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Storia della camorra

Autore: Francesco Barbagallo

Numero di pagine: 318

Francesco Barbagallo è stato il primo a raccontare il potere della camorra come potere imprenditoriale quando nessuno osava farlo, ancorandolo a un passato indispensabile per interpretare il presente. Storia della camorra è un libro fondamentale perché frutto degli studi di uno dei più grandi storici italiani, di un intellettuale che declina le dimensioni economica, criminale e imprenditoriale della camorra, attraverso il tratto umano che le è proprio e che la condannerà all'estinzione. Dalle catastrofi – dice Barbagallo – per fortuna si può emergere. Roberto Saviano La duttilità mimetica della camorra, cioè la sua capacità di rimodellarsi volta per volta dietro gli impulsi della cronaca, è il motivo ricorrente dell'opera di Barbagallo: un lavoro storico impegnativo, condotto al seguito di eventi intricati, fra centinaia di personaggi a volte enigmatici ma più spesso meramente turpi, benché depositari, in superficie, di una mitologia fantasiosa. Lungi dal soggiacere alla suggestione di questo retaggio, l'autore ne esamina con freddezza le ricadute ai danni del Mezzogiorno. Nello Ajello, "la Repubblica" Soffusa di racconti e leggende sulle sue origini, sulle sue...

La questione italiana

Autore: Francesco Barbagallo

Numero di pagine: 244

Barbagallo mette in luce come luoghi comuni e politiche sbagliate abbiano penalizzato metà del nostro paese. Secondo l'autore il Mezzogiorno da 'problema' dovrebbe trasformarsi in opportunità per l'intera società italiana. A patto di liberarsi dal familismo dei clan e di puntare sulla preparazione e le capacità di lavoro del più esteso e inattivo capitale giovanile. Rocco Moliterni, "Tuttolibri" Francesco Barbagallo dimostra in queste pagine quale ruolo centrale abbia avuto la questione meridionale nella storia d'Italia e sottolinea come essa abbia ancora oggi un'importanza fondamentale, malgrado ultimamente sia pressoché scomparsa dal discorso pubblico: come se la si desse oramai per irrisolvibile. Valerio Castronovo, "Il Sole 24 Ore" Nell'alternarsi di dati e pagine sobriamente emotive sul cosiddetto divario Nord-Sud, che ha attraversato l'Italia dall'Unità a oggi, emerge un promemoria impressionante: da un lato si vede il filo del 'meridionalismo' stendersi lungo i decenni; dall'altro l'azione delle classi dirigenti nei riguardi del Sud, che ha conosciuto rari momenti di auge e lunghi periodi di stasi. Nello Ajello, "la Repubblica"

L'Italia repubblicana nella crisi degli anni Settanta: Sistema politico e istitutzioni

Autore: Gabriele De Rosa , Giancarlo Monina

Numero di pagine: 461

Napoli, Belle Époque

Autore: Francesco Barbagallo

Numero di pagine: 202

È un'impresa non facile raccontare Napoli anche per chi ne conosce le viscere. Francesco Barbagallo è riuscito a farlo con rigore, senza noia accademica, in un libro di grande contemporaneità. Corrado Stajano, "Corriere della Sera" Napoli, Belle Époqueè un lavoro storico, documentato, con un uso ben preciso delle fonti e una visione d'insieme netta e precisa. Ma è allo stesso tempo come un romanzo, ricco di paesaggi urbani, di personaggi, di colpi di scena. Il prologo e l'epilogo sono neri e tragici ma incorniciano un racconto che forse si potrebbe definire felice.Silvio Perrella, "Il Mattino" Una metropoli moderna che eccelle nei più diversi campi della cultura: filosofi e letterati, ingegneri e architetti, la canzone come industria culturale, il cinema muto. E poi grandi magazzini di livello europeo, iniziative imprenditoriali e lotte sociali avanzate. Napoli fino al 1915 è ancora una capitale europea. Dopo non lo sarà più.

Annuario del Ministero di grazia e giustizia e dei culti

Autore: Italia : Ministero di grazia e giustizia e dei culti

Numero di pagine: 24

A me piace il Sud

Autore: Alessandro Cannavale , Andrea Leccese

Numero di pagine: 128

Un libro onesto, crudo nella disanima dei problemi e coraggioso nel proporre soluzioni. Non ci sono altre parole per definire questo saggio. I due autori ci raccontano il Sud per come è. Non imbrogliano quando spiegano, per esempio, che le organizzazioni mafiose vengono spesso viste da molti cittadini non come nemiche, ma come soggetti in grado di sostituirsi a uno Stato che non c’è. Non fingono quando raccontano come il nostro Mezzogiorno abbia bisogno non tanto o non solo di investimenti, ma di una classe politica in grado di non rubare e di immaginare un futuro diverso. In A me piace il Sud le straordinarie opportunità offerte da queste regioni vengono elencate tutte. Questo libro indica una strada. Conviene a tutti pensare di seguirla.

