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La melanconia

Autore: Roberto Gigliucci

Numero di pagine: 606

Per secoli il letterato ha amato, e ama tuttora, definirsi melancholicus, considerando questa 'condizione' un dato fondamentale della propria dignità. Se oggi la parola 'melanconia' evoca prevalentemente quella lieve forma di depressione d'animo, che vira quasi al dolce, al piacevole, questo sostantivo ha nel passato della nostra letteratura una storia articolata che delinea una varietà di infiniti atteggiamenti oscillanti tra la cupa disperazione e lo sberleffo irridente: i diversi modi in cui l'uomo da sempre reagisce al male e al disastro. Dal Medioevo al Novecento, gli sguardi di Dante, Montaigne, Tasso, Milton, D'Annunzio e Saba, tra gli altri, hanno sondato i territori della melanconia in tutte le sue manifestazioni e trasformazioni, offrendoci di volta in volta un variato riflesso della nostra storia e della nostra cultura, italiana ed europea. Per capire la vastità e la complessità di questo fenomeno, polimorfo e spesso contraddittorio, Roberto Gigliucci costruisce un percorso antologico avvincente e ricco di suggestioni attraverso l''inchiostrosa sostanza' di cui la melanconia ha lasciato traccia.

Tre studi sul «De mulieribus claris»

Autore: Elsa Filosa

Numero di pagine: 203

Premessa Introduzione La struttura del De mulieribus claris e il rapporto tra mito e storia – Fasi redazionali del De mulieribus claris e quadro storico – Progetto originario del De mulieribus claris, dedica e proemio – La critica moderna e contemporanea STUDIO 1 I modelli letterari 1.1. I modelli letterari per la struttura – 1.2. I sottotesti latini e greci – 1.3. La Familiare XXI 8 di Petrarca – 1.4. De Proba Adelphi coniuge (XCVII) – 1.5. L’utilizzo delle fonti classiche: dal De fide uxorum erga viros di Valerio Massimo al De mulieribus claris – 1.5.1. De Tertia Emilia primi Africani coniuge (LXXIV) – 1.5.2. De Curia Quinti Lucretii coniuge (LXXXIII) – 1.5.3. De Sulpitia Truscellionis coniuge (LXXXV) – 1.6. Antecedenti del De mulieribus claris nell’opera di Boccaccio STUDIO 2 I rapporti con il Decameron 2.1. Intertestualità nelle premesse narrative – 2.1.1. Tisbe (XIII) e Salvestra (Dec. IV 8) – 2.1.2. Didone (XLII) e Lisabetta da Messina (Dec. IV 5) – 2.1.3. Lucretia (XLVIII) e madonna Zinevra (Dec. II 9) – 2.2. Gemmazioni e allusioni – 2.2.1. Lucretia (XLVIII): Catella (Dec. III 6); monna Sismonda (Dec. VII 8) – 2.2.2. Tisbe e Piramo...

Le lettere di Dante

Autore: Antonio Montefusco , Giuliano Milani

Numero di pagine: 636

Notwithstanding an impressive amount of secondary literature, an exhaustive study has been never devoted to the twelve letters written by Dante Alighieri after his banishment from Florence (1302–1315). This book answers to this important need of Dante Studies, offering an important tool for the increasing community of specialists interested in Dante’s works and posterity linked to the seventh centenary of his death (2021). A section is devoted to study in depth the theory and practice of the dictamen of the age in relationship with the concrete style of Dante’s texts. A preliminary overview is provided by Latin Philologists and Paleographers on the subject of the manuscript trasmission envisaging the problems dealing with the critical editions of the texts. Example of political communication realized by a layman, the papers gathered in this volume intend to offer a new reading and interpretation of these important letters, studying them in their socio-cultural context.

