
Volodymyr Zelensky
Autore: Régis Genté , Stéphane Siohan
Numero di pagine: 140Dalle 6 del mattino del 24 febbraio l’immagine del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky è indissolubilmente legata ai suoi pantaloni kaki, alla maglietta militare, alla faccia mal rasata esibita in video dalla sua residenza di Bankova, a Kyïv, da dove non si è mosso dal giorno in cui l’esercito russo ha varcato i confini della sua Ucraina, additandolo come l’«obiettivo numero uno» e trasformandolo nel capo militare di un Paese in guerra. Zelensky ha incitato i suoi cittadini con parole roventi: «Putin ha dichiarato guerra all’Ucraina e a tutto il mondo democratico. Vuole distruggere il mio Stato, il nostro Stato, tutto ciò che abbiamo costruito, tutto ciò per cui viviamo. Mi rivolgo agli ucraini e in particolare ai soldati: siete coraggiosi, indistruttibili, siete ucraini». E così Zelensky è diventato l’incarnazione dell’eroismo e della resistenza di un popolo intero, che combatte una battaglia tra la vita e la morte per la propria libertà. Dall’inizio delle ostilità Zelensky si è allontanato da Kyïv una sola volta: per andare a Buča, e i suoi orrori lo hanno invecchiato di vent’anni. Il comico che ha conquistato la celebrità nelle vesti di ...


















