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Una nuova vita

Autore: Malamud Bernard

Numero di pagine: 442

S. Levin, timido insegnante di letteratura, si trasferisce in un piccolo college della remota provincia americana per sfuggire al caos di New York e a un passato di alcolismo e di sbando. Tra i boschi del selvaggio Oregon spera di trovare una nuova dimensione esistenziale, un nuovo impulso alla propria realizzazione umana e professionale, qualche soddisfazione lavorativa e magari anche l'amore; invece si ritrova in un ambiente ristretto e conformista, refrattario alle novità e diviso da antagonismi meschini. Né le cose vanno meglio per quanto riguarda la vita sentimentale: unico scapolo in una comunità di coppie sposate, il povero Levin si imbarca in una serie di relazioni scriteriate più vicine alla tragicommedia che al romanticismo, finché...

Paesaggi migratori

Autore: Iain Chambers

Le migrazioni contemporanee hanno spezzato il tempo della modernità. Quando lʻAltro non è più tenuto a distanza, ma appare costantemente nella forma concreta degli altri e delle altre; quando lʻincontro tra culture, storie, religioni e lingue diverse emerge al centro della nostra vita quotidiana, la ˮragioneˮ occidentale deve ripensare i propri punti di riferimento, le proprie fondamenta. Con Paesaggi migratori, Chambers si propone proprio questo: aprire nuove prospettive e nuovi percorsi e instaurare un rapporto radicalmente diverso, più inquietante, con la nostra formazione storico-culturale. Anche grazie allʻanalisi dei più recenti fenomeni migratori, questo libro rappresenta uno dei testi più incisivi degli studi postcoloniali.

Indomita yidishe mame

Autore: Giulia Randone

Numero di pagine: 384

Interprete acclamata di oltre cento pièce, prima regista donna in Polonia negli anni tra i due conflitti mondiali, traduttrice di Ibsen e Bataille in yiddish, direttrice e amministratrice dell’unico teatro yiddish al mondo retto su finanziamenti statali, Ida Kaminska è stata tra i pochi artisti a fare da ponte tra la prima e la seconda metà del xx secolo, lottando per ricostruire la vita culturale e spirituale del popolo ebraico dopo il suo feroce sradicamento. Muovendo dall’avventura pionieristica di Avrom Kaminski e Ester Rokhl Halpern alla fine dell’Ottocento il volume traccia un itinerario che incrocia altre leggendarie dinastie artistiche, quali i Turkow e i Rotbaum, ma ha per fulcro il teatro poetico e intimamente narrativo di Ida, culmine di un progetto che ha abbracciato un secolo e tre continenti. Attraverso queste pagine il lettore potrà accostarsi alla sua biografia d’attrice e in particolare alla genesi di due spettacoli da lei diretti e interpretati: la popolare commedia yiddish Mirele Efros e un’inedita e anti-brechtiana Madre Coraggio. Creazioni in cui Ida incarna la figura fragile e agguerrita della idishe mame: presenza luminosa nel paesaggio dello...

Nel labirinto del passato

Autore: Tommaso di Carpegna Falconieri

Numero di pagine: 216

Costantino donò l'impero al papa? I Templari hanno scoperto l'America? Un esercito di spettri fermò i tedeschi durante la prima guerra mondiale? Lo sbarco sulla Luna fu un falso ricostruito negli studi televisivi? È vero che i campi di sterminio non sono mai esistiti? E perché le statue di Cristoforo Colombo vengono abbattute? La storia è sempre stata oggetto di manipolazioni e falsificazioni. Oggi sembra proprio essersi smarrita: aiutiamola a ritrovare la strada. «Papà, a che serve la storia?»: questa era la domanda che quasi 80 anni fa Marc Bloch poneva all'apertura di Apologia della storia, un libro che ha segnato generazioni di lettori. Oggi, di fronte a un tempo radicalmente diverso dal passato, dove le categorie di continuità tra le generazioni appaiono saltate, la risposta più semplice sembra essere: «a nulla». La storia sembra diventata nient'altro che un racconto suggestivo, da rendere il più possibile spettacolare, intrigante e misterioso. Se poi ci si inventa qualcosa, pazienza, tanto è sempre più arduo distinguere tra fatto e racconto, tra avvenimento e propaganda, tra vita reale e virtual reality. Ma è proprio per questo che la storia serve, anzi è...