Bollettino ufficiale delle società per azioni

Autore: Italia : Ministero di agricoltura, industria e commercio : Divisione industria, commercio e credito

Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli uffiziali dell'esercito italiano e nel personale dell'amministrazione militare

Rime

Autore: Michelangelo Buonarroti

Numero di pagine: 570

L’attività poetica non è stata per Michelangelo un episodio estemporaneo, ma un impegno di tutta la vita. Dopo aver circolato per secoli nella riscrittura al limite del falso attuata dal suo omonimo pronipote nel 1623, i versi del Buonarroti ci si presentano oggi con una potenza espressiva sconvolgente, al di là di ogni facile cantabilità petrarchesca. Una poesia che si svolge sul filo della sensualità più estrema, affascinata da un’immagine o un motivo che si brucia nello spazio di pochi versi, a costo di interrompersi prima della conclusione. Questa edizione, corredata di un attento apparato esplicativo, è presentata da uno degli scrittori ad essa più congeniali, Giovanni Testori.

Il principe

Autore: Niccolò Machiavelli

Numero di pagine: 422

Da cinquecento anni il Principe funziona come una sorta di specchio nel quale non cessa di riflettersi la coscienza occidentale, proiettando sulle parole di Machiavelli ansie, ossessioni, speranze, paure. Politica e morale, mezzi e fini, il partito come moderno principe, l’emergere dello Stato, la politica come tecnica, i fantasmi del totalitarismo... In quanto presunto fondatore della modernità politica, Machiavelli entra obbligatoriamente in qualsiasi discorso filosofico sulla vita associata. Eppure, questo successo ha avuto un prezzo considerevole. Chiosato, interpretato, adattato e spesso anche violentato, il Principe ha troppo spesso finito per smarrire la propria fisionomia e assumere quella dei suoi ammiratori o detrattori. Questa edizione del cinquecentennale nasce precisamente dall’auspicio di favorire una nuova intimità con un grande classico più citato che letto, anzitutto giovandosi di una versione in italiano moderno appositamente realizzata da Carmine Donzelli. La traduzione accompagna, a fronte, il testo originale del Principe, mantenendo le idiosincrasie, il procedere spezzato, le peculiarità e – diciamolo pure – la bellezza della prosa machiavelliana,...

Ascetismo e azione

Autore: Vincenzo Fragolino

Numero di pagine: 248

Non è facile riunire in una sola persona lo spirito religioso, l’ardore per la patria e l’amore per il lavoro. C’è riuscito Padre Carlo Messori Roncaglia, uomo apparentemente burbero ma profondamente mistico, un gesuita che metteva soggezione ma, al tempo stesso, sapeva calarsi nell’animo del suo interlocutore, suscitando ammirazione. Lo incontriamo per la prima volta come seminarista e poi come sacerdote fino a quando - nel corso dell’ultimo conflitto - viene richiamato sotto le armi per servire la patria a bordo di un sommergibile, dove divide la sua vita con i marinai e ne condivide i rischi. Rientrato nella sua funzione di sacerdote, partecipa attivamente alla Resistenza e regge le sorti del celebre Collegio Antonianum di Padova, collaborando con i collegiali durante la contestazione giovanile del ’68. Ma più di dieci anni prima aveva avuto un’importante intuizione, che lo identifica come un rinnovatore della teoria delle relazioni umane di Elton Mayo: senza venir meno all’autonomia contrattuale, armonizzare le azioni all’interno dell’azienda per ottenere, nel comune interesse, la massima produttività. Una personalità così spiccata e i risultati di...

Critica del testo (2013) Vol. 16/3

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 397

Premessa (p. vii) Problematiche Roberto Antonelli, Il Decameron oggi (p. 3) Charmaine Lee, La cultura a Napoli al tempo di Boccaccio (p. 15) Boccaccio in biblioteca Marco Cursi, Boccaccio architetto e artefice di libri: i manoscritti danteschi e petrarcheschi (p. 35) Carlo Pulsoni, Rassettare il rassettato: le avventure di un postillato del Decameron di Salviati (1582) (p. 63) Boccaccio e i suoi modelli Paolo Cherchi, Gli “inventori delle cose” nelle Genealogie di Boccaccio (p. 85) Roberto Mercuri, Il Proemio del Decameron (p. 119) Filippo Petricca, Ghismonda e Beatrice. Il cuore mangiato e l’idea dell’amore tra Boccaccio e la Vita Nuova (p. 131) Roberto Rea, Dante «passionato» secondo Boccaccio (p. 163) Ilaria Tufano, Boccaccio e la letteratura religiosa: la Prima e la Seconda Giornata del Decameron (p. 185) Letture Valentina Atturo, Passione negata, redenta, riscritta. Boccaccio e le emozioni di Didone (p. 211) Alfonso D’Agostino, Da cappa a cappa. L’autodistruzione di frate Alberto (Decameron, IV 2) (p. 241) Roberta Morosini, «Quell’antica pazzia» di Alessandro e i «passaggi» di Olimpiade. Dal De casibus e De mulieribus alle Genealogie (p. 273) Marco...

