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Viaggio al termine della notte

Autore: Louis-Ferdinand Céline

Numero di pagine: 545

NUOVA VERSIONE DIGITALE AGGIORNATA E CORRETTA: MARZO 2013. A ottant'anni dalla sua pubblicazione e a cinquanta dalla morte del suo autore, Viaggio al termine della notte si impone come il romanzo che ha saputo meglio capire e rappresentare il Novecento, illuminandone con provocatoria originalità espressiva gli aspetti fondamentali. «Céline è stato creato da Dio per dare scandalo», scrisse Bernanos quando nel 1932 il romanzo diventò un successo mondiale, suscitando entusiasmi e contrasti feroci. Lo «scandalo Céline», che dura tuttora, è la profetica lucidità del suo delirio, uno sguardo che nulla perdona a sé e agli altri, che ha il coraggio di affrontare la notte dell'uomo così com'è. L'anarchico Céline, che amava definirsi un cronista, aveva vissuto le esperienze più drammatiche: gli orrori della Grande Guerra e le trincee delle Fiandre, la vita godereccia delle retrovie e l'ascesa di una piccola borghesia cinica e faccendiera, le durezze dell'Africa coloniale, la New York della «folla solitaria», le catene di montaggio della Ford a Detroit, la Parigi delle periferie più desolate dove lui faceva il medico dei poveri, a contatto con una miseria morale prima...

Il mio viaggio al termine della notte

Autore: Fulvio Lacagnina

Numero di pagine: 130

E' il racconto di un viaggio del protagonista che si trasferisce in un nuovo mondo e passando attraverso le varie vite vissute le emozioni i sentimenti e che arriva ad una vita nuova.

Scheda libro Viaggio al termine della notte di Louis-Ferdinand Céline (analisi letteraria di riferimento e riassunto completo)

Autore: Louis-Ferdinand Céline

Numero di pagine: 52

Viaggio Al Termine Di Me Stessa

Autore: Adele S.

Numero di pagine: 134

Viaggio al termine di me stessa narra l'odissea di una madre imperfetta per salvare suo figlio dall'inferno della droga e, insieme, descrive il lento risveglio alla vita di una donna capace di trarre forza dalla sua imperfezione per giungere al nocciolo del suo Io, come indica il titolo del libro che è un implicito omaggio al Viaggio al termine della notte di Louis-Ferdinand Céline. Lo fa, scegliendo di dare più spazio alle sconfitte che alle vittorie, di privilegiare più gli errori che i successi. Perché la vita non segue le regole anguste di un libro o di un film e gli happy end, che pure non mancano in questa autobiografia dallo stile incalzante ed ellittico come il carattere della protagonista, sono sempre provvisori e parziali. Il testo non incorre in alcuni errori che sono tipici del genere memorialistico: segue, ad esempio, la successione cronologica degli avvenimenti, ma, al contempo, la scrittura non indugia in particolari superflui, poiché è animata da un furor che impone di bruciare le tappe e di sopprimere i tempi morti. All' anonima autrice, infatti, sta a cuore una cosa sola: dare un nome -cioè un'identità- a sé stessa e, soprattutto, offrire una seconda...

Il dottor Semmelweis

Autore: Louis-Ferdinand Céline

Numero di pagine: 134

Prima di diventare Céline, cioè uno degli scrittori grandissimi del nostro secolo, Céline fu lo studente di medicina Louis-Ferdinand Destouches. Come tale dedicò la sua tesi, nel 1924, alla vita di uno degli eroi scientifici dell’Ottocento: Ignazio Filippo Semmelweis, il debellatore dell’infezione puerperale – che falciava allora migliaia e migliaia di vite – grazie a una scoperta enorme, eppure semplicissima: osservò che le puerpere venivano visitate dai medici che avevano appena sezionato cadaveri e non pensavano certo a lavarsi le mani. Imponendo la disinfezione, Semmelweis si rivelò l’unico non colpito dalla mostruosa cecità del suo secolo, che trattava morte e nascita «come fossero la stessa cosa». Con lo slancio entusiastico di un giovane adepto della scienza, Céline traccia in questo testo la vita di un «puro», trascinato dal destino alla sua scoperta e, insieme con essa, a un clamoroso susseguirsi di incomprensioni e persecuzioni, che lo spingeranno alla follia e a una morte atroce. Ma il materiale sembra trasformarsi nel corso del libro: al destino di Semmelweis si sovrappone quello, non ancora vissuto, di Céline stesso, il suo senso costante di...

