Cristianità--Islam
Autore: Giulio Cipollone
Numero di pagine: 553L'interesse per il tema della cattivita e della liberazione del medioevo nel periodo del pontificato di innocenzo III, e un tema inesplorato.
L'interesse per il tema della cattivita e della liberazione del medioevo nel periodo del pontificato di innocenzo III, e un tema inesplorato.
In seguito alle conquiste islamiche, il Mediterraneo diventò un fluido spazio di confine tra società musulmane e cristiane, contrassegnato da continui contatti e conflitti, intrecci e scambi, trasformazioni e tensioni. Questo volume a più voci si propone di affrontare il tema del delicato passaggio che conduce dalla guerra di conquista islamica (ǧihād) alla creazione di strutture amministrative nei territori assoggettati, analizzando anche vari aspetti delle complesse dinamiche a esso inerenti. Si prendono in esame alcuni importanti contesti mediterranei tra il VII e l’XI secolo: l’Egitto, il Maghreb, l’Andalusia, la Francia e l’Italia meridionale, le grandi isole. Lo scopo è quello di comprendere ancora meglio alcuni sviluppi e impatti dell’espansione musulmana, di affrontare le problematiche legate alla scarsità e all’interpretazione delle fonti e, non da ultimo, di invitare a guardare oltre l’orizzonte della propria disciplina.
Starting with Volume 13, the renowned series of books from the Medieval Studies Institute of the University of Fribourg, Switzerland, is being published by Walter de Gruyter. The series presents a high-quality scholarly forum for interdisciplinary research in medieval studies. Its mission is to advance understanding of medieval literature, philosophy and art through soundly based research contributions. Apart from the volumes of proceedings of the biennial interdisciplinary Fribourg Colloquia, the SCRINIUM FRIBURGENSE series produces monographs from specific subject areas or from combinations of medieval subject areas represented in the Institute, i.e. general history, art history and the history of philosophy, Early Christian and Byzantine archaeology, and medieval literatures in Latin and the vernaculars. The studies contained in SCRINIUM FRIBURGENSE are distinguished by their continuation of well-established traditions of research, by the plurality of their methods, by the innovativeness of the questions posed and by their transdisciplinary methodological approach. The series is, of course, open to manuscripts from external scholars on problems of medieval research which match...
Città e contado sono i termini di un binomio cruciale non solo nella storiografia, ma anche nella riflessione che la cultura italiana ha prodotto sul passato nazionale, cercando nel medioevo le radici dei più durevoli assetti politici del paese. Mentre però la città viene assunta, lo scrisse già Carlo Cattaneo, come il “«principio ideale delle istorie italiane», il mondo rurale è stato in genere ridotto a terreno di conquista per l’economia, la civiltà, i poteri urbani. Il libro pone in questione questa consolidata distribuzione dei ruoli, innanzitutto ripercorrendo il dibattito storiografico su questa problematica, e poi ridefinendo il contenuto della stessa identità cittadina: non un’incrollabile autocoscienza collettiva, bensì una faticosa costruzione, drasticamente appannatasi in certi luoghi e in particolari frangenti. L’analisi si spinge allora oltre le mura delle città. Il contado non fu, infatti, fra Tre e Quattrocento, lo sfondo inerte del dinamismo urbano, ma una realtà differenziata, popolata dai nuclei del potere signorile, villaggi e borghi economicamente floridi, capaci di entrare in concorrenza con i disegni egemonici delle città e dotati di...
Il volume, che raccoglie gli atti del convegno internazionale tenutosi a Firenze nella primavera del 2005, riprende una tematica, quella delle rivolte urbane e rurali del XIV secolo, che aveva conosciuto un certo oblio negli ultimi tempi rispetto alla straordinaria fortuna di cui aveva goduto soprattutto negli anni '60 e '70 del secolo scorso, sulla spinta delle vicende tormentate di quei decenni. I sedici saggi che lo compongono, opera di specialisti di cinque diversi paesi europei, sviluppano tre diverse forme di analisi all'interno di un taglio cronologico che fa riferimento a un Trecento largo, che va dagli ultimi decenni del XIII secolo sino ai primi del XV, secondo una cronologia consolidata e condivisa.
La monografia fornisce il primo ampio studio sistematico degli esiti di -A latina nei dialetti italo-romanzi della Svizzera italiana e di alcune regioni italiane prossime al confine elvetico. Particolare attenzione è riservata ai fenomeni di armonia vocalica che carat-terizzano gli sviluppi di questa vocale finale, del tutto peculiari all'interno del panorama linguistico romanzo (e non solo). Il vasto corpus di dati di prima mano è analizzato in prospettiva fonetico-sperimentale e fonologica, nel suo assetto sincronico e – grazie al confronto con fonti edite e inedite meno recenti – nei suoi percorsi diacronici.
Fama e genere, un nesso che rimarca la complessità di una relazione che persiste nei secoli nell’elaborazione giuridica e nella prassi della giustizia, nelle riflessioni dei teologi, nelle parole di predicatori e confessori. La donna è scrutata, disciplinata e controllata. Ma non solo: la donna è desiderata, onorata e imitata. Fama buona e fama cattiva. Fama spesso flessibile e negoziabile. Cattiva fama è quella di meretrici, spie, streghe, convertite e peccatrici, ormai ridotte a categorie e la dogaressa, raro esempio di donna esemplare, è quasi eccedente. Trasgrediscono perché vagano per la città o non assolvono al debito fiscale attentando all’ordine. Di ogni donna, del suo corpo, della sua onestà, dei suoi meriti la società attraverso sguardi, voci, mormorazioni decreta la fama.
Ripamonti, chi era costui? Un nome che alle orecchie dei più non dice granché; o forse risveglia una vaga eco, persa nella nebbia dei ricordi scolastici: una delle fonti dei Promessi sposi – in verità, come scopriremo, la prima e la più importante. Incuriosito da quella che gli appariva quasi una damnatio memoriae, Franzosini ha cominciato a indagare sui reali motivi per i quali, dopo essere stato un protégé di Federico Borromeo – che lo nominò Dottore dell’Ambrosiana e lo accolse nel palazzo arcivescovile –, il presbitero-storico abbia subìto, proprio da parte del Cardinale, una «fiera persecuzione», costata quattro anni di carcere duro. Scavando negli archivi, spulciando fra i testi, rileggendo ogni sorta di documenti, Franzosini ci svela a poco a poco una verità diversa da quella delle carte processuali, che parlano di magia e stregoneria, libri proibiti e insubordinazione (e accennano persino al «peccato nefando» di sodomia): che all’origine di tutto ci sia (come scrive dal carcere lo stesso Ripamonti) un «fatto mirabile, incredibile», o piuttosto «orribil e atroce», il...
Author's introductory notes from issues of the journal Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno.
A Max Planck Institute for European Legal History Open Access Publication Open Access version (License CC-BY-NC-ND) available at http://dx.doi.org/10.12946/gplh8 Print-on-demand version (paperback) available at epubli https://www.epubli.de/shop/buch/63133 The numerous editions and early translations produced throughout the eighteenth century enabled the broad dissemination of Emer de Vattel’s juridical-political work Droit des gens. This book investigates the global impact of the Droit des gens with regard to the different political realities, the historical and legal contexts as well as the attempts, mechanisms and strategies used to put these ideas into practice and establish new doctrine between the eighteenth and nineteenth centuries.