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Le strutture del linguaggio cinematografico

Autore: Sandro Sandro

Muovendo da un’analisi estetico-semiologica di opere significative nel campo del cinema, il presente volume tenta di mettere in luce le peculiarità strutturali del linguaggio cinematografico nelle sue articolazioni tecniche e retoriche. Dal montaggio al piano-sequenza e ai movimenti di macchina (livello sintattico) fino alle anacronie e alle forme piú complesse di gestione del racconto (livello narratologico), questo studio attraversa le principali modalità di funzionamento del testo audio-visivo in rapporto ai fini diegetici e di costruzione del significato. Il metodo impiegato non è storiografico, né tanto meno storicistico: il volume mira a sondare trasversalmente modalità espressive ricorrenti e dunque a porre le basi per una vera e propria narratologia di marca semiotica della grande arte del cinematografo.

Manuale del film

Autore: Gianni Rondolino , Dario Tomasi

Numero di pagine: 329

Un testo essenziale per comprendere il linguaggio cinematografico in tutte le sue componenti: dalla sceneggiatura al racconto, dal punto di vista della macchina da presa a quello dei personaggi, dal fuori campo ai movimenti di macchina, dal montaggio al rapporto fra suono e immagine, con ampie analisi di scene e sequenze tratte da film che appartengono a diversi momenti della storia del cinema, a differenti generi, stili e autori. Questo volume risponde efficacemente alla richiesta di una fruizione più consapevole dell'immagine, prendendo in esame gli elementi costitutivi del cinema, che è alla base di quella più generale comunicazione audiovisiva dominante la società contemporanea.

L’occhio del regista. 25 lezioni dei maestri del cinema contemporaneo

Autore: Laurent Tirard

Numero di pagine: 260

Quello del regista è uno dei mestieri più complessi e affascinanti del mondo dell’arte, pericolosamente sospeso tra la cura del dettaglio e la visione d’insieme, tra la libertà della creazione individuale e le limitazioni del lavoro collettivo. Un mestiere in cui non esistono regole scritte, e per comprendere il quale non si può dunque prescindere dall’insegnamento dei grandi maestri. In questo volume Laurent Tirard, critico cinematografico e regista lui stesso, ha raccolto le confessioni, le rivelazioni, i consigli pratici di venticinque tra i più grandi registi contemporanei, offrendo al lettore altrettante «lezioni di cinema». L’approccio alla sceneggiatura, il rapporto con gli attori, il posizionamento della macchina da presa, il montaggio: ogni regista racconta le sue predilezioni e i motivi delle proprie scelte artistiche, svelando con insospettabile candore tutti i segreti che si nascondono dietro la creazione di un grande film. Riproposto in una nuova edizione ampliata, L’occhio del regista è una guida indispensabile per chi vuole addentrarsi, da neofita o da semplice curioso, nel mondo della regia cinematografica.

Sergio Leone

Autore: Antonio Rainone

A trent’anni dalla scomparsa di Sergio Leone (1929-1989), questo breve saggio, in costante confronto con il western americano e con il contesto cinematografico e politico-culturale italiano degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, intende sollecitare a rifl ettere ancora sul suo personale percorso cinematografico. In origine sottovalutato e considerato dalla critica ufficiale per lo più come esempio di una produzione popolare frutto di una moda provinciale (il “western all’italiana”) dalle finalità esclusivamente commerciali, il cinema di Leone presenta invece, dalle prime opere più popolari fino agli ultimi grandi film, notevoli aspetti di originalità, sia stilistici sia contenutistici, il cui riconoscimento ne ha reso possibile una valutazione più oggettiva, consacrando il regista come uno dei maggiori autori del cinema italiano (e non solo).

