Opera di quattro volumi che si pone come obiettivo quello di affrontare un periodo lungo dieci secoli, illustrando le interferenze e le interazioni fra la storia delle espressioni artistiche e la storia sociale, politica e culturale e quelle che potremmo chiamare le storie strutturali.
Annual bulletin of classical archaeology.
Con Il dispatrio, pubblicato nel 1993, l'autore affronta folgoranti 'testimonianze sulla vita di un italiano non del tutto tipico', il tema cruciale del suo 'dispatrio', il trapianto dal Paese dei Balocchi al Paese degli Angeli nei primi anni del dopoguerra, e la successiva 'esperienza inglese', illuminata per singoli spunti e scorci, quasi a titolo di primizia o assaggio inauguraledi una materia sommersa.
"Sempre di più le nostre società sperimentano un blocco, persino drammatico, dei canali e delle speranze di mobilità. Tanto più allo storico il problema dei successi e dei fallimenti nelle ascese sociali appare un mezzo importante per capire la tonalità di un'epoca, la temperatura della sua vita sociale. La « congiuntura del 1300 » (l'argomento della inchiesta collettiva in cui questo incontro si inserisce) è stata anche una congiuntura di irrigidimento sociale? E poi, più in generale, cosa sappiamo della mobilità sociale nel medioevo? Il volume mostra quanto sia complesso rispondere a questi interrogativi. Il problema della mobilità sociale è rimasto quasi sempre ai margini della ricerca sul medioevo. I contributi rappresentano un primo, importante momento di riflessione sui caratteri e il ritmo del ricambio sociale nel XIII-XIV secolo, e più in generale in età medievale. Elaborano e applicano, talora per la prima volta, metodi d'indagine e tecniche di ricerca per colmare il grave ritardo degli studi. Constatano come le nuove concezioni dello spazio e del movimento sociale sviluppate nell'ultimo trentennio da antropologi e sociologi obblighino a moltiplicare i campi ...
Quello che succede nel processo di cura e di educazione dei giovani è ricco di conseguenze per il loro futuro e per quello della società italiana, ma se mettiamo a fuoco solo i ragazzi che frequentano la scuola italiana e non i genitori stranieri, rischiamo di lasciare nell’ombra una parte importante della realtà sociale.
La meravigliosa storia di Peter Schlemihl è un romanzo pubblicato dallo scrittore tedesco Adalbert Von Chamisso nel 1814. Narra la storia fantastica di un uomo che vende la propria ombra al diavolo in cambio della ricchezza. La solitudine e l’angoscia alle quali lo condanna la sua situazione innaturale sono una metafora della precarietà di un’esistenza votata esclusivamente alla poesia e della sensazione di isolamento e sradicamento che amareggiò la vista dello scrittore, anche a causa del trasferimento della sua famiglia dalla Francia, dove era nato, alla Germania, in seguito alla rivoluzione.
Burle, facezie e avventure dal tono farsesco sono ciò che hanno reso famoso Bertoldo, il personaggio sagace e irriverente nato dalla penna di Giulio Cesare Croce.
Che cosa sono le teorie queer? Come pensano la sessualità? Quanti sessi riconoscono negli esseri umani? Quali rapporti intrattengono con la ‘teoria del gender’? Ogni interrogativo ne genera altri, in una progressione frattale. Il volume procede per problemi, indica piste di indagine, ipotizza genealogie. Lo scopo non è risolvere la questione del rapporto tra potere e sessualità in un’argomentazione lineare, ma lasciarla aperta nella sua pluralità di dimensioni. Né lo scopo è sedare le polemiche. Piuttosto, è presentare un settore particolarmente scomodo della teoria critica, spiegare perché continua a suscitare conflitti nei movimenti, nelle università, nell’opinione pubblica delle società contemporanee.