Aut Aut 377
Autore: AA.VV.
Numero di pagine: 201aut aut – numero 377 (marzo 2018) della rivista fondata da Enzo Paci. “Effetto Simondon".
aut aut – numero 377 (marzo 2018) della rivista fondata da Enzo Paci. “Effetto Simondon".
Questo numero della rivista "Aut aut" presenta gli articoli di: Pierangelo Di Vittorio, Alessandro Manna, Enrico Mastropierro, Andrea Russo, Alessandro Dal Lago, Damiano Cantone, Massimiliano Roveretto, Edoardo Greblo, Massimiliano Nicoli, Raoul Kirchmayr, Pier Aldo Rovatti, Paulo Barone, Giangiorgio Pasqualotto, Rana P.B. Singh, Michel Serres, Antonello Sciacchitano, Raoul Kirchmayr
2001.91
Non è semplice mantenere la lucidità nei passaggi caotici della storia, compreso quello della pandemia. Paolo Bartolini (analista filosofo) e Lelio Demichelis (sociologo della tecnica e del capitalismo) prendono le mosse dal fenomeno del coronavirus per riconnettere le numerose istanze filosofiche, sociologiche e psicologiche oscurate da un’ipermodernità tragicamente unidimensionale. Il confronto tra gli autori – il libro è infatti un dialogo – vuole portare il lettore a identificare le coordinate principali degli odierni dispositivi di potere: da un lato l’estensione planetaria di una razionalità strumentale/calcolante e industriale che dis-anima il vivente, dall’altro una passione inconscia per la dismisura e per il godimento dissipativo. Osservando il proprio tempo con la lente di un nuovo pensiero critico, gli autori analizzano il nucleo del potere: quello che opera, al di là della violenza esplicita e della costrizione (il dominio), conquistando l’immaginario delle persone, plasmandolo (ingegnerizzandolo) e mettendolo al servizio dell’interesse di pochi (l’egemonia). La postfazione del libro è affidata a Miguel Bansayag.
L'alienazione sembra scomparsa dalla scena. La tecnica come apparato e il neoliberalismo come ideologia politica offrono una affascinante illusione di individualità, libertà e creatività. Se tutti sono "imprenditori di se stessi" e ognuno è illuso di poter essere creativo e innovativo grazie alla tecnica, nessuno sembra alienato e nessuno si percepisce tale. In realtà l'alienazione non è scomparsa, semmai è più pervasiva di ieri (dalla gig economy alla fabbrica 4.0 ai social media e social network), ma è ben mascherata dallo stesso sistema tecnocapitalista che la produce. L'autore evidenzia la forma più pericolosa di alienazione, tra le molte che compongono la grande alienazione, ossia la crescente delega conferita alla tecnica, dove sono gli algoritmi a decidere. La grande alienazione è una ulteriore tappa della riflessione che Lelio Demichelis svolge da tempo su tecnica e capitalismo. L'autore rilegge la teoria critica francofortese, il pensiero di Michel Foucault e le figure di Narciso, Pigmalione e Prometeo, in nome della riscoperta di un individuo capace di uscire dalla gabbia d'acciaio virtuale/caverna platonica del tecno-capitalismo, per costruire un noi che non...
È l'anno 2045, sei in un centro per la programmazione della mente e stai decidendo quale potenziamento vuoi inserire nel tuo cervello per ampliare la tua memoria, accrescere le tue capacità musicali o quelle matematiche. Magari stai già pensando di riversare la tua mente su un supporto del tutto artificiale. Uno scenario come questo non è fantascienza, ma una possibilità che diventa ogni giorno più concreta: siamo già circondati da intelligenze artificiali, dagli algoritmi che si attivano quando facciamo una ricerca sul web fino agli assistenti virtuali che gestiscono i nostri dispositivi e le nostre case. E i prossimi traguardi della ricerca sono lo sviluppo di sistemi artificiali coscienti e l'integrazione di componenti elettronici in un cervello biologico. Queste innovazioni hanno suscitato molte perplessità e molti timori; in Artificial you Susan Schneider sceglie di concentrarsi sui significati profondi e sui risvolti etici delle nuove tecnologie, e sul modo in cui queste possono cambiare radicalmente la nostra definizione di umano. È davvero possibile creare un'intelligenza artificiale cosciente partendo dalla nostra mente o è necessaria un'architettura del tutto...
