Di acuto fiero morbo
Autore: Camillo Pavan
Numero di pagine: 52Le trenta lapidi superstiti del cimitero di Sant'Angelo (Treviso) risalgono a fine Ottocento, inizio Novecento. Ricordano con poche frasi, ad un tempo retoriche e realistiche, le vite di alcuni abitanti di quello che era allora un piccolo villaggio sul Sile. Ci sono quattro preti, il dottore, l'agente municipale, la giovinetta annegata nel fiume, un paio di morti in guerra ed altri senza specifici ragguagli: quasi di sicuro contadini, anche se fra i più benestanti, quelli cioè che potevano permettersi il marmo. Sono il ricordo di singole persone, ma sono anche brani di storia di un paese perduto. Andrebbero valorizzate e, se necessario, restaurate. Oppure, si possono coprire di rose.