Semiotica del cinema e lineamenti di cine-estetica

Autore: Jurij Michailovič Lotman

L’opera filmica, in quanto opera artistica, richiede che ci si discosti dal “cronotopo quotidiano”, in favore del “cronotopo letterario”, stabilendo un nuovo ordine di concatenazione e un nuovo sistema di rapporti, per conferire alla passiva e statica realtà una drammatica e dinamica effi cacia capace di esprimere una particolare concezione del mondo. Lotman, nella sua descrizione del testo cinematografi co, fa frequentemente uso del termine musicale “polifonia” e dell’aggettivo “polifonico”, impiegato anche da Bachtin, in riferimento alla scrittura letteraria e in particolare al “romanzo polifonico” di Dostoevskij. “Polifonia” è anche un concetto centrale nella ricerca teorica e creativa di Ejzenštejn. Polifonia drammaturgica, separazione e rottura dei nessi passivi e realistici, congiungimento di cose solitamente separate e distinte: tutto questo è collegato con ciò che Ejzenštejn chiama Ex-stasis, per indicare, nel fi lm, un modello dinamico e temporale di passaggi e commutazioni da un registro espressivo a un altro (dall’immagine alla musica al colore).

Storia del cinema

Autore: Fernaldo Di Giammatteo

Numero di pagine: 592

Dalle imprese dei Lumière, della nascita in America del film western, del comico e del melodramma fino alle rivoluzioni tecniche e di mercato. Dagli inizi degli anni cinquanta con le nuove sperimentazioni, la nouvelle vague, l’allargamento delle tematiche fino all’affermazione dell’elettronica. I momenti salienti che hanno contraddistinto le cinematografie nazionali, la nascita dei generi, delle scuole e delle tecniche e la ricostruzione, grazie all’analisi delle opere e ai ritratti dei grandi protagonisti, di tutto il cinema del Novecento. Il volume si articola in tre parti. La prima copre il periodo 1895-1915, con le imprese dei fratelli Lumière, del Film d'Art, della scuola di Brighton, della nascita in America del film western, del comico e del melodramma. La seconda inizia nel decennio 1915-1925, nel quale il cinema riconosce se stesso per proseguire poi nella strutturazione di un linguaggio fino a giungere agli assestamenti tecnici e di genere che coprono gli anni Trenta e Quaranta, la seconda guerra mondiale e il primo dopoguerra. La terza fase si avvia agli inizi degli anni Cinquanta, con le nuove sperimentazioni, la nouvelle vague, l'allargamento di filoni e...

Il Linguaggio del Corpo

Autore: Eleonora Ferrari

Numero di pagine: 99

Hai sempre sognato di voler decifrare il linguaggio corporeo di una donna o di un uomo? Vuoi scoprire alcune tecniche infallibili per attrarre e sedurre la persona che ti piace senza parlare? Bene, partiamo innanzitutto da una grande verità: l’efficacia dei tuoi discorsi non dipende da ciò che dici a una donna o a un uomo! Infatti, i contenuti che trasmettiamo al nostro interlocutore pesano solo il 7%, mentre la comunicazione paraverbale (cioè il tono della nostra voce, il ritmo, la velocità ecc.) giocano il 38% del risultato. Mentre il restante 55% da cosa dipende? Dalla comunicazione non verbale! Con il linguaggio del corpo – come ad esempio la nostra postura, le espressioni facciali, i gesti con le mani, ecc. – impieghiamo più della metà della nostra comunicazione. Senza dubbio il linguaggio del corpo è in assoluto la forma più potente di comunicazione ed esprime molto più di quello che le parole stesse dicono. Tuttavia – qui arriva la brutta notizia – esistono gesti, espressioni ed emozioni che non possiamo controllare e che lasciano trasparire ciò che vorremmo nascondere a chi è davanti a noi. Tutti noi lanciamo dei sottili segnali con il corpo e lo...

