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Dal parco letterario al parco produttivo

Autore: Diego Moreno , Massimo Quaini , Camilla Traldi

Numero di pagine: 272

Un’area priva di forti connotazioni paesaggistiche – una classica “terra di mezzo” o se si preferisce un “paesaggio ordinario” secondo la Convenzione europea del Paesaggio o una “area interna” secondo il noto progetto nazionale – è al centro di un progetto locale di valorizzazione che coinvolge numerosi partner, differenti strumenti istituzionali e soprattutto diverse metodologie disciplinari. La scommessa, assistita dalla Compagnia di San Paolo, dal Comune di San Biagio della Cima e dall'Associazione Amici di Francesco Biamonti e sviluppata dai ricercatori dell'Università di Genova, affronta una ricerca multidisciplinare sulla storia e il paesaggio rurale di San Biagio della Cima (IM), al fine di mettere in luce elementi utili alla valorizzazione “produttiva” del paesaggio stesso e delle produzioni locali in esso inserite, saggiando virtù e limiti del contenitore “parco”. Tutelare per produrre / produrre per tutelare è la chiave proposta per costruire un’idea di “parco” alternativa a quella di stampo naturalistico e vincolistico. Un "parco produttivo” che si propone di superare i limiti del concetto di “parco letterario” proprio partendo...

Nuovi Argomenti (44)

Autore: AA.VV.,

Numero di pagine: 352

Hanno collaborato: Arnaldo Colasanti, Carlo Carabba, Stefano Iucci, Zygmyunt Bauman, Carola Susani, Alessandro Leogrande, Giorgio van Straten, Chiara Valerio, Lorenzo Pavolini, Tommaso Giartosio, Carlo Mazzoni, Andrea Kerbaker, Francesco Borgonovo, Jacques Darras, Alba Donati, Gaia Manzini, Luigi Cojazzi, Marco Del Corona, Niccolò Nisivoccia, Elena Salibra, Alberto Pellegatta ,Roberto Deidier, Marisa Volpi, Giampiero Carocci, Gianluigi Simonetti, Marco Debenedetti, Graziano, Dell'Anna, Andrea Caterini, Leonardo Colombati, Maria Vittoria Smaldone.

L'angelo di Avrigue. Vento largo. Attesa sul mare.

Autore: Francesco Biamonti

Numero di pagine: 352

«Mi piacciono gli emarginati, coloro che hanno una vita nuda, dove tutto è passaggio, transito, clandestinità» Biamonti è uno scrittore che ha anticipato molti temi oggi diventati di attualità: i migranti e chi li aiuta a passare i confini, il fascino e la storia dei paesaggi abbandonati... Il suo sguardo lirico, la lingua ellittica dei suoi personaggi, il camusiano impegno etico di fronte ai disastri della storia, sono tutti elementi che ne hanno fatto un «piccolo maestro» dallo stile inconfondibile, amatissimo e imitato.

Alla guida dell'Einaudi

Autore: Mimmo Fiorino

Numero di pagine: 168

Mimmo Fiorino, l'autista personale di Giulio Einaudi, in queste pagine rievoca la sua esperienza al fianco dell'editore: dalla routine quotidiana alle trasferte impreviste. E poi descrive lo speciale rapporto intessuto con il "capo".

Geografia letteraria dei paesaggi marginali La Toscana rurale in Carlo Cassola

Autore: Nicola Gabellieri

Numero di pagine: 234

Al testo letterario è possibile rivolgersi con molteplici approcci, ispirati da altrettanti differenti campi disciplinari. Questo lavoro affronta da una prospettiva geografico-letteraria la produzione narrativa e documentaristica di Carlo Cassola, romano di nascita ma toscano d’elezione, dipanando i fili che uniscono la sua biografia, il contesto geografico-storico-culturale in cui si è mosso e i topoi delle sue numerose pubblicazioni letterarie ed etnografiche. La densa narrativa microanalitica di Cassola consente di riscoprire un mondo di mestieri e usi ormai scomparso, così come di individuare i meccanismi di riproduzione e analisi della realtà intrecciati con la sensibilità e l’ars narrandi dell’autore. Il caso studio offre l’occasione per ridiscutere alcune recenti categorie concettuali e analitiche della geografia e dell’antropologia, come quella di “taskcape” e quella di “produzione della località”. Gli spazi rurali narrati da Cassola si rivelano così come crogioli di pratiche, produzioni e conoscenze, permettendo di gettare nuova luce sul “margine” di una Toscana rurale che proprio la fonte letteraria può supportare in nuovi percorsi di...