Storia criminale

Autore: Enzo Ciconte

Numero di pagine: 440

La storia criminale di mafia, ‘ndrangheta e camorra costituisce un fenomeno unitario finora mai raccontato. Il libro mette in luce somiglianze e differenze tra le tre organizzazioni, nonché il ruolo da esse svolto in determinati momenti della storia d’Italia. Particolare attenzione è dedicata alle origini delle mafie e alle loro successive trasformazioni, all’importanza delle gerarchie, delle cerimonie di affiliazione e dei regolamenti interni. Vengono passate in rassegna e analizzate le attività criminali; dai traffici internazionali di droga ai sequestri di persona, dai rapporti con la politica a quelli con il mondo dell’economia e dell’industria. L’autore spiega infine le ragioni del successo di questo modello di organizzazione mafiosa su tutti gli altri e della sua eccezionale capacità di resistere alle trasformazioni sociali e all’azione di contrasto delle forze dell’ordine e della magistratura.

2 giugno. Nascita, storia e memorie della Repubblica vol. 4

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 277

Il biennio 1944-1946 rappresenta un momento di elaborazione e di realizzazione di passaggi significativi verso la democrazia in Italia e in Europa. I contributi raccolti in questo volume analizzano il contesto europeo (e oltre, tra le comunità di emigrati italiani in Argentina e negli Stati Uniti), privilegiando le interazioni tra Italia e paesi limitrofi o legati per storia passata e recente. Si indaga quanto e come fu discusso il processo costituente in Italia da parte di Stati coinvolti direttamente nella politica italiana (Francia, Germania, Austria, Gran Bretagna, Jugoslavia) che si trovarono a vivere simili fasi di rinnovamento. Ci si interroga inoltre sul contributo che la nuova Repubblica italiana ha fornito alla rinascita democratica europea.

Il Pci davanti alla sua storia: dal massimo consenso all’inizio del declino

Autore: Paolo Capuzzo

Numero di pagine: 197

Questo volume è il risultato di un lungo lavoro seminariale, svolto presso la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, riguardo a un ciclo di conferenze sulla storia del Pci tenutosi nella prima parte del 1976 presso il circolo Arci «G. Leopardi» di Bologna. Tali lezioni, e i dibattiti che le seguirono, offrono indubbi elementi di interesse per il loro contenuto e perché avvennero nell’anno di massima espansione elettorale del partito, inconsapevole di trovarsi sul punto apicale della sua parabola storica. Nel contesto bolognese, inoltre, si era alla vigilia di un anno di profonda crisi, nel rapporto tra la città comunista e il movimento giovanile e studentesco, che lasciò durature cicatrici. Analizzando criticamente l’immagine della propria storia che il Pci socializzava tra i suoi militanti negli anni Settanta, questo libro si interroga al contempo sui nessi tra questa dimensione storiografica e l’incipiente crisi del partito.

Il movimento del ’77

Autore: Monica Galfré , Simone Neri Serneri

Numero di pagine: 325

Fratello minore del ’68, detonatore degli anni di piombo, incubatore del “riflusso”, irripetibile spazio liberato? Sfuggente a ogni definizione univoca e luogo di contraddizioni non componibili, disperato e radicale – nonostante l’insistito ricorso all’ironia e al paradosso – come solo i momenti di passaggio sanno essere, il movimento del ’77 fu effige della transizione epocale che avrebbe traghettato il paese dal secolo breve agli incerti lidi della postmodernità. Una peculiarità tutta italiana, al termine di un decennio, i Settanta, che rappresentò un tornante decisivo della modernizzazione culturale e civile, ma nel quale i conflitti sociali, la violenza politica e i fenomeni eversivi di destra e di sinistra raggiunsero livelli imparagonabili al resto d’Europa. Frutto di ricerche storiche originali, i saggi qui raccolti gettano nuova luce – affrontandone gli snodi politici, le peculiarità culturali, le articolazioni territoriali – su un movimento collettivo che si confrontò frontalmente e drammaticamente, senza alcuna ipocrisia, con la crisi che investiva i fondamenti politici e ideali della società di massa del Novecento.

