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Estetica e letteratura

Autore: Giuseppe Di Giacomo

Numero di pagine: 268

L'opera di alcuni tra i più importanti e significativi scrittori di Otto e Novecento, da Flaubert a Beckett, da Dostoevskij a Kafka, in un serrato confronto con filosofi e teorici della letteratura e del romanzo, quali Lukács, Bachtin, Ricoeur, Benjamin e altri. Vengono così individuate le linee e i temi fondamentali del romanzo del Novecento: il problema del senso, del tempo, della memoria, nonché del rapporto tra autore e personaggio.

Atti del convegno "Estetica fenomenologica" Reggio Emilia, 29-31 ottobre 1997

Autore: Roberto Poli , Gabriele Scaramuzza

Numero di pagine: 406

Sull'estetica

Autore: Edgar Morin

Numero di pagine: 126

L’estetica, prima di essere il carattere proprio dell’arte, è un dato fondamentale della sensibilità umana. Il sentimento estetico è un sentimento di piacere e di ammirazione che, quando è intenso, diventa meraviglia e felicità. Può essere suscitato da uno spettacolo naturale, da un’opera d’arte, ma anche da oggetti o opere che noi estetizziamo. Per la prima volta nella sua lunga carriera Edgar Morin riunisce in questo libro le proprie riflessioni sulla bellezza, l’arte e il sentimento estetico. Da dove viene la creatività artistica? Cosa significano ispirazione o genio? Da Lascaux a Beethoven, da Dostoevskij a Orson Welles, Edgar Morin richiama le opere e gli artisti che l’hanno segnato e accompagnato, per mostrare la profondità dell’esperienza estetica. Le grandi opere non sono solo divertissements: consentono la comprensione della condizione umana, con le sue commedie e le sue tragedie.

Forme dell'estetica

Autore: Fabrizio Desideri

Numero di pagine: 176

Una mappa concettuale, chiara e originale, dell’estetica come disciplina filosofica di frontiera. La prima parte è dedicata all’esperienza del bello attraverso un’analisi delle tematiche della percezione, dell’emozione e del giudizio estetico. La seconda parte affronta il problema dell’arte e risponde a sfide teoriche sollecitate dall’oggi. Nell’epoca della svolta multimediale e della diffusione delle tecnologie digitali è ancora possibile parlare di unità dell’arte? Come riconosciamo un’opera d’arte? In che rapporto sta la fruizione delle opere artistiche con la nostra più generale esperienza? Quale relazione è ancora pensabile tra finzione artistica e realtà?

Scritti teologici

Autore: Umberto Casale

Numero di pagine: 352

Il percorso teologico contenuto in questo volume, partendo dal rinnovamento del teologare operato dal concilio Vaticano II e da alcuni dei principali teologi del ’900 (H. de Lubac, Y.-M. Congar, H. U. von Balthasar, K. Rahner, J. Ratzinger)...

Studi del quarto convegno RBS

Autore: Meynet Roland , Oniszczuk Jacek

Numero di pagine: 368

Ogni due anni la «Società internazionale per lo studio della Retorica Biblica e Semitica» tiene un suo convegno. Il quarto convegno si è tenuto dal 25 al 27 settembre 2014. Le sei conferenze plenarie e le dodici comunicazioni hanno coperto i diversi campi della ricerca: quattro interventi sui testi del Primo Testamento (dai libri della Genesi, dei Numeri, di Isaia, del Qoèlet), cinque sul Nuovo Testamento (due sezioni di Matteo, tre testi del corpo giovanneo). Oltre i confini della Bibbia, sono stati presentati quattro studi su testi del Corano e uno sul Prologo della Regola di s. Benedetto. Due conferenze sono state consacrate a questioni metodologiche, la prima sul confronto tra analisi del discorso e analisi retorica biblica, la seconda sul perché degli Esercizi di analisi retorica biblica. I nostri convegni non sono riservati a ricercatori e studiosi affermati. Sono invece aaperti agli studenti, non solo di dottorato ma anche di licenza e perfino di primo ciclo. E, cosa ancor più notevole, alcuni di questi studenti partecipano come autori di comunicazioni. E’ così infatti che si incoraggiano giovani allo studio e alla ricerca. Oltre agli attuali studenti, alcuni...