Le transizioni

Autore: Pajtim Statovci

Numero di pagine: 272

Bujar narra la sua storia in prima persona, a partire dall’adolescenza poverissima a Tirana. La morte del padre, il dolore della madre, la scomparsa della sorella, e poi l’amicizia con Agim, coetaneo e vicino di casa, rifiutato dalla famiglia per il suo orientamento sessuale. Entrambi fuori luogo in un paese devastato, decidono per la fuga, a caccia di un futuro che gli appartenga. Una nuova sorprendente voce nella letteratura contemporanea internazionale. A 28 anni Pajtim Statovci è l’autore di uno dei romanzi europei più celebrati degli ultimi anni.

Forme di esistenza

Autore: Franco Rella

È necessario – hanno detto Benjamin e Adorno – guardare le cose come si presenterebbero dal punto di vista della redenzione, che mette in luce le fratture e le crepe del mondo. Ma come ha detto Leonard Cohen: “C’è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce”. Anche se quindi non possiamo sapere se il mondo troverà qualche forma di redenzione, l’importante è che questa prospettiva ci permetta di penetrare la coltre dell’indifferenza e dell’incomprensione, dando al nostro pensiero e alla nostra parola il compito e il coraggio di guardare dentro di noi, per renderci umani in grado di comprendere gli altri umani. È quanto questo libro si propone, mettendosi faccia a faccia con l’uomo e la sua esistenza. Cercando così di attraversare la notte, di percorrere i sentieri che lambiscono le scelte cruciali della vita, facendo emergere il senso di una possibile salvezza.

Morte a credito

Autore: Louis-Ferdinand Céline

Numero di pagine: 592

Morte a credito, pubblicato nel 1936, è il secondo grande romanzo di Céline, che nelle sue pagine ritorna alla propria infanzia e adolescenza. Cresciuto in un’atmosfera soffocante e carica d’odio, illuminata solo dalle presenze della nonna Caroline e dello zio Éduard, il giovane Ferdinand racconta le proprie esperienze familiari, turistiche, scolastiche, erotiche e di lavoro. Quella di Céline è una prosa di sconvolgente carica espressiva e visionaria, brulicante di ossessioni, oscenità e violenza. Ma, come ha notato André Gide, «la realtà che Céline descrive è l’allucinazione provocata dalla realtà». Questa è la prima edizione italiana integrale di Morte a credito. La «storica» traduzione di Giorgio Caproni venne infatti pubblicata con alcune omissioni: i brani espunti allora perché ritenuti troppo scabrosi sono stati reinseriti nel testo.

Sul palco c'è l'autore

Autore: Beatrice Barbalato

Numero di pagine: 280

"Sul palco c'è l’autore" rinvia alla figura del comédien oggi, che traghettando fra pagina scritta, teatro, video, film, considera come parte costitutiva del proprio lavoro le fasi della messa in scena.

L'ultimo a morire

Autore: Speranza,

Numero di pagine: 256

Nato oltralpe da mamma francese e papà campano, Speranza è cresciuto in uno dei quartieri più poveri di Francia, Behren-lès-Forbach, sul confine con la Germania. È lì che ha imparato a stare al mondo in un modo diverso da tutti i suoi coetanei, e a sopravvivere nella miseria del ghetto, dove i criminali erano i modelli da seguire. Si è lasciato sprofondare nella normalità degli ultimi, dei dimenticati che affermano con la forza il proprio diritto a esistere, incanalando nella musica tutto il disagio di chi non ha regole da seguire, di chi nel peccato cerca anche la redenzione. Poi la disperazione l'ha spinto a tornare in Italia, per provare a raccontare la sua storia, e la storia di chi come lui non appartiene a nulla e non perdona nulla. Alternando prosa e versi, senza censure né falsi moralismi, Speranza racconta il suo viaggio al termine della notte, la sua parabola umana e artistica tra la banlieue francese, la periferia campana e i campi rom, e il flow incandescente che dà voce come nessun altro alla rabbia, alla fame e alle passioni più profonde di una generazione.

