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Torino, città internazionale

Autore: Dora Marucco

Numero di pagine: 288

È possibile documentare una tradizione municipale torinese aperta alle esperienze europee lungo tutto il XX secolo? L’Esposizione internazionale del 1911 è momento peculiare della circolazione di saperi e di personalità afferenti alle istituzioni locali internazionali. Se tale indirizzo ben si inserisce nella spinta modernizzatrice del primo decennio del Novecento, resta da chiarire se e come la vocazione europea di Torino sia sopravvissuta durante il ventennio fascista. Non bisogna dimenticare, ad esempio, che nel 1926 vi si svolse il primo Congresso nazionale di Urbanistica. Nel secondo dopoguerra, complici anche le celebrazioni del centenario dell’Unità d’Italia, si assiste a una ripresa della strategia politico-amministrativa mirante a esaltare la dimensione europea e internazionale della città. Si punta da un lato allo sviluppo della rete autostradale in concomitanza con la promozione dei trafori verso Francia e Svizzera, dall’altro all’incremento della diffusione di idee e di studiosi, di cui è prova la nascita, già nel 1952, dell’Istituto universitario di Studi europei. Tutto ciò avviene in sinergia con camere di commercio, unioni imprenditoriali,...

Il mestiere di storico (2015) vol. 2

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 275

Riflessioni Tommaso Detti, The History Manifesto e la longue durée Salvatore Adorno, La città laboratorio di storia Discussioni Adriano Roccucci, Mariuccia Salvati, Raffaele Romanelli, Teodoro Tagliaferri, Ilaria Porciani, Massimo De Giuseppe, Federico Romero, Valerio Castronovo, Simona Colarizi, Giovanni Gozzini, Connessioni globali e storia transnazionale (a cura di Massimo De Giuseppe e Adriano Roccucci) Rassegne e letture Giovanni Cristina, Mediterranean-ness Paolo Pombeni, La «lunga» storia contemporanea Salvatore Lupo, Storie italiane, variegate e tortuose Silvano Montaldo, Lombrosiana AnnaRita Gori, Massoneria, simboli e storia Margherita Angelini, Franco Venturi tra storia e politica Simone Neri Serneri, Partigiani in città Jean-Dominique Durand, Diplomazia vaticana tra guerre e comunismo Memorie e documenti I libri del 2014 / 2 Collettanei Monografie Indici Indice degli autori e dei curatori Indice dei recensori

Il mestiere di storico (2010) vol. 2

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 289

Indice Questo numero (p. 5-6) Discussioni David C. Engermann, Ferdinando Fasce, J.R. McNeill, Loris Zanatta e Greg Grandin, Paternalismo, efficienza e profitto: ideologia e utopia nel progetto amazzonico di Henry Ford (p. 7-25) Rassegne e letture Maria Pia Casalena, Diaspore risorgimentali (p. 27-30) Maddalena Carli, Politiche futuriste (p. 31-35) Nicolas Werth, Stalin en Asie Centrale entre néocolonisation et décolonisation (p. 36-38) Sergio Luzzatto, Fortuna, errore, caso: Stati che implodono nel XX secolo (p. 39-41) Vanni D'Alessio, Italiani e «slavi» a Fiume e sul confine orientale (p. 42-52) Piero Craveri, Alcide De Gasperi: una biografia (p. 53-54) Franco Cazzola, Ambiente, territorio, catastrofi (p. 55-61) Le riviste del 2009 (p. 63-132) I libri del 2009/2 (p. 133-282) Indice dei recensori (p. 283-285)

101 perché sulla storia della Sardegna che non puoi non sapere

Autore: Antonio Maccioni

Numero di pagine: 336

Nel cuore del Mediterraneo, la storia della Sardegna si intreccia a quella dei popoli e delle grandi civiltà che nei secoli l’hanno attraversata e abitata. Dal Paleolitico al nuragico, dall’arrivo dei Fenici e dei Cartaginesi fino ai Romani, dai Vandali ai Bizantini, dall’età dei Giudicati, “stati sovrani perfetti”, fino alla Sardegna aragonese e spagnola e all’epoca sabauda, a ridosso della modernità e del mondo contemporaneo. Tra storie di briganti, eroi, nobili e santi, banditi e letterati, ribelli e dominatori, soldati e condottieri feroci, questo libro tenta di rispondere alle domande più curiose sulla storia di una terra ricca di enigmi e segreti. Un’indagine accurata che attraversa i millenni, leggera come un romanzo e documentata come un libro di storia. Perché la preistoria dell’isola è intrecciata con la latitanza di un bandito? Perché si dice che nella Sardegna nuragica la prostituzione fosse sacra? Perché il vino sardo andò alla grande durante la guerra di Troia? Perché le donne di Barbagia furono citate nella Divina Commedia? Perché sotto Cartagine chi piantava alberi da frutto rischiava la morte? Perché in Sardegna si festeggia la cacciata ...