Allegoria e teatro tra Cinque e Settecento: da principio compositivo a strumento esegetico

Autore: Elisabetta Selmi , Enrico Zucchi

Numero di pagine: 398

Sin dalle origini della nostra tradizione romanza il fascino dell’allegoria promana dal suo essere un oggetto di riflessione problematico e sfuggente nel suo carattere di alieniloquium che rinvia ad un’alterità: un tropus che «aliud enim sonat, aliud intelligitur», capace di collegare il «visibile» con l’«invisibile», il profano con il sacro, l’immanente con il trascendente. La sua connaturata ambivalenza, che nei secoli la raffina sia come strumento concettuale dell’interpretazione sia come modalità poetica ed estetica dell’espressione, fa dell’allegoria una categoria cardine, di assoluto rilievo per la conoscenza delle strutture culturali e delle forme rappresentative che contraddistinsero la mentalità e la sensibilità delle diverse epoche storiche. Il volume, che comprende saggi volti ad affrontare la questione da angolazioni critiche e metodologiche differenti, intende raccogliere la sfida ambiziosa di una perlustrazione sistematica sulla presenza e i caratteri della fenomenologia allegorica nel teatro della prima modernità. Nella drammaturgia italiana ed europea tra Cinque e Settecento emerge, infatti, con evidenza una dimensione allegorica che...

Il celeste confine

Autore: Alberto Folin

Numero di pagine: 192

Per tutta la sua breve ma intensissima vita, Leopardi non smise mai di pensare al mito, concependolo non soltanto come un modo di manifestarsi della sapienza antica, appartenente all’infanzia del mondo e innervante il procedere epocale della storia umana (come pensava ad esempio Gian Battista Vico), né solo come una semplice espressione della soggettività volta a esorcizzare il terribile della natura, ma piuttosto come una modalità ontologica di darsi delle cose stesse, potendo sopravvivere solo in un paesaggio in penombra, non abbagliato da alcuna illuminazione diretta. Dopo aver tracciato per linee essenziali il dibattito su mito e mitologia nell’Europa del xviii secolo, l’autore avanza una nuova lettura dell’Infinito, collocando questo capolavoro assoluto della letteratura universale all’interno di un duplice contesto: quello della formazione poetica e filosofica di Leopardi e quello dell’epoca romantica italiana ed europea in cui il poeta visse. Se nella modernità i fenomeni sono diventati oggetto di studio delle scienze della natura, perdendo così la loro vitalità irriducibile al concetto, il sentire persuaso degli antichi non potrà più essere riproposto...

Lettere a Oreste Macrí

Autore: Dario Collini

Numero di pagine: 3354

Con questo libro curato da Dario Collini, che raccoglie il lavoro di giovani ricercatori guidati da Anna Dolfi («GREM» «NGEM») che si sono occupati dei 17.000 pezzi epistolari del Fondo Macrì, si offre uno straordinario strumento di lavoro a chi si interessa di Ermetismo, di critica e poesia del Novecento italiano. Ombre dal fondo o ‘luci intermittenti’ che siano, i bagliori mandati dagli epistolari sono segni della genesi umana della cultura, visto che conservano traccia di quanto è legato al quotidiano che contribuisce alla costruzione della ‘grande’ storia e della progettualità; intellettuale e politica che l’accompagna. Ecco allora che letture, libri, riviste, collaborazioni, amicizie, risentimenti, viaggi, passioni letterarie e private emergono da questi regesti, a dare voce a un’epoca e ai suoi protagonisti.

