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L'estate che imparammo a sparare

Autore: Giuseppe Filippetta

Numero di pagine: 304

“La Resistenza è un pulviscolo di scelte individuali, di esistenze che insorgono facendosi sovrane” La Resistenza, sin dai suoi inizi, è anche una guerra per la sovranità. Una guerra combattuta singolarmente da ciascun partigiano per evitare che il vuoto di potere lasciato dall’8 settembre fosse occupato dalla Germania nazista. Se si guarda all’eredità della Resistenza nella Costituzione solo attraverso le lenti dei grandi partiti, il rischio è quello di dimenticare l’esperienza costituente delle bande partigiane come costellazioni di singoli sovrani. Perché la Costituzione repubblicana è il risultato di specifici processi storici e giuridici che investono un arco di tempo più vasto di quello dell’Assemblea costituente e gli ordinamenti creati nel territorio dalle bande partigiane, le zone libere e le repubbliche sono tutte esperienze dirette a creare un nuovo ordine costituzionale. Con l’aiuto di un archivio straordinario di memorie e testimonianze, Giuseppe Filippetta racconta le scelte e le avventure di chi, dopo l’8 settembre 1943, intraprende, per dirla con Calvino, la “rifondazione di sé che si attua a partire da uno stato primitivo, fuori dalla...

Forme e metamorfosi della rappresentanza politica 1848 1948 1968

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 376

Nei percorsi del mondo moderno e contemporaneo le discussioni sulla rappresentanza, sui suoi vantaggi e sui suoi limiti, sono divenuti punti focali nello sviluppo dei sistemi democratici. In questo volume si ricostruiscono i contesti sociali, politici e culturali di tre fasi storiche particolarmente emblematiche in tale itinerario: il 1848, epoca di discussioni sulla rappresentanza, che modellano ipotesi di nuove statualità; il 1948, quando nei paesi europei e in Italia si ricercano nuove soluzioni istituzionali che fanno balzare in primo piano le differenze tra le culture politiche; il 1968, nel momento in cui contestazione e controcultura mettono radicalmente in discussione rappresentanza, democrazia e la politica stessa. Il volume è finanziato nel quadro del progetto “Sfide e metamorfosi della rappresentanza politica” dal Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, Ricerca locale, Linea B, 2018 Antonio Chiavistelli ha curato la prima parte “1848. La scoperta della rappresentanza”; Paolo Soddu la seconda “1948. L’affermazione della rappresentanza”; Pietro Adamo la terza “1968. La crisi della rappresentanza”.

2 giugno. Nascita, storia e memorie della Repubblica vol. 1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 245

La crisi degli anni Novanta ha segnato una profonda cesura tra la storia e le memorie del Paese, al punto da offuscare il racconto di tutta la vicenda repubblicana, a partire dal suo momento fondativo. Guardando agli anni dell’età costituente, possiamo ripercorrere quei passaggi (culture politiche e istituzionali, esperienze e orizzonti di aspettativa) che nel 1946 permisero il “miracolo” della nascita della Repubblica e la costruzione della democrazia italiana: in questo contesto il referendum istituzionale del 2-3 giugno fu il punto di svolta che chiuse la transizione dopo la fine della dittatura fascista. Se all’indomani del conflitto bellico si riproposero le fratture del Paese sul piano sociale ed economico (Nord e Sud, città e campagna, contadini e proprietari, operai e ceti medi), la consultazione popolare rappresentò l’effettivo “momento repubblicano” nella storia dell’Italia unita e nel suo accesso al novero delle democrazie europee.