Il Comune democratico. Autogoverno, territorio e politica a Pesaro negli anni di Marcello Stefanini (1965-1978)

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 274

1792.145

Le Amministrazioni provinciali in Italia. Prospettive generali e vicende venete in età contemporanea

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 514

1792.169

Il mestiere di storico (2017) vol. 2

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 229

Riflessioni - Marcello Flores, La totalità della guerra. - Riflessioni su La guerra-mondo - Arturo Marzano, La guerra dei Sei giorni tra storia e politica Discussioni - Gustavo Corni, Bianca Gaudenzi, Gerhard Hirschfeld, Nicolas Patin e Wolfgang Schieder, Il nazismo attraverso la biografia di Hitler (a cura di Andrea Di Michele e Filippo Triola) Rassegne e letture - Vittorio Beonio Brocchieri, Un «fenomeno globalizzante» di lunga durata - Nicola Labanca, Gli «acquerelli» del combattente Benito Mussolini - Adriano Roccucci, Un dittatore «forte». Stalin e il suo sistema di potere - Valeria Galimi, I dénaturalisés di Vichy - Agostino Giovagnoli, Aldo Moro. La parabola politica di uno statista - Maurizio Ridolfi, Un paese condannato al declino? - Andrea Graziosi, Repubbliche degli italiani: dalla democrazia consensuale alla democrazia conflittuale - Fabrizio Vistoli, Percorsi dell’etruscologia nel ’900 - Francesco Cassata, Biografie e storia della scienza

Senza attraversare le frontiere

Autore: Stefano Gallo

Numero di pagine: 236

La prima narrazione complessiva delle migrazioni interne al nostro paese, dall'Unità all'inizio del Terzo Millennio. Stefano Gallo racconta i mutamenti economici tra aree forti e aree deboli (città/campagna, Nord/Sud); indaga i soggetti e le norme che hanno riguardato la mobilità (anagrafe, prefetti, uffici del lavoro, enti ministeriali); spiega quali sono stati gli interventi dei comuni nel limitare l'accesso alla residenza legale e i progetti statali per trasferire le famiglie rurali nelle colonie. Una ricerca a tutto campo per evidenziare anche gli elementi in comune fra le migrazioni del secolo scorso e i flussi migratori odierni.

Il mestiere di storico (2018) vol. 2

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 278

Riflessioni Sara Lorenzini, Globali ma non troppo? Incontri e intersezioni fra storia ambientale, storia transnazionale e storia dello sviluppo Discussioni Amanda Behm, Valerie Ann Kivelson, Federica Morelli, Erik-Jan Zürcher e Krishan Kumar, , Imperi senza fine (a cura di Adriano Roccucci e Teodoro Tagliaferri) Marco Meriggi, Raffaele Romanelli, Carlotta Sorba, Michelguglielmo Torri e Adriano Roccucci, , Dove va l’Ottocento? (a cura di Arianna Arisi Rota e Marco Rovinello) Rassegne e letture Tiziano Bonazzi, La Rivoluzione americana al plurale Gaetano Sabatini, La finanza e la sua storia Oliviero Frattolillo, Il nuovo antico Giappone Antonio Gibelli, Bambini in guerra Leonardo Rapone, L’Europa del ’900, parte prima: l’abisso Gustavo Corni, Hitler guarda Mussolini Marco Mariano, Una «lunga» guerra fredda Maria Rosaria Stabili, Italia e America Latina Stefano Agnoletto, Welfare aziendale John Foot, Analizzare la cultura di massa Memorie e documenti I libri del 2017 / 2 Indici Indice degli autori e dei curatori Indice dei recensori

Il mestiere di storico (2013) vol. 1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 289

Riflessioni Fiammetta Balestracci, Zeitgeschichte: nuove interpretazioni sulla RFT (p. 5-14) Giuliano Garavini, Storie da una società fondata sul petrolio (p. 15-23) Discussioni James L. Gelvin, Daniela Melfa, Karim Mezran, Olivier Roy, Alberto Ventura, Le rivolte arabe in prospettiva storica (a cura di Arturo Marzano e Paola Pizzo) (p. 25-48) Rassegne e letture Marcella Aglietti, Consoli pre-unitari (p. 49-50) Mario Isnenghi, Biografie del lungo ’800 (p. 51-52) Maria Luisa Betri, Editori italiani (p. 53-56) David Bidussa, Gramsci (p. 57-60) Maurizio Zinni, Cinema e fascismo (p. 61-63) Gustavo Corni, L’esercito tedesco nell’Italia occupata (p. 64-66) Renate Siebert, Soldati d’Algeria (p. 67-69) Francesco Bonini, Olimpiadi (p. 70-72) Fabio Bettanin, Comunismo e rivoluzione globale (p. 73-74) Andrea Ricciardi, Jazz (p. 75-76) Altri linguaggi Mario Del Pero, Lincoln (p. 77-78) Adolfo Scotto di Luzio, Da Pinocchio a Harry Potter (p. 79-80) Maddalena Carli, Novecento italiano (p. 81-82) Barbara Spadaro, Libia in mostra (p. 83-84) Paolo Jedlowski, Timira (p. 85-86) Tania Rusca, Typographie des Terrors (p. 87-88) Marta Baiardi, Il processo Eichmann (p. 89-90) Guido Panvini,...