Il cinema o l'uomo immaginario

Autore: Edgar Morin

Numero di pagine: 268

Morin riflette qui sul rapporto del cinema con il reale e l’immaginario, e ne evidenzia le relazioni con i processi profondi della psiche e della conoscenza. Il cinema implica una percezione realizzata in stato di doppia coscienza: l’illusione di realtà è inseparabile dalla coscienza che si tratta effettivamente di un’illusione. In questo modo il cinema mette in gioco qualcosa di magico che ci permette di entrare in un universo nuovo senza sentirci spaesati: una trasfigurazione estetica che ci fa anche scoprire il mondo. L’intensità emotiva dello spettatore è l’elemento che innesca una metamorfosi cognitiva, ma è anche il fondamento dello spettacolo, e questo chiama in causa le implicazioni economiche, sociali, antropologiche e politiche di un fenomeno complesso come il cinema nel quadro della cultura globale dei media.

Lingua italiana e cinema

Autore: Fabio Rossi

Numero di pagine: 127

Come parla il cinema italiano? In che modo i film riflettono il linguaggio comune o entrano in relazione con altri modelli comunicativi, da quello letterario a quelli teatrale e televisivo? Il cinema ha contribuito alla formazione della lingua italiana? Il libro risponde a queste e ad altre domande, tracciando una sintetica storia del "parlato" filmico, dal muto a oggi, dalle correnti realistiche a quelle espressionistiche. Particolare attenzione sarà dedicata all'uso dei dialetti e delle lingue straniere, al doppiaggio, ai rapporti con la letteratura, alle caratteristiche semiotiche del linguaggio cinematografico, con esempi tratti da decine di film più o meno celebri.

Immagine n.7: Note di storia del cinema

Autore: Federico Pierotti , Federico Vitella , Gian Piero Brunetta , Anna Gilardelli , Federico Striuli , Massimiliano Gaudiosi , Simone Starace

Numero di pagine: 214

La rivista Immagine. Note di storia del Cinemaè la più antica e gloriosa rivista italiana dedicata agli appassionati di cinematografia, organo ufficiale dell'Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema (AIRSC). Sulle sue pagine hanno scritto studiosi di fama internazionale come Mario Verdone, Aldo Bernardini, Vittorio Martinelli e molti altri. Gli articoli in questo numero: Sette, anzi 8½, a cura di Federico Pierotti e Federico Vitella; La riscoperta di Atlantide.Tappe di storia della storiografia del cinema muto italiano di Gian Piero Brunetta; Lollo vs Marilyn.La rappresentazione del corpo femminile nel cinema e sulle riviste degli anni Cinquanta di Anna Gilardelli; Al fuoco! La tragedia della Minerva Film di Federico Striuli; La città dei giorni dispari. Napoli nel cinema di Eduardo di Massimiliano Gaudiosi; “Una canzonetta, così alla buona”. Spettacolo e metaspettacolo nel cinema di Mario Costa di Simone Starace; Fellini, Flaiano, Pinelli… e gli altri.Considerazioni sul finale di “La dolce vita” di Fabrizio Natalini; Intorno al soggetto di “8½”.Note per la ricostruzione della genesi del film di Paolo Grassini.

Il cinema neorealista italiano

Autore: Gian Piero Brunetta

Numero di pagine: 326

«Negli anni inaugurati da Roma città aperta, il pubblico è al tempo stesso destinatario e protagonista e lo schermo diventa proiezione dell’anima collettiva. La gente va al cinema per ritrovare le speranze che la guerra ha disperso, per sentir parlare dei propri problemi, per vedere dei personaggi con i quali si identifica in tutto. Il cinema del dopoguerra attraversa, in modo più o meno inconsapevole, la storia del paese. Per merito di Rossellini e De Sica, ma anche di De Santis, Visconti, Germi, Lattuada, Soldati, Castellani, Zampa e di titoli che in vario modo rientrano nel campo di tensioni del neorealismo, si assiste a una bruciante scoperta dell’Italia, con tutti i suoi problemi e la sua voglia di ripartire da zero.» Di fatto, il cinema italiano del dopoguerra riparte da zero e ridisegna interamente l’organizzazione dell’industria culturale. Nel giro di poco la risorta Cinecittà stravincerà la lotta impari con il cinema americano, affiancando i capolavori del neorealismo a grandi successi di botteghino come le coproduzioni alla Quo vadis?, i film di Totò, le pellicole di Sofia Loren e Gina Lollobrigida.