L'antifascismo non serve più a niente

Autore: Carlo Greppi

Numero di pagine: 160

Immaginate un paese in cui si ripete costantemente «che c'entriamo noi col fascismo?» e «ma poi, anche se fosse, tanto non era una dittatura, anzi ha fatto pure qualche cosa di buono». Immaginate un paese dove il crollo del fascismo viene chiamato anche 'morte della patria', dove la Resistenza diventa un'eredità scomoda da nascondere quanto prima nella soffitta della memoria. Ecco, ora immaginate di mettere alla prova dei fatti queste parole che sono diventate quasi senso comune. È quello che fa questo libro ripercorrendo le ragioni per cui è necessario, ora più che mai, riprendere in mano la storia dell'antifascismo italiano e con essa le parole e le azioni di alcuni suoi protagonisti, uomini e donne del secolo scorso che dedicarono anni – e spesso decenni – a una lotta senza compromessi. Anni percorsi da un afflato etico, prima ancora che politico, che manca terribilmente nell'Italia di oggi. E che va recuperato.

Il guardiano dei suoni

Autore: Marco Rossitti

Numero di pagine: 574

Un omaggio corale all’etnomusicologo, regista e musicista Renato Morelli (Trento 1950), in occasione del suo settantesimo compleanno. Un organico di voci miste, composto da amici, studiosi, registi, musicisti. Una polifonia di voci, dai timbri più diversi, per celebrare la straordinarietà di un percorso umano, di ricerca e artistico. E rievocare un intreccio infinito di relazioni, iniziative, progetti condivisi che hanno saputo collegare, in nome della musica tradizionale e del cinema etnografico, l’intero arco alpino e numerose regioni italiane con Francia, Ungheria, Austria, Romania, Albania, Grecia, Ucraina, Armenia, Georgia, Australia, Perù, Brasile.

Giovanni Spadolini

Autore: Gabriella Zanfarino , Valentina Bravin Söderkvist , Cosimo Ceccuti

Numero di pagine: 130

La mostra, promossa in occasione del novantesimo anniversario della nascita di Spadolini, non intende essere una sorta di “mausoleo provvisorio” alla memoria di un grande italiano, quanto piuttosto la ricostruzione del percorso compiuto nel corso della vita da un uomo che ha tentato di rispondere nel modo più elevato alle sue sentite vocazioni, “le tre anime” come era solito definirle: lo storico, il giornalista, il politico. Tre anime – e la mostra lo rivela ampiamente facendole rivivere attraverso le più dirette testimonianze – non separabili l’una dall’altra: la cultura come patrimonio indispensabile per affrontare le sfide della politica, mai concepita come esercizio del potere ma come attività di governo, come quotidiano impegno per la soluzione dei problemi nazionali, nell’interesse generale della comunità.

La Repubblica inquieta

Autore: Giovanni De Luna

Numero di pagine: 304

Il grande racconto dei primi tre anni della Repubblica, della nascita della Costituzione e dell’impossibilità di costruire la comunità ideale che aveva ispirato la Resistenza. La storia dell’Italia repubblicana comincia nel caos. La fine della guerra ha lasciato dietro di sé un paese logorato e diviso, ma soprattutto ha fatto emergere le fratture di lungo periodo che il fascismo aveva oscurato a colpi di propaganda e di retorica nazionalista. Nel 1945 il paese è costretto a fare i conti con le profonde differenze che lo attraversano da nord a sud. Per dipanare la complessità di questo periodo decisivo, De Luna costruisce una narrazione corale, fino ai grandi scenari della politica. E ci costringe a riflettere sulla nostra identità e sul nostro passato, spingendoci a fare i conti con uno dei capitoli più difficili della nostra storia nazionale.

