La “realtà del disegno” nell’opera di Cesare Tacchi
Autore: Gaia Lisa Tacchi
Numero di pagine: 198
La “realtà del disegno” è una realtà altra, quella in cui Cesare Tacchi sente di poter esprimere il pensiero liberamente, oltre che le emozioni. La riproduzione di un paesaggio, di una scena, di un’immagine non è mai necessariamente interdipendente con la sua rappresentazione. In questa bolla astratta dalla realtà nota, il ragionamento elabora progetti e immagina scenari futuribili. Attraverso la rappresentazione si stravolge la verità degli oggetti e si può mettere in luce la contraddittorietà del pensiero convenzionale; si giunge, attraverso il disegno, all’analisi dell’intimo del collettivo, e alla comprensione profonda dei ruoli sociali. Per Cesare Tacchi “disegnare è molto vicino al pensare, proprio perché è un pre-linguaggio, un linguaggio muto, che chiede di essere parlato. Alle volte è un racconto, altre un progetto. Alle volte è un insieme di simboli, altre volte di forme”.