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La narrativa di Guglielmo Petroni

Autore: Marina Margioni

Numero di pagine: 204

Quella di Guglielmo Petroni è una delle più coerenti testimonianze di quel travaglio culturale e, dunque, letterario che si ebbe nel dopoguerra. L'intera sua opera trovò motivo e alimento nella memoria della sua esperienza di vita. La realtà, dall'infanzia fino alla maturità, si trasfigurò sempre nel ricordo, che divenne il punto di partenza di ogni analisi del contesto storico e scandì la sua vita, donandole valore. Chiarezza interiore, razionalità del pensare, dell'agire e dell'esprimersi: era la stessa esigenza che lo portò poi all'impegno civile e alla Resistenza. L'arte e la letteratura rappresentarono per lo scrittore lucchese lo specchio in cui si rifletteva e si correggeva il travaglio morale degli uomini. La memoria divenne lo strumento necessario per edificare la propria intima coscienza e per saper valutare, con animo sereno, tutti i momenti importanti di una vita vissuta fino all'ultimo con grande coraggio.

«Si risponde lavorando». Lettere 1941-1992

Autore: Andrea Giusti

Numero di pagine: 523

«Si risponde lavorando». Lettere 1941-1992. Nel 1941 Macrí era uno studioso affermato, Spagnoletti soltanto un poeta esordiente, ma la loro conoscenza avvenuta per libri e riviste li porterà a un intenso scambio epistolare che si interromperà nel 1956 a causa di profondi dissensi in merito alla poesia e alla valutazione dell’ermetismo. Questo carteggio, trascritto nella sua integralità e attentamente annotato da Andrea Giusti, ricostruisce quel rapporto intellettuale in anni decisivi della storia italiana. Sullo sfondo del fascismo, della guerra, della ricostruzione, a emergere è il fermento sotteso alle collaborazioni culturali, l’attività di antologista di Spagnoletti e il profilo di un Macrí comparatista, ispanista, sempre più sensibile e aperto alla cultura europea.

Studi su Mario dell'Arco

Autore: Carolina Marconi , Franco Onorati , Assunta Colazza , Claudio Costa , Paolo D'Achille , Marcello Fagiolo , Lucio Felici , Pietro Gibellini , Massimiliano Mancini , Giorgio Pinotti , Valerio Rivosecchi , Luca Serianni

Numero di pagine: 212

La celebrazione del centenario di Mario dell’Arco, promossa nel 2005, trova in questo volume un complemento di riflessione critica alle due pubblicazioni che l’hanno preceduto: l’Opera Omnia a cura di Carolina Marconi e la Roma di Mario dell’Arco: poesia & architettura a cura di Marcello Fagiolo e Carolina Marconi. Si raccolgono qui, con alcune integrazioni, gli studi confluiti nel Convegno su Dell’Arco svoltosi nell’ottobre 2005 presso la Fondazione Marco Besso. La produzione lirica di Dell’Arco è fatta oggetto di una valutazione interdisciplinare, nella quale convergono studiosi di varie provenienze e discipline, a testimonianza che la fortuna critica di cui il Poeta ha goduto in vita, si è definitivamente consolidata. L’esplorazione del suo vasto iter creativo consegue quindi una tappa fondamentale in attesa di ulteriori studi sulla sua multiforme attività: tra cui le prose, le varianti, gli inediti, i carteggi, le poesie anteriori al 1945. Dell’Arco non è più soltanto un ‘caso’ letterario: il suo ingresso nella Pléiade ne consacra la statura di classico. Scritti di: Assunta Colazza, Claudio Costa, Paolo D’Achille, Marcello Fagiolo dell’Arco,...