Emozione, silenzio e parola nell’opera di Louis-Ferdinand Céline

Autore: Elio Nasuelli

Nell’opera e nella poetica di Céline il silenzio riveste una dimensione strutturale: i famosi trois points, i punti di so-spensione, traforano la prosa per diventare la più ricono-scibile delle cifre stilistiche céliniane. Intervalli ritmici che cadenzano la frase musicale e spezzano l’ordine gramma-ticale per restituire l’emozione, prelinguistica e muta. Nell’orizzonte semantico il silenzio si alterna alla parola per significare il non detto; è questa l’intenzione del di-scorso di denuncia, dell’uomo e della società, che percor-re i romanzi per acquistare una evidenza ideologica nei pamphlet antisemiti. In stretta aderenza al testo autorale, lo studio rintraccia le valenze e le figure del silenzio per provare a ricomporre l’immagine intera di un’opera e di uno scrittore riconosciuto oggi come un classico mentre ne ri-mane impedita la conoscenza integrale degli scritti.

Capire E Analizzare: Viaggio Al Termine Della Notte: Analisi Dei Capitoli Principali del Romanzo Di Céline

Autore: Gloria Lauzanne

Numero di pagine: 38

Analisi dei capitoli principali del romanzo di Céline.

Da una modernità all'altra

Autore: Sandra Teroni

Numero di pagine: 176

«Ogni ermeneutica è comprensione di se stessi passando attraverso la comprensione dell’altro»: questa citazione di Paul Ricoeur sintetizza il carattere di un libro che interroga una fase della nostra modernità a cavallo tra Otto e Novecento. Baudelaire la teorizza e ne fa materia poetica; Sartre decide che è arrivato il momento di relegarla al passato e di ridefinire i fondamenti di una letteratura dei “tempi moderni” a partire dal principio di responsabilità. Esprimono, l’uno e l’altro, la più radicale coscienza di una frattura storica alle loro spalle, ma anche di una irrisolta contrapposizione fra estraneità e presenza nella storia. Si dispiega in questo arco di tempo una letteratura del rifiuto di una società dominata dalle leggi del profitto, del mercato e delle banche che non risparmiano neanche la creazione artistica. Una letteratura dello smarrimento della meta e di ogni centro, cosicché al vettore temporale si sostituisce la ripetizione con il corollario di un inesauribile desiderio di evasione, all’itinerario il vagare: metafore di un inquietante interrogativo sulla propria identità e consistenza. Una letteratura della perdita dell’unità e del...

In alto a sinistra

Autore: Erri De Luca

Numero di pagine: 144

"Le storie di questo libro stanno nel perimetro di quattro cantoni: un'età giovane e stretta, di preludio al fuoco; una città flegrea e meridionale; la materia di qualche libro sacro; gli anni di madrevita operaia di uno che nacque in borghesia. Il possedimento, minimo per un passante, è stato immenso per chi ci si è fermato. Esso rinchiude per attrazione un me narrato, più che un io narrante, qualche tu femminile scalzo e ben piantato per terra, un noi premessa di frantumi. I pronomi sono frutti che maturano in stagioni diverse. Qui vengono colti acerbi, prima che si carichino di succhi e di sé. Avvengono dei colpi fortunati, qualche salvataggio. Si sbatte a zonzo tra i limiti del campo come biglia di flipper. Resistere al suo piano inclinato è l'ordine del gioco, non finire in buca. L'ultima storia rammenta un'antica uscita di emergenza: in alto a sinistra." Erri De Luca

La pianista di Auschwitz

Autore: Suzy Zail

Numero di pagine: 256

Una storia d'amore, di coraggio e di crudeltà Hanna ha quindici anni ed è una pianista di talento. È cresciuta in una famiglia ebrea della media borghesia ungherese, ma quando la città in cui vive viene rastrellata, dovrà conoscere insieme ai suoi cari gli orrori del campo di concentramento. Sua madre impazzirà dopo essere stata separata dal marito, e Hanna rimarrà sola con la sorella Erika ad affrontare un luogo agghiacciante e brutale come Auschwitz. Un giorno, però, le viene offerta la possibilità di suonare il pianoforte per il comandante del lager, una scelta sofferta per la povera ragazza. Una volta entrata nella villa del nazista, conoscerà suo figlio, Karl, ragazzo affascinante che sembra rinnegare la vita dello spietato padre. Di primo acchito, Hanna non potrà fare a meno di odiarlo con tutta se stessa. Eppure, man mano che passano i mesi, un altro sentimento per il giovane Karl si farà strada nel suo cuore... Dall’autrice del bestseller Il bambino di Auschwitz Un romanzo da ascoltare Una grandiosa storia di sopravvivenza «La pianista di Auschwitz è un resoconto crudo e impressionante dell’Olocausto, raccontato dal punto di vista di Hanna Mendel, una...