Dal fascio allo scudo crociato. Cassa per il Mezzogiorno, politica e lotte sociali nell'Agro Pontino (1944-1961)

Autore: Stefano Mangullo

Numero di pagine: 240

Adottando come caso di studio la provincia di Latina e in particolare l’Agro Pontino, già oggetto durante il fascismo di un ampio intervento di bonifica integrale, il volume ricostruisce il primo decennio della Cassa del Mezzogiorno, il primo e finora uni

L'immagine di Roma

Autore: Paolo Pascone

Numero di pagine: 304

Collana CARTE SCOPERTE dell'Archivio Storico Capitolino Diretta da: Claudio Parisi Presicce L'Ufficio del cerimoniale e dei servizi della propaganda e l'Ufficio studi furono organi interni al vertice del Governatorato di Roma. Nella capitale plasmata dal fascismo, l'amministrazione comunale perse gran parte delle proprie prerogative, cedute di fatto al governo centrale. L'attività dell'Ufficio cerimoniale e propaganda assunse cosí un ruolo notevole nel residuale spazio di intervento riservato ai governatori, in una reciproca convenienza in cui il regime e il vertice cittadino consolidavano il proprio prestigio, l'uno quale elemento rinnovatore, l'altro come garanzia di conservazione per gli interessi economici della dirigenza locale. L'Ufficio studi si prodigò in indagini e ricerche strumentali alla riorganizzazione degli uffici capitolini e al miglioramento della gestione municipale, partecipando a numerose commissioni fra cui quella dedicata alle problematiche dei quartieri periferici, nel tentativo di dare un ordinamento corporativo alla struttura amministrativa romana. Paolo Saverio Pascone, funzionario bibliotecario del Ministero della cultura presso la Soprintendenza...

La Coldiretti e la storia d'Italia

Autore: Emanuele Bernardi

La Confederazione dei coltivatori diretti è ancora oggi largamente rappresentativa del mondo agricolo italiano, ma la sua storia, iniziata con la fondazione nel 1944 e intrecciata inestricabilmente alle vicende più generali del nostro paese, è ancora poco conosciuta: una lacuna che questo libro intende colmare. Dedicato agli anni cruciali della lunga presidenza di Paolo Bonomi (1944-1980), basato su un’amplissima gamma di fonti, ricco di suggestioni, spunti e curiosità, il volume ripercorre sia la dimensione locale della Coldiretti, sia i legami internazionali che contribuirono alla sua crescita. L’autore conduce il lettore nelle stanze dell’organizzazione, seguendone il percorso dalla fondazione all’insediamento a Palazzo Rospigliosi a Roma e fin nel Dipartimento di Stato a Washington, dove Bonomi si recò per la prima volta nel 1954. Tra locale, nazionale e globale, la Coldiretti si vide coinvolta nei momenti più significativi della storia d’Italia: dagli appuntamenti elettorali alle crisi internazionali (le rivolte nel mondo sovietico del 1956 e 1968; il Muro di Berlino; la strage di piazza Fontana), dai problemi della produzione a quelli dell’ambiente e del...

Miseria dello sviluppo

Autore: Piero Bevilacqua

Numero di pagine: 264

Evidentemente, non basta la crisi economica globale a mettere in discussione un modello di sviluppo economico-sociale fondato sulla distruzione delle risorse disponibili e sulla loro iniqua distribuzione. Una distruzione che non è più ‘creativa' di alcunché, se non di sperequazione, impoverimento e miseria. La Miseria dello sviluppo, appunto, per riprendere il titolo dell'inquietante libro di Piero Bevilacqua. Giovanni Valentini,"la Repubblica" «Lo sviluppo – la corsa al conseguimento di sempre più alti standard di vita attraverso sempre più elevati livelli di produzione e di consumo di beni materiali e servizi – è finito.»