Il “foglio in rossetto e bistro”

Autore: Katia Colombo

Questo volume, frutto di un lungo e accurato lavoro di ricerca di Katia Colombo, ricostruisce le vicende di “Corrente”, la rivista fondata nel 1938 a Milano dal giovane Ernesto Treccani. La rivista, a cui collaborarono intellettuali, letterati, poeti, architetti e artisti di varia estrazione culturale, divenne rapidamente il punto di raccolta e di espressione di giovani e meno giovani (Raffaele De Grada, Giansiro Ferrata, Luciano Anceschi, Enzo Paci, Renato Birolli, Carlo Bo, Mario Luzi, Piero Bigongiari, oltre allo stesso Treccani, e a molti altri) destinati, a guerra terminata e soprattutto nel corso dei primi due decenni del dopoguerra, ad animare la “battaglia delle idee”. Dalla puntuale ricostruzione di Katia Colombo emerge la ricchezza di posizioni dell’ambiente che si muoveva attorno a una rivista nei cui fascicoli si discuteva di letteratura e poesia, filosofia (con particolare riferimento ad Antonio Banfi e alla sua scuola), architettura, cinema, teatro, arti e che nella sua breve vita (verrà soppressa nel maggio del 1940) si era imposta come un punto di riferimento, a volte polemico, del dibattito culturale italiano, espressione di una crescente disaffezione...

Mandricardo e la melanconia

Autore: Gian Paolo Giudicetti

Numero di pagine: 254

Sono chiacchieroni, laconici, spontanei, retorici: c'è di tutto tra i personaggi dell'Orlando Furioso. Da Orlando, Rinaldo, Bradamante ai personaggi detti barbari o minori del poema, quali Rodomonte, Mandricardo, Ricciardetto. Attraverso le parole i personaggi raccontano, istruiscono, commuovono, persuadono. Ma quali, tra i tanti personaggi che popolano il poema, fanno un miglior uso del linguaggio? Quali di loro, parlando, riescono meglio a suscitare l'interesse e a farsi ascoltare? Come attraverso alcuni di loro ci giunge la voce di Ariosto? Qual è il rapporto tra parola e azione? In che modo, nel corso del poema, evolvono i differenti tipi di parola e il loro peso all'interno del poema? Brillante, scoppiettante, avventurosa, la prima parte del poema, quella più romanzesca; bellica, moralista, grave, la seconda, quella più epica. In modo innovativo, questo libro risponde alla domanda del perché Ariosto faccia succedere alla leggerezza iniziale la melanconia propria degli ultimi canti, dovuta alla consapevolezza che si sta avvicinando la fine del poema, e quindi del racconto. La constatazione, motivata da un'analisi approfondita dei discorsi dei personaggi, che la melanconia ...

Regesto degli scritti editi

Autore: Francesco Di Ciaccia

Numero di pagine: 88

Chi ha passato la vita tra i libri delle biblioteche indagando sulla storia di un personaggio o di un momento storico, ha avuto l’occasione di mettere a disposizione del prossimo una notevole massa di materiali e ad un certo punto della vita ha dovuto necessariamente, per sé e per gli altri, mettere in ordine la sua produzione affinché non andasse dispersa col tempo e per facilitarne la conoscenza e la diffusione in modo organico.

Linguæ & - Rivista di lingue e culture moderne. Vol. 12, No. 2 (2013)

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 100

Linguæ & is a peer-reviewed journal which provides a new outlet for interdisciplinary research on language and literature, giving voice to a cross-cultural and multi-genre koine. While the idea for the journal was developed in the ambit of the post-graduate programme in European Intercultural Studies at the University of Urbino, Italy, its scope goes far beyond that of exploring pre-established cultural paradigms. Indeed, its strongly experimental and dialogic approach to the ongoing debate should serve as encouragement for the submission of new work by young researchers.