Il mestiere di storico (2019) vol. 2

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 321

Riflessioni Nicola Labanca, La storia contemporanea del Mediterraneo. Per una discussione Silvia Salvatici, L’umanitarismo internazionale: una storia di lungo periodo Discussioni Kathleen Burk, Mario Del Pero, Justin Hart, Melani McAlister, Andrew Preston e Daniel Immerwahr, Un impero nascosto? La territorialità della «grande America» (a cura di Marco Mariano) Rassegne e letture Raffaele Romanelli, La primazia della Rivoluzione americana Elena Bacchin, Dentro la Rivoluzione Laura De Giorgi, Malattia mentale e modernità cinese Salvatore Lupo, L’invisibile motore della dittatura Alessandro Pes, L’anticolonialismo italiano Paolo Pezzino, Alleati e Resistenze Antonella Salomoni, Entrare nell’intimità della violenza Antonio Fiori, Un’amicizia interessata. Cina e Corea del Nord Maurizio Ridolfi, Il Quirinale e la storia della Repubblica Monica Galfré, Così lontano così vicino. Il Sessantotto Alberto Masoero, La «dottrina Putin» nella Russia postsovietica Fonti e strumenti della ricerca Archivi, banche dati e portali Antonella Pagliarulo, Il Portale europeo degli archivi Giovanni Favero, Le Serie storiche dell’Istat Antonio Bonatesta, Gli Archivi storici...

Silvio Trentin dall’interventismo alla Resistenza

Autore: Frank Rosengarten

Numero di pagine: 344

con una introduzione di Fulvio Cortese e una postfazione di Benedetta Carnaghi Silvio Trentin (1885-1944) è una delle figure più significative dell’antifascismo e della Resistenza. Le traiettorie della sua vita sono state molteplici, tutte condotte con passione incrollabile: originale studioso del diritto pubblico e delle sue trasformazioni a cavallo tra le due guerre mondiali; ma soprattutto un uomo politico capace di affrontare la crisi delle istituzioni statali e la necessità di una loro integrale rifondazione. Durante gli anni dell’esilio francese, in particolare, ha proposto una soluzione dichiaratamente rivoluzionaria, socialista e federalista, avviando il movimento Libérer et Fédérer e contribuendo in modo significativo, dopo l’8 settembre 1943, alle attività del Comitato di Liberazione Nazionale Regionale Veneto. Il suo lascito è stato coltivato dai figli Franca, Giorgio e Bruno (quest’ultimo si è rivelato come uno dei protagonisti della storia del sindacalismo italiano della seconda metà del Novecento) e rappresenta un universo fertile di idee e sollecitazioni sempre attuali. Questo volume ripropone in una veste nuova il testo della prima e unica...

I Filosofi del diritto alla ‘Sapienza’ tra le due Guerre

Autore: Gianpaolo Bartoli

Numero di pagine: 740

I contributi di questa opera, dal significativo titolo I filosofi del diritto alla ‘Sapienza’ tra le due Guerre, rivolgono la loro attenzione alla cultura filosofico-giuridica italiana ed internazionale, presente nell’Istituto di Filosofia del diritto della facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, sulle pagine della Rivista Internazionale di Filosofia del diritto e nelle attività della Società italiana di Filosofia del diritto, progettati e fortemente voluti da Giorgio Del Vecchio negli anni compresi tra i due conflitti mondiali. Incisive riflessioni in tal senso promanano dagli studiosi dell’Istituto di Filosofia del diritto, dal laboratorio di Ermeneutica giuridica e dall’Accademia Internazionale di Filosofia del diritto ‘Sapienza’. Come è noto all’emergere di una ‘tendenza antifilosofica’, non solo negli studi giuridici, rispondono le critiche di pensatori e giuristi come Giorgio Del Vecchio, Giuseppe Capograssi, Widar Cesarini Sforza, Sergio Panunzio, Vezio Crisafulli, Flavio Lopez de Oñate, Felice Battaglia, Carlo Esposito, Giacomo Perticone, Guido Gonella, Emilio Betti; al contempo, considerato lo Statuto a...