Luoghi e destini dell’immagine

Autore: Yves Bonnefoy

Numero di pagine: 264

Yves Bonnefoy propone in questo libro i riassunti delle lezioni tenute dal 1981 al 1993 presso la cattedra di “Études comparées de la Fonction poétique” al prestigioso Collège de France. Già dalla lezione inaugurale La presenza e l’immagine si delinea il vasto e suggestivo itinerario di pensiero che lo conduce, attraverso un costante confronto fra la poesia, l’arte e la filosofia, da Giacometti a Shakespeare, da Carracci e Caravaggio a Laforgue, da Baudelaire a Mallarmé. Ne risulta un percorso illuminante capace di levare uno sguardo lucido e acutissimo sulle questioni nodali della poesia in rapporto all’immagine e agli inganni della rappresentazione, alla ricerca di quel «vero luogo», che è la terra, e della «verità di parola» cui è legato il senso stesso della «presenza» come unico modo di vivere pienamente l’essere nel mondo e la relazione con la natura e con gli altri esseri. Lezione di un grande maestro, da meditare e sempre rivivificare nel tempo.

Territori resilienti

Autore: Sonia Pistidda

Numero di pagine: 218

I Balcani sono allo stesso tempo uno, nessuno e centomila: esiste una dimensione geografica concreta, frammentata in tanti pezzi dalle guerre e dai conflitti e ne esiste una simbolica, fatta di microstorie, etnie, lingue e religioni differenti. Questi luoghi, nonostante le ferite ancora aperte, hanno rivelato un’intrinseca ‘resilienza’, una sorprendente capacità di ritrovare nelle permanenze le risorse per una nuova fase di crescita e affermazione e rappresentano oggi un importante campo di sperimentazione, nella ricerca di una nuova molteplice identità che li proietti verso l’Europa. Il volume cerca di ricostruire una topografia urbana interrotta, indagando nelle trame dell’esistente e dell’abitare il motore di questo principio di resistenza, svelando il valore fondativo e strutturante del patrimonio culturale nella promozione dei processi di trasformazione e tentando di comprendere il suo ruolo nel processo di ri-significazione dei luoghi.

Il bello e il brutto nella Bibbia - Testamento Primo - Secondo volume

Autore: Pierluigi Toso

Il volume affronta ciò che è comunemente indicato come "Nuovo Testamento" leggendovi in realtà il compimento del Tanach ovvero quest'ultimo compiuto da Gesù di Nazareth. I temi principali sono evidentemente di carattere etico-estetico approfondendo concetti inerenti la beatitudine e non solo, cioè il luogo e la condizione in cui l'uomo è felice e in cui la percezione estetica è piena. Il sostegno bibliografico in questo caso è giunto non solo da filosofi e teologi, ma anche da artisti quali Van Gogh, il quale non a caso prima di iniziare a dipingere mise le sue energie nello studio della teologia.

Introduzione all'estetica analitica

Autore: Paolo D'Angelo

Numero di pagine: 224

I saggi che compongono il volume costituiscono la prima introduzione italiana all'estetica analitica e una guida ai problemi fondamentali che la filosofia incontra quando riflette sull'arte e la bellezza: la definizione e l'ontologia dell'arte, le proprietà estetiche, la mimesi, la rappresentazione e la finzione, il giudizio estetico. A ciascun nodo concettuale è dedicato un capitolo, che ripercorre l'evoluzione compiuta dal pensiero analitico negli ultimi decenni in modo da offrire un quadro complessivo e aggiornato del settore.

Aut Aut 382

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 196

aut aut – numero 382 (giugno 2019) della rivista fondata da Enzo Paci. “Sade, Masoch. Due etiche dell’immanenza".