Dal Parco «letterario» al Parco produttivo. L'eredità culturale di Francesco Biamonti

Autore: D. Moreno , M. Quaini , C. Traldi

Numero di pagine: 272

Incontri con uomini di qualità

Autore: Guido Davico Bonino

Numero di pagine: 140

Fra il 1961 e il 1977 Guido Davico Bonino ebbel’occasione di dialogare e confrontarsi con colleghi, intellettuali, autori che oggi, a più di quarant’annidai fatti narrati in questo libro, rappresentano il cuore della cultura italiana ed europea del Novecento. Montale, Pasolini, Morante, Sciascia, Gadda, Ginzburg, Fenoglio, De Filippo... Furono gli anni in cui, giovanissimo, Guido Davico Bonino lavorò all’Einaudi. Suo coach era Italo Calvino, con cui nei primi tempi condivise l’ufficio e che fu il destinatario delle sue molte domande, che spaziavano dai mestieri dell’editoria alle curiosità sugli scrittori che passavano da via Biancamano. Insieme a Calvino c’erano Giulio Bollati, fervido ideatore di sempre nuovi progetti editoriali, ma anche Norberto Bobbio, Massimo Mila, Elio Vittorini. Molti degli incontri che Davico Bonino rievoca in questo libro hanno l’aura di tante piccole epifanie, colme di sorprese e rivelatrici di aspetti singolari della personalità e dell’ope ra di «uomini di qualità»: Adorno fi losofo galante, Barthes analista e vittima della seduzione amorosa, Beckett cultore della pittura classica italiana, Fellini ossessionato dallo spiritismo,...

Mare verticale

Autore: Marco Ferrari

Numero di pagine: 160

Abbassa le palpebre, Jack: scendiamo lungo il sentiero, tra dalie e ortensie, ora siamo sul viale dei pitosfori, poi sul sassoso sentiero che conduce al mare, sulla spiaggia bianca. C'è una distesa di luce aperta e diffusa, la brezza è mite, lo sguardo si dilata nello spazio sull'ampia curva tirrenica. Ci capitarono in molti, forse per caso, forse ospiti occasionali che dovevano restare una sera e si fermavano un'estate intera: dal tempo in cui gli artisti si accorsero che per essere bello un paesaggio doveva mostrare anche l'anima, dalle Cinque Terre a Bocca di Magra sono passati centinaia e centinaia di pittori, scrittori, viaggiatori. Questa è la storia del più incredibile ‘buen retiro' intellettuale italiano. Del suo splendore e del suo declino.

Bocca di rosa

Autore: Negro Roberto

Numero di pagine: 200

Storia di contadini che si improvvisano passeurs, di donne che si vendono per passione, di assassini senza scrupoli. La scena è quella del Ponente Ligure con il fascino dei suoi borghi antichi e la bellezza del mare sul quale si affacciano.

Saturnini, malinconici, un po' deliranti

Autore: Nicola De Cilia

Numero di pagine: 242

Il filo che Nicola De Cilia dipana in questo libro di incontri e interviste con scrittori veneti del secondo Novecento è il tenace rapporto che lega ciascuno di loro alla terra e al paesaggio. È quanto unisce due combattenti, Antonio Giuriolo e Antonio Adami, ‘ piccoli maestri ’ dell’epica resistenziale, ai grandi del dopoguerra: Andrea Zanzotto, Luigi Meneghello e Mario Rigoni Stern. Per tutti, l’esperienza della libertà è scaturita quasi per osmosi dal terreno stesso, le forme del paesaggio divenendo forme della coscienza. Analoga fratellanza incardinata nella terra accomuna Giuseppe Berto, Giovanni Comisso, Goffredo Parise e Nico Naldini – la storia e l’opera di ciascuno stretta fra radicamento e impulso nomade. Sono vagabondi felici, ma sognano ovunque il « cielo nordico del Veneto ». Quel paesaggio è oggi sfregiato. Lo strazio e, insieme, la « ribelle speranza » che ne viene si leggono nell’intensa conversazione con Luciano Cecchinel, poeta grande in lingua e in dialetto, anche lui indomabile combattente civile. Il cerchio così si chiude, specchiandosi nel «grido di gioia ferito» di Pier Paolo Pasolini in contrappunto con la disperata nostalgia...