Cinema Italia

Autore: Giovanni De Luna

Numero di pagine: 339

Nel 1914 esce Cabiria, forse il più grande kolossal della storia del cinema italiano. La trama, in teoria, dovrebbe ricostruire l’epico scontro tra Roma e Cartagine, ma l’estetica orientaleggiante e liberty dell’epoca, con tanto di Gabriele D’Annunzio alla sceneggiatura, racconta facilmente in controluce il presente di quell’Italia desiderosa di guadagnare visibilità e credibilità internazionale. Come spiega Giovanni De Luna in Cinema Italia, di fronte a Cabiria lo storico finisce per «aggirarsi tra quelle immense scenografie, fiutando non l’aria del iii secolo a.C. ma quella carica di odori e di miasmi pestiferi del primo Novecento, di quella incredibile e paradossale stagione in cui stava finendo l’Ottocento e fragorosamente e maledettamente stava nascendo il terrificante xx secolo». Parte da qui il percorso affascinante di uno storico che utilizza i film come documenti del periodo in cui venivano realizzati, dei gusti del pubblico e della temperie culturale, avvicinandoci così a un’inedita lettura del modo in cui il cinema ha contribuito a “fare gli italiani”. I film, infatti, spesso sono lo specchio di un presente in procinto di farsi storia:...

L'Italia liberata

Autore: Daniele Biacchessi

Un grande progetto multimediale sulle storie partigiane: un libro, uno spettacolo teatrale, un film. La guerra di Liberazione dalla dittatura nazifascista e dall'occupazione tedesca viene raccontata attraverso le tante storie di Resistenza che hanno fatto l'Italia e cambiato il corso della Storia. Una grande narrazione popolare e collettiva che ripercorre i luoghi dove ancora vivo è il ricordo delle migliaia di persone che hanno pagato a caro prezzo gli ideali di democrazia e libertà. L'Italia liberata è anche un progetto multimediale sulla Resistenza, una storia corale e necessaria che Daniele Biacchessi con l'Associazione «Ponti di memoria», spinti dall'urgenza di non disperdere il ricordo, riversano in un racconto frutto di un intenso studio basato su documenti storici d'archivio, testimonianze, atti giudiziari, ma soprattutto storie partigiane inedite. Prima di L'Italia liberata c'era stato Orazione civile per la Resistenza, uno spettacolo in scena dal 2011 che ha raggiunto le 400 repliche, accompagnato nell'ultima versione dai Gang e Michele Fusiello. Prefazione di Giovanni De Luna. Con un testo di Francesca Chiavacci.

Anche i partigiani però...

Autore: Chiara Colombini

Numero di pagine: 192

Avventurieri e ladri di polli. Protagonisti di una guerra inutile. Vigliacchi che colpiscono i nemici a tradimento. Terroristi. L'elenco dei luoghi comuni e delle falsificazioni sulla Resistenza è lunghissimo e continua a rafforzarsi a dispetto di ogni prova contraria. Perché? Irresponsabili che con le loro azioni scatenano le rappresaglie naziste e fasciste che si abbattono sulla popolazione inerme. Esaltati che combattono per imporre una dittatura comunista in Italia. Assassini che infieriscono sui vinti. E ancora, autori di un racconto falsificato della storia, imposto a tutti. Questi giudizi sui partigiani oggi sono parte integrante di un senso comune diffuso, popolato di frasi fatte. Con un meccanismo connaturato ai media in generale ma amplificato dalla rete, prende forma un racconto che azzera i contesti, semplifica brutalmente, trasporta gli avvenimenti del passato nel presente per giudicarli con il metro dell'oggi. Come possiamo rispondere a questa offensiva pluridecennale? Chiara Colombini restituisce concretezza alla distanza che ci separa da quegli anni, calandosi nella realtà dura e drammatica, ma anche piena di speranza, di quei venti mesi che tanto hanno...

La voce di Sergio Zavoli

Autore: Rosita Copioli

Numero di pagine: 104

Un ritratto umano e letterario scritto da una poetessa conterranea che gli fu amica. Tema: la doppia natura di grande giornalista, il “cronista” per eccellenza, che è poeta. La voce indimenticabile dell’autore del Processo alla tappa, di Notte della Repubblica è uno “spazio letterario”, secondo l’accezione di Maurice Blanchot.