La danza del Gorilla (Nero Rizzoli)

Autore: Sandrone Dazieri

Numero di pagine: 256

Disturbo Dissociativo dell'Identità. Il Gorilla ne soffre sin da bambino e ha imparato a nascondersi e sopravvivere, almeno fino a quando qualcuno non gli ha sparato in testa, dieci anni fa. Adesso ha cambiato vita e se ne sta ad Amsterdam, dove - grazie alle proprietà terapeutiche della marijuana - ha stipulato una tregua con il suo alter ego: il Socio, il doppio in agguato, che gli ruggisce dentro e che è sempre pronto a prendere il sopravvento. I due sono diversi, e non hanno mai avuto un rapporto facile. Se il primo è istintivo, ironico, poco avvezzo alla violenza, il secondo è freddo, spietato, letale. Rientrato a Milano per la morte di un amico, il Gorilla finisce invischiato nel pasticcio di un incendio doloso. Tra le pieghe della città, dove si aggirano dropout e vecchi militanti dell'estrema sinistra, imprenditori alla canna del gas, forzuti vigilantes e pretoriani del decoro urbano, dovrà fare i conti col passato, misurare il peso delle sconfitte collettive, tenere a bada il Socio, vedersela con la metropoli di NoLo e piazza Gae Aulenti, del Bosco Verticale e del dopo Expo, la metropoli - smart e friendly - che cambia ogni giorno, vendendosi ogni volta un pezzo di ...

Sentieri di fango

Autore: Michele Spagnolo

Questo è il diario di un viaggio attorno alla città di Ypres, nelle Fiandre. Un territorio dolcemente ondulato che durante la Prima guerra mondiale fu uno dei teatri più duri e terribili del conflitto, un mare di fango in cui i soldati rimasero bloccati, vittime dei gas, delle mine, delle insidie del clima. E fu ribattezzato con uno strano nome: il Saliente.Tra il 2014 e il 2018, per il centenario della guerra, il giovane fotografo Michele Spagnolo ha percorso più di mille chilometri esplorando gli antichi campi di battaglia, sulle tracce dei soldati, famosi e non, che hanno combattuto laggiù (Cèline, Jünger, Remarque). Ma anche osservando il paesaggio, per scoprire come la guerra lo ha trasformato per sempre.Il Saliente è «un luogo-altro», in cui spostarsi non vuol dire solo attraversarne lo spazio, ma anche il tempo: un luogo archetipico, ricco di storia, contrasti, genio e tragedia, profondamente europeo. Questo libro è il risultato di un pellegrinaggio, fitto di domande, incontri, ricordi e corrispondenze inattese.

L'amorale della favola

Autore: Salvatore Martorana

Numero di pagine: 192

Da "Albachiara" a "Vita spericolata", da "Jenny è pazza" a "Manifesto futurista", ecco le canzoni più "importanti" di Vasco Rossi selezionate dall'autore con la collaborazione di tutti i fanclub e i fansite dedicati al Blasco. "L'amorale della favola" è un'accurata analisi dell'evoluzione del linguaggio comunicativo del più grande rocker italiano, della sua forza espressiva, del suo ghigno provocatorio, delle sue debolezze romantiche.

Le imprese del patriarca

Autore: Luigino Bruni

Numero di pagine: 192

Il primo angelo della Bibbia viene inviato a consolare una serva, Agar, cacciata dalla sua padrona. La prima volta che compare la parola «mercato» è quando Abramo compra dagli Ittiti una tomba per la moglie Sara. Il «profitto» fa il suo esordio nell’episodio in cui Giuseppe viene venduto dai fratelli. E il primo riferimento a un salario riguarda Giacobbe, che lavora sette anni per avere in sposa Rachele «bella di aspetto», ma sarà ingannato e dovrà prima sposare la sorella Lia «dagli occhi smorti». Il libro della Genesi, con cui si apre la Bibbia degli ebrei e dei cristiani, è un testo sorprendente per chi cerca nuove parole e nuove riflessioni da affidare all’economia di oggi, che ha impoverito i beni soffocandoli con le merci e ha tolto dall’orizzonte tutto ciò che non è in vendita. Le prassi contrattuali dell’antica cultura mediorientale, le cui tracce non sono del tutto scomparse dai suq di Damasco o di Teheran, ci ricordano che gli scambi economici sono primariamente incontri tra persone. Che il denaro e il profitto confinano con l’amore e la vita, ma anche con l’odio e la morte. Che la terra promessa va amata e arricchita, ma non occupata, perché...