I formalisti russi nel cinema

Autore: Pietro Montani

Negli anni venti del secolo scorso i formalisti russi inaugurarono un approccio al cinema che ne valorizzava, in particolare, il carattere di autentica “scrittura” audiovisiva. Di quell’approccio oggi si fanno apprezzare, oltre all’originale afferenza al vasto territorio di una “antropologia dell’immagine e dei media”, il notevole spessore teorico e la sorprendente attualità nel contesto della rivoluzione digitale. Alla traduzione di alcuni testi classici riuniti nel volume che rese note le tesi formaliste sul cinema – Poetika Kino (Poetica del cinema, 1927) – questa raccolta aggiunge i contributi di tre autori – Roman Jakobson, Jan Mukar ˇovský, Jurij Lotman – che ripresero e approfondirono i temi portanti di quella linea di ricerca.

I segreti per parlare e capire il linguaggio del corpo

Autore: Francesco Di Fant

Numero di pagine: 205

I gesti non mentonoVi è mai capitato di sentirvi a disagio durante una riunione di lavoro, un primo appuntamento o una festa? Non sapete come fare per lasciare il vostro fidanzato? Avete un importante colloquio e non siete in grado di gestire l’ansia? Non riuscite a iniziare un dialogo con vostro figlio? Che si tratti di occasioni professionali, familiari o di svago, questo manuale offre consigli utili a tutti coloro che desiderano conoscere le regole fondamentali su come comportarsi nelle diverse situazioni quotidiane, attraverso la gestione e l’uso cosciente del proprio corpo. I segreti per parlare e capire il linguaggio del corpo è uno strumento in più per imparare a vivere meglio, perché spesso il corpo riesce a comunicare in maniera più efficace delle parole. Un manuale che svela tutti i trucchi della comunicazione non verbale attraverso consigli ed esempi, sviluppando la creatività, le capacità cognitive e le relazioni interpersonali. Un percorso per capire come ascoltare il proprio corpo, per entrare meglio in contatto con gli altri e per affrontare e gestire in modo più sereno la vita e le sue difficoltà.Hanno scritto di 101 cose da sapere sul linguaggio...

Prova a mentirmi. Imparare il linguaggio del corpo per capire gli altri

Autore: Antonio Meridda , Fabio Pandiscia

Numero di pagine: 226

239.215

Il montaggio nella storia del cinema

Autore: Federico Vitella

Numero di pagine: 200

Il montaggio del film costituisce un aspetto della produzione e della rappresentazione cinematografica tanto centrale quanto tradizionalmente trascurato. Le funzioni e gli sviluppi delle forme del montaggio, dal cinema delle origini al recente avvento del digitale, vengono presentati in questo libro tenendo conto non solo delle teorizzazioni e degli interventi dei grandi maestri ma anche della manualistica sulle tecniche.

L’italiano al cinema, l’italiano nel cinema

Autore: Giuseppe Patota , Fabio Rossi

Numero di pagine: 200

La storia della lingua italiana del Novecento è legata a quella del cinema a doppio nodo. Lo schermo, da un lato, inscena il parlato multiforme degli italiani; dall’altro, ne condiziona gli usi e contribuisce a costruirne le identità. Le tendenze realistiche della nostra cinematografia convivono da sempre con quelle espressionistiche e con quelle normalizzanti. Scritto e parlato si intrecciano nel film, dalla sceneggiatura al doppiaggio. I dieci capitoli del volume approfondiscono gli snodi fondamentali del binomio cinema-lingua, dalle origini alla Commedia all’italiana, passando per la palingenesi neorealistica; dalla lingua immaginifica di Fellini all’iperparlato di Troisi; dai rapporti tra cinema e televisione al ruolo cruciale del doppiaggio; dal tipo testuale della sceneggiatura all’onomastica filmica. In Italia e nel mondo l’Accademia della Crusca è uno dei principali e più antichi punti di riferimento per le ricerche sulla lingua italiana e la sua promozione nel mondo. Sostiene l’attività scientifica e la formazione di ricercatori nel campo della lessicografia e della linguistica; diffonde la conoscenza storica della lingua e la coscienza critica della sua...