Le sanzioni: poteri, procedimenti e garanzie nel diritto pubblico

Autore: POLICE , CUPELLI

Il Dottorato di Ricerca in Diritto Pubblico dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” offre ogni anno ai dottorandi un ampio ventaglio di oltre 50 iniziative didattiche (lezioni, conferenze, seminari, convegni). I temi affrontati coprono i diversi ambiti del diritto pubblico: dal diritto costituzionale al diritto amministrativo e tributario; dal diritto internazionale al diritto dell’Unione europea e della navigazione; dal diritto penale alla procedura penale; dalla filosofia del diritto alla storia del diritto pubblico. Sono privilegiati temi che rispecchiano l’attualità sul piano normativo e su quello della giurisprudenza. Non mancano iniziative affidate ai dottorandi, in particolare i seminari di discussione delle più recenti novità giurisprudenziali o gli esercizi di “difesa” di tesi di dottorato in via di completamento. I dottorandi sono quindi “esposti” ad una vera e propria messe di sollecitazioni che, al di là dei tre anni di corso, rischia di andare perduta. I Quaderni sono stati immaginati proprio come “luogo” per mettere a frutto l’esperienza maturata e, allo stesso tempo, come “palestra” per “prendere le misure” con...

Il mestiere di storico (2015) vol. 2

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 275

Riflessioni Tommaso Detti, The History Manifesto e la longue durée Salvatore Adorno, La città laboratorio di storia Discussioni Adriano Roccucci, Mariuccia Salvati, Raffaele Romanelli, Teodoro Tagliaferri, Ilaria Porciani, Massimo De Giuseppe, Federico Romero, Valerio Castronovo, Simona Colarizi, Giovanni Gozzini, Connessioni globali e storia transnazionale (a cura di Massimo De Giuseppe e Adriano Roccucci) Rassegne e letture Giovanni Cristina, Mediterranean-ness Paolo Pombeni, La «lunga» storia contemporanea Salvatore Lupo, Storie italiane, variegate e tortuose Silvano Montaldo, Lombrosiana AnnaRita Gori, Massoneria, simboli e storia Margherita Angelini, Franco Venturi tra storia e politica Simone Neri Serneri, Partigiani in città Jean-Dominique Durand, Diplomazia vaticana tra guerre e comunismo Memorie e documenti I libri del 2014 / 2 Collettanei Monografie Indici Indice degli autori e dei curatori Indice dei recensori

25 luglio 1943

Autore: Emilio Gentile

Numero di pagine: 320

Emilio Gentile, uno dei più autorevoli allievi di Renzo De Felice, mette in dubbio – sulla base di un'accurata esegesi delle testimonianze di tutti gli altri partecipanti alla seduta del Gran Consiglio e di documenti inediti provenienti dalle carte di Federzoni – le ricostruzioni di Grandi e dello stesso Mussolini su cosa avvenne il 25 luglio 1943. Paolo Mieli, "Corriere della Sera" Un libro di storia puro e crudo è 25 luglio 1943 di Emilio Gentile che, anche grazie a nuovi documenti, ha dato la sua autorevole risposta a molti interrogativi ancora aperti su quella notte decisiva per l'Italia durante la quale si tenne la seduta del Gran Consiglio che provocò la caduta di Mussolini. La conclusione è ineccepibile e, se non interverrà nuova documentazione, definitiva. Giordano Bruno Guerri, "Il Giornale" Un'accurata ricostruzione del 25 luglio, il libro più approfondito dedicato al tema. Raffaele Liucci, "Il Sole 24 Ore" Ventiquattro ore di una vicenda rimasta finora avvolta in una selva di racconti mistificanti e di domande senza risposta: la fine del regime fascista. Premio Acqui Storia 2018

