
In Un Liquido Rosa
Autore: Andrea Tagliaferri
Numero di pagine: 44A scuola arriva Cristina, una nuova alunna di quindici anni pronta a stravolgere la vita di un modesto professore di Storia dell’Arte. E dell’intera scuola. Per l’ennesima volta.
A scuola arriva Cristina, una nuova alunna di quindici anni pronta a stravolgere la vita di un modesto professore di Storia dell’Arte. E dell’intera scuola. Per l’ennesima volta.
Maria Novella De Luca ha viaggiato tra Arezzo, Firenze, Taranto, Grottaglie, Foggia, Lecce, Bologna, Roma, Siracusa, Genova e Mestre. Zaino in spalla, scarpe comode e un po’ di ritrosia nell’irrompere in 15 vite segnate dalla malattia, tutte persone inascoltate dallo Stato che hanno deciso di curarsi attraverso la cannabis terapeutica. Gli appunti di viaggio di Maria Novella De Luca sono stati presi in punta di piedi, chiedendo ‘permesso’ e cercando di non invadere troppo gli animi e l’intimità di chi, come Claudia, Luciano, Serena e Osvaldo, si è reso disponibile al racconto. I volti della canapa è un percorso intrapreso insieme. Sono nate amicizie mai più messe in discussione. Ed è nata, soprattutto, una consapevolezza: dalla sclerosi multipla, dal cancro e da altre patologie rare è difficile scappare, ma provare a stare meglio, al contempo, non può essere considerato un crimine o una stranezza. Curarsi attraverso la cannabis terapeutica, in Italia, infatti rappresenta ancora un tabù. Miglioramenti fisici, psicologici ed esistenziali vengono spesso scambiati per pretese ideologiche. Ma queste storie, quelle di chi avrebbe diritto a trattamenti palliativi non...
“L’inventario di codesto archivio è la chiave che apre ai ricercatori l’accesso ad un ricchissimo patrimonio documentario la cui investigazione potrà gettare nuove luci sui rapporti tra i Fiamminghi e la Roma nel passato”. Cardinale Walter Brandmüller
“L’italiano: pensieri critici su un popolo acritico”, è uno di quei pochi libri nei quali il titolo racchiude fedelmente l’intera opera. Due autori diversi, due generazioni diverse (Elio Veltri è un classe ’38, Stefano Poma un classe ’84) ma che si ritrovano nell’anticonformismo viscerale, che non colpisce solo le più alte cariche pubbliche, sempre additate per ogni disgrazia o evento nefasto, ma anche nel bacchettare quell’italiano medio che, in una democrazia, è quasi sempre causa del proprio male. Stupidità, ignoranza, corruzione, nepotismo e familismo amorale sono le tante facce di questo libro che ne descrive, in sostanza, una sola: quella dell’italiano che critica gli altri non sapendo di criticare se stesso, i propri difetti, le proprie paure. Gli autori, con questo libro, tenteranno di farglielo capire.
Rivista settimanale del 14 agosto 2021. Direttore: Stefano Poma. Condirettore: Domenico Caridi. Caporedattori social: Vincenzo Mangione, Alessandro Randi. Redattori: Luisa Bizzotto, Mirko Campochiari, Stefano Carta, Giovanni Caselli, Marco Cimmino, Marco Crotti, Cristina Di Giorgi, Arianne Ghersi, Marco Mensi, Niccolò Meta, Michele Migliaccio, Erica Pittau, Andrea Santoro, Roberto Zironi Sampietro, Andrea Tagliaferri. Sommario: Obbligatoriamente inaccettabile di Domenico Caridi. "Che cento fiori nascano" e mille green pass si stampino di Vincenzo Mangione. L'ambiguo ruolo del Pakistan in Afghanistan di Arianne Ghersi. La liberazione del popolo e l'altra faccia del dissenso in URSS di Niccolò Meta. La caduta di provolone di Stefano Poma. L'atomica su Hiroshima e Nagasaki di Stefano Carta. L'attentato alla stazione di Bologna di Andrea Tagliaferri. Il Conte di Montecristo di Alessandro Randi. Accadde in questa settimana di Stefano Poma.
I Labirinti di Emilio Villa costituiscono un materiale autografo di fogli sparsi inediti, a carattere poetico e non, appartenente per lo più alla sua produzione dei primi anni Ottanta del secolo scorso. In questa proposta editoriale ne viene pubblicata e analizzata per la prima volta una selezione che rappresenta un possibile percorso offerto dall’autrice, all’interno di questo corpus, in grado di evidenziare un filone portante dell’approccio villiano al tema. L’approfondimento di questo versante dell’opera di Villa si allarga alla sua intera attività seguendone le tracce sia biografi che sia attraverso la ricognizione della sua intera produzione testuale. A questo si riallaccia un’analisi dei temi di fondo della sua poetica, fi no a delineare una ipotesi di un’origine della parola nella chiave di un divenire di cui Villa si qualifi ca a suo modo come profeta, anticipatore di un eschaton in grado di riconnettersi all’arché.
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