Annali della Fondazione Ugo La Malfa XXVII - 2012

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 354

Indice La Fondazione Ugo La Malfa. Attività 2012 Il centro è la periferia. Il PRI a Torino nel secondo dopoguerra Paolo Soddu, Introduzione Giorgio La Malfa, Paolo Soddu Dialogo sul PRI a Torino Marco Maffioletti La terza forza: l'ingresso di radicali e Comunità (1953-1964) Cesare Panizza Il partito repubblicano a Torino nel secondo dopoguerra Daniele Pipitone Il PRI nel consiglio comunale di Torino (1945-1993) Gli azionisti e la religione civile degli italiani Giuseppe Ricuperati Il Partito d'Azione, le sue radici e la religione civile Ersilia Alessandrone Perona Piero Gobetti. Una religione civile? Leonardo Casalino Leone Ginzburg, un filologo della libertà Paolo Soddu La religione civile in Ugo La Malfa Mezzogiorno nell'Occidente Introduzione Andrea Becherucci Mezzogiorno ed Europa nel pensiero di Renato Giordano Roberto Ricciuti - Luca Sandonà Mezzogiorno e apertura internazionale nella “Riforma sociale”, 1894-1927 Andrea Frangioni Questione meridionale e collocazione internazionale dell'Italia nella “prima globalizzazione”: Stefano Jacini e Giustino Fortunato alla luce di alcuni recenti studi Antonio Bonatesta La Puglia nel processo di integrazione europea....

La sonnambula

Autore: Luciano Marrocu

Numero di pagine: 496

Il Novecento in Italia è stato un secolo imprevedibile e drammatico come i passi di una sonnambula, sempre sul filo di cadute rovinose, risvegli improvvisi e svolte impreviste. Un racconto originale e appassionante di una storia nella quale tutti noi siamo i protagonisti. L'Italia nel Novecento ha spesso camminato come una sonnambula, inconsapevole dei rischi e delle difficoltà a cui andava incontro. Salvo risvegliarsi all'improvviso sull'orlo del precipizio o mentre cadeva. Così anche chi voglia farne il ritratto si trova a inseguire un'ombra sfuggente, affascinante e difficile da definire. Così abbiamo l'Italia di Cadorna a Caporetto che si desta sulla linea del Piave, l'Italia sonnambula sotto il balcone del duce che si sveglia mentre passeggia sui tetti delle città bombardate; l'Italia narcotizzata dalla corruzione che apre gli occhi con l'inchiesta Mani pulite, l'Italia illusa dall'idea di un progresso inarrestabile e di un benessere inattaccabile che si risveglia di soprassalto con la recessione del 2009. E allora, forse, l'unico modo che abbiamo per conoscere e comprendere meglio questa sonnambula è quello di realizzare un grande affresco. Un dipinto, capace di tenere ...

L’affaire Pontelandolfo

Autore: Silvia Sonetti

Numero di pagine: 178

Il 7 agosto del 1861, Pontelandolfo, un piccolo paese del Sannio, fu invaso dai briganti. Per una settimana fu teatro di violenze, saccheggi e uccisioni fino a quando l’esercito italiano represse la rivolta filoborbonica che da un paio di mesi coinvolgeva buona parte delle vecchie province napoletane. Si trattò di una vicenda minore, ampiamente discussa all’epoca dei fatti e poi dimenticata. Nonostante questo, Pontelandolfo è diventato un caso clamoroso di fake history a uso mediatico-politico che confermerebbe l’esistenza di una storia meridionale fatta di stragi, eccidi e massacri insabbiati dai vincitori e dalla storia ufficiale. Attraverso nuove fonti d’archivio, documenti e memorie, questo libro ricolloca quell’episodio al giusto posto e con le giuste dimensioni all’interno del suo contesto, la guerra di brigantaggio combattuta nel Mezzogiorno postunitario. E racconta come e perché il paese sia diventato un luogo simbolico e mitico per coloro che trovano nella critica al Risorgimento il motore di un originale impegno sociale, identitario e politico.

Onorate Società

Autore: John Dickie

Numero di pagine: 456

Dall'acclamatissimo autore di Cosa Nostra, best seller internazionale, la storia delle tre fratellanze criminali italiane, mafia, camorra, 'ndrangheta.«Ho scritto questo libro perché sono convinto che le scoperte fatte dalla ricerca storica su questi temi siano troppo importanti per non essere divulgate al di fuori degli addetti ai lavori.»La narrazione di Dickie procede spedita, alimentata da una prosa che normalmente associamo alla grande narrativa poliziesca. Un libro entusiasmante."Financial Times"«Nel corso dell'ultimo secolo e mezzo la polizia, i magistrati, i politici, gli opinion makers e perfino i semplici cittadini hanno avuto accesso a un'incredibile quantità di informazioni sul problema delle mafie. Gli italiani si sono scioccati e indignati per la violenza della criminalità organizzata e per le collusioni fra una parte della classe politica e i boss. Il risultato è stato che il dramma delle mafie è diventato un evento mediatico. Ma l'Italia ha mostrato grande ingegnosità anche nel trovare ragioni per guardare da un'altra parte. La storia delle mafie italiane, dunque, non è solo un giallo in cui bisogna cercare il colpevole, ma anche un giallo in cui bisogna...

