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La nascita del diritto d’autore in Italia

La nascita del diritto d’autore in Italia

Autore: Maria Iolanda Palazzolo

Numero di pagine: 185

Da quando lo sviluppo delle tecnologie digitali ha facilitato la riproduzione di testi e immagini, il tema del diritto d’autore è diventato di grande attualità. Su quotidiani e periodici ci si interroga sulla sopravvivenza di questo istituto e sul l’even tua lità di un suo definitivo superamento in nome della piena libertà di accesso al l’informazione. Ma come è nato il diritto d’autore in Italia e soprattutto quali soggetti sociali – editori, autori, ma anche politici – si sono maggiormente mobilitati per la sua piena affermazione fin dal primo Ottocento. Attraverso la ricostruzione puntuale delle discussioni tra gli addetti ai lavori e del dibattito parlamentare del l’Italia unita in un serrato dialogo con la realtà europea, l’autrice mette in luce le tappe della lenta attuazione della tutela del l’autore, i conflitti tra le diverse forze in campo e soprattutto il ruolo svolto dalle nuove associazioni nate alla fine del l’Ottocento – e tuttora esistenti, seppure con altre sigle – in rappresentanza degli interessi di categoria, l’Associazione dei tipografi e degli Editori e la Società degli Autori.

Et facciam dolçi canti

"Et facciam dolçi canti"

Autore: Bianca Maria Antolini , Teresa Maria Gialdroni , Annunziato Pugliese

Numero di pagine: 1597
Das italienische Kunstlied der Romantik

Das italienische Kunstlied der Romantik

Autore: Sabine Brier

Numero di pagine: 240

Dieses Buch zeichnet den Weg des italienischen Kunstliedes von der "romanza" zur "lirica" im 19. Jahrhundert nach und sucht dessen kulturgeschichtliche Bedeutung zu erfassen. Privatheit der Salonkultur, Italiens Weg zur staatlichen Einheit (Risorgimento), aber auch eine ganz spezifische Romantik haben das italienische Kunstlied zu einer eigenständigen musikalischen Gattung geformt. Sabine Brier analysiert eine Fülle von Liedkompositionen von Gordigiani, Pinsuti, Tosti, Sgambati bis hin zu Respighi unter Hinzuziehung von Erinnerungsliteratur, Briefkorrespondenzen und Konzertprogrammen. Das Lied erweist sich dabei nicht zuletzt als eine zentrale Gattung der Identifikation Italiens als Musiknation und ihrer Vernetzung mit den Musikkulturen und -märkten Europas und der Welt.

Il Mercato Antiquario di Strumenti Musicali a Milano fra Ottocento e Novecento

Il Mercato Antiquario di Strumenti Musicali a Milano fra Ottocento e Novecento

Autore: Alessandro Restelli

Numero di pagine: 119

Se consideriamo il commercio di strumenti musicali antichi in Italia fra Ottocento e Novecento, il primo nome che viene alla mente è certamente quello di Leopoldo Franciolini, il chiacchieratissimo antiquario fiorentino che fu condannato per frode in seguito alla vendita di esemplari non autentici ma dichiarati originali. Se però rivolgiamo il pensiero a uno dei centri più rilevanti nel panorama musicale nazionale tra xix e xx secolo, cioè la città di Milano, cosa possiamo dire di conoscere? Quali notizie abbiamo sulla compravendita di strumenti antichi nel capoluogo lombardo in questo periodo? La risposta a questa domanda complessiva implica inevitabilmente la soluzione di interrogativi più mirati. In primo luogo su coloro che vendettero questi oggetti così peculiari. Chi furono? Antiquari, musicisti, rivenditori di strumenti, mercanti generici? E quali furono i loro clienti? Quali furono poi le tipologie di strumenti trattate con maggiore e minore frequenza, o le nozioni possedute in materia di storia e tecnologia degli strumenti musicali? O ancora, quali furono i rapporti fra il mercato e le istituzioni che oggi conservano esemplari storici? Questo volume prende le mosse ...