La giustizia costituzionale e il «nuovo» regionalismo. Risultati della ricerca presentata al Seminario di studi (Roma, 29 maggio 2012)

Autore: Nicola Viceconte , Paolo Colasante

Numero di pagine: 368

Il mestiere di storico (2009) vol. 2

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 289

Indice Questo numero (p. 5) Discussioni Mark P. Bradley, Giovanni Gozzini, Erez Manela, Emily S. Rosenberg e Matthew J. Connelly, Demografia e politica: una storia transnazionale (p. 7-27). Rassegne e letture Salvatore Adorno, Fascismo e architettura (p. 29-33). Claudio Zanier, La guerra in Vietnam: una storia controversa (p. 34-36). Stefano Luconi, La mafia in America (p. 37-39). Anna Jellamo, Il lungo cammino dei diritti umani (p. 40-44). Nicolas Werth, Autopsie de l‘expérience soviétique (p. 45-47). Le riviste del 2008 (p. 49-106) I libri del 2008/2 (p. 107-283) Indice dei recensori (p. 286)

Il bosco e l'Abruzzo

Autore: Aldo Scimia

Numero di pagine: 278

Questo lavoro vuole essere un omaggio ai miei cari, alla mia città in quanto il tema che ne è l’oggetto ha radici profonde nella storia del territorio da cui sono nato e dove vivo, nelle sue montagne, nei suoi boschi. Ignazio Silone rifletteva che “Il carattere stesso degli abruzzesi è stato forgiato da millenni di convivenza con il più primitivo e stabile degli elementi: la natura”. Mia madre Dina, deceduta nel sisma del 6 aprile 2009 a Onna (AQ), era nata a Fossa paese alla periferia dell’Aquila, posto ai piedi di Monte Circolo, una rupe verticale alla sommità della quale campeggia imperioso il Castello di Ocre. Sul pendio che declina al lato ovest vi è un bosco. Lo storico Angelo Signorini, riferisce che una antichissima tradizione volesse quel luogo dedicato alla dea dei boschi, denominando lo stesso lucus Dianae. Mia madre, dunque , mi narrava spesso che da bambina andava (ovvero era mandata) in compagnia delle sue coetanee, in quei luoghi per raccogliere le frasche secche, cadute a causa del vento o del peso della neve, che servivano ad alimentare il focolare domestico nei rigidi inverni trascorsi all’ombra del Monte Circolo. Quando ne avevano raccolto...

L'Italia europea

Autore: Giuseppe Tognon , Francesco Bonini , Tiziana di Maio

Numero di pagine: 386

Obiettivo di questa ricerca collettiva, promossa dalla Lumsa, è indagare come l'Italia dall'Unificazione sia un attore necessario per il progressivo definirsi dello spazio politico, istituzionale, culturale e sociale europeo, come essa sia influenzata nel suo divenire da questo dato e come a sua volta contribuisca a caratterizzarlo. Il percorso, che implica ma non tematizza il termine ad quem - un termine peraltro mobile e indefinito - dell'Unione europea, è scandito in due periodi. Il primo ha due inizi, il 1848 e il 1861 e arriva al 1912, data di una guerra italiana ed europea, quella di Libia. Il secondo, attraverso due guerre mondiali, arriva fino al 1946, con l'approdo della Repubblica e della Costituente. Al di là di uno stantìo confronto di "modelli", il percorso che si propone in queste pagine vuole offrire elementi per disegnare, a partire da uno specifico percorso, una trama transnazionale. A misura di un'Europa in cui i diversi percorsi nazionali interagiscono in profondità, con modalità ed esiti che è ormai tempo di ricostruire nelle molteplici loro sedimentazioni e dimensioni problematiche e dunque nelle loro prospettive.

Democrazia insicura

Autore: Patrizia Dogliani , Marie-Anne Matard-Bonucci

Com’è possibile combattere la violenza rispettando lo Stato di diritto? Come può uno Stato fronteggiare gruppi che avversano radicalmente la democrazia, approfittando delle libertà di espressione, di informazione, di circolazione di cui godono i cittadini? Come conciliare le esigenze di «sicurezza» della popolazione e della cosiddetta «opinione pubblica» con il rispetto della democrazia? Esiste un uso ragionato della forza rispettoso dei diritti fondamentali? Si tratta di interrogativi molto attuali, eppure sono stati spesso posti nell’Italia repubblicana, che nel corso della sua storia ha dovuto confrontarsi con forme cruente, e qualche volta concomitanti, di violenza di natura sociale, politica e criminale. Nuove leggi sono state emanate per accrescere i poteri delle forze dell’ordine, facilitare le inchieste e le procedure giudiziarie. Per far fronte ai diversi tipi di violenza, si è così accumulato un «patrimonio di saperi e di metodi», per poter passare da un contesto a un altro. Questo libro propone una riflessione a più voci su come la relazione tra violenza e repressione abbia determinato un particolare modo di fare politica e di concepire la democrazia...

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