L'ipotesi mimetica

Autore: Alberto Castaldini

Numero di pagine: 164

Rene Girard states that the mimetic desire, the human will to confuse mental, religious, and cultural values, causes an upsetting of roles in society and generates crisis. Society tries to channel or stop the violence by searching for and sacrificing a scapegoat. On the basis of Girard's theory, analyzes the mimetic desire in the relationship between Christian and Jewish societies throughout the centuries. Contends that the Jew who is chosen as the scapegoat will be very similar to his persecutor, and this similarity is felt as a threat to the majority, a danger that triggers the above-mentioned mechanism. The mimetic hypothesis describes the struggle of threatened Jewish communities to survive, and is a key to the understanding of antisemitic acts.

Gao Xingjian e il nuovo Rinascimento

Autore: Simona Gallo (ed.)

Numero di pagine: 204

Nato in Cina nel 1940, cittadino naturalizzato francese dal 1997, Premio Nobel per la Letteratura (2000), Gao Xingjian 高行健 è un artista proteiforme: è romanziere, poeta, drammaturgo, scenografo, pittore, teorico e critico d’arte e letteratura. È un uomo che ha fatto esperienza dell’esilio e che nel “terzo spazio” della creazione artistico-letteraria ha trovato la propria ragion d’essere. Gao Xingjian e il nuovo Rinascimento pone il focus sulla sua scrittura critica – abitata da una dimensione teorica e contemplativa, pur sempre mediata dalla pratica estetica – e da qui osserva l’affascinante evoluzione della figura intellettuale dell’autore, che si materializza in un vasto corpus di saggi e discorsi elaborati nell’arco di un mezzo secolo. Superato oggi il quesito atavico sulla libertà individuale, identificati gli “-ismi” vecchi e nuovi, Gao torna a parlare in maniera costruttiva di ciò che la produzione artistico-letteraria è nell’essenza, negli obiettivi e nel metodo. Da ciò, l’appello al nuovo Rinascimento, il più recente – e forse più originale – contributo teorico del nuovo millennio. L’appello si configura come manifesto...

Confini, identità, appartenenze

Autore: Angela Fabris , Ilvano Caliaro

Numero di pagine: 308

The studies gathered in this volume analyze, in authors from Italy, Austria, Slovenia, Croatia, and neighboring territories, the complex relation between identity and borders, namely those between languages and cultures, that can cut through one single territory. We are looking at identities made of different layers and elements, blurred and oppressed, and constantly forced to redefine themselves, in dialog with one another.

Cinema e identità italiana

Autore: Stefania Parigi , Christian Uva , Vito Zagarrio

Numero di pagine: 776

Gli atti del Convegno Internazionale di Studi “Cinema e identità italiana” (Roma, 28-29 dicembre 2017) mettono in luce la molteplicità delle prospettive con cui può essere affrontato il problema dell’identità nazionale, in un arco temporale che va dai primordi del cinema fino alla contemporaneità. Un gran numero di studiosi di varia età e provenienza si misura con metodologie e punti di vista differenti, intrecciando le dinamiche cinematografiche con la storia culturale del Paese e con il più vasto panorama intermediale.

Conversazioni su Dio e sull'uomo

Autore: Zygmunt Bauman , Stanislaw Obirek

Numero di pagine: 184

Zygmunt Bauman, maestro del pensiero contemporaneo, teorico della 'modernità liquida', laico, incontra Stanisław Obirek, teologo, storico, ex gesuita. Due grandi intellettuali provenienti da percorsi diversi si confrontano per la prima volta sui grandi temi del rapporto tra Dio e l'uomo: sull'esperienza religiosa nel mondo di oggi, sulla tolleranza nella ricerca della verità, su cosa significa credere in Dio, sul ruolo del caso nella vita, sulla ricerca personale, sulla speranza. Che esperienza religiosa è possibile trovare in un mondo di consumatori, dove l'homo consumens fatica a trovare una dimensione di comunità e moltiplica le sue paure? Che significato ha la tolleranza nell'epoca delle guerre velate di religione e delle tragedie dei migranti? Dilemmi cruciali degli anni che viviamo, affrontati in questo dialogo tra Bauman, tra i più influenti pensatori al mondo, e il teologo e antropologo Obirek. Letizia Tortello, "La Stampa-Torino" Zygmunt Bauman non smette di sorprendere: in questo libro racconta le sue riflessioni di carattere teologico e, seppure da agnostico convinto, apprezza alcune esperienze di fede. Perché, come dice, «il mondo complesso in cui viviamo ci...

