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Descrittione della Grecia, di Pausania. Nella quale si contiene l'origine di essa, il sito, le città, ... Insieme co' monti, laghi, fiumi, ... & tutte le cose marauigliose, che l'hanno illustrata. Tradotta dal greco in volgare dal s. Alfonso Bonacciuoli gentilhuomo ferrarese. Con la tauola copiosissima delle cose notabili, che in essa si contengono, & le postille nel margine

Autore: Pausanias

Numero di pagine: 476

Istoria della letteratura greca profana dalla sua origine sino alla presa di Costantinopoli fatta dai Turchi con un compendio istorico del traportamento della letteratura greca in occidente. Opera di F. Schoell recata in italiano per la prima volta con giunte ed osservazioni critiche da Emilio Tipaldo cefaleno. Volume 1.[-6.]

Numero di pagine: 271

Prolegomeni alla filosofia di Platone

Autore: Anna Motta

Numero di pagine: 176

Tra i secoli V e VI d.C. nelle scuole neoplatoniche, prima di iniziare la lettura dei testi classici gli aspiranti filosofi devono acquisire gli strumenti concettuali necessari a coglierne la coerenza e l’unità dottrinale. Attraverso le fondamentali notazioni contenute in questo scritto è possibile riflettere sulle relazioni tra le scuole dell’antichità e della tarda antichità, individuando in tal modo alcuni interessanti aspetti della didattica neoplatonica la quale si articola su uno stretto tessuto di analogie tra letteratura e metafisica.

Atenaide, l'Imperatrice Eudocia di Bisanzio

Autore: Angela Vignotto

La vicenda della pagana Atenaide, divenuta l’imperatrice cristiana Eudocia, è intrigante ed enigmatica. Trasferitasi da Atene a Costantinopoli per questioni familiari, nel 421 sposò l’imperatore Teodosio II che si invaghì di lei non appena la vide. Impegnata in una vita di corte punteggiata da diatribe religiose, da incontri ancora pacifi ci con la cognata Pulcheria e impegni uffi ciali accanto al marito, partì in pellegrinaggio per Gerusalemme dopo un voto fatto in occasione delle nozze di sua fi glia Eudossia con l’imperatore d’Occidente Valentiniano III. Tornò trionfante a Costantinopoli, ma iniziarono i contrasti con Pulcheria anche a causa dell’eunuco Crisafi o che, probabilmente, fu l’artefi ce di un intrigo nel quale caddero Eudocia e il suo amico Paolino, magister offi ciorum: una mela, una innocua mela della Frigia divenne la prova di un probabile tradimento imperiale. Costretta ad allontanarsi, l’imperatrice si trasferì defi nitivamente a Gerusalemme dove morì il 20 ottobre del 460.

I grandi condottieri di Roma antica

Autore: Andrea Frediani

Numero di pagine: 918

Gli uomini che impressero il loro marchio sulle conquiste, sulle battaglie e sulle guerre dagli albori di Roma alla caduta dell’impero romano d’Occidente In ogni periodo dell’epopea di Roma antica, dagli albori al crollo finale, grandi generali hanno scritto pagine memorabili e avvincenti, pur con intenti e motivazioni diverse. Così, nella prima fase della repubblica troviamo personaggi disinteressati, consacrati alla maggior gloria della loro patria, come Furio Camillo, Fabio Massimo, Scipione l’Africano. Nell’epoca delle guerre civili, figure come Mario, Silla, Pompeo e Cesare, pur contribuendo in ampia misura all’espansione del mondo romano, agiscono principalmente sulla spinta dell’ambizione personale. Con l’impero, i grandi generali, spesso gli stessi imperatori, sono sì mossi dalla brama di potere, ma si considerano anche gli individui della provvidenza, i più adatti dapprima a espandere, come Germanico o Traiano, poi a difendere i confini di Roma, come Settimio Severo e Costantino. Dopo il primo imperatore cristiano inizia una nuova fase, con imperatori sempre più inetti e un esercito sempre più barbarizzato. I nuovi condottieri sono i magistri militum, ...

Istoria della letteratura greca profana dalla sua origine sino alla presa di Costantinopoli fatta dai Turchi con un compendio istorico del traportamento della letteratura greca in occidente. Opera di F. Schoell recata in ital

Numero di pagine: 271

Istoria della letteratura greca profana, dalla sua origine sino alla presa di Costantinopoli fatta dai Turchi, con un Compendio istorico del traportamento della letteratura greca in occidente

Autore: Friedrich Schoell

Numero di pagine: 213

Descrizione della Grecia di Pausania nuovamente dal testo greco tradotta da A. Nibby membro ordinario dell'Accademia romana di archeologia. Volume 1. [-4.]

Numero di pagine: 312

Storia della storiografia romana

Autore: Giuseppe Zecchini

Numero di pagine: 272

Una trattazione sistematica e completa della storiografia romana, ovvero della storiografia in lingua latina e in lingua greca legata alla storia di Roma dalla sua nascita alla fine del III secolo a.C. sino al VI secolo d.C. Il manuale, organizzato in capitoli che corrispondono a determinati generi storiografici o indirizzi politico-culturali, è uno strumento di grande efficacia didattica, ma non rinuncia ad avanzare ipotesi originali su generi e autori. La storiografia romana risulta da queste pagine non un'appendice della storiografia greca ma un'importante tradizione con caratteristiche proprie e un'evoluzione originale (si pensi al suo incontro col cristianesimo) che ne fanno una tappa fondamentale della storia del pensiero occidentale.

Diritto e teatro in Grecia e a Roma

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 287

Premessa di Eva Cantarella: Secondo una definizione di moda (e come tale non di rado abusata) siamo nell'epoca del postmoderno. Inevitabile che i giuristi non volessero essere esclusi di questa fase della modernità: ed ecco, tra i "Postmodern Legal Movements", trovare spazio quell'approccio ai testi letterari noto sotto il nome di "Law and Literature", diffusosi come sempre dapprima negli Stati Uniti d'America, e a seguire nei diversi paesi occidentali. Ovviamente, l'attenzione alle fonti letterarie e la consapevolezza della loro importanza per gli studi di diritto non era cosa nuova, quando il movimento "postmoderno" cominciò ad avere successo. Il ricorso alla letteratura (più o meno ampio a seconda delle diverse sensibilità e dei diversi approcci metodologici) era pratica comune, per limitarci ai mondi che qui interessano, tanto tra gli storici del diritto romano che tra quelli del diritto greco. I romanisti, questo è vero, usavano - e a volte, anche se sempre più raramente, usano ancora - separare puntigliosamente, nei loro "Indici delle fonti", le "fonti giuridiche" (o "tecniche") da quelle "non giuridiche" ("atecniche", o "letterarie"). Implicitamente, la divisione...

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