Autobiografie immaginarie

Autore: Gian Luca Barbieri

Cosa significa raccontare? Cosa accade quando diciamo “io”? Prendersi cura di sé attraverso la scrittura è possibile solo in prospettiva autobiografica? L’immaginazione è pura evasione o può aiutare la persona a conoscersi meglio? Nel libro si risponde a queste e ad altre domande, evidenziando le potenzialità curative della scrittura “trans-autobiografica”, un tipo di narrazione che prende spunto da snodi autobiografici, da eventi reali che vengono utilizzati dall’autore per costruire storie d’invenzione. Alla prospettiva centripeta e seria del pensiero autobiografico si intreccia quella centrifuga, giocosa, ispirata alla fantasia, alla creatività e alla leggerezza. Osservarsi da un punto di vista decentrato, attivare la logica del “far finta” e del “come se”, essere consapevoli della finzione, giocare con la propria storia trasformandola in un romanzo apre uno sguardo inedito su di sé, orientato non solo in direzione di ciò che è stato, ma anche del possibile. Tutto ciò dà voce al desiderio, non mirando a un’evasione e a una fuga dalla propria storia, dalla propria identità reale, dai propri dolori, ma mettendo a disposizione dell’autore una...

Le signore della notte

Autore: Giuseppe Scaraffia

Numero di pagine: 168

Erano le signore della notte, come le chiamava Samuel Beckett. A frequentarle erano uomini di tutti i ceti sociali: attingendo a un vasto patrimonio letterario e con stile narrativo e brillante, Giuseppe Scaraffia ci racconta i rapporti di molte delle menti più illuminate dell'Ottocento e del Novecento con queste donne, oggi sottoposte a leggi perfino più repressive di quei tempi.

Viaggio al termine della notte. Oscurità, penombra, splendore (Fonte Avellana, 29 aprile-1 maggio 2017)

Autore: M. De Simone , A. Vecchietti Massacci

Numero di pagine: 196

Alla fine della notte

Autore: Jan-Philipp Sendker

Numero di pagine: 320

Laria tiepida di una mite giornata autunnale accoglie Paul Leibovitz nel Sichuan, dove si è recato a fare visita allamico Zhang. Dopo la nascita del figlio David, avuto dalla moglie Christine, Paul è riuscito a fare i conti con i propri fantasmi e a lasciarsi alle spalle il passato. Anche Zhang, lamico poliziotto della squadra omicidi di Shenzen, ha cambiato radicalmente vita: da tre anni ha abbandonato la polizia e si è ritirato in un monastero buddista nella sua città natale, Shi, per meditare e fuggire le tentazioni del mondo. Shi non è più la città dei ricordi di infanzia di Zhang. Jian Guo, astro nascente nel Partito comunista, un uomo estremamente ambizioso, la governa come un imperatore rosso, tra processi esemplari e crudeli esecuzioni. Durante la sua permanenza a Shi, Paul accompagna un giorno il figlio allo zoo dei panda. Qui, mentre il bambino osserva ecci-tato gli animali, Paul scorge una dozzina di giovani avanzare verso di loro. Hanno circa ventanni, ridono ad alta voce e sfoggiano un abbigliamento estremamente curato. A dominare il gruppo è un ragazzo dallaria carismatica, accompagnato da una ragazza bellissima, che ha occhi solo per il piccolo David. La...

La settima lapide

Autore: Igor De Amicis

Numero di pagine: 416

Un cimitero fuori Napoli, sette fosse scavate nel terreno. Per ciascuna, una lapide con nomi e cognomi incisi sulla pietra. Ma soltanto la prima tomba è “occupata”: dal corpo di un piccolo boss della camorra, con la gola tagliata di netto. Le altre sei sono vuote, un avvertimento. Di più, una promessa. Tra i destinatari della macabra messinscena ci sono mezze tacche e capiclan, narcotrafficanti e assassini, secondo una logica che la polizia non riesce a interpretare. L’ultimo nome è quello di Michele Vigilante, un uomo che è diventato leggenda facendosi rispettare prima in strada, con la lingua della violenza, e poi in carcere, con la lingua dell’onore. Si è fatto più di vent’anni dietro le sbarre e, proprio adesso che ha ottenuto la libertà anticipata e con il crimine vorrebbe aver chiuso, una condanna ben peggiore sembra aspettarlo fuori. Ma non è un caso se un tempo Michele era conosciuto con il soprannome di “Tiradritto”: non si è mai fermato davanti a niente e non lo farà neanche questa volta, nella terribile caccia all’uomo che è destinata a pareggiare molti conti. «Igor De Amicis guarda il Male negli occhi ogni giorno, e nel suo romanzo...

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