso repertorio organizzato con coerenza tematica, ma anche uno strumento spesso sorprendente per riscoprire in modo inedito le radici della nostra identità culturale.
"Gli Erranti sono coloro che si risvegliano alla loro vera identità di esseri spirituali. Il "sonno" è semplicemente lo stato della vita di una persona in una cultura, che vive seguendo i modelli comportamentali di una realtà generalmente accettata. Durante il sonno sembra che il mondo fisico sia tutto ciò che c'è di reale, e gli obiettivi della personalità terrena, come le ambizioni nel lavoro e nel matrimonio, ricercare la felicità, i soldi, il potere e l'autorità, e semplicemente sentirsi amati e adeguati, sono degni obiettivi a cui aspirare. Sia che ci si senta risvegliati da questa "realtà" in un modo che ci fa sentire nuovi su questo pianeta, sia che ci si affidi a questo modello, o a quello delle religioni, dei miti o della filosofia, ciò che è semplicemente accaduto è che ci siamo risvegliati, e non saremo più in grado di ritornare a quel nido, forse più comodo, che possedevamo prima. Siamo coinvolti in un viaggio che durerà per tutta la nostra attuale incarnazione." Questo libro è una guida utile a tutti coloro che perseguono un cammino spirituale e che, riconoscendosi come anime eterne che albergano in un corpo limitato, sentono forte il desiderio di...
Mettersi in viaggio per scoprire il mondo e se stessi, è stato questo anelito a segnare l'evoluzione del genere umano. Il cammino verso nuovi orizzonti, il pellegrinaggio degli studiosi, l'avventura degli esploratori. È il movimento ad averci reso umani, e l'esigenza di andare oltre il qui e ora alla ricerca di forme di spiritualità, di nuovi incontri, di altri orizzonti geografici, linguistici o filosofici è il fil rouge di questo volume. Sei interventi per approfondire il tema del cammino: Marco Aime ci racconta la storia di due donne che a inizio Novecento sfidarono l'ambiente maschile dell'antropologia per uscire dall'accademia ed effettuare ricerche sul campo; Duccio Demetrio descrive la relazione tra pensiero e cammino, individuando nel movimento la metafora filosofica della condizione umana; Adriano Favole recupera i resoconti di viaggio di Bruce Chatwin per ritrovare quel senso del vagabondaggio che può aiutarci a esaminare il presente e reimparare a spostarci in un mondo postpandemico; Vera Gheno osserva il vagare inafferrabile della lingua, necessario per districarci nella complessità del presente; Marco Vannini parte dall'ascesa di Petrarca al Monte Ventoso per...
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Editoriale "Zeitenwende: la Psichiatria nel cambiamento dei tempi" di Francesco Valeriani; "Quale comunicazione in psichiatria?" di E. Borgna; "Se questo e´ un uomo", di R. Mulato; "Speranza e disperazione nella comunicazione umana", di A. Torre; "Interazione tra cultura e psicopatologia: rivisitazione storica e prospettive future della Psichiatria Transculturale" di G. Valeriani, J. Lindqvist; "Un contributo metodologico al tema delle descritte modificazioni degli esordi schizofrenici" di P. Antignani; "Relativismo linguistico e caratterizzazione culturale" di F. Saraceni; "La prospettiva psicopatologica nello studio dei disturbi dell´umore: implicazioni per la pratica clinica e per la didattica", di G. Mattei; "Luci e ombre nella personalita´ narcisistica: una rassegna preliminare", di M. Grillini
Il Sentiero é un metodo completo di sviluppo che affronta tutti gli aspetti dell’essere umano: il fisico, l’emotivo, il mentale e lo spirituale. Esso afferma che non si può entrare in contatto con il Vero Se' se non si affrontano i tratti negativi del proprio carattere. Solo attraversando e trasformando i livelli della maschera, con le sue finzioni, e del se' inferiore, con la sua negativita', possiamo raggiungere il nostro nucleo divino.