Per una politica del concreto. Studi in onore di Roberto Finelli

Autore: Mariannina Failla , Francesco Toto

Numero di pagine: 438

Questo volume intende onorare il percorso scientifico di Roberto Finelli e testimoniare la solidale amicizia degli autori nella diversità dei loro interessi scientifici. Esso è strutturato in tre sezioni tenendo conto dei temi che stanno più a cuore allo studioso romano: la capacità del moderno di anticipare, interpretare e interrogare il presente (Sezione Moderno/Post-moderno); la pluralità oggi neglettamente dimenticata dei marxismi, con cui egli si è invece costantemente confrontato (Sezione Marxismi); infine una sezione che corrisponde ad un tratto caratteristico della personalità umana e scientifica di Roberto Finelli: la predilezione per il confronto e il dialogo (Sezione In Dialogo). Questo volume non vuole omaggiare solo l’impegno scientifico e didattico già esercitato dentro e fuori le aule universitarie, ma anche l’inizio delle nuove vie di riflessione che un intellettuale impegnato come Roberto Finelli non potrà fare a meno di esplorare.

Cercatori di felicità

Autore: Antonio Attisani , Alessandro Cappabianca

Numero di pagine: 520

Quali possibilità di “riconoscersi” ha un popolo che ha perduto la propria patria, che è sul punto di perdere la propria lingua e che ovunque si stabilisca, in Europa, è considerato straniero, vessato e trattato in modo ostile, oppure, in America, costretto a un traumatico processo di omologazione? La letteratura, certo, la narrativa, i romanzi, i racconti: ma questo varrà solo per pochi acculturati. Bisognerà, quanto meno, che tale messe di ricordi, memorie, documenti e affabulazioni, trovi il modo di farsi spettacolo, di rappresentarsi sui palcoscenici, offrendosi prima di tutto nella vivezza concreta dell’invenzione teatrale; poi, successivamente, nel cinema, nei film. Questo volume a più voci racconta per la prima volta con cura l’avventuroso rapporto tra il teatro yiddish e il cinema, intendendo con ciò il dialogo tra le due arti e le rispettive prospettive critiche. Il tutto con riferimento ad alcune decine di film che oggi si possono vedere in edizione restaurata.

Beate e suo figlio

Autore: Arthur Schnitzler

Numero di pagine: 123

Su un lago vicino a Vienna passano le vacanze Beate e Hugo, suo figlio diciassettenne. Lei ha perso il marito amatissimo, un celebre attore di cui ritrova i tratti in Hugo. Qualcuno la corteggia, ma Beate crede di avere una sicurezza: che il suo unico uomo sarà sempre quell’attore che ha amato, eternamente giovane, capace di indossare tutte le maschere, e forse una maschera egli stesso. Nelle sue braccia, Beate era stata «l’amante di eroi e di ribaldi, di beati e di dannati, di uomini limpidi come specchi o pieni di mistero». Ma un giorno, nella torpida atmosfera lacustre, la ferisce il sospetto che una donna stia insidiando il figlio. Allora si sente quasi impazzire. L’altra donna ha più o meno la sua età, ed è un’attrice. Beate la guarda come se si vedesse in uno specchio e non volesse riconoscersi. Da quel momento tutto comincia a vacillare in lei. Ripensa alla sua vita, e si domanda se il suo amore per il grande attore non era stato tutto un inganno, consumato dalle due parti. Si guarda intorno, nella piccola società dei villeggianti, e si accorge con ammaliato sgomento di desiderare un compagno del figlio. Scopre la notte, una notte più minacciosa di quella...

Dopo Nietzsche

Autore: Giorgio Colli

Numero di pagine: 201

Giorgio Colli è stato un filosofo di radicale ‘inattualità’, uno dei rarissimi che abbiano avuto la capacità, eminentemente nietzscheana, di parlare al presente «con vera durezza»: in questo libro egli risolleva, in tutto il loro peso, molte delle domande che Nietzsche aveva posto, e a cui spesso aveva risposto solo per enigmi, inclusa quella sul significato dell’enigma, decisiva per avvicinarsi a qualsiasi questione filosofica e, in particolare, al modo che Nietzsche aveva di vivere il pensiero. Sono problemi che, almeno nella loro originaria e vitale immediatezza, negli ultimi cento anni ci si è preoccupati per lo più di eludere, sia non percependoli sia sottoponendoli al mortale filtraggio della ‘prospettiva storica’. Per Colli, invece, il presupposto è che Nietzsche sia stato l’ultima grande figura del pensiero occidentale, e che perciò la filosofia non abbia altra scelta se non quella di porsi le stesse questioni che Nietzsche individuò e sulle quali, alla fine, il suo destino si infranse. Ciò lo costringe a una sorta di guerra su due fronti: da una parte, la ripresa e reinterpretazione di tutti i temi greci di Nietzsche (dalla sapienza misterica a...

À la chasse au bonheur. I libri ritrovati di Renzo Bonfiglioli e altri episodi di storia del collezionismo italiano del Novecento

Autore: Giancarlo Petrella

Numero di pagine: 454

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