Antonio Brioschi e il nuovo stile musicale del Settecento lombardo

Antonio Brioschi e il nuovo stile musicale del Settecento lombardo

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 449

Introduzione Vanni Moretto, Antonio Brioschi e il ‘nuovo’ stile del Settecento lombardo Cesare Fertonani, La sinfonia «milanese». Il contributo allo sviluppo di un ‘nuovo’ stile strumentale Luca Aversano, Classicismo e musica strumentale nel Settecento italiano Sarah Mandel-Yehuda, Issues of authenticity in 18th-century sources of symphonies. The case of Antonio Brioschi Matteo Giuggioli, La sinfonia in dialogo. Strategie retoriche tra Sammartini e Brioschi Bathia Churgin, Sammartini as model. The ‘andante piano’ from Antonio Brioschi’s trio symphony (Fonds Blancheton ii/61) Rudolf Rasch, Evoluzioni formali della sinfonia (1738). Una raccolta manoscritta per il Teatro di Amsterdam Bertil van Boer, A radical change. Brioschi and the development of the symphonies of Johan Helmich Roman Renato Meucci, Strumenti e strumentisti nella Milano di metà Settecento Francesco Riva, Il periodico «Milano sacro». Un contributo alla ricerca musicologica in Lombardia Luca Civelli, Gaetano Piazza maestro di cappella a Milano Jacopo Franzoni, Chi era Francesco Zappa? C. Galasso · D. Cogliati, Andrea Zani. La biografia e il catalogo delle opere strumentali Davide Stefani, Giuseppe ...

La musica è una mera opinione e di questa non si può dar certezza veruna

La musica è una mera opinione e di questa non si può dar certezza veruna

Autore: Fiorella Rambotti

Numero di pagine: 213
Pietro Mascagni

Pietro Mascagni

Autore: Cesare Orselli

Numero di pagine: 504

Che cosa conosciamo di Pietro Mascagni, oltre a Cavalleria rusticana? Eppure una quindicina sono i suoi melodrammi, e numerose sono le composizioni per orchestra, da camera, per pianoforte, ampio il repertorio corale (sia sacro che profano), curioso il suo interesse per il teatro e il cinema. Amico-nemico di Puccini, col quale rivaleggiò sui palcoscenici per lunghi anni, favorito dal regime ma amato in tutta Europa, per la prima metà del Novecento musicale italiano Mascagni fu molto più che un semplice autore verista, come mostrano le sue musiche, di volta in volta decadenti, liberty, neoclassiche e molto altro. Con approfondito spirito musicologico e con l’ausilio di documenti inediti – non ultimo il prezioso Pietro Mascagni di Bastianelli e le lettere del librettista Guido Menasci -, Cesare Orselli ci guida alla scoperta del grande compositore toscano.

Vivaverdi

Vivaverdi

Autore: Eduardo Rescigno

Numero di pagine: 1100

“Eduardo Rescigno è pioniere e maestro della divulgazione musicale.” – il Giornale

Complete Unaccompanied Madrigals, Part 4

Complete Unaccompanied Madrigals, Part 4

Autore: Luzzasco Luzzaschi

Numero di pagine: 274

https://www.areditions.com/rr/rrr/r156.html lxiii + 274 pp.

Basso ostinato. Romanzo musicale

Basso ostinato. Romanzo musicale

Autore: Arturo Rossato

Numero di pagine: 272

Sebbene il nome di Arturo Rossato (Vicenza, 1882 – Milano, 1942) sia stato quasi del tutto rimosso dalla memoria culturale collettiva, appare incontestabile, analizzando la sua vasta produzione nonché le sue vicende biografiche, il ruolo di primissimo piano da lui assunto nel panorama drammatico musicale e teatrale italiano. Autore fecondo e poliedrico, egli ebbe nello stile, del tutto personale, uno dei punti di forza: la sua penna, sempre ficcante, diede il meglio in quella acutissima capacità descrittiva di situazioni e caratteri tipica della scrittura del teatro dialettale otto-novecentesco: lo si riscontra, oltre che nelle commedie, anche negli articoli giornalistici e nella produzione memorialistica, di cui qui si presenta un saggio di assoluto interesse. Si tratta del “romanzo musicale” Basso ostinato, una sorta di carrellata di ricordi relativi a musicisti, librettisti, poeti ed editori che Rossato conobbe e con cui ebbe a che fare nel corso della sua lunga attività lavorativa: da Mascagni a Puccini, da Alfano a Franchetti a Zandonai a Tito II Ricordi a Casella e a Malipiero, passando per i meno noti Lattuada, Giachetti, Schinelli, Robbiani, Catalano. Un testo...