"Il nero, sia in Africa che in America, deve essere indirizzato verso un serio esame dei fondamenti dell'educazione, della religione, della letteratura e della filosofia come gli sono stati esposti. Deve essere sufficientemente illuminato per determinare da solo se queste forze sono entrate nella sua vita per benedirlo o per benedire il suo oppressore. Dopo aver appreso i fatti del caso, il negro deve sviluppare il potere di esecuzione per affrontare queste questioni come fanno le persone di visione". Carter G. Woodson
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Nel corso che tiene nel 1983, Michel Foucault, già malato, continua la sua rilettura della filosofia antica e inaugura la ricerca sulla nozione di parrêsia (dire la verità, parlar franco). L’attività della parrêsia si configura come pratica di libertà, collocata in uno spazio di “esteriorità” rispetto alle istanze di potere. Attraverso lo studio di questa nozione, Foucault torna a interrogarsi sul significato di cittadinanza nella Grecia antica e mostra come il “coraggio della verità” – assolutamente evidente nella posizione antagonista dei cinici – costituisca il fondamento etico dimenticato della democrazia greca. Con la decadenza della polis, il coraggio della verità si trasforma e diventa il modo con cui il filosofo esercita la sua direzione sulla formazione dell’anima del principe e quindi sul governo degli altri. Nel rileggere i pensatori greci, Foucault costruisce una figura di filosofo in cui si riconosce: ciò che va definendo è la propria appartenenza alla modernità, il proprio ruolo di filosofo, il proprio modo di pensare e di essere.
Nella sua mente, allora, si aprivano delle piccole fessure, da cui emergevano immagini antiche, forse sperdute nella fossa comune di quei frammenti di ricordi, buttati l" alla rinfusa e confusi con altri, sepolti nel cimitero delle memorie perdute. Come accade quando un raggio di sole penetra dallÕabbaino per infrangere le mura dellÕoscurit^ di una polverosa soffitta, cos" il buio di quella fossa comune veniva trapassato dal riflesso sfolgorante di un bagliore di memoria, che alzava il pulviscolo dei secondi, dei minuti, delle ore, dei giorni, dei mesi e degli anni passati, che lÕeternit^ vi aveva depositato.
Il volume nasce da una serie di riflessioni maturate negli ultimi anni che, tessendo le trame della formazione con quelle dell’emozione e della ragione, rivolgono l’attenzione alla scuola come “palestra di competenze per la vita” e al docente come “orientatore” e “detentore di salute pubblica”, disposto ad assumersi la responsabilità emotiva della sua professione che deve essere intesa come una professione di cura, di aiuto, di orientamento. Prende così corpo la proposta di un “insegnante emotivo” che nasce dalla presa d’atto che, al fianco di competenze di contenuto e disciplinari, didattiche e comunicative, deve acquisire ed esercitare anche competenze “cliniche”, ermeneutiche e trasformative che non possono essere affidate alla sensibilità personale o alla spontaneità/casualità dell’esperienza. Devono, invece, essere apprese sin dai momenti di formazione iniziale degli insegnanti e possono tradursi in una “saggezza formativa” e in una “sensibilità emotiva”, che deve divenire abito professionale ma, prima ancora, modalità di valutazione riflessiva della propria professionalità, dei contesti e delle relazioni che la connotano.
L'autore utilizza i concetti più stimolanti della filosofia per affrontare gli impegni genitoriali di tutti i giorni, leggere le relazioni, favorire l'autonomia e la serenità dei nostri figli e esplorare con loro un'appassionante varietà di pensieri, emozioni ed esperienze. "Genitori con filosofia" propone un percorso scandito in cinquanta domande per toccare molte delle sfide che le madri e i padri devono inevitabilmente affrontare, 50 argomenti introdotti da altrettante tavole illustrate e inquadrati con l'aiuto dei classici della filosofia. Un libro originale, dedicato ai genitori che desiderano trovare uno spunto per dialogare con i figli in modo costruttivo. Affrontare i conflitti con filosofia Gli argomenti trattati riguardano i problemi, i conflitti e i temi che più spesso si affrontano in famiglia, ad esempio: È più difficile crescere o aiutare a crescere? Come nasce la consapevolezza di sé? Giocare è una cosa seria? A cosa servono le favole? Imitando si impara? Cosa succede quando si entra a far parte di un gruppo? Come parlare delle emozioni? Perché ai bambini (e non solo a loro) piace fare finta? È possibile ascoltare con gli occhi?
Collaboratrici e collaboratori entusiasti e motivati. Clienti contenti. Successo duraturo e sostenibile che fonda le sue radici nell’affermazione dell’essere umano e non solo sul risultato economico e finanziario. Una Persona di successo non necessariamente è felice, ma una Persona felice sicuramente ha successo. Allora coraggio: un ottimo leader, un bravo responsabile delle umane relazioni lotta per rompere con le abitudini e trovare nuove vie, superare gli ostacoli e dirigere, condurre, accompagnare e guidare le persone con umanità e umiltà , dando al tutto un senso e andare oltre. Oltre il fiume, il guardiano del tempio...