Controllare il potere

Autore: Marco Fioravanti

Numero di pagine: 245

Al centro delle rivendicazioni costituzionali democratiche, dal periodo giacobino fino alla Comune di Parigi, passando attraverso la temperie rivoluzionaria del 1848, vi furono il mandato imperativo e la revoca degli eletti, istituti giuridici che permettono di ripercorrere la vicenda della rappresentanza politica e di tracciarne una sorta di controstoria. Vengono così ricostruite le origini del sistema rappresentativo, partendo dalla crisi dell’Ancien régime e dalla critica illuministica attraverso la cesura delle Rivoluzioni americana e francese, per inoltrarsi nel lungo Ottocento e giungere, dopo una riflessione su esperienze e teorie novecentesche di autogoverno e sui lavori dell’Assemblea costituente italiana, a mo’ di epilogo, ai giorni nostri. L’affermazione del sistema rappresentativo avvenne proprio sulle ceneri delle dottrine e delle prassi del mandato imperativo e della revoca degli eletti, che indicavano un’alternativa alla democrazia liberale. Questa alternativa sarebbe riemersa, in un mutato contesto istituzionale, nel corso del XX secolo, quando in Europa si fece sempre più stringente la necessità di “democratizzare la democrazia”. Un’esigenza...

Parlamenti di guerra (1914-1945): Caso italiano e contesto europeo

Autore: Marco Meriggi

Durante gli anni della Prima guerra mondiale i Parlamenti degli stati coinvolti nel conflitto furono, nella maggior parte dei casi, costretti a limitare drasticamente la propria attività e si videro spesso preclusa la possibilità di esercitare pienamente le proprie prerogative. Più in generale, gli spazi di libertà dei cittadini, dei quali l’istituto parlamentare rappresentava il simbolo più luminoso, subirono un drammatico ridimensionamento. Parallelamente si dilatava il potere dei comandi militari, non solo nelle trincee e nei campi di battaglia, ma anche in molti ambiti della vita civile. Tuttavia i Parlamenti riuscirono, negli anni finali della guerra, non solo a riprendere gradualmente quota, ma anche a spingere con successo in direzione di una estensione delle proprie funzioni, avviando un processo che in molti stati coincise con il passaggio da un ordinamento liberale a un ordinamento compiutamente democratico. Gli anni del “ lungo” dopoguerra furono però densi di contraddizioni. Spesso esecutivo e legislativo crebbero insieme, mentre in alcuni casi le logiche imperative impostesi a lungo in tempo di guerra ebbero modo di riemergere e di consolidarsi. Questo...

Quando Mussolini non era il Duce

Autore: Emilio Gentile

Numero di pagine: 396

«La storia, opera dell’uomo, talvolta compie salti catastrofici improvvisi e imprevedibili.» A marzo del 1912, il ventinovenne Benito Mussolini è solo un marxista di provincia. Appena quattro mesi dopo irrompe sulla scena nazionale, a capo della corrente rivoluzionaria che conquista la guida del partito socialista. Nei mesi successivi, come direttore dell’«Avanti!», è idolatrato dalle masse. Ma nell'autunno del 1914 sostiene l’intervento nella Grande Guerra: allora, in pochi giorni, perde ogni sostegno e viene bollato col marchio del traditore. Quando fonda i Fasci di combattimento, nel marzo del 1919, raduna poche centinaia di affiliati: quel fascismo è un movimento rumoroso ma marginale. Nelle elezioni politiche di novembre, infatti, Mussolini prende meno di cinquemila voti, e ha la tentazione di abbandonare la politica. Emilio Gentile racconta la storia di un Mussolini per molti aspetti sconosciuto: non rivoluzionario, non anticapitalista, e neppure «duce»: un politico isolato, che si autodefinisce «avventuriero di tutte le strade». E che tre anni dopo, con spregiudicatezza, è pronto a rinnegarsi pur di conquistare il potere.

Modelli e vicende dello scioglimento anticipato delle camere nell'esperienza repubblicana

Autore: Giuseppe Filippetta

Numero di pagine: 427

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