Mercurio. Storia di una rivista (1944-1948)

Autore: Di Nicola Laura

Numero di pagine: 397

Mercurio. Mensile di politica, arte, scienze. Così recitava il frontespizio della rivista fondata nel 1944 da Alba de Céspedes, una delle esperienze più significative del dibattito politico e letterario della Roma liberata, che vide generazioni diverse di intellettuali antifascisti impegnati nel progetto di una nuova cultura e di una nuova società democratica e civile. Sulle sue pagine si avvicendarono grandi firme del mondo politico, intellettuale, letterario, artistico, musicale, cinematografico, teatrale e scientifico: Sforza, Parri, Moravia, Alvaro, Aleramo, Banti, Ginzburg, Montale, Ungaretti, Masino, Mila, Vittorini, ma anche Sartre, Hemingway e Mistral. E un giovanissimo Camilleri. L'intreccio delle loro esperienze individuali e collettive, delle pulsioni etiche e civili, dei percorsi conoscitivi ed esistenziali, diede vita a un progetto attento al pubblico, che fu eclettico, attuale ma, prima ancora, morale. Il lavoro di ricostruzione di questa storia, reso possibile grazie alla consultazione di inedita documentazione conservata nell'Archivio de Céspedes, non solo mette in luce la forte presenza dell'intellettualità femminile ma, anche grazie alla accurata redazione...

Novecento italiano

Autore: Mario Isnenghi , Emilio Gentile , Giovanni Sabbatucci , Valerio Castronovo , Vittorio Vidotto , Marco Revelli , Claudio Pavone , Ilvo Diamanti , Salvatore Lupo

Numero di pagine: 20

Il Novecento fa discutere. La sua eredità è controversa, la sua memoria divisa. Dal regicidio alla Grande Guerra, dal delitto Matteotti all'8 settembre, dal miracolo economico alla contestazione, dagli anni del terrorismo al maxiprocesso e a Tangentopoli, il corso della storia ha accelerato il passo, impresso svolte, segnato l'identità del nostro paese.Nove grandi storici interpretano un'epoca che ci riguarda tutti da vicino.

Enrico Berlinguer

Autore: Chiara Valentini

Numero di pagine: 432

Chi è stato in realtà Enrico Berlinguer, il segretario più amato (ma anche contestato e travisato) del Pci? A trent’anni dalla sua morte drammatica e in un mondo radicalmente cambiato, Chiara Valentini ne ricostruisce una storia politica e umana più densa e intrigante di quanto si era potuto fare finora. Dall’infanzia ferita da un dramma familiare a un’adolescenza ribelle, all’incontro con i comunisti e con Togliatti, si snodano la vita e la carriera di questo politico diverso. La sua è la vicenda di un uomo che ha voluto sfidare le rigidità di un mondo diviso in blocchi con la passione del rischio con cui affrontava le tempeste di mare nella sua Sardegna. Dopo il colpo di stato polacco, aveva tagliato i ponti con l’Urss in modo definitivo. Aveva osato progettare il comunismo nella democrazia, un’ipotesi intollerabile sia a Mosca sia a Washington. Aveva cercato di cambiare l’Italia con il compromesso storico, e forse ci sarebbe riuscito senza il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro. Aveva dimostrato di avere la vista lunga indicando nella questione morale e nella degenerazione dei partiti “ridotti a macchine di potere e di clientela” il problema più...

Mafie, politica, pubblica amministrazione. È possibile sradicare il fenomeno mafioso dall'Italia?