Il giovane Metastasio | Der junge Metastasio

Il giovane Metastasio | Der junge Metastasio

Autore: Francesco Cotticelli , Reinhard Eisendle

Numero di pagine: 372

Il volume si ricollega a un convegno tenutosi a Vienna sul primo decennio dell'attività artistica di Pietro Metastasio (1698–1782), concentrandosi sulla stagione in cui egli si impegnò ad affermarsi come "virtuoso di poesia" prima nei salotti napoletani, poi nei teatri d'opera di Napoli, Roma e Venezia. In questi anni Metastasio ebbe modo di sviluppare la sua sottile ed elegante poetica per le scene melodrammatiche – la sua nomina a poeta cesareo presso la corte viennese (1730) amplificò notevolmente la diffusione dei suoi testi in Europa. I suoi libretti più famosi furono intonati da più di 80 compositori, tra cui Mozart e Beethoven. I contributi del volume guidano il lettore nell'officina del poeta e illustrano l'eccezionale combinazione di musicalità, cultura, e un geniale senso dell'efficacia dell'azione drammatica. Der vorliegende Band geht auf eine Wiener Konferenz über das erste Jahrzehnt der künstlerischen Tätigkeit von Pietro Metastasio (1698–1782) zurück. Er befasst sich mit der Zeit, als er anstrebt, sich als "virtuoso di poesia" zuerst in napoletanischen Salons, schließlich in den Opernhäusern der musikalischen Zentren Neapel, Rom und Venedig...

Padron mio colendissimo...: Letters about Music and the Stage in the 18th Century

"Padron mio colendissimo...": Letters about Music and the Stage in the 18th Century

Autore: Iskrena Yordanova , Cristina Fernandes

Numero di pagine: 820

This volume explores the important role that epistolary exchanges play in the reconstruction of musical and theatrical contexts all over Europe in the early modern age, with particular attention to the century of the Enlightenment. Correspondence often bears witness to the reconstruction of performers' careers and theatrical venues, and to the transfers of professionals and repertoires, as well as to social themes and production issues. Archival sources, private letters, and official documents are not only rich in precious data and information, but can also provide material for new research perspectives, related both to their methodological implications and to the interpretation of music and theatre in a given time and place, along with raising questions about historical performance practices and their current revival.

Donne e scienza nella Roma dell’Ottocento

Donne e scienza nella Roma dell’Ottocento

Autore: Federica Favino

Numero di pagine: 289

Sede del Papato, del Santo Uffizio, della Compagnia di Gesù, Roma moderna non ha la reputazione di un centro di produzione e di consumo di scienza. Eppure, nel corso dell’Ottocento, ben prima che Quintino Sella progettasse di trasformare la nuova capitale d’Italia in un «centro scientifico di luce», le due donne che coltivarono in Italia un interesse non dilettantesco per le scienze vissero proprio nella città del papa: la botanica Elisabetta Fiorini Mazzanti (1799-1879) e l’astronoma Caterina Scarpellini (1808-1873). Consuetudini e pregiudizi impedirono loro di frequentare l’Università e di coltivare apertamente la loro vocazione entro le istituzioni pubbliche; tuttavia entrambe ricavarono per sé degli spazi dove perseguire una ricerca di prim’ordine, degna della scienza “professionale”, ancora interamente maschile. Attraverso una ricca documentazione inedita, questo libro ripercorre le tappe salienti del loro percorso, con l’obiettivo di gettare luce sulla cultura scientifica romana nell’Ottocento preunitario, tuttora assai poco conosciuta. Figure perfettamente complementari – per estrazione sociale, per aree di interesse, per credo politico – Fiorini ...

Editori e librai musicali a Roma nella prima metà dell'Ottocento

Editori e librai musicali a Roma nella prima metà dell'Ottocento

Autore: Bianca Maria Antolini , Annalisa Bini

Numero di pagine: 235
Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2006) Vol. 5/1

Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2006) Vol. 5/1

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 217

Il tema: Oggetti, a cura di Sandra Cavallo e Isabelle Chabot Sandra Cavallo e Isabelle Chabot, Introduzione | Open access Tessa Storey, Oggetti e legami nella casa delle cortigiane: erotismo e distinzione sociale nella Roma barocca (p. 21-40). Silvana Musella Guida, Sonia Scognamiglio Cestaro, Una società da svelare. Genere, consumo e produzione di biancheria nella Napoli rinascimentale (p. 41-60). Franca Bellucci, Oggetti e doni in esempi di creanza ottocentesca (p. 61-78). Alessandra Gissi, «La più celebre antica borsa»: ovvero il capitale della levatrice (XIX-XX secolo) (p. 79-95). Enrica Asquer, La “Signora Candy” e la sua lavatrice. Storia di un’intesa perfetta nell’Italia degli anni Sessanta (p. 97-118). Ricerche Anna Balzarro, La “ragazzina nuova”? Il fascismo e le immagini di bambine (p. 119-145). Rassegne Barbara Caine, Le donne nella storiografia sudafricana (p. 147-157). Riviste Edith Saurer parla de «L’Homme» con Giuseppina Fortunato (p. 159-165). Recensioni Carlotta Sorba, Sessualità e violenza nel discorso nazionale europeo [recensione di A.M. Banti, L’onore della nazione, Torino 2005] (p. 167-172). Teresa Bertilotti, L’impiego al femminile...

«Il lauro secco» e i madrigali dei musici romani

«Il lauro secco» e i madrigali dei musici romani

Autore: Giacomo Sciommeri

Numero di pagine: 200

Il presente lavoro costituisce un nuovo importante contributo allo studio del madrigale ‘romano’, corposo repertorio polifonico profano tuttora in gran parte non indagato, frutto non solo della produzione di musicisti nati a Roma e dintorni ma anche di coloro che, italiani o stranieri, operavano ufficialmente presso istituzioni o corti romane. Nel volume vengono presi in considerazione i contributi dei sei madrigalisti romani presenti ne Il lauro secco (1582), un’opera collettiva pubblicata a Ferrara, insieme a Il lauro verde (1583), da Vittorio Baldini in onore di Laura Peverara, la famosa cantante e arpista della duchessa Margherita Gonzaga d’Este, in occasione del suo matrimonio con il conte Annibale Turco. Con questo suo contributo, e in particolare con l’analisi musicale dei componimenti relativi ai ‘Musici di Roma’, Sciommeri aggiunge un altro importante tassello alla non facile impresa, per dirla con Nino Pirrotta, di «tracciare un profilo del madrigalismo romano e distinguerne eventualmente caratteristiche autonome». (dalla Prefazione di Giuliana Gialdroni)

L’Inquisizione romana, i giudici e gli eretici

L’Inquisizione romana, i giudici e gli eretici

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 249

Sulla scia delle pionieristiche ricerche di John Tedeschi sulla storia istituzionale del Sant’Uffizio romano e delle sue indagini sull’emigrazione dei dissidenti, la censura libraria, la storia dell’eresia nel Cinquecento e la storia degli ebrei, alcuni tra i maggiori storici d’Italia, e non solo, affrontano temi importanti per la storia politica, culturale e religiosa della prima età moderna per offrire un piccolo omaggio a uno studioso italo-americano di grande sensibilità e apertura intellettuale.

Storia culturale della canzone italiana

Storia culturale della canzone italiana

Autore: Jacopo Tomatis

Numero di pagine: 816

Tutti sappiamo – o pensiamo di sapere – che cos’è la canzone italiana. Ne parliamo con gli amici guardando Sanremo, la ascoltiamo su Spotify o su vinile, la cantiamo sotto la doccia, la amiamo, la odiamo, o tutt’e due le cose insieme. Ma che cosa rende «italiana» una canzone? «Felicità», siamo tutti d’accordo, suona come una tipica «canzone italiana», al punto che potremmo definirla «all’italiana». E allora «Via con me» di Paolo Conte, coeva eppure lontana miglia e miglia dal successo sanremese di Al Bano e Romina, non lo è? O forse lo è meno, con quello swing americano e quella voce roca?Jacopo Tomatis parte da qui, dal ripensamento delle idee più diffuse sulla canzone italiana («canzone italiana come melodia», «canzone italiana come specchio della nazione», «canzone italiana come colonna sonora del suo tempo»), per scriverne una nuova storia. Fatta circolare su spartito o su rivista, trasmessa dalla radio, suonata da dischi e juke box, al cinema e alla tv, in concerti e festival, la canzone è stata, per un pubblico sempre più giovane, il punto di partenza per definire la propria identità (su una pista da ballo come nell’intimità della...