Uso, riuso e abuso dei testi classici

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 419

Prefazione di Massimo Gioseffi - Parte Prima Dal tardoantico all’età moderna Luigi Pirovano La Dictio 28 di Ennodio. Un’etopea parafrastica Isabella Canetta Diversos secutus poetas. Riuso e modeli nel commento di Servio all’Eneide Martina Venuti La materia mitica nelle Mythologiae di Fulgenzio. La Fabula Bellerofontis (Fulg. myth. 59.2) Alessia Fassina Il ritorno alla fama prior: Didone nel centone Alcesta (Anth. Lat. 15 R.2) Sandra Carapezza Funzioni digressive nella didattica medievale. Psychomachia,Anticlaudianus e L’Intelligenza Cristina Zampese «Nebbia» nei Rerum Vulgarium Fragmenta. Appunti per un’indagine semantica - Parte Seconda Il Cinquecento Davide Colombo «Aristarchi nuovi ripresi». Giraldi, Minturno e il riuso dell’antico nella trattatistica del Cinquecento Guglielmo Barucci Plinio, e Seneca, in due lettere rinascimentali fittizie dalla villeggiatura Marianna Villa Plutarco e Castiglione: il personaggio di Alessandro Magno Michele Comelli Sortite notturne cinquecentesche. I casi di Trissino e Alamanni - Parte Terza Il Novecento Marco Fernandelli «Inviolable voice»: studio su quattro poeti dotti (Virgilio, Milton, Keats, Th.S. Eliot) Massimo Gioseffi ...

Storia dei templari in otto oggetti

Autore: Franco Cardini , Simonetta Cerrini

Numero di pagine: 368

Gerusalemme, 1120: nel cielo chiaro del mattino, dove prima risuonava il canto del muezzin, ora vibrano i rintocchi bronzei della campana del Tempio di Salomone. In questo luogo mistico, crocevia dei fedeli di varie confessioni, hanno da poco preso dimora i chierici guardiani dei caravanserragli e delle vie di pellegrinaggio verso la Città Santa. Da questa nuova casa hanno tratto il nome: templari. Ma di quella campana che tenne a battesimo i milites Christi oggi non resta che una fotografia in bianco e nero, scovata tra le carte d’archivio ora al museo Rockefeller. Con questa campana comincia la Storia dei templari in otto oggetti di Franco Cardini e Simonetta Cerrini, entrambi convinti che la Storia non si trovi soltanto racchiusa nei libri, ma anche e forse soprattutto nei reperti che il tempo lascia dietro di sé. Così una chiave, un cucchiaio, un sigillo, una formula magica, un reliquiario, un portale si rivelano scrigni prosaici di verità liberate dalla polvere del passato, dalle incrostazioni delle leggende. Questi oggetti raccontano in modo nuovo e originale la vicenda dei templari, ripercorrendone gli snodi principali e le sottotrame più segrete: conosceremo la...

Petrarca maestro

Autore: Paolo Cherchi

I saggi contenuti in questo volume presentano una forma inedita del petrarchismo umanistico e rinascimentale che affiora nel linguaggio simbolico degli emblemi, delle icone e nelle concordanze delle storie. È il petrarchismo tramandato da alcune strutture emblematiche distribuite nel Canzoniere e dai modelli del rapporto uno/molteplice che Petrarca traccia in alcune opere latine, nonché da strutture che “concordano le storie” per ricavarne l’esemplarità. Queste concordanze sono i remoti modelli delle “officine rinascimentali”, enormi depositi di storie concordate che alimentarono la inventio di innumerevoli scritture del Cinquecento. La novità di questo studio è chiara, ma è anche chiaro quanto sia rischioso seguire la presenza di modelli nascosti fra le strutture, specialmente quando queste subiscono un processo metamorfico nel passaggio da un sistema di comunicazione verbale a un sistema di comunicazione figurativa. Solo gli strumenti della filologia consentono di affrontare il rischio di seguirne le tracce e di assicurare che non si tratti di una mera suggestione. Si tratta di un petrarchismo diverso da quello lirico tradizionale, che ebbe i suoi potenti...

I Giolito e la stampa

Autore: Angela Nuovo , Chris Coppens

Numero di pagine: 634

Les Giolito composent, avec les Manuce et les Giunti, une des grandes dynasties éditoriales du cinquecento. Gabriele, en particulier, contribuera à faire de Venise la capitale du livre italien qu'elle restera jusqu'à la fin du XVIIIe siècle. La production des Giolito, très importante en langue vulgaire, couvre les champs littéraire, historique et religieux.

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