Annuario dei storia e cultura di Arezzo e del suo territorio. La parte I, a carattere miscellaneo, contiene sette relazioni su argomenti storici e letterari attinenti alla città di Arezzo e al suo territorio; La parte II è dedicata alla pubbblicazione degli Atti della Giornata di Studi ‘I colloqui di Raggiolo’, Raggiolo (Arezzo), 24 settembre 2005, ‘La lavorazione del ferro nell’Appennino toscano tra medioevo ed età moderna’, Arezzo, 24 settembre 2005) Contiene ‘I colloqui di Raggiolo’ Atti della Prima giornata di Studi, Raggiolo (Arezzo) – 24 settembre 2005 “La lavorazione del ferro nell’Appennino toscano tra medioevo ed età moderna”
Le vicende italiane del tardo Medioevo e le contraddizioni di un’epoca di passaggio fanno da sfondo a questo libro che indaga Sigismondo Pandolfo Malatesta attraverso la cultura materiale con l’intento di mostrare modelli di consumo e gusti di una piccola corte attorno alla metà del Quattrocento. Medaglie, libri, tarocchi, tappeti, vesti, gioielli, armi e altri oggetti commissionati o acquisiti da Sigismondo, di cui è rimasta memoria scritta, iconografi ca o materiale, sono i protagonisti di questo studio nel quale le informazioni tramandate dalle cose non si esauriscono nella loro descrizione fi sica. Gli oggetti esaminati, in dialogo con altre fonti, sono in grado di evocare fatti, persone, legami e sentimenti, restituendo una dimensione quotidiana e più intima della corte riminese malatestiana e di un signore del primo Rinascimento, che desiderò primeggiare in molti campi, compreso quello dell’esibizione delle cose più nuove, originali e raffinate.
Prefazione (Marcial Rubio Árquez - Nicola D’Antuono) __ PRIMA PARTE Linguistica e autotraduzione L’operazione autotraduttiva, ovvero la seduzione delle lingue allo specchio (Paola Desideri) L’autotraduzione «verticale» ieri e oggi (con esempi dalla Spagna cinquecentesca e novecentesca) (Rainier Grutman) Casi di autotraduzione endolinguistica: dal dialetto all’italiano (Sergio Lubello) __ SECONDA PARTE L’autotraduzione: Italia e Spagna La autotraducción en la Edad Media (Julio César Santoyo) Leon Battista Alberti traduttore di se stesso: Uxoria e Naufragus (Martin McLaughlin) Giannozzo Manetti e la traduzione umanistica (Alfonso De Petris) «Romançar lo que yo mesmo compuse». Umanesimo e autotraduzione tra Alonso de Palencia e Antonio de Nebrija (Antonio Gargano) Latino e volgare alla corte degli Este: le autotraduzioni (Cristina Montagnani) Villena y Tostado: autotraducción y hermenéutica (Juan Miguel Valero Moreno) Trivia Diosa y Trino Dios: paganismo y cristianismo en una autotraducción de Sor Juana Inés de la Cruz (Francesca Leonetti) Fray Luis de León y su interpretación de El Cantar de los Cantares: el doloroso camino de la Exposición a la Expositio...
Chi erano i guelfi nel Quattrocento? Questo libro esplora reti, linguaggi e identità di parte in Italia nei decenni tra medioevo ed età moderna. Quattro contesti geografici e politici – Milano, Firenze, Genova, L’Aquila – e quattro momenti di crisi, diversi ma tra loro collegati, nei quali si muovono uomini (e qualche donna) abituati alla politica, che scrivono lettere intense e incalzanti come gli avvenimenti di cui sono protagonisti. Le loro storie illuminano le ragioni e le passioni del «prendere partito» e invitano a riflettere sul peso e il ruolo di ideologie e interessi nel motivare l’azione. Questo libro offre una nuova interpretazione della faziosità apparentemente irriducibile della società medievale, esplorando i rapporti tra autonomia politica e conflitto di parte e ragionando sull’esistenza di uno spazio politico «italiano» nell’era dell’ascesa degli stati regionali. Un libro di storia che si legge come un romanzo.