Linguistica e filologia in Unione Sovietica
Autore: Vittorio Springfield Tomelleri
Il presente volume si snoda su binari differenti e paralleli. Nel primo capitolo vengono presentate alcune questioni filologico-linguistiche alla luce dei cambiamenti radicali che caratterizzarono l’Unione Sovietica nei primi decenni del XX secolo, a cavallo della cesura epocale rappresentata dalla rivoluzione, o colpo di stato, dell’ottobre del 1917. Vi si cerca di mettere in rilievo il contributo del pensiero linguistico russo – e slavo – allo sviluppo della disciplina e, nel contempo, il dilemma della contrapposizione ideologico-epistemologica fra Europa occidentale ed Europa orientale. Il secondo capitolo ha come protagonista eponimo una figura piuttosto controversa della linguistica sovietica, Nikolaj Jakovlevicˇ Marr, che negli ultimi anni è tornato in auge, non solo come esempio emblematico di perversione ideologica, con il conseguente recupero di alcuni frammenti del suo pensiero non lineare. Il terzo e ultimo capitolo riprende il tema del rapporto fra ideologia e scienza, applicato all’ambito degli studi linguistici e filologici in Unione Sovietica: vi si propone un confronto fra la posizione a lungo indiscussa di Marr come promotore di un nuovo indirizzo...