Michail Bachtin e il suo circolo

Autore: Michail Batchin

Numero di pagine: 2168

Michail Michajlovič Bachtin (Orël 1895 − Mosca 1975) è certamente una figura fondamentale della cultura europea del Ventesimo secolo. A partire dal 1963, anno di riedizione in russo della sua prima monografia, quella su Dostoevskij (prima edizione 1929), seguita dalla pubblicazione, nel 1965, del suo secondo lavoro monografico, quello su Rabelais, e dalle due raccolte (rispettivamente nel 1975 e nel 1979) dei suoi scritti prodotti tra il 1919 e il 1974, l’interesse per Bachtin è andato via via aumentando. Ciò è attestato anche dalla traduzione delle sue opere in molte lingue e dall’influenza esercitata dal suo pensiero in ambiti disciplinari diversi. Il “circolo di Bachtin”, costituitosi negli anni Venti, i cui maggiori rappresentanti furono Valentin N. Vološinov (1885-1936), Pavel N. Medvedev (1892-1938), Ivanov I Kanaev (1893-1984), non era una “scuola” nel senso accademico del termine, né Bachtin era un “caposcuola”, né, in questo senso, un “maestro”, sicché non solo l’espressione “circolo”, ormai abbastanza in uso, può essere in questo caso fuorviante se le si attribuisce un significato di scuola, ma lo è anche, e a maggior ragione,...

Il mistico

Autore: Stefano Oliva

Le pagine di questo libro illustrano la genesi e le caratteristiche del sentimento indicato da Ludwig Wittgenstein come das Mystische, mettendo in relazione la questione dei limiti del linguaggio, posta dall’autore del Tractatus logicophilosophicus, con alcuni temi e nodi teorici presenti nelle opere di pensatori come Bertrand Russell, Simone Weil, Jacques Lacan, Martin Heidegger, cui va aggiunto l’autore della raccolta intitolata Della certezza, vale a dire l’‘ultimo’ Wittgenstein. La singolare topologia esemplificata dal libro riflette l’andamento caratteristico dell’ordine di problemi qui affrontati: i passi diretti al Mistico, apparentemente lineari, si rivelano in realtà circolari e riflessivi. Si affaccia in questo modo il quesito che attraversa tutta l’indagine: che cosa distingue colui che ha raggiunto il punto d’osservazione del Mistico rispetto all’‘uomo della strada’, l’uomo comune che non ha mai intrapreso il cammino? La risposta non verrà trovata nell’ambito del sapere ma in una particolare declinazione del sentire.

Lezioni su Shakespeare

Autore: W.H. Auden

Numero di pagine: 461

Fra l’ottobre del 1946 e il maggio del 1947, con cadenza settimanale, Auden tenne alla New School for Social Research di New York un ciclo di lezioni dedicate al teatro e ai «Sonetti» di Shakespeare. Ma chi immagini austeri ed esclusivi seminari per dottorandi in letteratura inglese è decisamente fuori strada: Auden si rivolgeva a un pubblico variegato, tumultuoso ed entusiasta di non meno di cinquecento persone – tanto che era spesso costretto a «gridare a squarciagola» e pregava coloro che non riuscivano a sentirlo di non alzare la mano «perché sono anche miope». Armato solo dell’edizione Kittredge delle opere di Shakespeare, della vastità prodigiosa della sua cultura e del suo impareggiabile humour – ma soprattutto della convinzione che la critica è conversazione improvvisata –, Auden parlava a braccio, incantando tutti. Ma anche spiazzandoli con la sua temeraria spregiudicatezza di outsider: anziché affrontare le «Allegre comari di Windsor» fece ascoltare il «Falstaff», sostenendo che la pièce non aveva altri meriti se non quello di aver fornito spunto a Verdi. E giunto alla «Bisbetica domata» avvertì che non vi si sarebbe soffermato a lungo...