Nuove solitudini

Autore: Philippe Adam

Numero di pagine: 256

La letteratura – come del resto tutte le forme artistiche – è capace di far emergere aspetti oscuri dell’esperienza umana, trasformandoli spesso in risorse vitali. Così è anche per la solitudine, condizione particolare attraversata da ogni individuo: le solitudini sono tante, almeno quante sono le esperienze umane chiamate a riempire le pagine dei romanzi. Una presunta ala “nobile” della solitudine è quella concettuale, che coesiste con una seconda, poco “aristocratica”, anzi plebea, che comprende uno straordinario e variegato catalogo: solitudini quotidiane, disperate, a volte piccole, altre infinite. Così, almeno fino a qualche tempo fa, si è presentata la solitudine nella letteratura, e nella letteratura francese in maniera più marcata. Ma cosa accade oggi tra le carte del romanzo? Cosa è cambiato nella presenza di questa materia, incandescente e glaciale? La solitudine la si guadagna e la si difende, senza nemmeno più la ragione forte di essere artista? E se la solitudine non fosse né bella né brutta, ma solo umana, senza drammi e senza gloria? Se non fosse più un elemento di distinzione per nessuno, ma solo uno spazio reale della vita di ciascuno,...

Oltre la giustizia

Autore: Negro Roberto

Numero di pagine: 200

Quanto vale una vita umana? Quale pena sarebbe equa per un assassino le cui responsabilità vanno al di là di ogni ragionevole dubbio? Su quale razionale concetto giuridico o stato emotivo un magistrato emette la propria sentenza? Il commissario Scichilone si ritroverà risucchiato da un'indagine dove la violenza familiare, la vendetta ed il senso di giustizia si misceleranno in un cocktail dai risvolti amari. Ogni protagonista della vicenda sarà inevitabilmente sconfitto dalla realtà, mettendo a nudo tutta la propria fragilità ed assumendo, indifferentemente, il volto di cacciatore e di preda.

Il mare in salita

Autore: Rosella Postorino

Numero di pagine: 192

La Riviera dei Fiori non assomiglia a niente, perché è un mondo pensato in verticale.«Ecco, dipende dal fatto che sono italiana. Che sono calabrese. Che sono ligure. Dipende da me. Se la Riviera è un romanzo, anzi tanti romanzi non scritti romanzi solo all'inizio, o solo alla fine, o solo nel mezzo dipende da me».È la Riviera dei Fiori di Rosella Postorino. Un corteo di paesi lungo una strada a picco sul mare, dove si vive in apnea aspettando l'estate. Una cascata di borghi aggrappati alle colline, stesi al sole come lucertole, in procinto di scivolare. Case addossate come squame di una pigna, grovigli di carugi, cattedrali di ulivi: per conquistare la cima non puoi avere fretta, devi imparare a respirare. La Riviera dei Fiori sembra l'Italia: ci sono il cemento, le alluvioni, la 'ndrangheta, l'emergenza rifiuti, i ghetti albanesi e nordafricani. Ma è più dell'Italia: è un racconto apocalittico, risorgimentale, un racconto della Resistenza, una fiaba.

Lettere non italiane

Autore: Giorgio Ficara

Numero di pagine: 191

Esiste ancora la letteratura italiana? Qualche “apocalittico” dice di no. Qualche “continuista” dice di sì: si nasconde in angoli remoti e refrattari all’attuale italiano mediatico, che è una cattiva traduzione da un cattivo inglese. A differenza del banco dell’ortolano, dove il carciofo e il tarocco di origine protetta fanno bella mostra di sé, in libreria si trova, comunque, pochissima letteratura italiana “biologica”. Che fare? In Lettere non italiane si discutono alcune tesi classiche nel dibattito tra apocalittici e continuisti, anche alla luce della possibile sopravvivenza e addirittura della mera esistenza storica del romanzo italiano oggi. D’altra parte, di alcuni grandi e solitari scrittori contemporanei (da La Capria a Biamonti ad Atzeni) si considera la lampante continuità con i difficili padri novecenteschi: una porta socchiusa a un riaffluire di voci familiari, un segnale di resistenza e di attesa, secondo il principio che in ogni tempo una lingua e una nazione esistono solo se esiste una letteratura, si interrompono se si interrompe la letteratura.

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