L'unico e la sua proprietà
Autore: Max Stirner
Numero di pagine: 423La censura prussiana giudicò questo libro «troppo assurdo per essere pericoloso». Marx e Engels, invece, lo considerarono sufficientemente pericoloso per dedicargli più di trecento pagine persecutorie della "Ideologia tedesca". Nietzsche non lo nominò mai, ma confessò a un’amica di temere che un giorno lo avrebbero accusato di aver plagiato Stirner. Da più di un secolo le storie della filosofia lo definiscono «famigerato». In breve: "L’unico" è l’opera più scandalosa e inaccettabile della filosofia moderna. Quando apparve, a Berlino, nel 1844, suscitò per alcuni mesi reazioni febbrili e appassionate, soprattutto nell’ambiente del radicalismo di sinistra, da cui nasceva, fra quei discendenti di Hegel che si apprestavano a diventare sovvertitori dell’ordine. Poi seguì un lungo silenzio. Infine una riscoperta vorace, negli ultimi anni dell’Ottocento, quando Stirner apparve da una parte come precursore di Nietzsche e dall’altra come profeta dell’anarchismo individualista. Ma anche se Stirner ha avuto una grande influenza sotterranea, che ha agito sui personaggi più disparati, da Dostoevskij a Traven, il mondo della cultura ufficiale lo ha sempre evitato....