Autore: Ugo Di Girolamo

Numero di pagine: 160

I cambiamenti nel mondo tra XX e XXI secolo

Autore: Francesco Barbagallo

Numero di pagine: 160

Oggi siamo di fronte a una grande frattura, a uno dei momenti storici che segnano una cesura del tempo e che in futuro continueremo a ricordare come una data fondante. E questo non soltanto per la dimensione epocale di quanto ci siamo trovati a vivere, ma anche perché la pandemia ha marchiato la fine di un tempo, i 75 anni che vanno dalla fine della seconda guerra mondiale al 2020, che ha spostato definitivamente l'asse del mondo. Un tempo storico di un'intensità eccezionale, che ha conosciuto almeno quattro fasi di profonda trasformazione. La prima, dal 1945 ai primi anni '70, è la più nota e può definirsi 'l'età dell'oro'. La seconda fase, da metà anni '70 al 1991, si caratterizza per il dominio della finanza e la rivoluzione informatica. La terza, dal 1992 al 2010, è all'insegna dell'unificazione del mercato mondiale, la 'globalizzazione', con il grande sviluppo della Cina e dei paesi asiatici. La quarta fase, il secondo decennio del XXI secolo, inizia con la crisi profonda delle politiche neo-liberistiche che avevano dominato per un trentennio: è il tempo della seconda rivoluzione digitale. Il 'capitalismo dell'informazione' cede il campo al 'capitalismo della...

Nascita di una città.

Autore: Giovanni Mari , Franco Perini

Il periodo preso in considerazione è quello della ricostruzione post-bellica, che diversi studiosi dell’Italia novecentesca hanno definito quello della ‘grande trasformazione’. L’ipotesi è che i cambiamenti a Cologno Monzese siano stati talmente radicali da mettere in secondo piano gli aspetti di continuità e di evoluzione rispetto alla situazione antecedente, e da avere portato alla formazione di un’entità diversa e nuova: da un aggregato di piccoli insediamenti rurali si sviluppa una città, o perlomeno un organismo urbano che della città porta embrionalmente varie caratteristiche. Nascita di una città, dunque, non per rivendicare uno status, bensì per indicare il centro focale di questo studio: un luogo e i suoi cambiamenti.

Mafia da legare

Autore: Corrado De Rosa , Laura Galesi

Numero di pagine: 280

Questo ebook demolisce l'ultimo mito di Cosa Nostra, il codice d'onore.

L'Italia nel mondo contemporaneo

Autore: Francesco Barbagallo

Numero di pagine: 176

La storia d'Italia è stata sempre immersa nella storia del mondo. Ma dalla fine della seconda guerra mondiale la sua storia è assolutamente incomprensibile se perdiamo di vista la dimensione internazionale e la analizziamo come una vicenda tutta interna. L'Italia ha saputo superare i traumi di una dittatura e di una disfatta proprio in quanto si è trovata a essere una frontiera della Guerra fredda. In vent'anni il paese è diventato uno dei più sviluppati al mondo e si è costituita una democrazia con una Costituzione molto avanzata. Negli anni '60 e '70 la strada delle riforme, del superamento degli squilibri interni e di una relativa autonomia nazionale incontrerà potenti ostacoli all'interno del paese e da parte delle potenze straniere. E verrà la stagione drammatica delle stragi e dei terrorismi. Il processo di globalizzazione successivo vede l'Italia restare ai margini della nuova fase storica. Mentre si assiste all'ascesa irresistibile delle potenze asiatiche e si completa la rivoluzione informatica e finanziaria, la Penisola affronta un trentennio di lungo declino economico e sociale e il conseguente deperimento delle pratiche democratiche. Sei lezioni che ci...

1978. Il delitto Moro

Autore: Vittorio Vidotto

Numero di pagine: 20

Sono passate da poco le 9 del 16 marzo 1978 quando un commando delle Brigate rosse rapisce Aldo Moro in via Mario Fani, a Roma. Il paese rimane inorridito, stupefatto. Senza credere ai propri occhi, in silenzio, gli italiani nelle proprie case vedono scorrere le immagini dell'agguato: i colpi delle armi automatiche dei brigatisti hanno ucciso i due carabinieri e i tre poliziotti della scorta. Del presidente della Democrazia cristiana non c'è traccia. È l'inizio di 55 interminabili giorni, scanditi dalle lettere di Moro dalla prigionia e dai comunicati delle Br. Il 9 maggio, di nuovo in un silenzio irreale, le telecamere riprendono all'interno di una Renault 4 il corpo piegato su se stesso del leader democristiano in via Caetani, in pieno centro di Roma. La guerra delle Br è al cuore dello Stato, e lo Stato resta impotente a guardare. La cosiddetta linea della fermezza e il rifiuto di trattare con i terroristi, unica risposta che la classe politica si dimostra in grado di dare, appaiono misure fondate più sull'incapacità di trovare una qualunque soluzione al problema che su una difesa irrinunciabile dei valori supremi della democrazia. Molti sono gli interrogativi a tutt'oggi...

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