1116.10
Rivendicando una filosofia della lotta che faccia più moti e meno moda, l‘autore di Vivere e pensare come porci si fa qui promotore di un pensiero militante, invitando alla resistenza contro quell‘alleanza politica, economica e cibernetica su cui si reggono gli odierni mercati neoliberisti. Con la severa ferocia delle sue doti di scienziato, filosofo e polemista, Châtelet si scaglia contro l‘esito più perverso e tenace indotto dalle strategie del consenso nelle nostre democrazie: costruire miliardi di psicologie per cittadini destinati ormai alla condizione di bestiame cognitivo. Coniugando il rigore delle analisi scientifiche, il graffio della polemica avvelenata e l‘ironia paziente del filosofo, Châtelet mette a punto una macchina critica in grado di restituire un lavoro irriverente e incendiario, che colpisce al cuore la stanca consensualità del pensiero contemporaneo.
Il libro sviluppa le seguenti tematiche: Parte 1 - I SIMBOLI PSICHICI Capitolo 1 I SIMBOLI PSICHICI NELLA VITA QUOTIDIANA: il ruolo dei Simboli Psichici nella Comunicazione del XXI secolo, la Comunicazione dei Simboli Psichici nella Comunità di Rete e nei Social Network. - Capitolo 2 LA METACOMUNICAZIONE E I SIMBOLI PSICHICI: il Campo dei Simboli Mentali, le funzioni metacomunicative dei Simboli Psichici, la definizione di "Simboli Psichici”, le caratteristiche dei Simboli Psichici, le strutture mentali dei Simboli Psichici, gli strumenti per la rilevazione dei Simboli Psichici. - I SIMBOLI PSICHICI, LE METAFORE, I MITI E LE LEGGENDE: i Simboli Psichici nel linguaggio verbale: Metafore, Allegorie e Aforismi, i Simboli nell’Immaginario Soggettivo e Collettivo: Leggende-Miti-Storie , il Codice Soggettivo e Universale dei Simboli Psichici, le finalità culturali e psicologiche dei Simboli Psichici, la Metacomunicazione dei Simboli Psichici nel XXI secolo, la costruzione di Miti-Leggende-Storie nella Comunità Sociale del XXI secolo. Parte 2 LA STRUTTURA DI PERSONALITÀ - IL MONDO PSICHICO LA STRUTTURA DI PERSONALITÀ: l’Universo Mentale, l’Universo Psichico, il Mondo...
Fuori Luogo. Rivista di Sociologia del Territorio, Turismo, Tecnologia. La Rivista “Fuori Luogo” – fondata nel 2016 – discute e approfondisce le logiche e i paradossi delle relazioni che si configurano negli spazi, nei luoghi e nei territori dell’esperienza sociale. La Rivista comprende la prospettiva critica della sociologia nel suo complesso e si interroga su convergenze e differenze, conformità e non conformità, opportunità e inopportunità dell’agire sociale, attraverso l’imprescindibile connessione tra comportamento umano e contesto spaziale. Fuori luogo è un paradigma sociologico che pone l’accento su distinzione e differenza nei fenomeni sociali e nei contesti territoriali. Per questi motivi, la Rivista accoglie principalmente studi e ricerche fondate su analisi sociali contestualizzate. Sulla base della loro aderenza agli obiettivi della rivista e in base alla loro rilevanza all’interno del dibattito nazionale ed internazionale, le proposte di pubblicazione, nel rispetto delle indicazioni dell’ANVUR, sono valutate da due referee anonimi esterni al comitato scientifico attraverso un sistema di referaggio doppio cieco (double-blind peer review).
L’essere umano è Homo Fictus, non fa altro che inventarsi in continui immaginari. Oggi l’immaginario è in precessione tecnica e per questo il progresso si è sostituito alla speranza. Esiste quindi un Dramma Tecnologico, in quanto la sostituzione della speranza con la celebrazione del progresso attua una continua dissipazione, mentre il progresso non si realizza mai, in quanto si rinnova incessantemente, dissipando quello che ha prodotto in precedenza.
Fantascienza - rivista (65 pagine) - Uno speciale su fantascienza e Futures studies, un approfondimento su WandaVision e un'intervista postuma a James G. Ballard sono gli ingredienti del nuovo numero della nostra rivista. Il concetto di futures studies, che in italiano si traduce come previsione sociale, sono una branca di studi che ha l’obiettivo di leggere il presente per creare scenari futuri, in qualsiasi campo della società umana. Attraverso strumenti statistici e – più recentemente – di big data analysis, chi si occupa di quella che una volta veniva chiamata “futurologia”, un termine forse un po’ troppo abusato e fuori luogo, cerca di disegnare plausibili futuri che possano dare indicazioni al nostro presente e definire strategie di cambiamenti in settori quali la vita sociale, l’economia, l’ambiente, il turismo e altri. La fantascienza, quindi, ha molto in comune con i futures studies, a cominciare dal fatto di immaginare il futuro. Roberto Paura, presidente dell’Italian Institute for the Future e collaboratore di Delos Science Fiction, ha curato uno speciale in cui mette a confronto per l’appunto fantascienza e future studies, ma ci spiega anche cosa...