Charlie Chaplin - Il genio del cinema

Autore: Luca Izzo

Numero di pagine: 306

Charlie Chaplin, il regista e attore più amato e discusso del Novecento. Tra i massimi geni dell'epoca moderna, talento fondamentale per l'affermazione del cinema come arte, l'arte massima, l'ottava meraviglia del mondo. Genio completo di padronanza tecnica e sapere teorico, capace di padroneggiare al meglio diverse forme d'arte: dalla sceneggiatura alla regia, dalla fotografia all'interpretazione, dal minimo corporeo alla musica, le sue opere vivono ancora di tanti enigmi: scene inspiegate, messaggi nascosti, ecc. La sua opera è destinata alla riscoperta/compresa a cavallo di decenni - e forse secoli di studi, sia per le varie - e diversamente profonde - significazioni che si irraggiano da quasi ogni sua scena sia per i rapporti con il contesto storico, sociale e culturale nel quale ogni opera è stata prodotta. Questo volume oltre a riportare la biografia dell'artista necessaria per la comprensione dell'espressione creatrice - ha il ruolo di far luce sul significato di alcuni aspetti e alcune scene, messaggi criptati che ancora sfuggivano alla critica internazionale.

Impegno e grande spettacolo nei film di un protagonista assoluto del cinema americano moderno

Autore: Roberto Lasagna

Numero di pagine: 143

Comunque umani

Autore: Guido Ferraro , Isabella Brugo

Quali sono i modi di rappresentare il “male” e il “mostruoso” nell’immaginario collettivo? Avvalendosi di esempi folclorici, cinematografici e letterari, i due autori raccontano in queste pagine come la nostra cultura abbia raffigurato tali categorie in personaggi estremi che assumono le forme dell’orco, del vampiro, dell’alieno, del defunto che viola i confini tra lo spazio dei morti e quello dei vivi. Queste creature permangono nell’universo contemporaneo, pronte a nuove evoluzioni e nuove trasfigurazioni. Nello svelarlo, il libro condurrà il lettore lungo un percorso che, muovendo da radici folcloriche, esplora la più forte concettualizzazione del male: quella che tende a una negatività assoluta, quasi metafisica. Eppure, ci si deve chiedere, queste storie ci parlano davvero di figure radicalmente non umane, indecifrabili e aliene, o non sono piuttosto strumenti per definire ciò che siamo e come sono disegnati i nostri sistemi di valori? Il percorso che gli autori tracciano in questo immaginario “negativo” parte da fiabe classiche, passa attraverso racconti e romanzi fondamentali come Carmilla e Dracula, per arrivare a opere cinematografiche chiave come...

Il cinema europeo

Autore: Mariapia Comand , Roi Menarini

Numero di pagine: 216

Il Novecento si è aperto con il paradosso di una cinematografia europea potente ma incapace di garantire il suo futuro. Il Ventunesimo secolo comincia con un nuovo paradosso: gli unici film in grado di unire tutti gli spettatori europei provengono dall’America. Pierre Sorlin Il cinema europeo non può fare a meno di guardare all’America in termini di confronto e di emulazione e tuttavia, dopo centodieci anni di film, ha saputo sviluppare caratteristiche proprie, elementi di riconoscibilità, aspettative condivise, coesione tra gli spettatori. Un affascinante percorso alla ricerca dell’identità del Vecchio Continente, attraverso alcuni concetti chiave come ‘realismo’, ‘scrittura’, ‘cinema d’autore e autorialità’, ‘generi autoctoni e d’imitazione’.

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