A spasso con Jung

Autore: Gian Piero Quaglino , Augusto Romano

Carl Gustav Jung ha messo in luce, con grande anticipo, intoppi e derive dell’uomo alle prese con l’arte del prendere la vita per il verso giusto. Spesso le sue riflessioni sono compendiate in frasi che si rivelano battute fulminanti, capaci di aprire a pensieri paradossali sempre illuminanti. In questa nuova edizione, le frasi a cui affidare un breve commento sono aumentate di numero, da quaranta a cinquantadue. Inoltre, sono state riorganizzate in modo da ottenere una sorta di vademecum per orientarsi in questi tempi difficili. Rimane identica la tonalità dei commenti. Si sono privilegiate risonanze letterarie, poetiche, filosofiche, si è preferito indulgere alla divagazione in chiave narrativa. È certo così che anche il più frettoloso dei lettori, o la meno guardinga delle lettrici, non potrà mancare di sorprendersi per ciò che sentirà affiorare attraverso la sollecitazione di queste apparentemente innocue provocazioni junghiane.

Aut Aut

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 183

PremessaGiovanni Scibilia Raccolta. Di Richter, De Lillo e alcuni “vuoti d’arte”Paulo Barone Passaggi a vuoto. Moribondi, visionari, desperados, “vita nova”Antonello Sciacchitano Saggio sulla “res intensa” o l’involucro della cosa epistemicaRosella Prezzo Ricominciare da capo. La nascitaINTERVENTIMassimiliano Nicoli “Io sono un’impresa.” Biopolitica e capitale umanoRaoul Kirchmayr Parresia, giochi di verità e vita filosofica nell’ultimo FoucaultFrancesco Valagussa L’autore e la danza. La questione della causa in tre dialoghi di ValéryDISCUSSIONILuca Taddio Fenomenologia eretica “iuxta propria principia”IN DIALOGO CON PETER SLOTERDIJKUbaldo Fadini Pensare la mediazione attraverso il cinismo. Tra Gehlen e FoucaultGiuseppe Ferraro L’arte della fuga

Il gusto e il suo doppio

Autore: Andrea Mecacci

Da oscuro sostantivo del lessico estetologico tedesco del primo Novecento ad abusato e approssimativo sinonimo di cattivo gusto e pseudoarte, il termine kitsch ha attraversato il ventesimo secolo registrandone, dal punto di vista estetico, le contraddizioni più acute e il passaggio definitivo da una cultura elitaria a una di massa. Questi studi cercano di tracciare un identikit che vede il kitsch operare in più scenari come un problematico doppio di una delle categorie fondative dell’estetica, il gusto: la cultura ottocentesca, la filosofia del Novecento, l’antropologia, la moda, l’arte contemporanea.

Tra presenza e assenza

Autore: Renato Barilli

Numero di pagine: 348

Ancora agli albori della nascita del postmoderno (prima edizione 1974), Renato Barilli si interroga sui rapporti di natura filosofica sottesi a quel clima. Le “filosofie della presenza” a suo avviso sono quelle espresse da McLuhan e Marcuse che, con l’aiuto dell’elettronica, pongono un coinvolgimento diretto (“sintetico”) tra l’uomo e il mondo. Le “filosofie dell’assenza” sono invece quelle istituite dal positivismo logico, di Carnap e seguaci, fondato su criteri analitici, ma più ancora dai “nuovi filosofi” francesi (Foucault, Derrida, Deleuze) che in sostanza negano la possibilità di un incontro diretto tra il soggetto e l’oggetto, o almeno lo fanno “differire” il più possibile. Da queste concezioni opposte discendono due modi diversi per intendere i nostri tempi. In un’epoca come la nostra, nella quale ancora ci interroghiamo sui reali effetti derivanti dalla tecnologia, il saggio di Barilli si offre come strumento efficace a tratti di penetrante attualità.

Lo specchio e il manufatto. La teoria letteraria in M. Bachtin, Tel Quel e H.R. Jauss

Autore: Ugo Maria Olivieri

Numero di pagine: 171

291.81

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