"Il capitalismo va verso il tramonto non per le contraddizioni che il marxismo ha creduto di trovarvi, ma perché l'economia tecnologica va emarginando l'economia capitalistica." In questo nuovo libro, alla luce della crisi economico- finanziaria che ha travolto l'Europa e l'Occidente negli ultimi anni, Emanuele Severino analizza il declino dell'intera tradizione occidentale - colto in primo luogo come declino della politica, del cristianesimo e di tutte le religioni monoteiste, come ieri del socialismo reale -, svelandone la trasformazione più radicale: il passaggio da una globalizzazione economica a una globalizzazione tecnica. Ed è questa la ragione per cui, secondo il filosofo, è da escludere che la crisi attuale, per lo più considerata nell'ambito del libero gioco del mercato, possa essere risolta semplicemente attraverso un risanamento di tipo economico, morale, religioso o politico. In forte polemica con un'esclusiva soluzione di rigore e austerità, l'autore riflette sulla situazione dell'Unione Europea e sulle ambizioni dei suoi leader, offrendo una lettura inedita della crisi del vecchio continente e delle sue falle economiche.
Tutto ha inizio in una piovosa giornata di novembre, in classe, isolato dai compagni Mattia inizia a fantasticare, un vortice improvviso lo risucchia e lo trasporta in un’altra dimensione, un mondo fantastico e un’avventura leggendaria lo attendono. Tanti regni da attraversare, prove da superare, nemici da aiutare e nuovi amici a cui voler bene. Una storia avvincente in cui tutto l’immaginario, l’ambientazione e i personaggi possiedono una grande forza, dagli gnomi giganti alle regine farfalle, dagli ingranaggi volanti agli esseri fatti di roccia, dai draghi alle aquile aviatrici. L’autore conversa direttamente con il lettore, fuori dalla storia, rendendolo partecipe di stati d’animo e riflessioni, tanti sono i grandi temi affrontati, dalla fiducia come fonte di energia incredibile, alla solidarietà ai più deboli, alla lotta al bullismo, illuminano il racconto di verità e profondità, ma è soprattutto l’eroe che porta il suo nome e cognome a conquistare con la sua generosità e purezza d’animo. Mattia Barbarini è nato il nove giugno del 2001 a Parma. Durante la scuola elementare era un bambino solare e si divertiva ad inventare storie e ad osservare la natura. ...
Oggi è diffusa la consapevolezza che l’Umanità e il Pianeta Terra siano vicini ad un tipping point – un ‘punto di non ritorno’ – all’interno di una fase di critical transition, cioè di bruschi cambiamenti che sono l’esito di crisi congiunte: pandemica, sanitaria, climatica, energetica. Ciò è dovuto all’esistenza di un mondo iperconnesso, dove evolvono strutture interattive globali e feedback cumulativi. Ne consegue un incremento della complessità sistemica a ogni livello, quindi incertezza e instabilità con cui devono misurarsi i processi decisionali di tutti gli attori. È dunque necessario delineare nuovi strumenti di analisi strategica e progettazione operativa: a tal fine, il presente volume intende fornire uno schema teorico-strategico e suggerire sia un’architettura operativa sia meccanismi per valutare l’efficacia delle scelte di medio-lungo periodo.
A cura di Giulio Mauri ~ Giuseppe SbardellaI contributi presentati in questo volume intendono ricollocare il personalismo come pensiero vitale, in grado di gettar luce sulla complessità dei nostri tempi, e riaffermarlo come pilastro fondante il nuovo...
Assistiamo in questi ultimi anni, soprattutto nelle società occidentali, ad un progresso scientifico e tecnologico senza precedenti per complessità, varietà e velocità dell’innovazione, oltre che per quantità e ampiezza di applicazioni. Nel contesto della ‘nuova ondata tecnologica’ si delinea il passaggio dalla bio-etica alla tecno-etica: dai problemi sollevati nell’ambito della biomedicina, ai quesiti delle nuove tecnologie emergenti. Tale passaggio evidenzia l’esigenza nell’etica della sostituzione del prefisso ‘bio’ con il prefisso ‘tecno’: si assottiglia sempre più il riferimento alla dimensione del ‘bios’, nell’interazione convergente della biomedicina con altri ambiti scientifici e tecnologici precedentemente separati, nell’interfaccia umano-artificiale fino agli orizzonti (anticipati o solo immaginati) del post-umano/trans-umano.Il volume affronta sul piano teorico e pratico i principali temi in discussione: dai problemi ‘tradizionali’ di bioetica di inizio e fine vita, tra cura e sperimentazione, alle questioni ‘nuove’ che includono le neuroscienze, la genomica, le trasformazioni della medicina, la biometria, fino agli scenari...