Col suggello delle pubbliche stampe. Storia editoriale della cantata da camera

Col suggello delle pubbliche stampe. Storia editoriale della cantata da camera

Autore: Giovani, Giulia

Numero di pagine: 292

292 pp.; 21 x 14,8 cm La cantata da camera fu uno dei generi più in voga nella cultura del Seicento e del Settecento. Il volume esamina la sua storia editoriale tra i primi decenni del Seicento e la metà del Settecento, legata ad oltre cento opere realizzate nelle tipografie musicali di Venezia, Bologna, Milano, Modena, Firenze, Lucca, Roma, Pesaro e Napoli. A partire dalle Cantade et arie di Alessandro Grandi (Venezia, 1620) fino a giungere alle Quattro cantate da camera di Giovanni Battista Pergolesi (Napoli, 1738), sono evidenziate le particolarità delle opere in relazione al contesto storico ed economico nel quale videro la luce. All’illustrazione delle particolarità dei singoli centri produttivi è anteposta una sezione sulle specificità del genere musicale, con particolare rilevanza posta sulle dinamiche della sua produzione e circolazione anche in rapporto alle attività degli stampatori e alle condizioni della loro professione. Il volume è corredato da una bibliografia delle edizioni e della trascrizione dei testi poetici delle cantate, liberamente consultabili sul sito della Società Editrice di Musicologia. *** The chamber cantata was a most popular 17th- and...

Due cantate con strumenti

Due cantate con strumenti

Autore: Carlo Francesco Cesarini , Giacomo Sciommeri

Numero di pagine: 48

XXIV, 24 p.; 29,7 x 21 cm Introduzione e apparato critico in italiano e inglese Intro and Apparatus in Italian and English - Farfalletta or fuggi or riedi, per soprano, violoncello e basso continuo - Sovra il margo d’un fonte, per soprano, violini e basso continuo Carlo Francesco Cesarini (S. Martino al Cimino, 1665 circa – dopo il 2.9.1741), fu uno tra i più importanti compositori attivi a Roma tra Sei e Settecento. Responsabile delle accademie musicali del cardinale Benedetto Pamphilj dal 1690 al 1730, fu maestro di cappella della Chiesa di S. Antonio dei Portoghesi dal 1715 al 1721 e della Chiesa del Gesù dal 1704 al 1741. Della sua produzione musicale sono pervenuti il pasticcio Giunio Bruto overo la Caduta dei Tarquini (composto con Antonio Caldara e Alessandro Scarlatti nel 1711) e una vasta quantità di musica sacra e di cantate da camera. La presente edizione critica è dedicata a due cantate di Cesarini con strumenti obbligati: Farfalletta or fuggi or riedi, per soprano, violoncello e basso continuo, il cui testo poetico è incentrato su una farfalla che con audacia si avvicina al fuoco, tipica immagine allegorica della lirica amorosa barocca; e Sovra il margo...

Dodici cantate per soprano e basso continuo

Dodici cantate per soprano e basso continuo

Autore: Paolo Benedetto Bellinzani

Numero di pagine: 106

Paolo Benedetto Bellinzani (1682-1757) fu uno tra i più importati autori attivi nella prima metà del Settecento nei territori di confine dello Stato Pontificio. Già censore degl’Accademici Risorti di Ferrara nel 1718, il compositore fu insignito del titolo di Accademico Filarmonico di Bologna nel 1727. In qualità di maestro di cappella, Bellinzani ricoprì incarichi prestigiosi in importanti centri culturali quali la cattedrale di Santa Maria Annunziata di Udine (1715-1721), il Duomo di Pesaro (1724-1727) e la celebre Metropolitana di Urbino (1730-1733). Alcune delle sue opere sacre ebbero grande diffusione e per lunghi anni fecero parte dei repertori delle più celebri cappelle musicali del tempo. Il manoscritto delle Cantate a voce sola da camera rappresenta un unicum nella produzione di Bellinzani: si tratta del solo autografo che ritrae delle composizioni di genere profano, una raccolta di dodici cantate che sopravvivono nella sola fonte parigina. *** Paolo Benedetto Bellinzani (1682-1757) was an important early 18th-century composer in the border territories of the Papal States. He was the censor of the Accademici Risorti, Ferrara (1718), was awarded the title of...

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