Bibbia e letteratura

Autore: Vincenzo Arnone

Numero di pagine: 288

Bibbia e letteratura: un binomio che parte da molto lontano, nella storia che ha fatto la nostra civiltà e la nostra cultura, e che si confonde con la scientificità degli antichi Padri, dei Cantori, dei Filosofi e la fantasia dei Poeti, dei Narratori, degli appassionati di sacre rappresentazioni. Quel che rimane e rimarrà della Parola di Dio e della parola dell’uomo che vuole accostarsi, calato nella sua storia, alle pagine bibliche. Il volume analizza grandi opere letterarie di tutti i tempi che hanno preso lo spunto dalle pagine bibliche, nella passione, nell’estasi, nell’inquietudine, nella lotta spirituale, negli ambiti insomma che sono vitali per l’uomo. Quella po- esia dell’infinito, dei grandi spazi, del tempo immemorabile, delle vuote latitudini, delle solitudini attraversate da voci che colloquiano con Dio, che aprono le primissime pagine bibliche, si riversano in opere di poesia, di narrativa, nate nell’animo, nel cuore e nella fantasia di grandi scrittori. In tal senso il volume, seguendo la classica divisione biblica – Antico e Nuovo Testamento – ripercorre Il paradiso perduto di John Milton, il ciclo de Le storie di Giuseppe di Thomas Mann, Il...

IL LIUTO ED IL SILENZIO. LA PARABOLA DISCENDENTE DI ANTONIO DELLA PORTA

Autore: Giorgio Pannunzio

Numero di pagine: 208

Il volume di Giorgio Pannunzio riempie una lacuna pluriennale, perche un poeta, un giornalista, uno scrittore prolifico quale fu Antonio della Porta avrebbe meritato miglior sorte di quella riservatagli dai censori, tanto ottocenteschi quanto contemporanei. Coevo alla migliore stagione del bizantinismo nostrano, pur se da posizioni che lo apparentano al carduccianesimo assai piu che al D'Annunzio, della Porta ebbe una produzione assai diversificata, che ne dimostra il costante impegno in quelle battaglie letterarie che contraddistinsero il periodo di fine Ottocento. Il della Porta, amico di De Bosis e Carducci (che fu il suo primo esegeta), ma anche non respinto sodale del citato D'Annunzio e di Pascoli, abbino ad una vena creativa feconda e torrenziale di poeta indubbie doti di giornalista impegnato, producendo opere di non volgare fattura, per le quali val certamente la pena che sia stato condotto un approfondimento critico come quello godibile nel presente volume.

Bonaventura Tecchi - Identità di una terra antica

Autore: Luigi Martellini

Numero di pagine: 140

Bonaventura Tecchi ha lasciato un vuoto nella letteratura che la cosiddetta contemporaneità non ha colmato, distratta da altre mode e da altri valori, quanto mai – mode e valori – fragili, inutili e fuorvianti, privi di salde basi e di sofferte rinunce, e di quella che può essere definita “fede” nei contenuti. Ci limitiamo, perciò, a dire che Tecchi è stato uno scrittore raro, uno di quelli che non esistono più e che la produzione letteraria, nelle acque in cui naviga oggi, non riuscirà mai a sostituire per stile e argomenti. Perché? Perché la sua opera, tra inquietudine e angoscia, sogno e realtà, ha seguito semplicemente un’idea di bene e l’annotazione autografa (“nascere non per partecipare all’odio, ma per partecipare all’amore”) tratta dal suo Diario inedito lo conferma e perché è riuscito a percepire la dimensione dell’essere e a mantenere saldo quel legame con la tradizione e con la classicità, le quali hanno geologicamente rafforzato nel tempo la stratificazione della scrittura, per lasciarci qualcosa che restasse nella precarietà degli accadimenti e dell’umano sconforto. Tecchi si apre al mondo perché il mondo è in lui, come in lui...

L'invenzione di Regalpetra

Autore: Leonardo Sciascia , Vito Laterza

Numero di pagine: 184

Bari, 18 gennaio 1956 «Caro Sciascia, dopo aver molto cercato, abbiamo trovato un titolo che mi auguro Le piaccia: Le parrocchie di Regalpetra. Spiegheremo nel risvolto della sovraccoperta che R. è un paese che non esiste, ma che proprio per questo rappresenta bene un aspetto saliente della società meridionale: la mancanza degli scambi tra i gruppi chiusi in loro stessi, la mancanza di interessamento per la comunità, la formazione cioè di tante parrocchie che non si dialettizzano, che non cercano nemmeno di incontrarsi.» Vito Laterza Racalmuto, 21 gennaio 1956 «Caro Dottor Laterza, ottimo è il titolo – e ottima la spiegazione. Le sono, anche di questo, molto grato.» Leonardo Sciascia