Il pensiero pratico è un’abilità che va allenata. Esso consiste in una riflessione interna all’agire, un modo di essere presenti in ciò che si fa per dirigere con consapevolezza le nostre azioni. Quattro sono le forme in cui si manifesta: pensiero critico, creativo, affettivo-relazionale ed etico. Esse ci supportano nel definire e orientare i nostri scopi, come singoli e come organizzazioni; nel migliorare la nostra comprensione in merito a ciò che sappiamo e sappiamo fare, a come lo facciamo, con quali intenzionalità e conseguenze. Ci mostrano come il nostro mondo affettivo influenza il pensiero, i giudizi e i comportamenti e il modo di relazionarci con gli altri. Ci interrogano su come prendiamo le nostre decisioni e da quali criteri ci facciamo ispirare e, infine, ci guidano nell’immaginare un cambiamento possibile che provi a superare le storture del presente. Il testo si propone di esplorare e risignificare in chiave filosofica queste competenze e offrire esercizi per il loro allenamento.
Riconoscere i segni. La comunicazione non verbale. -Lei capiva meglio il linguaggio di suo figlio appena nato. Forse perché lui non mentiva: caldo, freddo, fame, sonno, paura di silenzio, voglia di coccole. Il suo linguaggio era chiaro. Quello di Valeriano invece sfuggiva. Gelosia: era amore o odio? Freddezza: era disinteresse o stanchezza? Passione: era rabbia o paura?”- (Da: Quel magico mondo lontano. Bianca Fasano) Chi di noi non vorrebbe essere capace di percepire, per conoscenza, cosa pensa di noi l'interlocutore? L'essere amato? Il figlio? Entrare, almeno in parte, nel pensiero degli altri, è possibile. Proviamoci. L'autrice.
Gli Ateniesi lo chiamavano «tafano» per quanto poteva spazientire. Un insetto fastidioso, come quelli che ancora oggi, nelle campagne, attaccano alle gambe e siamo costretti a scacciare. Perché Socrate sapeva bene come pungolare e inquietare i suoi interlocutori con le domande e in questo modo far venire alla luce ciò che loro, senza ancora saperlo, custodivano dentro di sé. Fu infatti un maestro nell'arte che è passata alla storia come maieutica, poiché ci aiuta a nascere per la prima volta davanti a noi stessi. Era considerato brutto, come le statuette di Sileni in vendita nei mercati greci; queste statuette, però, una volta aperte rivelavano al loro interno un'immagine preziosa e divina. Così è anche Socrate: un tesoro nascosto. Una figura misteriosa e affascinante, un incontro che può cambiare la vita. È accaduto a Platone e può accadere a ciascuno di noi, a qualunque età. Forte di questa convinzione, Cristina Dell'Acqua ci conduce in un nuovo viaggio nel mondo greco, per imparare a sentire socratica-mente. Nel pensiero di quest'uomo straordinario, che nella vita non ha mai smesso di insegnare (fu la sua missione), ci sono i semi della nascita dell'uomo...
Questa opera è nata dalla collaborazione di due giovani rifugiati politici africani in Italia, Lamin Drammeh e Abdoul Razak Koura, entrambi studenti all'università degli studi di Pavia. Si tratta del sesto libro di Lamin Drammeh e la prima raccolta di poesie di Abdoul Razak Koura. Alcune poesie sono scritte in Inglese e altre in Italiano. I loro versi nascono da esperienze vissute, anche dolorose e penose e cercano umilmente di far riflettere sui casi della vita. Nelle loro poesie entrano le speranze ed escono le paure, compare la gioia attraverso l'ironia e la visione serena di fatti pur angosciosi. Senza mai dimenticare i sentimenti in cui "saggezza" è la parola chiave per creare libertà nella vita. Con le loro poesie, i due giovani non hanno la pretensione di insegnare nulla a nessuno ma soltanto di condividere con tutti, le loro esperienze e la loro opinione su alcune situazioni. L'Africa è il tema che torna spesso, non soltanto per sottolineare l'amore degli autori alla loro patria ma anche per richiamare l'attenzione dei lettori, in particolare africani, sull'importanza di muoversi insieme per il risveglio dell'Africa.