Adelchi

Autore: Alessandro Manzoni

Numero di pagine: 195

Alla fine del secolo VIII l'Italia visse uno dei momenti più convulsi della sua storia. Carlo Magno, re dei Franchi, invase la penisola su richiesta del Papa e sconfisse Desiderio, sovrano dei Longobardi e di tutto il Nord Italia. L'Adelchi non si limita a rileggere criticamente quelle vicende così tormentate, ma cerca di dare loro un senso più ampio. Ecco così che Adelchi, figlio di Desiderio, è il ritratto del principe moralmente integro ma costretto dalle circostanze della storia ad assumere un ruolo che finirà per schiacciarlo. Scritta da Manzoni tra il 1820 e il 1822, l'Adelchi è senza dubbio la più famosa tragedia dell'Ottocento romantico, qui riproposta con un apparato di note e un'introduzione che ne indicano le novità letterarie e ideali.

Il Conte Pecorajo (ed. 1855-56)

Autore: Ippolito Nievo

Numero di pagine: 472

Rispetto al testo pubblicato da Nievo nel 1857, il manoscritto autografo del 1855 qui stampato per la prima volta conserva una versione del Conte Pecorajo profondamente differente e molto suggestiva, che consente di seguire da vicino il lavoro dello scrittore e di comprenderne la riflessione. La versione manoscritta infatti documenta una fase anteriore a quella "caricatura" espressiva che caratterizza, com'è noto, l'edizione del 1857. In questo senso sembra essere più vicina al progetto originario, formulato da Nievo nella primavera del 1855, di scrivere un romanzo «semplice semplice», in ideale corrispondenza col suo tema rurale e contadino. Si tratta di un testo ancora "in movimento", ancora non licenziato dallo scrittore, che manifesta un modello di romanzo e di scrittura profondamente diverso e addirittura alternativo a quello poi adottato e seguito, e non solo a livello linguistico. Rispetto agli esiti finali, questa stesura iniziale ci permette oggi di leggere le prime pagine del Nievo romanziere: pagine che hanno tutto il fascino dell'immediatezza, e che ci presentano scene del tutto abbandonate nella versione definitiva. Per esempio, il narratore che focalizza...

Tutte le poesie

Autore: Alessandro Manzoni

Numero di pagine: 400

Nell'arco di un ventennio, dal Trionfo della Libertà (1801) alla Pentecoste (1822), Manzoni vive e in pratica esaurisce la propria esperienza di poeta. Agganciato a una tradizione illustre (quella di Dante e Petrarca, di Ariosto e Tasso, del classicismo montiano), nondimeno mostra quell'inclinazione a sperimentare che sarà la sua prima cifra, facendosi interprete conscio e raffinato dello spirito e del mondo contemporaneo. Dalla passione irruente della poesia politica giovanile vira su temi più intimamente sentiti ma non per questo meno universali: la morte e, dopo la conversione, la fede. Questa raccolta fotografa la trasformazione del giacobinismo degli esordi in canto civile e l'affiorare dei motivi su cui si fonderanno gli snodi concettuali, religiosi e umani dei Promessi sposi.

Dante e san Francesco

Autore: Francesco Di Ciaccia

Numero di pagine: 74

Il canto «francescano» della Divina Commedia, l’XI del Paradiso, sottende la concezione pauperistica degli Spirituali e tuttavia elude ogni polemica e offre semplicemente un Francesco che, con disarmante naturalezza, s’innamora della Povertà e «corre» “dietro a tanta pace”.

Raphael in Early Modern Sources (1483-1602)

Autore: John K. G. Shearman , Bibliotheca Hertziana Staff

Numero di pagine: 1706

Every known document concerning Raphael, covering a period of 120 years from his birth in 1483, is included in this chronologically organized collection.

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