Spesso capita a qualche studente di entusiasmarsi per le idee di un filosofo e di non riuscire tuttavia, al momento dell’interrogazione, a spiegarne a parole le teorie in maniera chiara e organica. Compito delicato dell’insegnante, a questo punto, è di valutarne obiettivamente la preparazione senza però smorzarne l’entusiasmo. Uno dei modi per affrontare questa difficile situazione, è far presente al discente che quel problema non riguarda soltanto lui, ma tutti coloro che si sono confrontati con il pensiero filosofico e che proprio Platone ha cercato di affrontare in alcuni dei suoi primi dialoghi, quelli socratici e aporetici, come il Carmide e il Lachete. Sviluppati in tempi e prospettive diverse, i tre scritti raccolti in questo volume costituiscono altrettante disamine filosofiche maturate durante l’esperienza didattica. Attraverso il tema dell’aporia ci si interroga assieme a Socrate e a Platone sui limiti e sulle possibilità della ricerca filosofica; attraverso il concetto di philía si indaga assieme ad Aristotele sul valore dell’amicizia; con l’idea dell’attesa, insieme ad Heidegger, si riflette sul senso dell’esistenza.
"La filosofia mi ha aiutato a rialzarmi da una crisi emotiva che mi aveva distrutto. Da allora ho capito come idee di oltre duemila anni fa possono ancora salvarci la vita." Filosofia per la vita e altri momenti difficili è diventato un bestseller internazionale grazie al passaparola. Perché, a detta dei molti commenti entusiasti che ha raccolto, riesce a raccontare la filosofia antica da un punto di vista nuovo, a trovare nelle parole di Socrate, Platone, Epicuro la saggezza capace di migliorare la nostra vita di tutti i giorni, superare i nostri problemi psicologici e condurci verso la felicità. "Questo libro descrive la scuola dei miei sogni, il mio corso di studi ideale: è un tentativo di raccontare cosa significherebbe passare un giorno alla Scuola di Atene. Ho riunito dodici grandissimi maestri dell'antichità perché ci insegnino alcune cose che vengono spesso tralasciate dai moderni sistemi educativi: come si governano le emozioni, come si affronta la società, come si deve vivere. A loro chiedo che ci istruiscano sull'arte dell'autoaiuto. Cicerone scrisse che la filosofia ci insegna a essere "medici di noi stessi". Immaginate allora di entrare in una scuola ideale...
Le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. In edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del Novecento.
Un viaggio tra coscienza e conoscenza alla ricerca della troppo spesso sopita e ossessiva figura di noi stessi. Il palcoscenico del mondo con i suoi segnali e con i suoi incontri inaspettati si fonde con la scintilla che intermittente ci fa sbandare nella scoperta individuale e libera da convenzioni, regalando le nostre gesta alla luce di stelle spettatrici.
In questo volume, colleghi, allievi e amici di lungo corso hanno voluto offrire il loro contributo su alcune delle tematiche più care ad Angelo Campodonico in occasione del suo pensionamento: la questione del senso della vita, inteso come domanda esistenziale e religiosa e cifra di un’antropologia filosofica non riduttiva; la ricerca di un’etica della ragione, che non prescinda da un esercizio del pensiero aperto alla totalità della realtà e dell’esperienza umana in tutte le sue dimensioni; e ancora, la domanda circa la vita buona, compiuta, fiorita, attraverso la coltivazione di sé (il polo della virtù) e l’individuazione di principi primi e universali dell’agire (il polo della legge). I saggi qui raccolti affrontano questi e altri temi, offrendo, più che un semplice omaggio alla carriera, un contributo originale e puntuale, stimolo per ulteriori conversazioni e discussioni.
È difficile evitare lo stress, è possibile invece migliorare il modo di viverlo. Lo stress può essere necessario, oppure dannoso, dipende dalla capacità di saperlo vivere; capacità che è profondamente legata al livello di conoscenza che l'individuo ha di sé stesso. L'esperienza dello stress coinvolge, infatti, tutta l'identità di una persona, quella conscia e quella inconscia, e per questo è diversa per ognuno. In questo libro l'autore, intrecciando sapientemente una profonda conoscenza del mondo aziendale con una prospettiva psicologica, propone soluzioni pratiche per gestire e vincere questo insidioso male contemporaneo sul lavoro e nella vita privata. È difficile evitare lo stress, è possibile invece migliorare il modo di viverlo. Lo stress può essere necessario, oppure dannoso, dipende dalla capacità di saperlo vivere; capacità che è profondamente legata al livello di conoscenza che l'individuo ha di sé stesso. L'esperienza dello stress coinvolge, infatti, tutta l'identità di una persona, quella conscia e quella inconscia, e per questo è diversa per ognuno. In questo libro l'autore, intrecciando sapientemente una profonda conoscenza del mondo aziendale con...
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